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Melius Club

Un impianto di riproduzione audio "ben attrezzato" può riprodurre verosimilmente un evento confinato ad un pianoforte?


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Inviato
Adesso, extermination ha scritto:

ale a dire alla doratura pesante degli stucchi e dei legni in foglia d’oro a 24k.

sono i segreti di molti liutai, non di pubblico dominio.

Le stesse colle di pesce, le viterie di ottone e non di ferro, l'albumina per il coating, tutto cio influisce sul suono anche riflesso, come pure l'oro delle placcature.

extermination
Inviato
1 minuto fa, alexis ha scritto:

sono i segreti di molti liutai,

Ok ma nel caso specifico stiamo parlando di acustica architettonica e di Auditorium, teatri o quant’altro di dimensioni rilevanti in cui dominano altri elementi rispetto alle placcature in oro che, tra l’altro, riguardano un insieme di area minima rispetto all’intera superficie della sala.

Inviato
3 ore fa, mozarteum ha scritto:

A proposito del Musikverein, la cui acustica io  visibilio pel repertorio romantico e tardo romantico, e’ sala audiofilmente scorretta e in alcuni posti sbilanciata. In altri impastata.

alla fine si sta parlando di miti, che l'uomo si costruisce da sempre perché ne ha bisogno. Indubbiamente la Musikverein è la più grande culla della musica classica che esista e questo fatto contribuisce notevolmente ad alimentare il mito. Chi canta fuori dal coro viene subito deriso e decapitato. Non mi faccio più pensieri su per quale musica una sala è per me ottimale, migliore. Ciascuna sala ha la propria vita e la musica fatta in quella sala è di una certa energia ben particolare e bella. È bellissimo vivere queste differenze e non fissarsi sulle proprie idee.

  • Melius 2
jackreacher
Inviato
40 minuti fa, mozarteum ha scritto:

una ottima registrazione mono “concentra” il suono in modo piu’ credibile

Questo è vero quando la controparte in stereo è artificiosa , cioè troppo spinta per spettacolarizzare andando a perdere di focalizzazione.

La stereofonia giusta e realistica restituisce tridimensionalità, ambienza e aiuta perfino nella percezione degli armonici (molti armonici si formano naturalmente anche con l'interazione dell'ambiente).

 

  • Melius 1
extermination
Inviato
1 ora fa, Titian ha scritto:

Non sarà mai vera perché i microfoni non captano quello che la percezione umana fa.

Esattamente. Anche perché Microfoni e orecchie( intendendo il sistema uditivo e percettivo)  poggiano su principi di funzionamento diversi

jackreacher
Inviato
14 minuti fa, Titian ha scritto:

Ciascuna sala ha la propria vita e la musica fatta in quella sala è di una certa energia ben particolare e bella. È bellissimo vivere queste differenze e non fissarsi sulle proprie idee.

Concordo!!!

jakob1965
Inviato

@extermination penso siano decorazioni che impreziosiscono l'ambiente e gli danno un tocco particolare 

Può anche essere che abbiano una funzione acustica precisa 

Gli "antichi 😁" non erano sprovveduti 

Anche se non avevano software e non conoscevano le equazioni d'onda

extermination
Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

Può anche essere che abbiano una funzione acustica precisa 

Carissimo Ingegnere, come ben sai, gli effetti di un materiale sull’acustica di un auditorium e simili, in estrema sintesi, dipendono fondamentalmente:

-dal tipo di materiale

-dalle caratteristiche acustiche del materiale (vedi es. coefficienti di assorbimento-riflessione-diffusione-diffrazione-risonanza)

-dalla forma

-dalle dimensioni (anche come % di superficie ricoperta)

-dal posizionamento ( anche rispetto all’ascoltatore)

 

  • Melius 2
Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

Carissimo Ingegnere, come ben sai, gli effetti di un materiale sull’acustica di un auditorium e simili, in estrema sintesi, dipendono fondamentalmente:

-dal tipo di materiale

-...

-dal posizionamento ( anche rispetto all’ascoltatore)

e, molto importante, stato (età) del materiale

jackreacher
Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

come ben sai, gli effetti di un materiale sull’acustica di un auditorium e simili, in estrema sintesi, dipendono fondamentalmente:

-dal tipo di materiale

-dalle caratteristiche acustiche del materiale (vedi es. coefficienti di assorbimento-riflessione-diffusione-diffrazione-risonanza)

-dalla forma

-dalle dimensioni (anche come % di superficie ricoperta)

-dal posizionamento ( anche rispetto all’ascoltatore)

Ti sei dimenticato di umidità aria, temperatura ambiente, pressione atmosferica, ed altitudine....

:classic_biggrin::classic_wink:

jackreacher
Inviato
2 ore fa, jakob1965 ha scritto:

penso siano decorazioni che impreziosiscono l'ambiente e gli danno un tocco particolare 

Può anche essere che abbiano una funzione acustica precisa 

Gli "antichi 😁" non erano sprovveduti 

Anche se non avevano software e non conoscevano le equazioni d'onda

Anch'io credo che le colorazioni e l'oro avessero soprattutto una funzione estetica, cosa ben diversa le forme dei balconcini e le varie decorazioni scultoree.

jakob1965
Inviato

eccola qui la sala:

 

image.png.36f315ac3fe8ce668fe9591e4d21a39d.png

  • Melius 1
jackreacher
Inviato
4 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

eccola qui la sala:

image.png.36f315ac3fe8ce668fe9591e4d21a39d.png

Complimenti hai una bella "saletta" audiophile :classic_biggrin:

  • Haha 2
extermination
Inviato
1 ora fa, jackreacher ha scritto:

Ti sei dimenticato di umidità aria, temperatura ambiente,

Giusto! Da cui al non invarianza delle sale di ascolto!

Inviato

@jackreacher è successo anche a me un paio di volte nelle ultime settimane: clicchi una volta e stranamente vengono assegnate due Melius da parte mia. Devo cancellarlo e riassegnarlo poi ne assegna solo uno.

 

Inviato
20 ore fa, extermination ha scritto:

Anche perché Microfoni e orecchie( intendendo il sistema uditivo e percettivo)  poggiano su principi di funzionamento diversi

Cime soleva affermare l'innominabile,  purtroppo scomparso, i microfoni fanno le somme tendendo ad eseguirle con la massima linearità e precisione, il sistema,o più precisamente i sistemi percettivi fanno le sottrazioni, e le fanno con un'enorme se non abissale imprecisione in termini di linearità.

Nel caso specifico il suono di un pianoforte, e lo stesso vale per qualsiasi oggetto sonoro, non esiste fisicamente e non può quindi essere misurato.

Possono essere misurate le varie intensità delle vibrazioni dell'aria generate dalla percussione dei tasti, ciascuno dei quali accordato a pressione costante,  ma chi di fatto le tradurrà in suono, lo farà attraverso una curva  enormemente imprecisa e fortemente deviante in termini di linearità rispetto a quanto ritenuto fondamentale se non imprescindibile secondo gli abituali e condivisi standard qualitativi.

 

 

  • Melius 1

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