Coltr@ne Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio 36 minuti fa, Gustavino ha scritto: tipo le Cerwing Vega ? Che tu identifichi in cieco giusto? Dimmi caro in cieco quali sono i parametri da ridicolizzare, o come sembra ti rapporti a "marchi" harley davidson, dht, mixer del 57 e registrazioni del 33. A occhio né, tutto chiacchere e distintivo, o no 1
SimoTocca Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio 15 ore fa, Titian ha scritto: Dalle misurazioni fatte in diverse sale.." È scientificamente impossibile che una poltrona in prima fila della platea abbia la stessa percentuale di suono riflesso di una poltrona in galleria. Punto. Questo voleva dire @jackreacher, ed ha perfettamente ragione. Punto. Seconda cosa: ma come mai scrivete tutti che “il cervello cancella la percentuale di suono riflesso?”. Ma dove diavolo avete letto una castroneria del genere?? Il cervello non cancella proprio niente. Semmai integra e spesso integra quello che dice la vista, che è un senso “prevalente” rispetto all’udito. 2
Titian Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio 2 minuti fa, SimoTocca ha scritto: È scientificamente impossibile che una poltrona in prima fila della platea abbia la stessa percentuale di suono riflesso di una poltrona in galleria. Punto. E chi ha scritto il contrario? Ma tu pensi che i professionisti di acustica applicata per sale da concerto si mettano a fare misurazioni in un sol punto? Per quello che ci sono limiti inferiori e superiori. Come scritto ci sono prove documentate da decenni, ci sono anche vari studi fatti da università, sene volete tener conto va bene altrimenti va bene lo stesso. La situazione fisica (quantità suono diretto, RT60/20/30, prime riflessioni, ecc ecc) dell'acustica delle sale da concerto non è un'opinione. La percezione di come una persona lo vive invece sì.
SimoTocca Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio @Titian Bene, allora siamo d’accordo sul fatto che la posizione di ascolto influenzi la percentuale di suono riflesso (come del resto la struttura del Teatro, la sua progettazione nei confronti del suono, ecc ecc) per cui quei numeretti che avevi messo, il 70-80% di suono riflesso, sono numeri “in libertà” se non adeguatamente, fisicamente e matematicamente contestualizzati. Per quanto riguarda la “cancellazione” fatta dal cervello nei confronti del suono riflesso: dove hai trovato scritto una cosa del genere? La psicoacustica è una scienza che merita di essere studiata come le altre, specie per chi progetta sale da concerto..
walge Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio @alexis ho espresso una mia impressione sul suono di quei sistemi. Hai espresso la tua Va benissimo Quando si tratta di gusti personali non mi interessa pprofondire oltre. Walter 1
Vmorrison Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio 22 minuti fa, SimoTocca ha scritto: La psicoacustica è una scienza che merita di essere studiata come le altre, specie per chi progetta sale da concerto. Anche per chi progetta e realizza diffusori acustici…registra eventi e realizza trattamenti acustici….
ilmisuratore Inviato 9 Luglio Autore Inviato 9 Luglio 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: Per quanto riguarda la “cancellazione” fatta dal cervello... Nella "bibbia" di Toole & Olive si trovano i livelli percepiti in ampiezza del suono riflesso a fronte del segnale diretto (anche in relazione ai tempi che circoscrivono la zona di Haas)
Vmorrison Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio Il cervello come scrive giustamente simotocca non cancella una fava…quando arrivi alla soglia dell’udibilità dell’effetto Haas, la frittata, sempre nel cervello, e fredda!
ilmisuratore Inviato 9 Luglio Autore Inviato 9 Luglio 21 minuti fa, Vmorrison ha scritto: Il cervello come scrive giustamente simotocca non cancella una fava…quando arrivi alla soglia dell’udibilità dell’effetto Haas, la frittata, sempre nel cervello, e fredda! Non cancella (con una gomma da cancellare) ma applica un meccanismo di attenuazione rispetto il suono diretto Sono stati studiati questi meccanismi di attenuazione e graficamente illustrati 1 1
ilmisuratore Inviato 9 Luglio Autore Inviato 9 Luglio Il meccanismo di "attenuazione" avviene per integrazione entro determinati lassi temporali...la famosa zona di haas in relazione all'ampiezza della riflessione Nel diagramma postato si interpreta chiaramente: una riflessione con ampiezza di 15 dB (entro i primi 20ms) sotto il livello del segnale diretto NON è udibile 1
Vmorrison Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio @ilmisuratore si chiaro lo so..era solo per ribadire che il cervello non cancella niente.
ilmisuratore Inviato 9 Luglio Autore Inviato 9 Luglio 9 minuti fa, Vmorrison ha scritto: @ilmisuratore si chiaro lo so..era solo per ribadire che il cervello non cancella niente. Non cancella (se presenti) ma interpreta, integra, modifica... Il campo riflesso (se ben diffuso e correttamente restituito) serve per migliorare le sensazioni di ascolto, la spazialità In camera anecoica si percepisce male proprio perchè non c'è campo riflesso
jackreacher Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio 24 minuti fa, Vmorrison ha scritto: il cervello non cancella niente Infatti sarebbe più corretto dire che il cervello filtra in base a priorità e livelli, preferendo gli attacchi dei suoni e ciò ch'è ad un livello maggiore rispetto il "rumore di fondo", quindi predilige "analizzare" soprattutto i suoni diretti e le prime riflessioni (early reflections) , mentre il riverbero più lungo (tail reverb), essendo meno "decifrabile", passa in secondo piano ma a livello percettivo e subconscio è importantissimo, perché completa l'ambienza, soprattutto la sensazione di grandezza.
Titian Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio 3 ore fa, SimoTocca ha scritto: Bene, allora siamo d’accordo sul fatto che la posizione di ascolto influenzi la percentuale di suono riflesso (come del resto la struttura del Teatro, la sua progettazione nei confronti del suono, ecc ecc) per cui quei numeretti che avevi messo, il 70-80% di suono riflesso, sono numeri “in libertà” se non adeguatamente, fisicamente e matematicamente contestualizzati. La distanza critica nelle migliori sale acustiche è dai 2-3 metri, quelli buoni fino a 4-5 metri e quelli non buoni anche 6. Spero che stiamo parlando di sale acusticamente molto buone, o magari tu vai in quelli scadenti? La stragrande maggioranza dei posti seduti in quelle sale sono ben oltre la distanza critica, per esempio nel rapporto / analisi acustica della Elbphilharmonie fatta dalla ditta responsabile per l'acustica c'è scritto che ben oltre il 90% dei posti hanno almeno quel valore che ho scritto e ne sono molto fieri. Questi numeri non sono assolutamente "in libertà", se vuoi avere un rapporto minore, quindi con più suono diretto devi metterti a 2-3 metri dallo strumento ma non ci sono posti seduti a quella distanza. Punto.
SimoTocca Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio 1 ora fa, ilmisuratore ha scritto: Nella "bibbia" di Toole & Olive si trovano i livelli percepiti in ampiezza del suono riflesso a fronte del segnale diretto Non ho ancora letto la quarta edizione, che dovrebbe uscire a breve, del lavoro di Toole & Olive. Pur tuttavia la PsicoAcustica soffre un po’ delle stesse limitazioni della Psichiatria: i meccanismi cellulari e molecolari della fisiologica risposta del cervello ad un suono purtroppo sono ancora assai incompletamente noti (per la Psichiatria sono i meccanismi patologici ad essere ancora incompletamente noti, anche se si conosce la prevalenza dei neurotrasmettori coinvolti in ciascuna patologia elencata nella Bibbia, questa sì che è una vera Bibbia, che è il DSM). Cioè a dire laddove i risultati siano quelli di test sperimentali o anche immagini derivate da PET e SPECT, i gruppi neuronali coinvolti nel risultato finale sono troppo numerosi e troppo complessamente interfacciati per avere ancora oggi, nel 2025, un’idea scientificamente fondata dei reali meccanismi di percezione sonora. Purtroppo… nonostante gli sforzi di Toole & Olive… 1 1
ilmisuratore Inviato 9 Luglio Autore Inviato 9 Luglio 6 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Non ho ancora letto la quarta edizione, che dovrebbe uscire a breve, del lavoro di Toole & Olive. Pur tuttavia la PsicoAcustica soffre un po’ delle stesse limitazioni della Psichiatria: i meccanismi cellulari e molecolari della fisiologica risposta del cervello ad un suono purtroppo sono ancora assai incompletamente noti (per la Psichiatria sono i meccanismi patologici ad essere ancora incompletamente noti, anche se si conosce la prevalenza dei neurotrasmettori coinvolti in ciascuna patologia elencata nella Bibbia, questa sì che è una vera Bibbia, che è il DSM). Cioè a dire laddove i risultati siano quelli di test sperimentali o anche immagini derivate da PET e SPECT, i gruppi neuronali coinvolti nel risultato finale sono troppo numerosi e troppo complessamente interfacciati per avere ancora oggi, nel 2025, un’idea scientificamente fondata dei reali meccanismi di percezione sonora. Purtroppo… nonostante gli sforzi di Toole & Olive… C'è un buon abbozzo in letteratura e libri di psicoacustica e fisiologia dell'udito umano Simone, ma non si conosce tutto di ciò che elabora un cervello (o meglio...un sistema di percezione)...dubito perfino che si possa spiegarlo (tutto) anche in futuro
SimoTocca Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio 15 minuti fa, Titian ha scritto: Spero che stiamo parlando di sale acusticamente molto buone, o magari tu vai in quelli scadenti? Amico mio, io vado dove si fa buona musica, a volte quindi anche in sale scadenti. Mi spiego meglio con l’esempio di Firenze, città dove vivo. A Firenze il nuovo teatro del Maggio ha due sale, quella più piccola e recente è stata inaugurata da pochi mesi e intitolata a Zubin Mehta, entrambe acusticamente molto molto belle e valide, all’altezza delle migliori sale che conosco a livello internazionale (ad iniziare dalla Philharmonie di Berlino..). Ma ahimè la pur eccellente Orchestra della Toscana (ORT) suona al Teatro Verdi, un teatro acusticamente disastroso. Al Teatro Verdi il mio posto da abbonato è sul secondo palco a destra del terzo ordine, praticamente sopra i violìni. È uno dei pochi posti in cui si riesce a sentire benino… ma tu capisci bene che la posizione cambia totalmente la quantità di suono riflesso o diretto, In più, e ho già avuto modo di dirlo diverse volte, per gli abbonati ORT, al massimo 4 per ogni concerto, è data la possibilità di sedersi in mezzo all’orchestra… come gli orchestrali veri e propri… E da quella posizione la prospettiva sonora è, ancora una volta, completamente diversa… Insomma, la realtà è più complessa di quello che a volte siamo portati a scrivere e ha molte sfaccettature diverse… Beato chi ha l’umiltà di cercare di capirla ..la realtà … 2
captainsensible Inviato 9 Luglio Inviato 9 Luglio @Vmorrison https://it.m.wikipedia.org/wiki/Effetto_precedenza
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