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Melius Club

Ma i dac sono davvero tutti uguali? (una piccola provocazione)


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Inviato

@extermination ma infatti tu sei un signore

No question

In merito ai dac credo lo scrissi già 

bocce ferme l'impianto e l'ambiente , un buon dac o uno cattivo si distinguono per me

Eccome 

Non saprei come descrivere la cosa in quanto è una questione di qualità del suono , di timbrica , di pulizia e verosimiglianza 

Quanto truccai il mio azur 851 ero conscio che la parte digitale era di buon livello (Atinksons e le sue misure)

Poi ci costruì sopra una ottima macchina per me

Inviato
59 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Non è cosi, il risultato acustico è perfettamente prevedibile (a che servono se no i progetti e le misure)

 

 Ohibò,  addirittura perfettamente!

Wishful thinking!

Due esempi significativi:

Sidney Opera House, acustica oggi revisionata, per decenni talmente pessima da essere stata definita equivalente a quella di un hangar in disuso.

Talmente pessima da dover utilizzare altoparlanti di rnforzo ( Meyer), talmente pessima  da dover ricorrere come  tentativo di miglioramento ad una serie di dischi di plexiglass sospesi.

 

La Scala di Milano, revisione totale nel 2011 affidata all'eminente spagnolo Higini Arau , progetto da 53 milioni di euro, fra i vari e radicali interventi, mollettone inserito nei palchi sotto il rivestimento in damasco rosso per attenuare l'impatto sonoro.

Qualche anno dopo, documento del prof. Farina, si suggerisce ulteriore revisione, troppo assorbimento, i cantanti devono sforzarsi eccessivamente, fra gli interventi da applicare,  via il mollettone dai palchi.

 

Come vedi, esistono già problemi  a risolvere fenomeni macroscopici e questo nonostante l'impiego di ogni sofisticata strumentazione e misura, figuriamoci il voler indagare su sottili variazioni timbriche con la pretesa di poterne individuare,  con certezza addirittura,  origine ed eventuale soluzione.

Ulteriore conoscenza risolve dubbi ma ne crea ulteriori.

Da qui il "so di non sapere" di Socrate, secondo il quale solo la consapevolezza della propria ignoranza, acquisita paradossalmente attraverso un avanzamento della conoscenza, permetterà di progredire nel cammino verso la verità. 

 

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Se scrivi "ascolto solo onde di pressione" significa fare intendere che ciò che sta a valle è poco influente.

Il senso mi pareva chiaro. Un onda di pressione diviene suono nel momento che qualcuno ascolta. Quindi la valutazione della riproduzione audio non può prescindere dall’essere umano in una valutazione.

Inviato

@Titian be se ne parla poco.ma molti giovani rimangono scottati dalla serietà e severità di certe scuole

Scuole che creano tecnici ma anche uomini

Sei obbligato ad accettare che ci sono molti più bravo e dotati

Con questa consapevolezza diventi uomo e cresci

 

extermination
Inviato
2 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

un buon dac o uno cattivo si distinguono per me

Ovviamente. A mio avviso,  Il problema si sostanzia nel "peso" che ognuno di noi attribuisce ad una differenza ( percepita), al fatto che una differenza ( percepita ) non è da ascriversi necessariamente ad un miglioramento oggettivo ( parametri oggettivi-misure) e da ultimo, ma non per ultimo che, data la non invarianza dell'ascoltatore, quella differenza ( percepita) possa essere considerata stabile ( nei suoi attributi percettivi e nel tempo)

extermination
Inviato
1 ora fa, leonida ha scritto:

Qualche anno dopo, documento del prof. Farina

Che ha indiscutibilmente ragione.

Inviato

@extermination infatti e qui sia @rpezzane che @ilmisuratore hanno ragione entrambi 

Da un lato le misure servono per capire dove sei (A me sono servite per tenere il Dac e ragionarci su) dall'altro conta l'uomo e il suo percorso musicale , la sua sensibilità. 

Dei miei 5 Dac forse le differenze diventano sottili se ascolto gli Haelos ma possono diventare drammatiche  con l'arte della fuga 

Inviato
5 ore fa, audio2 ha scritto:

 

@Oscar56 l' altro tread è scomparso inghiottito dal triangolo nero delle bermuda. a memoria stavamo sulle 160 pagine, non le ricordo tutte a memoria. comunque anche qui stiamo tornado a dare il meglio di noi

 

Personalmente non sono d’accordo con quello che è stato fatto della  discussione , alcuni mi hanno fatto capire cos’è interessanti ,da non tecnico quale sono ,altre fisse personali non mi hanno toccato , in quella discussione c’erano però molte offese dirette o sapientemente velate non idonee a essere lette da un pubblico che si allarga sempre di più .

 

G.

  • Melius 1
Inviato

@jakob1965 e io pensavo che se ce la faccio io lo riuscirebbe qualsiasi con un poco (minimo) di buona volontà e impegno. Infatti non lo valuto molto...

Inviato
3 ore fa, Jack ha scritto:

Ho letto le prime due pagine. 
Poi ho visto che sono 46 al momento!!

son 10 minuti che sto a chiedermi cosa sia potuto scrivere d’altro in ulteriori 44 pagine

che vuoi che siano 46 pagine, si è andati avanti per anni a parlare dell'"arte del radersi" ...

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, Folkman ha scritto:

c’erano però molte offese dirette

ma va la, dal vivo sarebbero stati baci abbracci e qualche damigiana di vino.

Inviato

@Folkman ciò non toglie che, secondo me,non è giusto fare sparire discussioni,anche parecchio lunghe, e quindi interessanti, dall'oggi al domani e chi s’ha visto s'ha visto.

  • Melius 2
Inviato
4 ore fa, extermination ha scritto:

Il problema si sostanzia nel "peso" che ognuno di noi attribuisce ad una differenza ( percepita), al fatto che una differenza ( percepita ) non è da ascriversi necessariamente ad un miglioramento oggettivo ( parametri oggettivi-misure)

 Ok,  ovvio,  penso che su questo siano tutti d'accordo.

Ma la differenza fra i convertitori di segnale da digitale ad analogico, siano essi esterni o interni ad un lettore meccanico/streamer/pc,  sono facilmente ascrivibili a sottili variazioni di timbrica, dinamica, scena sonora,  in relazione a contesti dove spesso sapendo cosa suona e sapendo quanto costa,  il giudizio finale viene abbondanemente inquinato.

Tutte le prove fatto realmente in modalità "non vedo,  non parlo (ovviamente si esclude non sento)",  fanno cadere le granitiche certezze,  e si va a scopire che una "banale" scheda audio digitale da 300 euro è in grado di rivaleggiare con mega convertitori pluritelaio senza particolare timore reverenziale.

Ok,  è una verità scomoda,  dà fastidio,  fa scricchiolare il mercato:  però le prove vanno fatte senza preconcetti,  sia in una direzione che nell'altra.

E comunque,  anche se sembra una contraddizione,  nessun dac suonerà mai uguale ad un altro, perchè questo è impossibile in natura,  dove non possono esistere 2 oggetti perfettamente identici.... 

  • Melius 1
Inviato

@maxnalesso tanto è vero che se non ricordo male , tu hai un Dac di un certo livello e costo

Prodotto da un brand di specialisti 

Inviato

Scusate il fuori tema ma la discussione sul misurabile di Sabatini non la vedete più nemmeno Voi?

Inviato

no no c'è, sei solo tu che non la vedi più.

  • Haha 1

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