Gustavino Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio @jackreacher con pannocchia non si pisteranno i piedi.....son gli altri paesi che per difendere i loro interessi foraggiano la carne da cannone
criMan Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio 3 ore fa, loureediano ha scritto: Ripeto Putin non voleva conquistare Kiev con la forza ma capisci tu. Gia' si era capito tutto. Non voleva ,,, era il piano B grazie al cazz. Il piano A era prenderla con azioni di disturbo stile russo. Cazzate tipo la difesa dell'etnie russofone che solo boccaloni fuori Russia possono aver abboccato. Un pretesto. Propaganda da due soldi rimaneggiata e mandata in TV dal clown biondo. Non e' che uno pensi... sono uno stato autonomo decideranno per loro giammai. La presa della Crimea d'altronde doveva far capire qual'era il piano B. Spianare tutto. Non e' che ci volesse un gegno. Ma diciamolo , che scemi questi Ucraini che stanno difendendo la loro liberta' e dignita' eh! se questi odiano gli sfruttatori russi , ci sara' un motivo no? tutti scemi stanno guerreggiando orgogliosamente per niente, perche' lo aveva chiesto biden
criMan Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio ma poi non capisco ; con la nuova strategia del trumpone di abbandonare l'Ucraina per dire "cosi' finisce la guerra prima" , su quali basi avrebbe diritto allo sfruttamento minerario di uno Stato che lui ha prima spinto alla guerra e poi abbandonato?
jackreacher Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio 5 minuti fa, criMan ha scritto: su quali basi avrebbe diritto allo sfruttamento minerario di uno Stato che lui ha prima spinto alla guerra e poi abbandonato? Su nessuna, infatti non avrà nulla se la Russia non viene cacciata fuori, ma la cosa è impegnativa.... O rimane putino o subentra trumpett, tutti e due non possono prendere possesso delle stesse cose ...
wow Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio 2 ore fa, Superfuzz ha scritto: c'è poco da ridere e poi cosa resterà?
wow Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio Putin è stato sostanzialmente ingannato e illuso da consiglieri, servizi segreti (spesso doppiogiochisti), osservatori, esperti compiacenti che non volevano contraddire il presidente e non volevano evidenziare oltremodo lacune e punti deboli dell'apparato militare russo, per cui hanno fatto credere che l'invasione dell'Ucraina sarebbe stata una passeggiata di salute. Una nemesi. Anche chi ha studiato e per questo non capisce una mazza, comprende che il concetto di invasione e dominio di un Paese grande diverse volte l'Italia, fa parte di quella concezione geostrategica novecentesca. Adesso si punta al controllo e alla sottomissione sociotecnopolitica (ecc ecc) di un Paese anche a fini propagandistici. Si chiama bielorussizzazione, proprio a proposito dei precedenti. E' evidente che, pur non avendo intenzioni di invadere l'Ucraina per consentirne l'intero controllo militare, Putin puntava alla capitolazione e all'occupazione fisica dei luoghi del potere di Kiev, normalmente i palazzi del governo, l'aeroporto, i gangli della gestione dei servizi, le principali banche. Nel pacchetto rientrava soprattutto l'eliminazione fisica del simbolo dell'eresia libertaria ucraina, ovvero il capo del governo e il suo cerchio magico (per evitare ciò gli americani avevano predisposto un piano di evacuazione). É evidente anche che il non essere riusciti in questa strategia (chi studia e per questo non capisce una mazza, dice che era il piano A) e trovandosi uno Zelensky tra i piedi, che da buon populista, giocando sul senso identitario e sulle palle cubiche di buona parte del popolo ucraino, ha coagulato intorno a se un forte consenso sociale e politico che ha consentito all'Ucraina di resistere oltre ogni rosea previsione. Anche per questo pensare che Putin sarebbe stato disponibile a una trattativa dopo la disfatta di Kiev è una pia illusione (imo) perché sarebbe stata una resa umiliantissima che probabilmente gli sarebbe sarebbe costata anche politicamente.
Questo è un messaggio popolare. dax Inviato 3 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Luglio Molti qui, indottrinati o meno, mentono circa la tempistica dell'inizio dell'operazione speciale Russa. Riporto un saggio di Gaetano Colonna pubblicato ad aprile del 2022. Guerra in Ucraina: qualche problema con la verità (di Gaetano Colonna). Può sembrare prematuro e azzardato cercare la verità dei fatti mentre la storia stessa è in movimento, tanto più nel caso di una guerra, ma secondo noi qualsiasi momento è buono per dei tentativi di approfondimento: soprattutto quando, non fermandosi al superficiale racconto che i media occidentali ripetono da mesi, emergono dei punti significativi, sui quali regna un silenzio alquanto sospetto. I grandi mezzi di comunicazione di massa sono indubbiamente condizionati dall’orientamento atlantico, per cui è oggettivamente difficile sottrarsi alle verità pre-confezionate che i giornalisti e gli analisti, in particolare quelli italiani, assai raramente osano mettere in discussione. Oseremo qui ed ora quello che loro non osano, prendendocene la relativa responsabilità. Perché Putin attacca nel febbraio scorso? Partiamo intanto dallo scoppio delle ostilità: l’attacco russo, l’invasione russa, l’aggressione russa, chiamatela come volete. I nostri media non hanno mai spiegato in modo soddisfacente perché Vladimir Putin abbia deciso proprio in quel momento (non prima e non dopo, quindi) di fare uso della forza militare, dopo che da settimane tutti preannunciavano un attacco che la Russia si ostinava a smentire, parlando di una massiccia esercitazione e non di preparativi di guerra. In genere, un attacco che è stato annunciato per mesi non ha buone possibilità di riuscita, perché rinuncia ad un requisito fondamentale, da che mondo e mondo, di successo in guerra: la sorpresa. A cosa Putin ha sacrificato questo vantaggio? È una domanda che ci siamo posti ripetutamente nella redazione di clarissa.it. In questo momento, in attesa quindi di ulteriori possibili “scoperte” crediamo che vi sia stato un elemento decisivo che ha reso inevitabile, sempre ovviamente dal punto di vista russo, di passare all’azione. Il 26 gennaio 2022 la Nato definisce come “non realistiche” le proposte di accordo presentate in dicembre dalla Russia, affermando che rimane quindi comunque possibile l’ingresso dell’Ucraina nell’alleanza: è una porta sbattuta in faccia alla Russia, se si volesse davvero arrivare ad una soluzione diplomatica. Gli Usa affermano intanto che un attacco russo all’Ucraina è in preparazione per la metà di febbraio al più tardi. Il 28 gennaio Putin ribadisce che l’Occidente ha ignorato «le essenziali preoccupazioni russe» sull’espansione di una Nato che mantiene «armamenti offensivi presso i confini della Russia». Il 2 febbraio, gli Usa inviano altri 3mila uomini in Europa, per rafforzare il dispositivo Nato nell’Europa orientale, mentre Russia e Bielorussia iniziano le preannunciate esercitazioni, della durata prevista di 10 giorni. Il 15 febbraio, Mosca annuncia il rientro parziale delle proprie truppe dall’esercitazione, un segnale indubbiamente distensivo. Il 17 febbraio inizia però un intenso bombardamento, quale non si vedeva da mesi, contro i territori filorussi delle repubbliche di Lugansk e di Donetsk: al punto che i dirigenti politici affermano di star evacuando la popolazione civile oltre il confine con la Russia. L’Ucraina nega invece la propria responsabilità nel bombardamento. Un’autobomba intanto esplode a Donetsk. La tensione è quindi arrivata alle stelle nell’area più critica fra Ucraina e Russia. Il discorso di Zelensky a Monaco Il 19 febbraio è a nostro avviso la giornata decisiva. Sono in corso vari tentativi diplomatici, da parte francese, per esempio, e persino italiana. La Nato ha appena reso noto, si osservi, che, in caso di attacco russo, non potrà intervenire, in applicazione dell’art. 5 del suo trattato costitutivo, in quanto l’Ucraina non è membro dell’alleanza. In quel giorno si tiene in Europa la 58a Munich Security Conference (MSC), nell’omonima città tedesca, una sorta di summit della diplomazia occidentale, e la stampa diffonde la notizia secondo cui Zelensky potrebbe intervenirvi personalmente: il governo ucraino infatti ha appena affermato che due suoi soldati sono stati uccisi lungo la linea di frontiera con le due repubbliche filo-russe. Il pomeriggio del giorno prima (venerdì 18 febbraio) Joe Biden ha dichiarato alla stampa che non sono affatto in corso provocazioni da parte dell’Ucraina contro il Donbass, sono i Russi invece che si preparano ad attaccare: ha ribadito il proprio sostegno in armamenti all’Ucraina, confermando tuttavia che né gli Usa né la Nato interverranno direttamente nel conflitto. Alla specifica singolare domanda di un giornalista, Biden retoricamente si chiede se sia opportuno che Zelensky intervenga personalmente al MSC in un momento del genere – poi taglia corto dicendo che questa «è una sua decisione»((https://www.whitehouse.gov/briefing-room/speeches-remarks/2022/02/18/remarks-by-president-biden-providing-an-update-on-russia-and-ukraine-2/)). Il MSC è una fondazione nata come iniziativa privata nel 1963 che organizza annuali conferenze sui temi della sicurezza internazionale, ribattezzate dagli addetti ai lavori “riunioni familiari transatlantiche”, in quanto esse hanno da decenni accolto dibattiti principalmente focalizzati sulla politica occidentale, a partire dal confronto fra Est e Ovest durante la Guerra Fredda: dopo la fine del sistema sovietico, sono poi diventate una sorta di forum internazionale, mantenendo comunque uno spiccato carattere filo-atlantico. Zelensky, nonostante l’altissima tensione al confine orientale con l’Ucraina ed i rischi di guerra, vola dunque a Monaco, dove, nel pomeriggio del 19 febbraio, tiene un lungo discorso. Nella sua parte centrale esso contiene un passaggio che è difficile non considerare esplosivo per il momento e per il consesso in cui viene pronunciato. Egli afferma infatti((https://kyivindependent.com/national/zelenskys-full-speech-at-munich-security-conference/)): «Dal 2014, l’Ucraina ha tentato tre volte di effettuare consultazioni con gli Stati garanti del Memorandum di Budapest. Tutte e tre le volte senza successo. Oggi l’Ucraina lo farà per la quarta volta. Io, come Presidente, lo farò per la prima volta. Ma sia l’Ucraina che io lo stiamo facendo per l’ultima volta. Sto avviando consultazioni nel quadro del Memorandum di Budapest. Il Ministro degli Affari Esteri è stato incaricato di richiederle. Se non avvengono, o se i loro risultati non garantiscono la sicurezza per il nostro paese, l’Ucraina avrà tutto il diritto di credere che il Memorandum di Budapest non funzioni e che tutte le decisioni del pacchetto del 1994 sono messe in forse». Cosa conteneva il “pacchetto del 1994”? Il Memorandum di Budapest è l’accordo, sottoscritto appunto nel dicembre 1994, con il quale l’Ucraina rinunciava agli armamenti nucleari dell’ex-Urss fino ad allora rimasti sul proprio territorio, ed aderiva contestualmente ai trattati internazionali di non-proliferazione nucleare. Affermare, dinnanzi ad una platea di competenti diplomatici occidentali, come quella dell’MSC, mentre si era appena riaccesa la miccia Donbass e mentre si dichiara imminente un attacco russo, che l’Ucraina è pronta a cancellare la propria rinuncia a dotarsi di armamenti nucleari, ha con ogni evidenza lo scopo, da parte ucraina, di esercitare una fortissima pressione sulla Nato e gli Occidentali. Vale a dire: se non mi difendete voi, mi difenderò da solo. Ma al tempo stesso assume il valore di una minaccia gravissima rivolta direttamente alla Russia. Un’Ucraina pronta a dotarsi nuovamente di armi nucleari, e che potrebbe da un momento all’altro aderire alla Nato, è chiaramente un fatto inaccettabile per la Russia. Basta fare un confronto con la situazione mediorientale, dove Israele si è più volte avvalso del proprio “diritto all’autodifesa”, colpendo ripetutamente, prima l’Iraq e poi l’Iran, ogni volta che si è profilata, a torto o ragione, la possibilità che un Paese mediorientale potesse acquisire armamenti nucleari… Ci sarebbe accessoriamente da chiedersi se la così speciale domanda retorica di Biden sull’opportunità che Zelensky intervenisse di persona alla MSC fosse o meno legata ad una conoscenza preventiva di quanto il premier ucraino stava per dichiarare: questo punto ci condurrebbe molto lontano, visti i molteplici collegamenti, anche personali del presidente, oltreché del partito democratico Usa, con Zelensky. Così come ci condurrebbe ancora più lontano ragionare sullo scopo ultimo del premier ucraino nel fare una così pesante e inequivocabile dichiarazione, il cui significato non può certo sfuggire agli esperti di relazioni internazionali convenuti a Monaco: anche se viene poi passata curiosamente sotto silenzio dai media occidentali, e viene tuttora trascurata nella ricostruzione degli avvenimenti. La risposta russa nel discorso di Putin Fatto sta che è da questo preciso momento che scatta in Russia la sequenza di atti politici che porta all’attacco contro l’Ucraina. Formalmente è la Duma, il parlamento russo, che chiede al presidente Putin di prendere i necessari provvedimenti a tutela della sicurezza del Paese: le cose si fanno in fretta, a quanto pare, al punto che è stato osservato che, quando Putin dichiara di riconoscere le repubbliche del Donbass, esse non si sono ancora nemmeno dotate di una propria bandiera. Anche questo potrebbe essere un dettaglio non trascurabile a conferma del fatto che questa classica maniera di giustificare un’azione militare, la richiesta di aiuto di un alleato, non è stata predisposta da tempo. Il discorso con cui Putin illustra al mondo le motivazioni della sua “operazione speciale” fa del resto un esplicito e articolato riferimento proprio alla preoccupante intenzione del governo ucraino di ritenersi svincolato dagli impegni assunti nel 1994. Rileggiamo questo passaggio del discorso del presidente russo: «Come sappiamo, è già stato affermato oggi che l’Ucraina intende creare le proprie armi nucleari, e questo non è solo vanteria. L’Ucraina possiede le tecnologie nucleari create in epoca sovietica e i vettori per tali armi, compresi gli aerei, così come i missili tattici Tochka-U, progettati dai sovietici, con una portata di oltre 100 chilometri. Ma possono fare di più: è solo questione di tempo. Hanno avuto a disposizione le basi per questo fin dall’era sovietica. In altre parole, l’acquisizione di armi nucleari tattiche sarà molto più facile per l’Ucraina che per altri stati che non menzionerò qui, che stanno conducendo tali ricerche, soprattutto se Kiev riceve supporto tecnologico dall’estero. Non possiamo escludere nemmeno questo. Se l’Ucraina acquisisce armi di distruzione di massa, la situazione nel mondo e in Europa cambierà drasticamente, soprattutto per noi, per la Russia. Non possiamo che reagire a questo pericolo reale, tanto più che, lasciatemelo ripetere, i patroni occidentali dell’Ucraina potrebbero aiutarla ad acquisire queste armi per creare l’ennesima minaccia contro il nostro paese». Sembra quindi che il discorso di Zelensky davanti alla platea filo-atlantica di Monaco, abbia avuto, da parte della Russia di Putin, tutta l’attenzione che meritava, e che i media occidentali gli hanno invece incomprensibilmente negato. Se poi esso sia stato il fattore ultimo e decisivo che ha portato la Russia ad attaccare l’Ucraina, lo valuteranno gli storici. Certamente quel discorso ha sepolto qualsiasi possibilità in quel momento di arrivare ad una soluzione diplomatica. https://clarissa.it/wp/2022/04/18/guerra-in-ucraina-qualche-problema-con-la-verita/ 🧿 1 2 1
Jack Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio Intanto stanotte hanno missilato ancora dei civili. I russi. Gli ucraini invece con droni autocostruiti hanno accoppato un pò di papaveri della straccioneria di mare putinazza 🤩🤩🤩
audio2 Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio @dax te pensa che adesso vari commentatori stanno cominciando apertamente a parlare di mettere il nuovo confine sul dnipro, che almeno è una separazione anche geografica.
iBan69 Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio @dax e quindi? Tutto questo NON giustifica l’aggressione militare Russa. Se non si capisce questo, qualsiasi considerazione è di parte o peggio, è propaganda.
cactus_atomo Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio @jackreacher c'è una profonda differebza tra fussi di casa e flussi di armi. chi produce armi gongola quando arrivan gli ordini, ma che le armi le deve usare le vuole in magzzino, non solo alla voe ordinate. gli usa di rmi ne hanno date parecchiee kiev, ma ne hanno date ad israele, e devono tenere ben fornite le loro basi nel mondo al moment dovendscegiere tra rmare l'ucraina o armare il loro esercito hanno scelto la seconda. rearm ue ha tempi lunghi, se davvero la russia è un pericolo iminente più di qalche vertice militare sta chiedendo se ha senso svuotare i prorpi arsenali per darli alla ucraina. al di a dei flussi di cassa
Superfuzz Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio 48 minuti fa, iBan69 ha scritto: @dax e quindi? Tutto questo NON giustifica l’aggressione militare Russa. Se non si capisce questo, qualsiasi considerazione è di parte o peggio, è propaganda. ma quindi niente, tutto quell'articolo è clamorosa spazzatura filo russa. Basta una semplice considerazione logica: un attacco del genere, che ha coinvolto oltre 100 mila soldati, combinato tra aria e terra, secondo te quanto tempo prima è stato pianificato? Quanto tempo ci hanno messo ha raggruppare tale forza di invasione? Hai idea dello sforzo logistico di tutto questo? Davvero si crede che sia possibile in poche settimane? La realtà, evidentissima, è che l'attacco era stato deciso da mesi, forse anni. Quando si mette in moto una simile macchina bellica è perchè si è decisi ad usarla. 1
cactus_atomo Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio 5 minuti fa, Superfuzz ha scritto: Quando si mette in moto una simile macchina bellica è perchè si è decisi ad usarla. quindi anche se si attua il rearm europe è perchè quell'arsenale lo si vuole usare. noi samo smre i acifistiche si armano pe difendere a pace, gli arltri i guerrafondai che si armano per fare la guerra. un pretesto per attaccare lo si trova sempre, dal pprrecedente della guerra di roma contro taranto all'incidente ne golfo del tonchino. in un mondo in cui nessuno si fida di nessuno, in cui si sostiene che se vuoi la pace d3i rearare a guerra, mi par logico che il passo sucessivo sia ma migior difesa è l'attacco e che chi cpisce prima colpisce due volte. e quest al di la sello specific caso russia-ucraina
audio2 Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio quello che è sicuro come la fame è che i magazzini pieni diventano poi obsoleti; ma per le armi non ci sono le isole ecologiche in convenzione comunale. ergo per cui siccome lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi ed al contempo ancora pienamente funzionanti costa una cifra, il resto della storia già si capisce. 1
dax Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio 1 ora fa, iBan69 ha scritto: @dax e quindi? Tutto questo NON giustifica l’aggressione militare Russa. Se non si capisce questo, qualsiasi considerazione è di parte o peggio, è propaganda. Ti estrapolo la parte più interessante, così comprendi meglio. "Un’Ucraina pronta a dotarsi nuovamente di armi nucleari, e che potrebbe da un momento all’altro aderire alla Nato, è chiaramente un fatto inaccettabile per la Russia." Cosa che il presidente Putin ha sottolineato nel suo discorso di annuncio dell'inizio dell'operazione speciale. «Come sappiamo, è già stato affermato oggi che l’Ucraina intende creare le proprie armi nucleari, e questo non è solo vanteria. L’Ucraina possiede le tecnologie nucleari create in epoca sovietica e i vettori per tali armi, compresi gli aerei, così come i missili tattici Tochka-U, progettati dai sovietici, con una portata di oltre 100 chilometri. Ma possono fare di più: è solo questione di tempo. Hanno avuto a disposizione le basi per questo fin dall’era sovietica. In altre parole, l’acquisizione di armi nucleari tattiche sarà molto più facile per l’Ucraina che per altri stati che non menzionerò qui, che stanno conducendo tali ricerche, soprattutto se Kiev riceve supporto tecnologico dall’estero. Non possiamo escludere nemmeno questo. Se l’Ucraina acquisisce armi di distruzione di massa, la situazione nel mondo e in Europa cambierà drasticamente, soprattutto per noi, per la Russia. Non possiamo che reagire a questo pericolo reale, tanto più che, lasciatemelo ripetere, i patroni occidentali dell’Ucraina potrebbero aiutarla ad acquisire queste armi per creare l’ennesima minaccia contro il nostro paese». Considerando, anche alla luce di oggi, la più completa inaffidabilità dei paesi occidentali sia in termini di diplomazia oltre che l'intenzione di Germania e Francia di realizzare armamenti in territorio ukraino, non fa che rafforzare lo scetticismo della Russia. 1
Gaetanoalberto Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio 4 ore fa, criMan ha scritto: su quali basi avrebbe diritto allo sfruttamento minerario di uno Stato che lui ha prima spinto alla guerra e poi abbandonato? S'accorderà meglio con Putin
dax Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio 1 ora fa, audio2 ha scritto: @dax te pensa che adesso vari commentatori stanno cominciando apertamente a parlare di mettere il nuovo confine sul dnipro, che almeno è una separazione anche geografica. Me lo auguro perché ciò significherebbe la fine di questo conflitto fratricida. Ma interesse dei padroni dell'economia è il proseguimento della guerra. "Armamenti, Fincantieri accelera e Piaggio Aereo si dà ai droni". https://www.economymagazine.it/riconversione-militare-fincantieri-e-piaggio-aprono-la-strada/
jackreacher Inviato 3 Luglio Inviato 3 Luglio @cactus_atomo certo, devono avere le armi, però "l'armadio" di tanto in tanto va rinnovato, quindi si esce vecchio arsenale e contemporaneamente si produce il nuovo aggiornato. PS: anche le munizioni hanno un decadimento fisiologico nel tempo.
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