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Ieri sera a teatro ho ascoltato Arturo Benedetti Michelangeli...redivivo...


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Inviato

@OTREBLA A parte l'utilizzo "home", vedrei benissimo lo sfruttamento di questo pianoforte per riproporre con tecnica attuale registrazioni del passato di qualità scadente. Una cosa del genere l'aveva fatto l'etichetta Zenph con, ad esempio, le Goldberg di Gould del 1955, Rachmaninov, Art Tatum ed Oscar Peterson. Si erano però fermati lì.

mozarteum
Inviato
1 ora fa, OTREBLA ha scritto:

Peccato che la belva costi dai 130.000 Euro in su

E’ un gran coda?

analogico_09
Inviato

L'essere umano non sa più come vincere la paura della morte e inventa gli strumenti capaci di infondere in isso l'illusorio delirio di immortalità ovvero di onnipotenza. E così con questa nuova tecnologia che fa emergere la pulsione "necrofila" che si cela nelle profondità più segrete e incoffessate dell'inconscio, si riportano in vita gli Arturo Benedetti Michelangeli,  così come sia stato già fatto, tecnologie diverse per finalità analoghe,  con la tecnica dell'ologram chen riporta in vita John Coltrane

 

 


Ci sarebbe da comporre e interpretare, suonare, cantare, "gridare" tanta musica nuova e viva a viva voce, a suono vivo, con viva espressione, in un'era in cui l'arte dei suoni al pari delle arti sorelle cade in profonda crisi della quale restando attoniti ci chiediamo i motivi incapaci di fornire risposte, come tanti pesci in barile. 

Il motivo primo, il più pernicioso, è la pratica della disumanizzazione della musica in tutti i suoi aspetti e generi ottusamente spettacolarizzata, resa a livello di strumento pretestuoso con cui alimentare le tecnologie della nostra feticistica adorazione. Arivolemo le sedute spiritiche.

Pace e bene  🙏🏻

:classic_biggrin:

 

 

Inviato
50 minuti fa, mozarteum ha scritto:

E’ un gran coda?

No, quello da 128.000 Euro è un mezza coda.
Quello ascoltato ieri era un gran coda invece e non ho idea di quanto costi.

Naturalmente si può suonare anche come un normale pianoforte, escludendo la funzione automatica.

Alberto.

Inviato
57 minuti fa, faber_57 ha scritto:

A parte l'utilizzo "home", vedrei benissimo lo sfruttamento di questo pianoforte per riproporre con tecnica attuale registrazioni del passato di qualità scadente.

Penso sia necessaria una soglia minima di qualità audio, perché funzioni a dovere. Penso che il sistema, benché sofisticato, abbia bisogno di un segnale audio abbastanza chiaro, come quello del filmato pocanzi citato.

Non credo che funzioni con gli acetati, i 78 giri e le registrazioni mono primitive in generale, anche se riversate su file.

Alberto.

Inviato

Credo che con l'aggiunta dell'AI sarebbe possibile riprodurre anche brani mai incisi da un pianista. Semplicemente facendogli digerire quanto c'è di disponibile di inciso e relativo spartito.

Per quanto l'idea di ascoltare Moravec su pezzi che non ha mai inciso sia allettante, credo di preferire ancora il pianista in carne e ossa. Che ne sa l'AI di una litigata con la moglie prima di salire sul palco?

Inviato

Stando a quanto dice quest'uomo, lo ha rifatto esattamente come Lang Lang lo ha eseguito durante la registrazione. Ragazzi, non so se ci rendiamo conto...è pazzesco...

.

 

.

Alberto.

mozarteum
Inviato

Per quanto riguarda i dischi tipo Toscanini ecc. arriveremo anche a questo, nel seguente modo (mi esprimo in termini rozzi).

a ciascun suono purche’ non irrimediabilmente distorto l’IA attribuisce un algoritmo di conversione in suono emesso da uno strumento di oggi. Tempi e dimamica sono in scala aumentati. Alla fine uscira’ fuori qualcosa che potra’ di molto assomigliare ad una registrazione di oggi.

Falso per falso….

Inviato

In futuro molto lontano, forse...ciò che è interessante è il fatto che la tecnologia digitale (il file) ha bisogno di quella analogica (il pianoforte) per riprodurre il reale. E' molto interessante.

Alberto.

analogico_09
Inviato
4 ore fa, UpTo11 ha scritto:

Che ne sa l'AI di una litigata con la moglie prima di salire sul palco?

 

:classic_laugh: Fondamentale... l'ispirazione poetica alta ed aulica passa anche attraverso queste meste prosaicità della vita

 

2 ore fa, mozarteum ha scritto:

Tempi e dimamica sono in scala aumentati. Alla fine uscira’ fuori qualcosa che potra’ di molto assomigliare ad una registrazione di oggi.

Falso per falso….

 

 

Tempo e dinamiche fonicamente migliorate ma sempre le stesse... Piacerà questo ma non si potrà ottenere altro dalla bacchetta di Toscanini impegnata in più opere ma sempre congelata nei solchi del disco 78 o 33 giri: sentito un due tre volte poi sai che noia il suono che viene pur sempre dall'oltretomba; mentre benchè "false" le interpretazioni dei musicisti in vita potranno variare a seconda del tipo di registrazione con orchestre ed altri interpreti diversi, diciamo un morto che... cammina ma con dinamiche variabili. Considerazioni alla spicciolata tanto per non prendersi troppo sul serio. :classic_tongue:

 

2 ore fa, OTREBLA ha scritto:

Stando a quanto dice quest'uomo, lo ha rifatto esattamente come Lang Lang lo ha eseguito durante la registrazione

 

Un pianista "meccanico" come Lang Lang il sarchiapone meccanico non potrà che rifarlo uguaglio... forse anche meglio, ma se la musica finirà per essere questo io cambio religione... D'altra parte se un mazza coda costa 128 mila euri quanto potrà costare un coda intero non in mezzo alle gambe e con irsuto pelo che lo renda ancor più grandioso?

Una faccenda molto popolare.., già vedo file di acquirenti di fronte ai negozi delle finanziarie... :classic_biggrin:

Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

Una faccenda molto popolare..

Però, però... Immagina una istituzione musicale che decide di investire questi soldi e poi ti costruisce una stagione con i più grandi pianisti senza... i pianisti stessi. Un bel pianoforte sul palco e potrai addirittura ascoltare, nella stessa serata, la Argerich, Pollini e magari pure Kissin (solo per i bis). Lo so che stai già preparando il cappio, ma non mi stupirei minimamente persino di un eventuale successo della cosa.

analogico_09
Inviato
1 ora fa, faber_57 ha scritto:

Lo so che stai già preparando il cappio

 

 

Io? giammai,  a volte  il "cappio" uno se lo prepara da solo...  :classic_biggrin: Non sono interessato ai concerti multipli, perfino ai musei a volte entro per ammirare una sola opera per poi tornare e ammirarne un'altra. Oltre a ciò, pur comprendendo che l'uomo abbia bisogno di nuove distrazioni (di massa in questo caso di nicchia) per vincere la noia atavica e assillante, e sta bene, a ciascuno il suo, io preferisco gestire la mia diversamente: mi sento sempre meno attratto dalle cose artificiali e seriali che, a volerle seguire,  aumentarebbero la mia angoscia per non aver saputo ancora trovare la chiave che consente di addentrarsi nelle profondità telluriche e laviche della musica naturale che nasce e muore e rinasce rigenerandosi senza mai più ripetersi. Mi fa orrore la serialità e il rigor mortis delle opere d'arte imbalsamate. Non facciamo altro che costruire sovrastrutture su sovrastutture, vuote "meraviglie" artificiali illusoriamente compensative (anticipo... me paro un libro stampato, male, ma è ciò che penso... :classic_cool: )

mozarteum
Inviato

Concordo con analogico, cui mi riporto per brevita’

Inviato
45 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Non facciamo altro che costruire sovrastrutture su sovrastutture

E' la nostra condanna ed anche la nostra forza. Però ti devo dire che io, a una riproposizione di un concerto storico di un pianista che non è più con noi, ci andrei volentieri. Un Pollini a Varsavia o un Gould a Salisburgo. Sarebbe una specie di rito, ma un senso ce lo trovo.

Inviato

Occhio che da un Pollini a Varsavia o un Gould a Salisburgo, ad un Lupu che suona Allevi è n'attimo.

Inviato
11 ore fa, OTREBLA ha scritto:

Ascoltando il video sembra proprio che non vi sia alcuna differenza tra l'esibizione dal vivo di Yuja Wang e quella riprodotta, immediatamente dopo, dal pianoforte automatico.

Lo stesso pianoforte o comunque quelli di questa strana serie "Spiro" può risuonare (in realtà riprodurre) qualsiasi esecuzione eseguita su un pianoforte digitale o comunque un controller che restituisce, perché lo registra in protocollo MIDI molto probabilmente (nelle immagini mostrano il tipico piano roll di un sequencer) la stessa esecuzione.

6 ore fa, OTREBLA ha scritto:

ciò che è interessante è il fatto che la tecnologia digitale (il file) ha bisogno di quella analogica (il pianoforte) per riprodurre il reale.

La cosa meravigliosa è che se vi fanno ascoltare, vedere l'esecutore figo o figa al pianoforte figo o figa vi accitate da matti ma quando si parla di campionamento, musica elettronica e via dicendo "Oh mio Dio che orrore...".

Quella roba è, vestita Steinway Spirio a 150.000 euro base (credo senza il sistema Spiro).

E' quella roba.

  • Melius 1
Inviato
13 minuti fa, djansia ha scritto:

La cosa meravigliosa è che se vi fanno ascoltare, vedere l'esecutore figo o figa al pianoforte figo o figa vi accitate da matti ma quando si parla di campionamento, musica elettronica e via dicendo "Oh mio Dio che orrore...".

Quella roba è, vestita Steinway Spirio a 150.000 euro base (credo senza il sistema Spiro).

E' quella roba.

Vabbè, ma avrà le saldature in atmosfera d'azoto, quindi è superiore.

  • Haha 1

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