Vmorrison Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 6 minuti fa, jackreacher ha scritto: con due microfoni dentro la cassa armonica non avrà spazialità reale (viene costruita con riverberi aggiunti) --> non ha proprio contesto ambientale = per me orribile. Questo abbiamo, la qualità dipende dalla registrazione.
Titian Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 19 minuti fa, Vmorrison ha scritto: Ma non c’è spazialità che cosa è la spazialità? Perché questa caratteristica sonora è così importante per molti ascoltatori? Da dove deriva questa caratteristica? Che importanza ha per la musica stessa? Quanto può variare (per esempio dal vivo, nella realtà)? una fatta in modo artificiale (in tutte le registrazioni) è altrettanto valida che quella vera? ... 1
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 7 minuti fa, Titian ha scritto: Che importanza ha per la musica stessa? Se la spazialità è quella vera ripresa con i microfoni è importante perché restituisce il suono del luogo, il contesto dell' evento. 7 minuti fa, Titian ha scritto: Quanto può variare (per esempio dal vivo, nella realtà)? una fatta in modo artificiale (in tutte le registrazioni) è altrettanto valida che quella vera? ... Dal vivo cambia anche in base a dove si trova l'ascoltatore, quella artificiale è una .... presa in giro però funziona.
Titian Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 13 minuti fa, jackreacher ha scritto: Se la spazialità è quella vera ripresa con i microfoni è importante perché restituisce il suono del luogo, il contesto dell' evento. Non sarà mai vera perché i microfoni non captano quello che la percezione umana fa. Mai, ciascun microfono (tipo) ha la propria caratteristica tecnica. È tutto un construtto del fonico. 13 minuti fa, jackreacher ha scritto: Dal vivo cambia anche in base a dove si trova l'ascoltatore esatto, soprattutto dalla sua posizione ma anche dagli strumenti. Alla fine stiamo parlando di myfi, poi ci fissiamo in testa che questo myfi sia estremamente importante e che noi sappiamo esattamente come dovrebbe essere e poi spendiamo centinaia di ore a mettere a puntino i nostri impianti, comperare magari apparecchi "eccezionali" di alta highend, costosissimi, e per ultimo criticare il lavoro dei professionisti di turno. PS: non metto in dubbio che una volta ci piace la spazialità che si riesce a creare con i nostri impianti, il godimento all'ascolto è molto elevato. 1
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 3 minuti fa, Titian ha scritto: 15 minuti fa, jackreacher ha scritto: Se la spazialità è quella vera ripresa con i microfoni è importante perché restituisce il suono del luogo, il contesto dell' evento. Non sarà mai vera perché i microfoni non captano quello che la percezione umana fa. Mai, ciascun microfono (tipo) ha la propria caratteristica tecnica. È tutto un construtto del fonico. I microfoni buoni usati bene come tecniche e nei punti giusti si avvicinano parecchio alla percezione umana in quel luogo. Se si registra un pianoforte per esempio con due microfoni figura 8 (blumlein) piazzati bene a 2/3 mt dal lato del coperchio aperto (almeno di circa 45° ) ad un'altezza di circa 2,5 mt , fidati che il pianoforte si sente come se tu lo ascoltassi lì a circa 3 MT di distanza con tutti i riverberi naturali della sala.
mozarteum Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio Comunque le informazioni spaziali ci sono anche nelle registrazioni mono. Provate a sentire questo siamo nei primi anni 50 https://youtu.be/tKpjJCvWxRg?si=Nv_2kHrFuo4_YIpc o in questo, il Tristano di riferimento
Vmorrison Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @Titian per fortuna ti hanno già risposto e in parte….la spazialità è il fenomeno che ci permette di rendere solido nello spazio il pianoforte. Se non ci fosse spazialità…il pianoforte non avrebbe i contorni che la nostra percezione ricrea nel nostro cervello. Poi tutto il resto i riverberi della sala dove suona…servono contribuiscono per renderlo solido…
Vmorrison Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @mozarteum Rob se è mono non ha tridimensionalità. La stereofonia nasce per questo per rendere solido il suono percepito. Tu che hai studiato il greco…. Il termine "stereofonia" ha origini nel greco antico, derivando dall'unione delle parole "sterèos" (στηρεός), che significa "solido", "stabile", ma anche "spaziale" o "tridimensionale", e "phonè" (φωνή), che significa "suono". Quindi, letteralmente, stereofonia si traduce come "suono tridimensionale" o "suono spaziale". In pratica, la stereofonia si riferisce alla tecnica di registrazione e riproduzione del suono che cerca di creare un'esperienza uditiva più realistica e coinvolgente, simulando la direzione e la spazialità del suono percepita nell'ambiente reale. Questo si ottiene utilizzando due o più canali audio (tipicamente destro e sinistro), che permettono di differenziare il suono proveniente da diverse direzioni, creando un'illusione di profondità e tridimensionalità. In sintesi, il termine greco "sterèos" conferisce alla stereofonia il significato di spazialità e tridimensionalità del suono, mentre "phonè" ne indica la natura di suono. 1
mozarteum Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio Anche questo e’ solido il problema e’ uno solo: bisognerebbe conoscere la discografia 1
Vmorrison Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @mozarteum e noi siamo sempre grati…ma si parla di riproduzione 👍
mozarteum Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio Ma negli strumenti solisti la tridimensionilta’ e’ relativa: stanno li. Anzi una ottima registrazione mono “concentra” il suono in modo piu’ credibile
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio Gli studi sull’argomento hanno evidenziato almeno due aspetti importanti sulla spazialità che corrispondono a due sensazioni distinte. il primo aspetto è riferito alla percezione acustica dell’estensione di una sorgente sonora, descrivibile come un’aura sonora che sembra circondare la sorgente “percepita visivamente”. Il secondo corrisponde alla sensazione dell’ascoltatore di essere più o meno circondato dal suono più o meno diffuso attorno a sé. 1 1
Vmorrison Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 2 minuti fa, extermination ha scritto: il primo aspetto è riferito alla percezione acustica dell’estensione di una ( o più) sorgenti sonore, descrivibile come un’aura sonora che sembra circondare la sorgente “percepita visivamente A me questa interessa…perché quando vado ad ascoltare all’uditorium l’avvolgimento ( la seconda parte ) non la “sento”. La seconda parte magari interessa a chi gioca, per i film… @mozarteum è piatto tipo una fotografia.
alexis Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 2 ore fa, extermination ha scritto: Si è limitato all’ asserzione oppure l’influenza rilevante di questa tecnica sui meccanismi legati alla propagazione del suono nella sala è stata verificata attraverso il metodo scientifico? ho studiato al politecnico di vienna che ha un suo dipartimento di acustica. Ma l'influenza dei materiali di rivestimento sul suono di una sale da concerti é materia centrale di ogni sound engineer di rango.. il mio caro amico e socio d'avventure ha progettato l'auditorium arvedi di cremona, definito uno dei migliori e piu belli al mondo, con il supporto tecnico di https://conceptsandprojects.com/en/2020/07/23/yasuhisa-toyota-nagata-acoustics-en/ e qui un breve articolo dedicato all'auditorium https://www.ilsole24ore.com/art/tra-arte-e-natura-musica-si-diffonde-grazie-ad-architetti-e-ingegneri-suono-AEDIZvS?refresh_ce=1
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @VmorrisonRiguardo i due aspetti di cui sopra, con riferimento ad un evento live in auditorium, l’ASW ( apparent source width) è legato principalmente alle riflessioni laterali iniziali, convenzionalmente nei primi 80 millisecondi rispetto all’arrivo del suono diretto nonché al livello delle basse frequenze mentre il secondo LEV ( listener envelopment) è principalmente legato alla riverberazione susseguente il cui inizio convenzionale è posto a 80 millisecondi.
Titian Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 10 minuti fa, mozarteum ha scritto: Ma negli strumenti solisti la tridimensionilta’ e’ relativa: stanno li. Anzi una ottima registrazione mono “concentra” il suono in modo piu’ credibile Non dimenticare le caratteristiche dei tuoi diffusori che sono particolari proprio per diffondere il suono nel locale d'ascolto. Quasi tutti gli altri hanno caratteristiche ben diverse nel loro locale e non sentono la spazialità come tu! 1
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 5 minuti fa, alexis ha scritto: l'influenza dei materiali di rivestimento Mi riferivo a quella specificità, vale a dire alla doratura pesante degli stucchi e dei legni in foglia d’oro a 24k.
Vmorrison Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @extermination Tutto chiaro ma qui si parla ancora della timbrica e della musicalità
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