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Melius Club

Varie Marche di cassette....


Discopersempre2

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Discopersempre2
Inviato

.....'Sera a tutti, specie ai "cassettomani": vedendo il thread sulle cassette in riproduzione ho notato, oltre alle marche più conosciute (TDK, Sony, Maxell, etc.), altre tipo Pioneer, Basf, Technics. 

Come si pongono quest' ultime, rispetto alle altre? Intendo come qualità/durata nel tempo, a parità di tipo di nastro.

Inviato

Bella domanda... In casa mia il cassettofilo era mio fratello maggiore che usava quasi solo TDK e Sony , idem io le poche volte che decidevo di registrare qualcosa . Le Basf le utilizzava negli anni 70 ma non so dirti se poi abbiano retto la prova del tempo e oggi pur avendo qualche nastro per casa in qualche recesso non abbiamo più registratori... Abbandonò le basf perché preferiva il suono di TDK e Sony , io proseguii nel solco già tracciato .

Discopersempre2
Inviato

@Luca44 Che poi, a pensarci bene, lbeTDK o Sony avevano varie sigle in base alla tipologia/qualità del nastro. Dalle più economiche alle più care, per quei tempi. Forse le Basf, Maxell e qualcun' altra se la potevano scozzare con le "economiche" 🤔

Inviato

Ho usato tanto le TDK nei anni 70/80. 

Poi sono passato alle That's che avevano buone prestazioni a prezzi più bassi. 

 

Inviato

@Discopersempre2 Nello specifico usava spesso Cr e  FeCr se ben ricordo , le Metal costavano parecchio e le riservava (riservavamo) solo a poche, pochissime, incisioni "elette". Usava anche le normali Fe

oscilloscopio
Inviato

Negli anni 70 oltre a TDK prevalentemente SA per le incisioni buone usavo anche Ampex Grand Master e Memorex, altrimenti anche le Basf LH, le Chromodioxid o le FeCr. Poi dagli anni 80 ho abbandonato tutto a parte TDK ed ho iniziato ad usare anche Maxell e Sony,  ma se mi servivano al volo vedevo cosa trovavo ma sempre a livello di cassette decorose.

 

Inviato

Dei 6-700 nastri che avevo la stragrande maggioranza erano TDK, SA o SA-X per le registrazioni di maggior pregio, qualcuna anche Metal ma centellinate col contagocce perché come ricordava @Luca44 costavano uno sproposito, e per il resto modelli "minori" come CD-ing o simili ma sempre type-II al cromo. 

Ho provato negli anni diverse Sony ma mi sembravano più "cheap" soprattutto nella meccanica e i prezzi erano più o meno simili.

Le Basf le usavo solo per registrarci i programmini in Basic del mio Commodore o per la segreteria telefonica di casa... :classic_biggrin:

Maxell non ne giravano presso i miei "pusher" di fiducia, quindi non posso esprimermi.

 

oscilloscopio
Inviato

In realtà ho ancora delle Basf LH che funzionano bene, l'unica cosa le ascolto con il deck Yamaha che avendo il play trim mi permette di evidenziare un po gli acuti, ma comunque anche con la BIC suonano bene. Il problema maggiore oltre alla qualità del nastro è la diversa equalizzazione che c'era sui deck degli anni 70.

Discopersempre2
Inviato

Ma poi le TDK, in generale, o le Sony erano così "superiori" rispetto alle altre (BASF, Maxell, etc.)?

oscilloscopio
Inviato

@Discopersempre2 a Maxell certamente no (personalmente preferisco Maxell a TDK) rispetto a Basf ed Agfa a mio parere si, specialmente nei modelli base al ferro, sia come nastro ma soprattutto come meccanica. 

  • Melius 1
Discopersempre2
Inviato
5 minuti fa, oscilloscopio ha scritto:

Maxell a TDK

Non l' avrei mai detto:classic_ohmy:.

Fabio Cottatellucci
Inviato

Teniamo sempre presente che, se non si aveva il bias regolabile, il fatto che una cassetta richiedesse una corrente di premagnetizzazione vicina a quella utilizzata dal proprio registratore costituiva un vantaggio per essa, anche se non definitivo. Alcune piastre, infatti, recavano nelle istruzioni i tipi di cassette "preferiti".

Idem per le equalizzazioni, come ricordato sopra da @oscilloscopio.

Non si dovrebbe dire, ma con la mia prima piastra economiche a volte sganciavo il Dolby in riproduzione per tirar su gli acuti.
 

Inviato

Io ho usato persino le super pila, cassettaccie economiche ma funzionali , considerate le finanze di un quattordicenne nel 1980.... quelle tipo Denon , Pioneer, teac, ecc erano difficili da reperire, c'era un negozio che ha chiuso poco tempo fa , Giancar, a piazza Garibaldi a Napoli che era fornitissimo di tutti questi marchi, ma alla fine compravo sempre TDK, Sony o that's., raramente maxell.....

long playing
Inviato

@oscilloscopio

12 ore fa, oscilloscopio ha scritto:

a Maxell certamente no (personalmente preferisco Maxell a TDK)

Effettivamente TDK su tutti , Maxell "vicino" in generale e con spunti su alcuni tipi di formulazione da" testa a testa " con TDK.

I nasri Sony ben considerati ed alcune tipi e formulazioni con prestazioni di livello elevato ed apprezzati.

Uscirono i That's che ebbero un riscontro notevole in particolare su qualche formulazione con spunti da primato se ben ricordo riguardo dinamica ed alti livelli di saturazione. 

I marchi europei Basf e Agfa diversi come concezione di nastri rispetto a a quelli giapponesi , avevano i loro estimatori che ne apprezzavano alcue caratteristiche e/o in base anche agli interfacciamenti con i registratori che possedevano.

Ma sicuramente almeno a livello dei nastri in cassette i giapponesi erano al top con TDK mediamente a "guidare il gruppetto ".

Devo farmi una ripassata di lettura di alcune riviste del periodo che provarono e testarono i vari nastri in commercio.

long playing
Inviato

@Discopersempre2

12 ore fa, Discopersempre2 ha scritto:
12 ore fa, oscilloscopio ha scritto:

Maxell a TDK

Non l' avrei mai detto:classic_ohmy:.

Caspita...Come ho scritto prima a contendere la palma di n.1 a TDK era proprio Maxell che infatti specie su alcuni modelli al cromo vedi XL II ed XL II S se la giocavano con con il 'mitico SA" della TDK , tipi di formulazioni al " cromo "  preferite dai professionisti anche alle " Metal " , per il notevole rapp.S/N e la durata della magnetizzazione nell'arco del tempo parametri positivi tipici dei " cromo " e sue varianti. I giapponesi urilizzavano delle " varianti " formulazioni al cromo molto prestazionali.

Fabio Cottatellucci
Inviato
13 minuti fa, long playing ha scritto:

Devo farmi una ripassata di lettura di alcune riviste del periodo che provarono e testarono i vari nastri in commercio.

Facci sapere! :classic_smile:

oscilloscopio
Inviato

C'è anche da dire che la maggior parte dei deck era di produzione giapponese,  quindi la calibrazione sui nastri veniva effettuata su appunto nastri giapponesi.

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