Vmorrison Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio E come dire non accordo il pianoforte perché suonerò in una sala acusticamente non adatta
leonida Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 11 minuti fa, alexis ha scritto: Gravi danni gli ascoltoni non li hanno fatti, semmai l‘incontrario, mettendo l‘osservatore e non la macchina al centro dell’avvenimento. I misurini semplificatori invece fanno un’operazione - sempre se vogliamo scomodare un lessico forbito per le loro attività - di tutt’altra natura, quindi puramente organica, continuando prosaicamente a farla fuori dalla tazza, spacciando il tutto per nutella.. Leggiti attentamente questa mia traduzione del 2008, leggermente rielaborata, di uno scritto del mitico Dr. Harvey Rosemberg, progettista audio Nyal Moscode ed erede spirituale di Julius Futterman. https://corodia.blogspot.com/2008/10/blog-post_19.html?m=0 1
leonida Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio @alexistrent'anni dopo, Mario Murace, progettista storico Chario, arriva alle stesse conclusioni
extermination Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Tra le altre, suggerisco una qualche lettura di L Beranek. Giusto per tornare, un poco, con i piedi per terra.
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 2 ore fa, Vmorrison ha scritto: si pensa che mettendo 3/4 trasduttori in croce e una rf piatta al punto d’ascolto il cervello si beve tutto. Non è così! Tranquillo Van, si beve di molto peggio, tre o quattro in croce, anche due, con rif sballatissime e muggiti vari. L'orecchio è di bocca buona. Per fortuna altrimenti il 90% dei sistemi sarebbe da rivedere.
rpezzane Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 42 minuti fa, leonida ha scritto: Il pianoforte non suona, il pianista non suona, non esiste infatti nel mondo anglosassone il verbo to sound, bensì to play, ossia un'operazione che genera una vibrazione che infine sarà tradotta in suono da chi riceverà lo stimolo acustico. Ciascun tasto del pianoforte produce una diversa vibrazione dell'aria, le varie vibrazioni di diversa lunghezza d'onda verranno elaborate dai diversi sistemi percettivi esistenti in natura, quelli, tutti differenti fra loro, esattamente quelli del mondo animale fra i quali quello del genere umano, il quale tradurrà le vibrazioni in suono con un tipico processo fortemente deviante da una teorica accuratezza che in realtà prevederebbe che la sensazione di pressione sonora generata dalla percussione di ciascun tasto venisse acquisita dal soggetto con eguale livello di volume. Pertanto, teoricamente e praticamente, nessuno, sembrerebbe, abbia mai potuto ascoltare il reale suono di pianoforte cosi come quello di qualsiasi altro strumento, cosi come quello di qualsiasi altro oggetto sonoro. Sono molto d'accordo con te. Io lo riassumo spesso così: "suono esiste quando qualcuno ascolta, altrimenti è movimento d'aria". Di conseguenza qualunque sforzo volto a "misurare" il "bel suono" è puro esercizio di fantasia. Saluti 1
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 minuto fa, rpezzane ha scritto: Io lo riassumo spesso così: "suono esiste quando qualcuno ascolta, altrimenti è movimento d'aria". E quindi? Son giochetti di parole. Ovvio che se nessuno ascolta nessuno lo sente ma lo stimolo c'è, esiste. Se uno stimolo, perturbazione misurabile, esiste e provoca in te quella sensazione, perché sei arrivato tu che lo puoi ascoltare, riprodotto dovrà essere il più simile possibile per provocare o almeno ricordarti quella sensazione. Inutile poi ricordare che non siamo così dissimili come qualcuno vorrebbe fare credere. 1
Vmorrison Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 12 minuti fa, grisulea ha scritto: Tranquillo Van, si beve di molto peggio, tre o quattro in croce, anche due, con rif sballatissime e muggiti vari. L'orecchio è di bocca buona. Per fortuna altrimenti il 90% dei sistemi sarebbe da rivedere. E questo è quello che pensano i misuroni che cercano di scimmiottare la riproduzione ad alta fedeltà. Il pianoforte suona bene anche alla radiolina del bagno mantre faccio la doccia
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 minuto fa, Vmorrison ha scritto: pianoforte suona bene anche alla radiolina del bagno mantre faccio la doccia Suona bene ma col piano c'entra nulla. Suona bene, nel senso gradevole, perché non ha difetti, suona lontano dal reale perché ha enormi limiti. 1
rpezzane Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 5 minuti fa, grisulea ha scritto: E quindi? Son giochetti di parole. Ovvio che se nessuno ascolta nessuno lo sente ma lo stimolo c'è, esiste. Se uno stimolo, perturbazione misurabile, esiste e provoca in te quella sensazione, perché sei arrivato tu che lo puoi ascoltare, riprodotto dovrà essere il più simile possibile per provocare o almeno ricordarti quella sensazione. Inutile poi ricordare che non siamo così dissimili come qualcuno vorrebbe fare credere. Non sono giochetti di parole come li chiami tu. Le parole sono importanti e quello che sottolineavo è proprio che la parola suono esiste e prende valenza se e solo se c'è un ascoltatore perchè è intimamente legato alla percezione di quell'ascoltatore. Altrimenti è una onda di pressione che potrai tranquillamente misurare. Ma non potrai mai misurare un suono. Saluti 1
Vmorrison Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 4 minuti fa, grisulea ha scritto: Suona bene ma col piano c'entra nulla. Suona bene, nel senso gradevole, perché non ha difetti, suona lontano dal reale perché ha enormi limiti Come hai scritto che l’orecchio si beve tutto! Per me la radiolina è pianoforte reale. Come per te sarà reale quello che leggi sulla RF
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 3 ore fa, Vmorrison ha scritto: misuroni semplificatori, Un'assurdità, cosa c'è di più semplice del solo ascoltare? Al massimo stacchi una cosa e ne riattacchi un'altra. Operazione inferiore alla capacità del mio gatto, basta qualsiasi randagio.
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 4 minuti fa, rpezzane ha scritto: Altrimenti è una onda di pressione che potrai tranquillamente misurare. Ma non potrai mai misurare un suono. Giri di parole
Vmorrison Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio @grisulea bisogna andare in giro ascoltare ascoltare ascoltare…curiosità porsi domande non fermarsi alle misure in ambiente. Purtroppo non abbiamo le conoscenze scientifiche per poter affrontare un argomento così complesso.
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 5 minuti fa, Vmorrison ha scritto: Come hai scritto che l’orecchio si beve tutto! Per me la radiolina è pianoforte reale Buon per te, si vede che sei di bocca buonissima. Ma.... se al posto della radiolina ti facessi sentire qualcosa che "per te" suona meglio, saresti ancora della stessa idea? L'orecchio è di bocca buona fino a quando non ha confronto o riferimento. Poi diventa non solo selettivo ma pretenzioso. La radiolina non la vuole più.
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 2 minuti fa, Vmorrison ha scritto: bisogna andare in giro ascoltare ascoltare ascoltare Non c'è nessun bisogno, non per migliorare, si fa per piacere di incontrare e sentire altro, curiosità. Ognuno deve fare i conti con se stesso, col suo ambiente, col suo budget, con la sua musica. Esiste un solo modo per migliorare, misurare ed agire di conseguenza, potendo. Non sempre sarà necessario, ci saranno eccezioni, per esperienza ad oggi non mi è mai capito che così non fosse.
leonida Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 22 minuti fa, rpezzane ha scritto: Non sono giochetti di parole come li chiami tu. Le parole sono importanti e quello che sottolineavo è proprio che la parola suono esiste e prende valenza se e solo se c'è un ascoltatore perchè è intimamente legato alla percezione di quell'ascoltatore. Altrimenti è una onda di pressione che potrai tranquillamente misurare. Ma non potrai mai misurare un suono. Saluti Altro che giochetti di parole, la questione esiste fin dal 1700 , Berkeley/ Esse est percipi https://en.m.wikipedia.org/wiki/If_a_tree_falls_in_a_forest_and_no_one_is_around_to_hear_it,_does_it_make_a_sound%3F
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