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Melius Club

Il ponte degli sprechi


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Inviato
13 minuti fa, Roberto M ha scritto:

C’è da capirli, l’opera costa poco, un decimo dei soldi sperperati da loro, crea 100.000 posti di lavoro l’anno fino al 2032, genera utili incredibili e rilancia due regioni  depresse, ed in più i soldi sono quelli che comunque avremmo dovuto spendere in armi per arrivare al 3,5% promesso agli USA.

Quindi quasi a costo zero.

Cosa gli rimane di fronte a questo oggettivo successo del Governo ?

La carta jettatoria.

Gufano, dicono che non si può fare come se nel 2025 non avessimo gli strumenti tecnologici e come se i fior di scienziati veri che ci lavorano fossero una manica di somari uno vale uno come i cinque stelle,  fanno ricorsi, confidano nella magistratura amica.

Perché sono sempre loro, gli interessi della ditta, del partito, vengono prima di quelli dall’Italia e degli italiani.

Poche chiacchiere, qualche post fa ho proposto una scommessa. Ci stai?

Inviato
9 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Oddio hanno rubato l’account a Panu

Sai com'è, quando le cose puzzano più del lecito, gli verrà fuori la brigata Garibaldi 

extermination
Inviato

 

Sostenibile solo in un'ottica di lunghissimo periodo

Secondo il Centro studi di Unimpresa, la progettazione e la futura realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina rappresentano una delle più ambiziose sfide infrastrutturali italiane del XXI secolo. Il documento analizzato fornisce alcune proiezioni economiche di massima, che meritano un esame approfondito per verificarne la coerenza, la sostenibilità e l'effettivo impatto macroeconomico. L’opera, affidata a un consorzio fra imprese, prevede un investimento complessivo pari a 13 miliardi di euro, cifra che impone attente riflessioni sui ritorni finanziari attesi e sulle dinamiche di ammortamento del capitale investito. L’importo di 13 miliardi di euro corrisponde a circa lo 0,6% del Pil italiano annuo (pari a circa 2.300 miliardi nel 2024). Per dimensioni, è comparabile alle grandi opere europee contemporanee ed è destinato ad avere implicazioni strutturali sul tessuto socio-economico del Mezzogiorno. Il ritorno diretto per i territori di Sicilia e Calabria, secondo la previsione riportata nel testo, sarebbe pari a mezzo miliardo di euro l’anno. Si tratta presumibilmente di un valore cumulativo tra impatti diretti, indiretti e indotti. Tuttavia, la cifra seppur significativa rappresenta meno del 4% annuo del capitale investito, rendendo l’intervento economicamente sostenibile solo in un’ottica di lunghissimo periodo.



 

Inviato

e queste opere al lungo periodo servono appunto, eia.

altrimenti che le fanno a fare.

come la pedemontana veneta, criticata da quasi tutti quelli che però li attorno non ci vivono.

a noi intanto ci ha risolto l' esistenza.

adesso basta che finiscano la tav e poi ci siamo.

Roberto M
Inviato
4 minuti fa, extermination ha scritto:

prevede un investimento complessivo pari a 13 miliardi di euro, cifra che impone attente riflessioni sui ritorni finanziari attesi

Però a me questo fatto fa impazzire.

Hanno speso 200 miliardi tra RDC, bonus e Superbonus, con un buco di 124 miliardi senza nessun beneficio strutturale per l’Italia, e tutto questo senza colpo ferire, e ora stanno facendo i pulciosi per una somma 10 volte inferiore che altrimenti dovremmo spendere comunque in Armi ?

Questo fatto non mi va proprio giù.

  • Melius 1
Roberto M
Inviato

@Panurge

Questo lo conosci ?

Riccardo Puglisi

E’ un economista e professore universitario di scienza delle finanze, divulgatore scientifico piuttosto attivo su X

 

 

Inviato
16 minuti fa, Roberto M ha scritto:

piuttosto attivo su X

Ah, mbè, allora... 😂

claudiofera
Inviato

Se deve essere sperpero uno vs.sperpero due,vorrei ricordare che i fratelli di se stessi erano favorevoli al super bonus 110%.Proprio nessuno rimembra l'allora signora giambruno, mentre tuona di fronte all'eventualità di sospenderlo? Memoria corta, ovviamente solo se fa' comodo.

  • Melius 1
  • Thanks 1
extermination
Inviato

Perché è cosa buona e giusta ( è un atto dovuto) accertare, come fattori prioritari delle “buone decisioni”, sia la convenienza sociale dell’investimento pubblico, gli effettivi benefici derivanti dall’investimento e l’ apporto di benessere alla collettività, sia la creazione di valore (economico) dell’ investimento. 

Inviato

@wow

 

CONSIDERAZIONI SUGLI ASPETTI TECNICO-ECONOMICI  RELATIVI ALLA SOLUZIONE A LUCE UNICA PER L’ATTRAVERSAMENTO DELLO STRETTO DI MESSINA

di Mario DE MIRANDA, Federico M. MAZZOLANI e Santi RIZZO

15 marzo 2024

 

• La effettiva Costruibilità

Le grandissime dimensioni in gioco, la grande lunghezza dei cavi e dei fili di acciaio (5300 m ciascun cavo, con un totale di 943000 km di fili), gli aspetti di collegamento in opera di elementi complessi con estese saldature di grosso spessore a grandissime altezze ed in presenza di vento e sensibili oscillazioni, la realizzazione mai sperimentata in questa scala di cavi binati, pone certamente problemi mai affrontati in queste dimensioni in ordine al controllo di lunghezze, precisioni, movimenti e vibrazioni per effetto del vento durante operazioni complesse e delicate. Alcuni eventi vissuti da uno degli autori di queste note nella realizzazione del ponte Storstrøm in Danimarca, con luce di 1624 m, Rif. 4, mostrano che in costruzione i problemi anche inaspettati esistono, ed incertezze ed eventi imprevedibili aumentano inevitabilmente con la scala dell’opera da realizzare. In altre parole, quando un’opera presenta dimensioni e caratteristiche poco maggiori di quanto fino a quel momento realizzato, essa è ragionevolmente fattibile, pur con straordinario impegno in quanto si sta superando un record. Ma se il divario è molto ampio ed il salto molto lungo, al di là delle simulazioni numeriche comunque approssimate e basate su esperienze pregresse fatte su scale minori, il successo non è scontato

In considerazione della manifestata volontà di procedere per un’opera di tale impegno con apparente fretta, in presenza dei dubbi sopra richiamati, e senza aver completato le verifiche e le indagini richieste da più parti, ci si domanda in definitiva se gli attuali responsabili di questo intervento siano stati messi a conoscenza della situazione fattuale ed abbiano piena convinzione che i rischi di costruzione connessi alle dimensioni ben superiori a quelle per le quali sussiste una sufficiente esperienza, ed i rischi connessi all’essere costretti a muoversi su un terreno inesplorato non siano eccessivi, e se non si ritiene che essi possano comportare probabilità di insuccesso maggiori di quelle normalmente accettabili in un’opera pubblica.  

 

Conclusioni

In conclusione, ed in sintesi:

• L’attuale volontà del Ministero dei Trasporti di riprendere l’appalto per la soluzione a luce unica è in contraddizione con le decisioni e le indicazioni dello stesso Ministero dei Trasporti del 2013 e del 2021, dove si indicava di riprendere in esame la soluzione a più campate che presentava vantaggi di ordine economico, di fattibilità e ambientale. Tale volontà è stata manifestata senza che nel frattempo siano cambiate le condizioni al contorno e senza argomenti chiari che giustifichino l’inosservanza delle precedenti decisioni, seppur prefigurando costi molto più elevati.

• I costi attualmente dichiarati dal Ministero e la conseguente prevista spesa a carico della collettività sono di fatto indefiniti, non dimostrati da documenti tecnici ed incerti, e comportano un rapporto Costi-Benefici negativo.

• Per un ponte stradale e ferroviario come è previsto essere l’attraversamento dello Stretto le esigenze di funzionalità e sicurezza per il transito di treni e veicoli appaiono mortificate se non contraddette della elevata deformità della struttura sia al passaggio dei treni che per gli effetti del vento.

• Le grandi difformità rispetto all’esperienza consolidata nella costruzione dei ponti sopra richiamata comportano di per sé forti rischi, incertezze e presenza pressoché certa di problemi anche ignoti. Ossia: non si tratta e non si sta proponendo solo una normale opera pubblica di grandissima spesa ed impatto, che naturalmente richiederebbe grandissima cautela a causa della elevata spesa, ma di un’opera con elevati rischi ed incertezze che, oltre a prefigurare aumenti di costi, comportano incertezze anche sulla sicura fattibilità dell’operazione. E tale operazione per questi motivi si ritiene, nella attuale configurazione a luce unica, non conveniente dal punto di vista economico, di incerta funzionalità, oggettivamente azzardata dal punto di vista costruttivo e quindi di fatto non raccomandabile. Si ritiene altresì ragionevole riesaminare dal punto di vista tecnico ed economico differenti alternative tecniche, quali ad esempio la soluzione inalveo, di minimo impatto ambientale, ed il ponte a tre luci, di cui si sono citatele valenze positive di ordine economico, di rigidezza ed impatto ambientale, come indicato dal MIT nel 2021.

 

Milano, Palermo, Napoli 15/03/2024

 

Fossi il decisore politico, dinanzi a queste osservazioni di persone "del mestiere" avrei moltissimi dubbi a procedere nel finanziamento dell'opera pubblica.

 

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
2 ore fa, claudiofera ha scritto:

Se deve essere sperpero uno vs.sperpero due,vorrei ricordare che i fratelli di se stessi erano favorevoli al super bonus 110%.Proprio nessuno rimembra l'allora signora giambruno, mentre tuona di fronte all'eventualità di sospenderlo? Memoria corta, ovviamente solo se fa' comodo.

 

Se lo ricordano. Ma sembrano a libro paga, ma neppure prendono un euro 😂

loureediano
Inviato

Perdonate, ma non c'è nessuno del posto che mi può chiarire una cosa?

Il ponte se ho ben capito deve essere molto alto?

Io in montagna per fare 100 metri di disvivello, devo fare dei tornati e la strada e altro che 100 metri

Mi spigate dove le faranno le rampe che porteranno le auto e i treni, è previsto l'abbattimento di centinaia di case?

Io più che del ponte, penso che la difficoltà sia fare le rampe, per il ricordo che ho del posto

Inviato
18 ore fa, wow ha scritto:

Per enfatizzare la delicatezza dell’uso ferroviario dei ponti sospesi, sembra opportuno ricordare che il

ponte più lungo del mondo fino all’anno scorso (luce L = 1998 m), l’Akashi Kaikyo nella baia di Kobe

in Giappone con snellezza 142, che solo nel 2022 è stato superato dal ponte sui Dardanelli (luce L =

2023 m), era stato previsto in origine con una doppia careggiata superiore e inferiore sia stradale che ferroviaria; ma all’ultimo momento gli ingegneri giapponesi hanno deciso di eliminare il passaggio della ferrovia.

https://app.box.com/s/5wchpjzt08r3jyeyd9ul0hq9wo6v1d56

Il rischio più grosso è questo. Cioè ammesso che, in questo salto dimensionale nella terra incognita di una luce quasi doppia rispetto a quanto già costruito, vengano superati i problemi di progettazione e di realizzazione che appaiono tutt'altro che banali, il pericolo è che si scopra che l'attraversamento ferroviario risulti incompatibile con le caratteristiche geometriche e di deformabilità del ponte. Se hanno sbagliato i giapponesi... 

Inviato
13 ore fa, andpi65 ha scritto:

Se non si limita solo al ponte sullo stretto  ( che, da profano, direi che è comunque già un bell'investimento sul sud Italia ,  solo per forza lavoro ed indotto  nel decennio stimato di costruzione del ponte ) ma è parte di un progetto più ampio che serva a rilanciare il sud e sfruttare la nostra posizione geografica rispetto ad un continente, l'Africa, che è una risorsa  non lo vedo male. 

Tutto vero, ci saranno 120000 posti lavoro in più e poi, si sa, Salvini si è sempre preoccupato dello sviluppo del sud. Le risorse dell’Africa in che senso? 

Gaetanoalberto
Inviato

Vi ricordo che ho acquistato alcuni bilocali a tutte le estremità con vista ponti e servizio navetta per i cantieri dei piloni.

Disponibili anche degli splendidi gozzi con pranzo a bordo a base di pesce.

Un po' di positività per piacere, sembrate dei matusalemme appassionati di sterei

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  • Haha 2
Discopersempre2
Inviato
4 minuti fa, senek65 ha scritto:

La scienza della vanagloria e della umana stupidità. 

Un monumento all'idiozia, una montagna di denaro per collegare due regioni afflitte da un'infinita serie di problemi  che, forse, quel denaro poteva aiutare a risolvere. 

Ha la stessa utilità di un Rolex dato in prestito ad un senzatetto .

Ma il leghista , che fino ad ieri ne diceva peste e corna, deve soddisfare il proprio ego. È Un'opera che sublima la catastrofe di questo paese, dove costantemente si fa tutto l'inutile necessario. 

+👏 a scena aperta.


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