bungalow bill Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 @BEST-GROOVE Nel mio caso non serve , non ci sono bambini e nel locale dove ho l'impianto hifi entro solo io .
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 23 Giugno 2021 Moderatori Inviato 23 Giugno 2021 2 ore fa, bungalow bill ha scritto: non ci sono bambini e nel locale dove ho l'impianto hifi entro solo io . nel mio caso devo fare i conti anche con le scossette di terremoto che ogni tanto si fanno sentire...quindi niente di meglio del blue tac.
tapesrc Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 Intressante queste vostre digressioni a tema Blue Tac ... deduco che, nessuno di voi, abbia sperimentato gli effetti della famosa pasta rossa ( o black ) della Arexons, debitamente implementata ... 👐
CLARK JR Inviato 24 Giugno 2021 Inviato 24 Giugno 2021 Solo per opportuna notizia, se vi capita di vivere in posti in cui si possono toccare i 40 gradi ( io per esempio mi sto squagliando) il Blue Tac perde la sua consistenza e se lo usate tra diffusori e stand si stacca facilmente 😉😉😉per cui occhio🤔🤔
tapesrc Inviato 24 Giugno 2021 Inviato 24 Giugno 2021 @CLARK JR giust'appunto 👍, suggerivo l'uso del prodotto Arexons, che non soffre di variazione delle proprie caratteristiche in un range molto ampio di temperature d'uso.
leonida Inviato 25 Giugno 2021 Inviato 25 Giugno 2021 @albicocco.curaro Prova il patafix bianco Uhu, chissà, magari il risultato potrebbe migliorare talmente al punto da preferire all'inverso, l'appoggio del diffusore tramite mastice a quello dell'accoppiamento diretto allo stand. Dovesse succedere, se ne dedurrebbe che le variazioni acustiche percepite via Blu Tack e quelle tramite Patafix, non abbiano nulla a che vedere con aspetti vibrazionali. 1
buranide Inviato 26 Giugno 2021 Inviato 26 Giugno 2021 Il 24/6/2021 at 16:57, tapesrc ha scritto: uso del prodotto Arexons, che non soffre di variazione delle proprie caratteristiche in un range molto ampio di temperature d'uso. e ti credo, è una pasta siliconica che si usa per le guarnizioni dei motori da competizione...
tapesrc Inviato 26 Giugno 2021 Inviato 26 Giugno 2021 @buranide ma la temperatura, nulla è, se confrontata alle altre possibilità di utilizzo di quel prodotto; unica nota negativa ( in campi diversi a quello specifico ), sta nel dover inventare, di volta in volta, il più consono metodo di applicazione, testando, prima, quello migliore per assecondare la natura mutevole della pasta.
buranide Inviato 26 Giugno 2021 Inviato 26 Giugno 2021 32 minuti fa, tapesrc ha scritto: assecondare la natura mutevole della pasta. Quella pasta per guarnizioni non ha nulla di 'mutevole', deve assicurare prestazioni costanti (tra l'altro certificate) da -70° a +300°, quindi ben oltre la fascia in cui puó sopravvivere fisicamente un audiofilo 'medio' 😂🤣😂🤣
tapesrc Inviato 27 Giugno 2021 Inviato 27 Giugno 2021 @buranide se lo dice lei ... ci credo ! 🙌 nota d'uso : mutevole, in quanto appena dosata è semi-liquida, quindi se si vogliono fare applicazioni di un certo spessore va contenuta prima che si solidifichi, per evitare che vada sparsa in ognidove, sul piano d'appoggio, come farebbe il Certosino Galbani se lasciato nel piatto fuori dal frigo ... 😯 1
davenrk Inviato 27 Giugno 2021 Inviato 27 Giugno 2021 Bluetack ottimo per accoppiare i diffusori agli stand, entrambi lavorano sicuramente meglio, almeno con monitor tipo Spendor, Graham
France1965 Inviato 29 Giugno 2021 Inviato 29 Giugno 2021 @davenrk quindi se ne metterebbe una quantità minima ai 4 lati? grazie
vicè Inviato 30 Giugno 2021 Inviato 30 Giugno 2021 @albicocco.curaro Due accessori ho sempre evitato nel fine tuning blu tack e mattoncini in grafite. 1
Eugenio_Fen Inviato 12 Agosto 2021 Inviato 12 Agosto 2021 Dalla mia esperienza sia con le Monitor 30, che con SHL5 Plus e poi Anniversary, l'uso del Blu Tack o Patafix (più o meno mi sembra lo stesso materiale) è sconveniente. Anche utilizzando piccolissime palline il mobile del diffusore pare incollarsi alla piastra dello stand con risultati negativi in termini di ariosità. Io sono andato sul semplice: 3 micro piedini trasparenti adesivi (si comprano in un comune supermercato) messi sullo stand creano un limitata superficie di contatto con il diffusore che non si sposta di un millimetro anche a volerlo ed il suono ci guadagna.
cactus_atomo Inviato 12 Agosto 2021 Inviato 12 Agosto 2021 Ho usato il bluetak e prodotti similari di altri brand, sostanzialmente la stessa cosa cambia nome commerciale e colore, quando ho avuto bisogno di assicurare un componente a rischio decollo con semplicità e possibilità di rimozione rapida. Per me la sicurezza è prioritaria ma devo dire che in genere i risultati sono buono, anche se ogni regola ha le sue eccezioni
iBan69 Inviato 12 Agosto 2021 Inviato 12 Agosto 2021 @Eugenio_Fen Se lo stand usato per le Harbeth è uno di quelli pesanti, il rischio è quello che hai descritto, perché si vincola un diffusore che ha un cassa accordata per rinsuonare, ad una struttura con specifiche che sono l’esatto opposto, sorda e pesante. Ne guadagna il basso, ma si perde musicalità. Invece, con uno stand come quello della Tontrager, leggero e “accordato”, il Blue tack, va benissimo, negli incavi sopra la testa delle gambe, per tenere fermo le Harbeth. 1
Eugenio_Fen Inviato 13 Agosto 2021 Inviato 13 Agosto 2021 @iBan69 - correttissima la tua osservazione. Io in effetti uso degli stand molto pesanti in metallo riempiti per giunta con materiale isolante. Non riesco ad immaginare come possano suonare con gli stand Tontrager ai quali sicuramente il bluetack fa poco. Ho il dubbio che il suono possa però cambiare a seconda che gli stand Tontragger siano poggiati su pavimento, parquet o tappeto. Prima o poi li proverò .
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