lormar Inviato Giovedì alle 05:27 Inviato Giovedì alle 05:27 Il 30/09/2025 at 13:08, alexis ha scritto: .. la quintessenza sel suono analogico in purezza Comunque questa affermazione è inattesa e in ogni caso abbatte molti steccati. 1
Mighty Quinn Inviato Giovedì alle 12:49 Inviato Giovedì alle 12:49 Il 30/09/2025 at 21:55, Maurjmusic ha scritto: from Tucson - Arizona - un cd artisticamente e tecnicamente eccellente Il miglior disco citato finora (oltre a barbun...) 1
Maurjmusic Inviato Giovedì alle 13:19 Inviato Giovedì alle 13:19 32 minuti fa, Mighty Quinn ha scritto: Il miglior disco citato finora Grazie ma ... mai provocarmi! Eccone un'altro di pari livello artistico e tecnico ( ipresa più ravvicinata ma è più "storyteller" ) sempre from ... Tucson - Arizona" una vera "Country Rock Opera" bella polverosa ! P.S Difficile trovare un disco dei Calexico e dei Giant Sand meno che bello. 1
shastasheen Inviato Venerdì alle 12:45 Inviato Venerdì alle 12:45 Anche tutti gli altri loro, mi sembra 4 in totale, sono molto curati a livello di ripresa sonora... Mario 1
Ferruccio1967 Inviato Venerdì alle 19:27 Inviato Venerdì alle 19:27 Io uso molto spesso "l'indiano" del grande Faber in versione 33 giri. Lo trovo inciso molto bene e secondo me si presta molto bene allo scopo.
goldeye Inviato Sabato alle 10:22 Inviato Sabato alle 10:22 @shastasheen Li ho tutti.... Shamanimal mi piace parecchio, specialmente la lunga quarta traccia con quelle frequenze basse 😉
alexis Inviato Domenica alle 20:32 Inviato Domenica alle 20:32 Se vi è piaciuto Iq84 di murakami, non potete non amare la sinfonietta di janacek, specie il possente e misterioso secondo movimento, che prelude a uno Shift dimensionale nel libro, con la voce baritonale delle fanfare e degli ottoni all’unisono.. da brividi. se poi potete ascoltarla a volumi consoni, senza compressioni o sferragliamento di suppellettili.. ecco una versione ideale, magistralmente eseguita e dalla registrazione impeccabile… ancora meglio se su Lp, della RR.
alexis Inviato ieri alle 13:27 Inviato ieri alle 13:27 @one4sevena proposito di Sonny Side, di Ken Peplowski, oggi mi sono guardato e riguardato il vinile , l'etichetta, la copertina, davanti, dietro... impossibile stabilire il tipo della registrazione se analogico o digitale. Non c'é nessun riferimento, che invece c'é sul cd, successivo. Allora il digit era un vanto, perché nasconderlo, se non per il fatto che trattasi di una registrazione "ancora" analogica? Mia supposizione, ovviamente.. e oggi per curiositá me lo sono riascoltato, l'ultima volta che lo avevo ascoltato avevo ancora le Tad R1.. Quindi: Onestissimo mainstream swingtime, eseguito da bravissimi musicisti, ma quello che colpisce ancora una volta é la qualita del suono, davvero notevole, limpidissimo e dinamico, letteralmente esplosivo con un sistema horn, anche con 6+6 W... che sia analogico o digit, poco importa... a questo punto.
one4seven Inviato ieri alle 13:44 Inviato ieri alle 13:44 @alexis te lo dicevo infatti che sull'LP non c'era scritto nulla... Ma nemmeno sul CD, non si specifica nulla, a parte il DDD. Nell'89 oramai non si metteva più il "digital recordings" sugli LP. In ogni caso è sostanzialmente ininfluente. Quella è una ciambella riuscita col buco, eccome. Non vorrei esagerare, ma a me sembra molto meglio di quelle che erano coeve produzioni dedicate agli audiofili, tipo gli Sheffield Lab. Però probabilmente, il totale insuccesso commerciale è dovuto al fatto che proponessero un genere che era davvero ai minimi storici come gradimento del pubblico.
Dufay Inviato ieri alle 15:37 Inviato ieri alle 15:37 5 minuti fa, alexis ha scritto: @one4seven I totally agree with you... :-) E scrivi in italiano ...
Dufay Inviato ieri alle 15:46 Inviato ieri alle 15:46 8 minuti fa, alexis ha scritto: @Dufaynon volevo farmi capire da te... Sei del Kansas City 1
feli Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa Purtroppo i lustri scorrono velocemente ma a mio parere, ancora oggi molta parte dei dischi segnalati, segnano il passo di fronte alle grandi qualità tecniche di questa registrazione curata dal sound engineer Philippe Teissier Du Cros, che rimane al top per quanto riguarda profondità dell'immagine, localizzazione strumentale pazzesca, dinamiche di contrabbasso e percussioni pulsanti, estensione agli estremi, risoluzione elevatissima, smalto ferroso (cit.) ecc. ecc. ecc. . Però attenzione, per chi non frequenta il genere musicale qui ci stiamo muovendo in ambito si jazz ma - ai confini con l'etnico ed il free -. Henri Texier è uno dei più interessanti contrabbassisti in circolazione, con questo disco insieme alla cosiddetta e splendida trilogia Africana con Louis Sclavis e Aldo Romano al loro massimo fulgore, ci ha regalato musica che "cattura l’anima dal primo momento e non la molla nemmeno quando il cd arriva a fine corsa". 1 2
Dufay Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa Citato in altro argomento ma questo è il disco di jazz (che non è jazz) dal suono più vero che io conosca.
alexis Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa @Dufay preso ora in LP.. mi devi 35.99 se é meno che bello... anche in comode rate... 1
Dufay Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa 2 minuti fa, alexis ha scritto: @Dufay preso ora in LP.. mi devi 35.99 se é meno che bello... anche in comode rate... Magari in lp lo hanno compresso. Ma era una esigenza artistica lo dicono Senek e One 1
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