alexis Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio Adesso, extermination ha scritto: ale a dire alla doratura pesante degli stucchi e dei legni in foglia d’oro a 24k. sono i segreti di molti liutai, non di pubblico dominio. Le stesse colle di pesce, le viterie di ottone e non di ferro, l'albumina per il coating, tutto cio influisce sul suono anche riflesso, come pure l'oro delle placcature.
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 1 minuto fa, alexis ha scritto: sono i segreti di molti liutai, Ok ma nel caso specifico stiamo parlando di acustica architettonica e di Auditorium, teatri o quant’altro di dimensioni rilevanti in cui dominano altri elementi rispetto alle placcature in oro che, tra l’altro, riguardano un insieme di area minima rispetto all’intera superficie della sala.
Titian Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 3 ore fa, mozarteum ha scritto: A proposito del Musikverein, la cui acustica io visibilio pel repertorio romantico e tardo romantico, e’ sala audiofilmente scorretta e in alcuni posti sbilanciata. In altri impastata. alla fine si sta parlando di miti, che l'uomo si costruisce da sempre perché ne ha bisogno. Indubbiamente la Musikverein è la più grande culla della musica classica che esista e questo fatto contribuisce notevolmente ad alimentare il mito. Chi canta fuori dal coro viene subito deriso e decapitato. Non mi faccio più pensieri su per quale musica una sala è per me ottimale, migliore. Ciascuna sala ha la propria vita e la musica fatta in quella sala è di una certa energia ben particolare e bella. È bellissimo vivere queste differenze e non fissarsi sulle proprie idee. 2
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 40 minuti fa, mozarteum ha scritto: una ottima registrazione mono “concentra” il suono in modo piu’ credibile Questo è vero quando la controparte in stereo è artificiosa , cioè troppo spinta per spettacolarizzare andando a perdere di focalizzazione. La stereofonia giusta e realistica restituisce tridimensionalità, ambienza e aiuta perfino nella percezione degli armonici (molti armonici si formano naturalmente anche con l'interazione dell'ambiente). 1
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 1 ora fa, Titian ha scritto: Non sarà mai vera perché i microfoni non captano quello che la percezione umana fa. Esattamente. Anche perché Microfoni e orecchie( intendendo il sistema uditivo e percettivo) poggiano su principi di funzionamento diversi
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 14 minuti fa, Titian ha scritto: Ciascuna sala ha la propria vita e la musica fatta in quella sala è di una certa energia ben particolare e bella. È bellissimo vivere queste differenze e non fissarsi sulle proprie idee. Concordo!!!
jakob1965 Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @extermination penso siano decorazioni che impreziosiscono l'ambiente e gli danno un tocco particolare Può anche essere che abbiano una funzione acustica precisa Gli "antichi 😁" non erano sprovveduti Anche se non avevano software e non conoscevano le equazioni d'onda
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 1 ora fa, jakob1965 ha scritto: Può anche essere che abbiano una funzione acustica precisa Carissimo Ingegnere, come ben sai, gli effetti di un materiale sull’acustica di un auditorium e simili, in estrema sintesi, dipendono fondamentalmente: -dal tipo di materiale -dalle caratteristiche acustiche del materiale (vedi es. coefficienti di assorbimento-riflessione-diffusione-diffrazione-risonanza) -dalla forma -dalle dimensioni (anche come % di superficie ricoperta) -dal posizionamento ( anche rispetto all’ascoltatore) 2
Titian Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 1 ora fa, extermination ha scritto: Carissimo Ingegnere, come ben sai, gli effetti di un materiale sull’acustica di un auditorium e simili, in estrema sintesi, dipendono fondamentalmente: -dal tipo di materiale -... -dal posizionamento ( anche rispetto all’ascoltatore) e, molto importante, stato (età) del materiale
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 1 ora fa, extermination ha scritto: come ben sai, gli effetti di un materiale sull’acustica di un auditorium e simili, in estrema sintesi, dipendono fondamentalmente: -dal tipo di materiale -dalle caratteristiche acustiche del materiale (vedi es. coefficienti di assorbimento-riflessione-diffusione-diffrazione-risonanza) -dalla forma -dalle dimensioni (anche come % di superficie ricoperta) -dal posizionamento ( anche rispetto all’ascoltatore) Ti sei dimenticato di umidità aria, temperatura ambiente, pressione atmosferica, ed altitudine....
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 2 ore fa, jakob1965 ha scritto: penso siano decorazioni che impreziosiscono l'ambiente e gli danno un tocco particolare Può anche essere che abbiano una funzione acustica precisa Gli "antichi 😁" non erano sprovveduti Anche se non avevano software e non conoscevano le equazioni d'onda Anch'io credo che le colorazioni e l'oro avessero soprattutto una funzione estetica, cosa ben diversa le forme dei balconcini e le varie decorazioni scultoree.
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 4 minuti fa, jakob1965 ha scritto: eccola qui la sala: Complimenti hai una bella "saletta" audiophile 2
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 1 ora fa, jackreacher ha scritto: Ti sei dimenticato di umidità aria, temperatura ambiente, Giusto! Da cui al non invarianza delle sale di ascolto!
Titian Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @jackreacher è successo anche a me un paio di volte nelle ultime settimane: clicchi una volta e stranamente vengono assegnate due Melius da parte mia. Devo cancellarlo e riassegnarlo poi ne assegna solo uno.
leonida Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio 20 ore fa, extermination ha scritto: Anche perché Microfoni e orecchie( intendendo il sistema uditivo e percettivo) poggiano su principi di funzionamento diversi Cime soleva affermare l'innominabile, purtroppo scomparso, i microfoni fanno le somme tendendo ad eseguirle con la massima linearità e precisione, il sistema,o più precisamente i sistemi percettivi fanno le sottrazioni, e le fanno con un'enorme se non abissale imprecisione in termini di linearità. Nel caso specifico il suono di un pianoforte, e lo stesso vale per qualsiasi oggetto sonoro, non esiste fisicamente e non può quindi essere misurato. Possono essere misurate le varie intensità delle vibrazioni dell'aria generate dalla percussione dei tasti, ciascuno dei quali accordato a pressione costante, ma chi di fatto le tradurrà in suono, lo farà attraverso una curva enormemente imprecisa e fortemente deviante in termini di linearità rispetto a quanto ritenuto fondamentale se non imprescindibile secondo gli abituali e condivisi standard qualitativi. 1
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