Questo è un messaggio popolare. widemediaphotography Inviato 5 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Marzo Durante il periodo di restrizioni Covid, avevo condotto un test estemporaneo utilizzando un lettore CD YAMAHA CD-S303 e un'interfaccia audio RME PCI Express (non ricordo la sigla). Tale prova, seppur non documentata formalmente, mi aveva suggerito che l'acquisizione di un CD attraverso la porta ottica producesse file identici a quelli estratti tramite software EAC su di un altro PC. Recentemente, mi sono pervenuti un microfono calibrato Sonarworks SoundID Reference e una scheda audio Audient iD14MKII, (presi per effettuare delle misure su dei diffusori) e pertanto ho deciso di ripetere e formalizzare tale verifica a beneficio di chi nutra ancora qualche dubbio sull'argomento. La Audient iD14MKII, dotata di ingresso digitale ottico ADAT/SPDIF, si è prestata quindi perfettamente a questo scopo. Configurazione Hardware e Software: Per la ripetizione del test, ho utilizzato la seguente catena di componenti HW e SW: Lettore CD/DVD/SACD: DENON DV2200 (anno 2004). Scelto per pregresse valutazioni comparative in cui, utilizzato come trasportatore digitale, non aveva evidenziato differenze sonore rispetto ad altri lettori CD di marchi vari (Marantz, Yamaha, Pioneer, Onkyo). La scelta è ricaduta sul Denon, perché precedentemente faceva parte del mio sistema Home Theater e quindi mi ritrovavo una buona sorgente digitale a costo zero. Interfaccia Audio: Audient iD14MKII. Notebook: MSI con sistema operativo Windows. PC: Windows dotato di masterizzatore DVD (utilizzato per il ripping con EAC). Cavi: USB-C/USB-C (2m) per connessione scheda audio-notebook dal costo di 9 euro Ottico Toslink (2m) per connessione lettore CD-scheda audio, acquistato su Amazon per 9 euro Software: DAW: Audacity Analisi: Deltawave. Ripping: EAC (Exact Audio Copy). CD Test: The XX. Note sulla Configurazione: Il lettore Denon DV2200 è dotato di alimentatore switching e doppio isolamento (senza messa a terra). Il notebook MSI utilizza un alimentatore switching con connessione a terra. Procedura di Test: Connessione e Configurazione: Collegamento dei componenti HW come sopra descritto. Configurazione dell'interfaccia Audient iD14MKII per l'ingresso digitale ottico tramite software iD MIX. Configurazione di Audacity per la registrazione dall'ingresso digitale. Acquisizione via Ottico: Inserimento del CD The XX nel lettore Denon. Riproduzione e registrazione in Audacity delle prime 5 tracce. Ripping via EAC: ripping del medesimo CD su un PC separato utilizzando EAC, salvando le tracce in formato WAV 16bit/44.1kHz. Separazione Tracce e Allineamento: Divisione approssimativa delle tracce registrate in Audacity. Selezione della traccia n.2 sia dalla registrazione ottica che dal ripping EAC. Allineamento manuale delle tracce in Audacity a livello di risoluzione "campione", data l'inefficacia dell'allineamento automatico di Deltawave. Analisi con Deltawave: Importazione delle tracce allineate in Deltawave. Impostazione della traccia EAC come riferimento (Reference) e della traccia acquisita via ottico come traccia (Compare). Esecuzione del confronto "Matching". Ripetizione Test: Ripetizione dei punti precedenti con la traccia n.4. Risultati: L'analisi con Deltawave, per entrambe le tracce (n.2 e n.4), ha evidenziato risultati identici e conformi alle aspettative di una trasmissione bit-perfect: Delta of Spectra, Delta of Waveform, Delta Phase: Grafici lineari piatti passanti per lo zero. Delta Spectrogram: Rettangolo uniforme di colore verde (0dB). Questi risultati indicano una perfetta identità tra i file audio acquisiti via porta ottica dal lettore CD Denon e quelli estratti tramite ripping con EAC che rappresentano lo stato dell'arte bit-perfect. Conclusioni: I risultati di questo test riportano le seguenti conclusioni: Trasporto Digitale è Bit-Perfect da Lettori CD di fascia media (già nel 2004): Anche lettori CD di fascia economica o medi, come il Denon DV2200 del 2004, se utilizzati come trasportatori digitali attraverso l'uscita ottica, sono in grado di fornire un flusso dati bit-perfect al DAC. Questo suggerisce che la qualità della meccanica di lettura, in termini di output digitale, potrebbe non essere un fattore critico come spesso ipotizzato, mettendo in discussione il valore aggiunto di meccaniche di trasporto digitali high-end. Equivalenza tra Lettore CD e Streamer (in condizioni ideali): Un lettore CD e uno streamer audio-PC, collegati al medesimo DAC e nelle stesse condizioni di test, possono offrire prestazioni digitali equivalenti, almeno in termini di integrità del flusso dati. Impatto Limitato dell'Alimentazione Lineare in Sorgenti Digitali: L'utilizzo di alimentatori switching in entrambi i lettori testati (Denon DV2200 e Yamaha CD-S303 del precedente test) e l'ottenimento di risultati bit-perfect suggeriscono che l'alimentazione lineare potrebbe non apportare benefici significativi in termini di qualità del segnale digitale a livello di trasmissione e la connessione via ottica ha escluso che il flusso si possa inquinare durante il percorso e che l'estrazione è perfetta anche con l'impiego di alimentatore switching di modesta entità. Efficacia e Accuratezza della Porta Toslink: La porta Toslink, spesso criticata per presunte limitazioni e jitter, si dimostra capace di trasmettere un flusso audio digitale bit-perfect e privo di interferenze, almeno entro la banda di frequenza audio CD (16bit/44.1kHz). Già 20 anni fa, la tecnologia Toslink sembrava sufficientemente avanzata per garantire una trasmissione digitale di alta qualità. Percezione di Differenze Sonore Soggettive: Eventuali differenze sonore percepite tra diverse sorgenti digitali (lettore CD, streamer, meccaniche diverse) collegate allo stesso DAC, potrebbero essere attribuite a fattori psicoacustici o ad altre variabili non legate alla mera trasmissione bit-perfect del flusso dati, suggerendo un ruolo significativo della suggestione nelle valutazioni audiofile. Cavi digitali. La qualità infima dei cavi digitali impiegati, dimostra ancora una volta che cavi esoterici sono perfettamente inutili al fine della qualità sonora raggiungibile! Considerazioni Finali: Questo test dimostra che l'uscita ottica di un lettore CD, anche datato e di fascia media o medio bassa, è in grado di fornire un flusso dati digitale bit-perfect. Se una scheda audio di costo contenuto come la Audient iD14MKII è in grado di acquisire/campionare perfettamente tale segnale, è ragionevole supporre che DAC dedicati, progettati per la riproduzione audio ad alta risoluzione, dovrebbero essere ugualmente, se non maggiormente, capaci di gestire flussi audio digitali bit-perfect provenienti da diverse sorgenti digitali via connessione ottica. Nell'audio digitale il DAC assume un ruolo fondamentale su come riesce a trattare il flusso sulle varie tipologie di ingressi. Questo test è ripetibile da chiunque voglia cimentarsi indipendentemente dal luogo dove intenda eseguire la prova. La condizione bit-perfect sappiamo è sempre garantita da audio-pc e streamer con player sw idonei a questa funzionalità, e con trasmissioni di tipo asincrone, ma si è tuttavia dimostrato, almeno per un flusso PCM 16/44.1 proveniente da un lettore CD, datato e di modesta entità, che un flusso bit-perfect può essere facilmente garantito anche attraverso una meccanica CD e che la porta ottica, che lavora in modalità sincrona, non è alla fine dei conti così malvagia! 20 3
Luca44 Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo Non so cosa tu assuma alle 3 di notte per pubblicare questi post e in realtà cosa possa aver assunto io a rispondere quasi alle 4... Però 12ore di fila di applausi te li sei meritati in pieno !! Quindi mi tocca andare a dormire alle 16... 1
Luca44 Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo 49 minuti fa, widemediaphotography ha scritto: Impatto Limitato dell'Alimentazione Lineare in Sorgenti Digitali: L'utilizzo di alimentatori switching in entrambi i lettori testati (Denon DV2200 e Yamaha CD-S303 del precedente test) e l'ottenimento di risultati bit-perfect suggeriscono che l'alimentazione lineare potrebbe non apportare benefici significativi in termini di qualità del segnale digitale a livello di trasmissione e la connessione via ottica ha escluso che il flusso si possa inquinare durante il percorso e che l'estrazione è perfetta anche con l'impiego di alimentatore switching di modesta entità Qui potrei non concordare proprio al 100% e ci potrebbero essere alcune delle differenze rilevate all'ascolto ( quando ve ne siano davvero...) tra meccaniche di alto livello o cmq con alimentazioni ben organizzate e quelle che lo sono meno (switching o non switching, non è solo lì il quibus) , parlando di prodotti moderni , quindi escludiamo roba di prima di anni 2000. Una alimentazione non curata al meglio o il laser in funzione potrebbero (potrebbero, condizionale!) far rientrare dai cavi di alimentazione qualcosa che faccia una certa differenza e infici il suono complessivo in una certa misura (ipotesi ma forse qlcs più di una mera ipotesi), spiegando alcuni risultati di ascolto . Per le connessioni ottiche toslink del passato remoto posso garantire di aver fatto parecchie prove ( ma con apparecchi ante 2004, anzi ante 1999 sicuramente) e all'ascolto le nefaste conseguenze le udiva chiunque con estrema facilità ( tieni conto che molti di noi siam "veci" e dopo aver provato e riprovato abbiamo cassato quella soluzione, non riprovandoci mai più o limitandoci alle connessioni ottiche con standard superiori tipo AT&T). Anche vibrazioni o EMI potrebbero rientrare sotto forma di disturbo sempre dai cavi di alimentazione e andare verso gli altri componenti dell'impianto . Cmq tra le tante prove fatte abbandonai presto una bellissima VRDS a favore di una cosa 4 volte meno costosa ( suonavano uguali ) e poi son passato a meccaniche plasticose dei multilettori più recenti (idem, suono a posto e differenze praticamente nulle ) .
Questo è un messaggio popolare. loureediano Inviato 5 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Marzo La suggestione è l'unica cosa che tiene vivi noi vecchietti che ancora discutiamo del nulla cosmico. 4 1
speaktome74 Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo Beh dai, ci sono voluti quasi 5 anni per stendere il papiro 😉 1
Gidaloz Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo @widemediaphotography Complimenti per tutte le analisi fatte e per il reportage dettagliato. Melius meritatissimo. Complimenti anche per aver sganciato la bomba in piena notte. Adesso infila l’armatura e preparati a combattere. Sarà una giornata mooolto lunga. 2
Max440 Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo Io dubito che esista ancora qualcuno in grado di sostenere che un flusso di dati bit-perfect possa suonare in modo diverso se proviene da una meccanica, da un pc, da uno streamer. Ed ancora maggiormente che tale flusso possa suonare diversamente se proviene da una uscita coassiale o toslink, ovviamente in oggetti prodotti negli ultimi 20 anni. Però, come dice giustamente @loureediano , la suggestione ci tiene arzilli 1 1
loureediano Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo Ti sbagli, basta leggere questo forum per apprendere cose che manco al CERN sanno 1 1
mikefr Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo @widemediaphotography Ma chi toffafà,(ammiro però la tua dedizione a voler sviscerare argomenti come quello da te postato),tanto,per tanti,le differenze si sentiranno sempre anche se si appiccicherà una pecetta su un qualsiasi componente................ 1
Easy Rider Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo @widemediaphotography interessante il test. non sono i risultati di questo che mi stupiscono. merita più che alttro attenzione e studio chi nel 2025 inoltrato vaneggia ancora sul cavo ottico audiofilo e sulla meccanica hi-end d'annata.
ilmisuratore Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo 6 ore fa, widemediaphotography ha scritto: è ragionevole supporre che DAC dedicati, progettati per la riproduzione audio ad alta risoluzione, dovrebbero essere ugualmente, se non maggiormente, capaci di gestire flussi audio digitali bit-perfect provenienti da diverse sorgenti Carissimo, il test riguardo la coerenza del codice binario non fa una piega...che sia una meccanica da 1€ oppure da 100.000€ entrambi invieranno lo stesso flusso bit perfect Quello che sfugge a questo tipo di esperimenti (lo scrivo per fare buona informazione e avvalorare i vari concetti) è come questi dati digitali vengono temporizzati...che poi è l'unico elemento di cui un DAC soffrirebbe nel momento in cui converte in analogico Conta il bit perfect...ma soprattutto conta molto di più la cadenza temporale in cui deve avvenire il passaggio di stato I/0 I DAC moderni hanno ottime capacità di recupero e a fronte di "elevate" alterazioni temporali in ingresso dovrebbero garantire conversioni in analogico perfettamente congrue Questo fatto lo conferma un test che avevo effettuato tramite l'utilizzo di un cavo digitale lunghissimo (oltre 5 metri) e con impedenza caratteristica totalmente fuori standard dei canonici 75 ohm In questo modo l'ingresso del DAC (con questo tipo di cavo) si ritrova un flusso della portante parecchio degradato poiché si manifestano anche evidenti riflessioni sulla linea... nonché gli stessi fronti della portante che piuttosto di un onda quadra vertono verso una sinusoide deformata Dunque condizioni veramente avverse e che fanno riflettere sull'incidenza dei cavi digitali e le meccaniche stesse Nei casi estremi...ma proprio estremi in cui si dovesse verificare una variazione all'ascolto, l'analisi andrebbe spostata sull'uscita analogica del DAC 1
Ifer2 Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo Ok, vedo che intervengono solo i "meccanicaoscettici". Buono per voi, vi sara' sufficiente un DVD Trevi da € 30, bel risparmio. Io continuerò ad usare la mia North Star con Philips CDM pro con cavo digitale audiophile...sara' la suggestione 2
widemediaphotography Inviato 5 Marzo Autore Inviato 5 Marzo 3 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Carissimo, il test riguardo la coerenza del codice binario non fa una piega...che sia una meccanica da 1€ oppure da 100.000€ entrambi invieranno lo stesso flusso bit perfect Quello che sfugge a questo tipo di esperimenti (lo scrivo per fare buona informazione e avvalorare i vari concetti) è come questi dati digitali vengono temporizzati...che poi è l'unico elemento di cui un DAC soffrirebbe nel momento in cui converte in analogico Conta il bit perfect...ma soprattutto conta molto di più la cadenza temporale in cui deve avvenire il passaggio di stato I/0 I DAC moderni hanno ottime capacità di recupero e a fronte di "elevate" alterazioni temporali in ingresso dovrebbero garantire conversazioni in analogico perfettamente congrue Questo fatto lo conferma un test che avevo effettuato tramite l'utilizzo di un cavo digitale lunghissimo (oltre 5 metri) e con impedenza caratteristica totalmente fuori standard dei canonici 75 ohm In questo modo l'ingresso del DAC (con questo tipo di cavo) si ritrova un flusso della portante parecchio degradato poiché si manifestano anche evidenti riflessioni sulla linea... nonché gli stessi fronti della portante che piuttosto di un onda quadra vertono verso una sinusoide deformata Dunque condizioni veramente avverse e che fanno riflettere sull'incidenza dei cavi digitali e le meccaniche stesse Nei casi estremi...ma proprio estremi in cui si dovesse verificare una variazione all'ascolto, l'analisi andrebbe spostata sull'uscita analogica del DAC Infatti, il mio test mira a dimostrare esclusivamente l'influenza limitata della meccanica di trasporto, evidenziando come la performance di ascolto dipenda principalmente dal DAC. Per valutare correttamente la qualità d'ascolto, è essenziale, come hai sempre giustamente sostenuto, acquisire le misure alle uscite analogiche del DAC. Come è noto e ampiamente documentato, un DAC di bassa qualità può manifestare differenze misurabili anche variando gli ingressi (USB, I2S, coassiale, ecc.) e l'alimentazione. Un DAC scadente rivelerà quindi differenze anche significative soprattutto sull'immunità ad i disturbi sia di Sistema che di ground Loopback. La tua prova comparativa tra il Mola Mola e il Topping D10 ha messo in luce in modo lampante queste dinamiche, rappresentando una pietra miliare nella comprensione approfondita delle reali performance dei componenti audio digitali."
widemediaphotography Inviato 5 Marzo Autore Inviato 5 Marzo 16 minuti fa, Ifer2 ha scritto: Ok, vedo che intervengono solo i "meccanicaoscettici". Buono per voi, vi sara' sufficiente un DVD Trevi da € 30, bel risparmio. Io continuerò ad usare la mia North Star con Philips CDM pro con cavo digitale audiophile...sara' la suggestione Più volte ho posto attenzione sulle differenze tra Valore e Performance di un componente. Ho anche scritto che se fossi stato possessore del Mola Mola lo avrei ricomprato, proprio perché ho ben presente quanto conti il valore in un componente audio. Il mio test è esclusivamente rivolto ad una valutazione di performance e di tutto il resto... Ad esempio che succede se durante l'ascolto introducessi delle vibrazioni che potrebbero essere indotte dall'ascolto ad alto volume o da fenomeni di risonanza del mobile rack? Oppure cosa accade se la prova la ripetiamo in un luogo in cui l'impianto elettrico è fatiscente e l'ambiente è contaminato da elevati disturbi RFI/EMI. O meglio ancora, tanto per citare i cavi, cosa succede se i cavi che ho utilizzato li connetto e disconnetto qualche centinaia di volte compromettendone le caratteristiche meccaniche e le micro connessioni elettriche? Sono un ingegnere progettista, abituato a valutare le problematiche a 360° e mai mi potrei arrestare le valutazioni alla esclusiva ricerca della performance, che come sappiamo deve essere ripetitiva e in ogni luogo. Spero di aver trasferito in maniera più ampia il mio pensiero. Il Pana da 40 euro non lo comprerei, mi tengo stretto una macchina che nel 2004 costava 700 euro e se oggi qualcuno mi venderebbe a prezzo conveniente un SACD Marantz 30N, lo acquisterei ad occhi chiusi 2
ilmisuratore Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo 27 minuti fa, widemediaphotography ha scritto: il mio test mira a dimostrare esclusivamente l'influenza limitata della meccanica di trasporto, evidenziando come la performance di ascolto dipenda principalmente dal DAC L'unico fattaccio che potrebbe accadere sostituendo due meccaniche al medesimo DAC ad esse collegate, riguarderebbe la sensibilità espressa del DAC al variare del jitter in ingresso Meccaniche diverse trattano anche l'uscita digitale (a parità del codice binario) in modo differente a livello di alterazioni temporali del flusso...certamente le escursioni rientrano perfettamente dentro i limiti imposti dall'interfaccia (altrimenti non verrebbe nemmeno omologata) ma una spiccata sensibilità del ricevitore del DAC (e non è che sarebbe poi una cosa di cui vantarsi) potrebbe trascinare la conversione fino al punto da poter cambiare qualcosa -anche- nel segnale analogico di uscita Sarebbe ai fini della qualità costruttiva un buon DAC ???...mica tanto...(ma mettiamolo in conto) 1
Membro_0025 Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo 3 ore fa, Gidaloz ha scritto: @widemediaphotography Complimenti per tutte le analisi fatte e per il reportage dettagliato. Melius meritatissimo. Complimenti anche per aver sganciato la bomba in piena notte. Adesso infila l’armatura e preparati a combattere. Sarà una giornata mooolto lunga. Anche io ho sganciato una bomba ma stamattina alle 7:00 1 1
ilmisuratore Inviato 5 Marzo Inviato 5 Marzo 7 ore fa, widemediaphotography ha scritto: Allineamento manuale delle tracce in Audacity a livello di risoluzione "campione", data l'inefficacia dell'allineamento automatico di Deltawave. Questo passaggio mi è "strano" Il mostruoso DW non ti ha allineato le tracce ?????? Nel caso (se hai ancora le due tracce intonse) possiamo vedere il perchè
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