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Scelta tra Electa Amator I o II


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Inviato

In ogni caso, sono oggetti bellissimi, soprattutto con i loro stand. Se si bada solamente al suono, sono d'accordo che per la stessa cifra si trovi qualcosa di meglio; ad esempio, le extrema, che ho tenuto per circa un anno (e che purtroppo ho venduto improvvidamente prima di traslocare) hanno un valore di mercato di circa 8000 euro e suonano molto bene ma nell'usato si può senza dubbio trovare qualche diffusore che suona meglio. Però il fascino che emanano, pur nella loro figura tozza e massiccia, è qualcosa di veramente inarrivabile.

Inviato
7 minuti fa, fabbe ha scritto:

Obiettivamente 3k sono tanti. Max 1800/2000.

I prezzi correnti che ho trovato sono questi (purtroppo):

 

EA1 solo diffusori 2800

EA2 con imballi e documentazione 3000

EA1 solo diffusori 3400

EA1 con stand 5000

:classic_sad:

Giannimorandi
Inviato

Secondo me spendere 3000€ per un diffusore che ha tra i 30 e i 40 anni se non per il valore affettivo ha poco senso anche perché i driver non sono più come in origine e non sono probabilmente disponibili i ricambi anche se esistono artigiani che sono in grado di restaurare gli altoparlanti. 

Fino a poco tempo fa c'era una coppia di amator 3 seminuove a 5000€ su subito quelle ne varrebbe la pena più di tutte quelle più vecchie sono la ultima evoluzione 

Inviato
1 ora fa, Tronio ha scritto:

Punti di vista: pensa che le mie non le venderei mai neanche per quella cifra... Come direbbe il Professore: "Tu che li vendi, cosa ti compri di migliore?"

Se c'è un discorso di bellezza, valore affettivo, ecc. non discuto. 

Le confronterei con una coppia di Heco Celan gt302, e per me pigliano mazzate da sopra, sotto, di fianco e pure da dietro. 

  • Haha 1
piergiorgio
Inviato
2 ore fa, Pier Angelo ha scritto:

Ma 3000 euro non è troppo per le EA usate? Costano più che da nuove?

Tutte le sf d' epoca costano più che da nuove, ho visto (cose che voi umani...) le concertino a 1000€...

Giannimorandi
Inviato

Le prestazioni di un tweeter dynaudio di 40 anni come saranno? Se presente il ferro fluido non avrà la fluidità di un tempo ed il magnete avrà perso del flusso magnetico sicuramente il suono sarà più caldo, come le vecchie b&w prima serie 800 che hanno un suono più caldo delle più recenti, perforza i loro tweeter sono fiacchi dopo 40 anni avranno perso almeno 3/4 db di sensibilità 

Inviato

@Marvin7 non metto in dubbio. Li non si tocca la razionalità ma l'emotività della persona ahimè. Parliamoci chiaro, non è un pezzo d'arte. Belli come arredamento ma oggi trovi oggetti che suonano uguale se non meglio a quelle cifre.

Uno a caso, mofi sourcepoint 8.

 

17443637008892711639140331669938.jpg.725b38be72d63ed183dd53675218422c.jpg

Inviato
3 ore fa, giannisegala ha scritto:

Guarneri

Guarneri Homage, la seconda opera d’arte di S.F. 
Manca la terza 😁

Inviato
2 ore fa, LeoCleo ha scritto:

per me pigliano mazzate da sopra, sotto, di fianco e pure da dietro

Non è una gara a chi ce l'ha più lungo: per questo ci sono i gruppi dove si discute se è mejo 'a Maggica oppure 'a Lazzie, o ci si chiede chi vince se Hulk e Thor fanno a cazzotti.

Se esistesse una scala oggettiva per definire se un componente sia "migliore" o "peggiore" rispetto a un altro, la scelta di quale acquistare si baserebbe unicamente sul prezzo. 

Fortunatamente invece non è così e soprattutto quando si parla di diffusori entrano in gioco diverse variabili anche soggettive, in merito alle caratteristiche sonore, che possono incontrare o meno le preferenze dei potenziali acquirenti: non a caso c'è chi preferisce quelli di 40 anni fa e chi invece trova più consono il modo di porgere il messaggio sonoro di quelli odierni.

2 ore fa, piergiorgio ha scritto:

Tutte le sf d' epoca costano più che da nuove

Un motivo ci sarà...:classic_wink: Come ricordato da altri, è una banale legge di mercato: quando c'è molta più gente che apprezza questi diffusori di quanta ce ne sia disposta a venderli, il prezzo inevitabilmente sale.

La differenza sta nel fatto che per acquistare un diffusore attualmente a catalogo basta andare in un negozio o fare un paio di click sul sito del venditore, oppure al limite rivolgersi al fiorente mercato dell'usato recente, laddove invece per modelli non più in produzione da decenni bisogna adattarsi a quelle poche offerte che si trovano in giro, che fisiologicamente col passare del tempo diventano sempre di meno.

Per tornare all'oggetto del topic, che sarebbe il confronto tra le due prime versioni di Electa Amator, se gli EAI sono ancora tanto ricercati da farli valutare addirittura più degli EAII è proprio perché Serblin più che fare un upgrade ha cambiato progetto dandogli una sonorità differente. Cosa che del resto avviene anche con i modelli attuali, che ovviamente devono seguire le logiche di mercato sia per quanto riguarda l'estetica sia per il timbro: basti pensare agli EAIII...

 

(P.S.: comunque secondo me vince Thor)

  • Melius 1
Inviato
28 minuti fa, Tronio ha scritto:

Non è una gara a chi ce l'ha più lungo

E non voleva esserlo, infatti ho parlato anche di bellezza, valore affettivo, aggiungo blasone, fascino, rivendibilità, valore collezionistico ecc. 

Però rispondevo alla tua domanda: con cosa le sostituisci? Conoscendole entrambe, ho fatto il nome delle Heco: prodotto che "sonicamente" per me se la batte (e pure vince). 

Inviato
19 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

rispondevo alla tua domanda

Continui a non capire, ma non è grave: era una domanda retorica, non pensavo fosse necessario specificarlo.:classic_rolleyes: Inoltre sei/siamo OT.

Se è approvazione che cerchi: bravo, hai vinto tu! Hulk è il più forte!

Adesso però torniamo all'argomento della discussione, ovvero alle differenze tra gli Electa Amator nelle loro varie declinazioni.

  • Thanks 1
Mike27051958
Inviato

Nulla di nuovo e forse come e’ giusto che sia ci sono i sostenitori della prima serie ( io tra questi ) e i sostenitori della seconda; come ho avuto modo di dire , ho avuto la prima serie ma ho ascoltato spesso anche la seconda e rimango della mia idea nel senso che l’ Esotar per me era il cavallo vincente del confronto ma non ho mai potuto fare il confronto a parità’ di amplificazione, a parità’ di ambiente e a parità’ di posizionamento quindi il mio giudizio vale per le mie orecchie e ovviamente non per tutti gli altri

Mike27051958
Inviato

Dimenticavo……una buona alternativa secondo me potrebbero essere le Diapason Adamantes che si trovano ad un prezzo più’ accettabile rispetto ai prezzi esagerati delle SF di quel periodo. 

  • Melius 1
Inviato
11 minuti fa, Mike27051958 ha scritto:

Diapason Adamantes

Bellissimi diffusori anche questi, tuttavia le electa (per me) sono un'icona dell'Hifi :classic_smile:

Inviato

Troppa speculazione su Sonus Faber dopo la morte di Serblin.

Meglio guardare altro

Renato Bovello
Inviato

Nel 1989 ho acquistato,nello stesso giorno,una coppia di Minima FM2 e di Electa Amator I ,entrambe nella rarissima versione laccata Steinway. Le EA sono state vendute alcuni anni dopo ,le Minima ...guai a chi le tocca. Tra la prima e la seconda serie di EA preferisco,di gran lunga,la prima ma ,in ogni caso,lo considero un diffusore sicuramente iconico ma anche molto sopravvalutato. Per farlo suonare a dovere servivano molte accortezze. Per prima cosa andava messo lontano dalla parete di fondo ,necessario lo stand molto rigido e pesante ma ,soprattutto,andavano interposti cubetti di grafite tra cassa e stand e tra stand e pavimento. In questo modo,a patto di dargli in pasto ottimi watt cominciava a dire la sua. Decisamente meglio la Diapason Adamantes ,avuta anch'essa qualche anno dopo .Non parliamo della Astera ,completamente su un altro pianeta .Per me ma non solo per me, il vero capolavoro resta la Minima FM2. Nessun diffusore raggiunge la coerenza e il "fuoco " della Minima . Da evitare come la peste gli stand della casa in legno regolabili in altezza. Pessimi anche se ,esteticamente,molto belli

  • Melius 1
Mike27051958
Inviato

@Renato Bovello percorso simile anche il mio anche se non uguale

Ho avuto Electa BW, poi Minima FM2, poi EA1 ma ho preferito queste ultime alle Minima. A Torino c’era l’ unico negozio che le vendeva e il proprietario aveva partecipato con Serblin alla progettazione del finale Amator Power e sicuramente aveva detto la sua anche sui diffusori di quel periodo e lui mi aveva dato un consiglio che si rivelò’ prezioso cioè’ la distanza dalla parete di fondo, da quella laterale e da pavimento dovevano essere diverse……miracolo

scusate l’ OT

  • Thanks 1

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