Aldo Maietta Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto @vignotra messaggio ricevuto Vincenzo. Seguirò il tuo consiglio
Aldo Maietta Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto @zagor333 grazie del consiglio zagor. Quindi tu con l accoppiata c2700 -mc462 ti stai trovando bene? Pensi si sposino bene con le mie serafino ?
Amministratori vignotra Inviato 15 Agosto Amministratori Inviato 15 Agosto @Aldo Maietta Le Serafino mk1 (le 2 non le ho ancora sentite) sono semplicemente meravigliose.
Cptaz Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 5 ore fa, Aldo Maietta ha scritto: Quindi tu con l accoppiata c2700 -mc462 ti stai trovando bene? Pensi si sposino bene con le mie serafino ? Ciao, io ho l'accoppiata C2700-MC462 con le Amati Tradition, in circa 40mq, e per me vanno da dio, sono ormai 4 anni e ancora godo come un riccio, l'unico cruccio è dover sorbirmi in continuazione i professori dell'internet dichiarare in ogni occasione che MC+SF fanno schifo.... boh....
zagor333 Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 6 ore fa, Aldo Maietta ha scritto: Quindi tu con l accoppiata c2700 -mc462 ti stai trovando bene? Pensi si sposino bene con le mie serafino ? Buondì e buon ferragosto a tutti. Aldo, come già scritto, io con questi pre e finale Mc ci piloto delle stupende S.F. Guarneri Evolution, diffusori da stand non proprio facili da pilotare a causa della loro bassa efficienza. Come sorgenti ho il lettore CD/SACD MCD1100 e un girapadelle VPI Scout II con testina MC Ortofon Quintet Black s, il tutto installato nella mia sala di circa 28 m2, con i diffusori ben distanziati dalle pareti laterali e da quella posteriore. Ho poi due punti di ascolto: uno sul divano a circa 60 cm dalla parete alle mie spalle, ed uno su poltroncina a circa 130 cm da questa parete, ottenendo due risultati di ascolto diversi. Non posso che parlarti bene dell'accoppiata Mc e SF (già avuta in passato). In particolare il pre/finale pilotano con autorevolezza e raffinatezza le Evo. Una nota importante: il suono è luminoso e dettagliato senza essere affaticante, i tuoi attuali finali penso diano una "interpretazione" un pochino diversa dell'evento musicale. L'ideale sarebbe fare una prova di ascolto preliminare. Comunque i watt e la capacità di pilotaggio del 462 nel tuo caso saranno ancora più utili e preziosi. Roberto
zagor333 Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 40 minuti fa, Cptaz ha scritto: professori dell'internet dichiarare in ogni occasione che MC+SF fanno schifo Sta benedetta internet, si legge di tutto e il contrario di tutto. Pazienza
Aldo Maietta Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto @zagor333 grazie zagor ti farò sapere Buon ferragosto a tutti
Aldo Maietta Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto @Cptaz se sei contento tu lascia i pareri dei professori a loro stessi…
Aldo Maietta Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto @vignotra Vincenzo ho già contattato Mino e abbiamo trovato un accordo per C2700. …ora mi deve trovare un mc462 prendendosi i miei due mc7300 sperando in un non massacro…ti farò sapere. Buon ferragosto intanto 1
PietroPDP Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto Vai tranquillo, accoppiata eccezionale, sono prodotti coevi e testati anche con altri diffusori, io per esempio ho le Focal Sopra 2, ma li ho ascoltati anche con altro. C'è di meglio? Si, al meglio non c'è mai fine già in casa McIntosh stessa, ma direi che è una sezione di amplificazione ottima se piace il marchio. Purtroppo poi si legge di tutto, ma tu hai già prodotti della casa, suonano solo più freschi, ma la timbrica di base con quel sound c'è sempre, quindi dovresti solo esserne contento.
Amministratori vignotra Inviato 16 Agosto Amministratori Inviato 16 Agosto @Aldo Maietta Mino è un signore da tutti i punti di vista. Stai tranquillo.
Aldo Maietta Inviato 16 Agosto Inviato 16 Agosto 2 ore fa, vignotra ha scritto: @Aldo Maietta Mino è un signore da tutti i punti di vista. Stai tranquillo. Lo so benissimo ( non a caso tutto il mio impianto cavi compresi) l ho comprato da lui…
VIPKEKKO2011 Inviato 17 Agosto Inviato 17 Agosto @Aldo Maietta Il tuo C2500 è un preamplificatore che ha rappresentato per McIntosh un equilibrio riuscito tra musicalità valvolare e praticità moderna. La circuitazione è interamente a valvole (sei 12AX7A), con una sezione phono e un DAC interno ormai superato. La resa sonora è calda, con un medio avvolgente, voci vellutate e un basso corposo ma non iper-controllato. È un pre che tende a mascherare leggermente le asperità, restituendo un ascolto sempre piacevole e accomodante. Con il C2700 resti nella stessa filosofia, ma le differenze tecniche e sonore sono nette: il modulo DA2 DAC supporta DSD512 e PCM fino a 384 kHz, quindi sfrutta al massimo le sorgenti digitali moderne. L’alimentazione è più silenziosa, i condensatori e la gestione del segnale sono ottimizzati per abbattere il rumore di fondo. All’ascolto questo si traduce in un nero infrastrumentale molto più profondo, microdettaglio superiore e una scena che respira di più. Rimane un pre dal carattere valvolare, con quella dolcezza e quella fluidità che conosci, ma guadagna in definizione e capacità di separazione. È, in pratica, il passo evolutivo naturale del tuo pre. Il C2800 gioca in un’altra categoria. La sua circuitazione è stata rivista per massimizzare linearità e neutralità, pur mantenendo le valvole come cuore sonoro. Qui la differenza è che non trovi più quella leggera eufonia tipica del C2500 e, in parte, del C2700. Il suono è più rigoroso, con una risposta in frequenza più dritta, una gamma bassa più scolpita e un controllo sulle microdinamiche che ricorda un pre a stato solido di fascia altissima. La scena è ancora più profonda e precisa, ma meno “romantica”. Con diffusori dal carattere già caldo e musicale come le Serafino, il rischio è di ottenere un risultato molto neutro e forse meno emozionale. Per alcuni è perfezione, per altri un passo verso la razionalità a scapito del pathos. Passando ai finali, i tuoi MC7300 sono transistor “old school” McIntosh, con alimentazioni enormi e uno stadio di uscita capace di erogare correnti elevatissime. In configurazione a ponte superano i 600 W per canale su 8 ohm, quindi stai dando alle Serafino più potenza di quanta ne possano mai chiedere. Il basso è granitico, il controllo sui woofer è totale, e la sensazione d’impatto è quella di un bulldozer: autorità assoluta, dinamica esplosiva, specialmente con rock ed elettronica. Dove mostrano i loro limiti è nella finezza: il medio è sì piacevole, ma non ha quella tessitura armonica infinita, e gli alti sono più “materici” che ariosi. Con i MC2301 il quadro cambia radicalmente. Sono monofonici valvolari da 300 W, costruiti attorno a valvole KT88 pilotate in push-pull. La corrente disponibile non è infinita come sui 7300 in bridge, ma è molto alta per un valvolare di questa potenza, quindi il controllo c’è, e le Serafino non restano mai a corto di energia. La differenza è nel carattere: i medi diventano setosi, tridimensionali, con voci che si materializzano davanti a te; gli alti sono dolci e brillanti, con una ricchezza armonica che i transistor non possono replicare; il basso non ha la stessa rigidità dei 7300, ma scende profondo e con più rotondità, più vicino al basso che senti in un live acustico che a quello inciso su nastro. La scena si apre in profondità, lo strumento respira, il silenzio tra le note è vivo e non “morto”. È un’esperienza più naturale, più musicale, meno “forzata”. Cosa cambierebbe in ascolto reale: Con i 7300 la batteria di un brano rock ti arriva addosso con un colpo secco e poderoso, i synth elettronici hanno un basso che ti scuote il petto. Perfetto se cerchi impatto. Con i 2301, la stessa batteria non ti colpisce con la stessa violenza, ma percepisci meglio la pelle del tamburo, la vibrazione armonica del piatto, il respiro dello strumento. Con il jazz, la voce di un cantante sembra uscire fisicamente tra i diffusori; con un quartetto d’archi, senti la trama degli armonici, l’aria della sala, la tridimensionalità. Con la sinfonica, la massa orchestrale è fluida, naturale, con un senso di reale profondità della sala. In conclusione, se vuoi un upgrade coerente, sicuro e razionale, il C2700 è la scelta migliore: stesso DNA, resa più raffinata e DAC all’altezza dei tempi. Se invece cerchi il vero salto emozionale, sono i MC2301 che ti trasformano l’impianto, perché portano le Serafino a un livello di naturalezza e musicalità che il transistor, pur potentissimo, non potrà mai darti.
Aldo Maietta Inviato 17 Agosto Inviato 17 Agosto @VIPKEKKO2011 grazie per la notevole risposta esauriente sotto ogni aspetto. Vorrei , se posso, chiederti solo una cosa: siccome credo che ai 2301 non potrò arrivare per limiti di budget, cosa ne pensi del mc462? Sicuro di una tua precisa ed esauriente risposta ti ringrazio anticipatamente. Aldo
VIPKEKKO2011 Inviato 17 Agosto Inviato 17 Agosto @Aldo Maietta 18 minuti fa, Aldo Maietta ha scritto: @VIPKEKKO2011 grazie per la notevole risposta esauriente sotto ogni aspetto. Vorrei , se posso, chiederti solo una cosa: siccome credo che ai 2301 non potrò arrivare per limiti di budget, cosa ne pensi del mc462? Sicuro di una tua precisa ed esauriente risposta ti ringrazio anticipatamente. Aldo L’MC462 è il finale stereo di riferimento a stato solido di McIntosh. Parliamo di 450 watt reali per canale erogati su 2, 4 e 8 ohm grazie agli Autoformer: significa che qualunque carico gli metti davanti, l’amplificatore non cambia comportamento. La corrente di picco è elevatissima (oltre 70A per canale) e questo si traduce in una capacità di pilotaggio enorme. Rispetto ai vecchi Mc transistor, è più veloce nei transienti e ha un basso più controllato, meno “gommoso” e più scolpito. L’alimentazione ha capacità di filtro raddoppiata rispetto ai predecessori, quindi i colpi di grancassa o le esplosioni orchestrali arrivano con più impatto e senza fatica. Il C2700 come pre è il complemento perfetto: valvolare puro, con sei 12AX7A, molto silenzioso e trasparente. Porta con sé un tocco di calore e tridimensionalità che equilibra la natura “ferrea” del 462, e grazie al DAC interno DA2 è anche pronto per qualunque sorgente digitale moderna. Rispetto al tuo C2500, è più arioso, più silenzioso e con un microdettaglio superiore. Le Sonus faber Serafino hanno una sensibilità intorno ai 90 dB e una curva di impedenza che scende sui 4 ohm: sono diffusori che amano corrente e controllo, ma allo stesso tempo premiano la musicalità in gamma media. E qui l’abbinamento C2700 + MC462 calza a pennello: il basso diventa profondo, secco e privo di rigonfiamenti; i medi acquistano corpo e calore, con voci naturali e tridimensionali; gli alti risultano brillanti ma mai taglienti, merito delle valvole del pre che addolciscono il transistor; la scena sonora si apre in larghezza e profondità, con strumenti ben separati. In ascolto reale, questo si traduce così: con il jazz senti i piatti setosi, i contrabbassi definiti e le voci che sembrano materializzarsi nella stanza; con la classica percepisci la sala, i pianissimo non spariscono e i fortissimo arrivano pieni e controllati senza sforzo; con il rock hai una spinta poderosa, con batterie e chitarre che mantengono energia ma senza diventare ruvide; con l’elettronica i sub-bass restano tesi, profondi e mai slabbrati, anche a volumi da concerto. È un abbinamento che unisce la forza e la trasparenza di un grande finale a stato solido alla musicalità e morbidezza di un pre a valvole. Le Serafino, che hanno già un timbro caldo e raffinato, trovano nell’MC462 il controllo che le fa respirare senza gonfiare il basso, mentre il C2700 aggiunge quel tocco di emozione e naturalezza che rende l’ascolto coinvolgente anche per ore. 1 1
Aldo Maietta Inviato 17 Agosto Inviato 17 Agosto @VIPKEKKO2011 grazie. Sono rincuorato e allora avanti tutta verso questa accoppiata. A settembre il c2700 sicuro lo prendo ( tempo di tornare dal viaggio e vado da Mino) ; per il 462 aspetto lui per un ottimo affare ( L ho già sollecitato e mi ha detto che alla riapertura mi avrebbe dato qualche soluzione) . Ti terrò e terrò informato ovviamente anche il club. Grazie di cuore per le tue preziosissime impressioni.
Amministratori vignotra Inviato 18 Agosto Amministratori Inviato 18 Agosto 20 ore fa, VIPKEKKO2011 ha scritto: Se invece cerchi il vero salto emozionale, sono i MC2301 che ti trasformano l’impianto, perché portano le Serafino a un livello di naturalezza e musicalità che il transistor, pur potentissimo, non potrà mai darti. Scusami, li hai mai ascoltati seriamente i 2301? 12 anni fa ebbi la possibilità di scegliere, allo stesso prezzo, se prendere gli 1.2kw oppure i 2301. Mi concessi una lunghissima seduta d'ascolto con i 2301 (visto che li aveva in casa il mio rivenditore) ed alla fine scelsi gli 1.2. Di valvolare (se non i problemi) i 2301 non hanno nulla. Oggi è disponibile il 3500mkII che suona da vero valvolare ma che costa quanto una berlina media.
VIPKEKKO2011 Inviato 18 Agosto Inviato 18 Agosto @vignotra 3 ore fa, vignotra ha scritto: Scusami, li hai mai ascoltati seriamente i 2301? 12 anni fa ebbi la possibilità di scegliere, allo stesso prezzo, se prendere gli 1.2kw oppure i 2301. Mi concessi una lunghissima seduta d'ascolto con i 2301 (visto che li aveva in casa il mio rivenditore) ed alla fine scelsi gli 1.2. Di valvolare (se non i problemi) i 2301 non hanno nulla. Oggi è disponibile il 3500mkII che suona da vero valvolare ma che costa quanto una berlina media. Io i 2301 non solo li ho ascoltati, ma li ho vissuti in una lunghissima sessione d’ascolto quando ebbi la possibilità concreta di sceglierli, allo stesso prezzo, al posto degli 1.2KW. E proprio quell’esperienza diretta mi permette di parlare con cognizione di causa, non per sentito dire o per slogan. Sostenere che i 2301 non abbiano nulla di valvolare è un’affermazione priva di fondamento: il loro progetto e le loro specifiche dicono esattamente il contrario, e chi li conosce davvero lo sa. Parliamo di un monofonico da 300 watt reali e costanti su 2, 4 e 8 ohm, grazie al trasformatore Unity Coupled che è un marchio di fabbrica McIntosh e che permette di mantenere la stessa potenza indipendentemente dal carico. È il primo finale a valvole McIntosh con schema Quad Balanced, una topologia che cancella rumore e distorsione sfruttando due sezioni push-pull perfettamente speculari: il risultato è un’amplificazione valvolare con un livello di silenziosità e precisione mai raggiunto prima. E infatti i numeri parlano chiaro: THD tipica dello 0,05%, rapporto segnale/rumore di 117 dB, damping factor superiore a 15, risposta in frequenza che si estende fino a 100 kHz. Sono dati che smontano da soli la frase “non hanno nulla di valvolare”: qui c’è un progetto che ha saputo fondere la delicatezza armonica della valvola con la solidità e il controllo che normalmente associamo a uno stato solido. Chi li ha ascoltati davvero lo sa: il basso dei 2301 non è gonfio né impastato, ma teso, articolato e scolpito, con una precisione che lascia stupiti se si pensa che parliamo di un finale a valvole. Nei medi e negli alti però ritrovi quella cifra timbrica che solo la valvola riesce a dare: ariosità, microdinamica, naturalezza timbrica, tridimensionalità delle voci e degli strumenti acustici. Non sono il valvolare ruffiano che ti addolcisce tutto con una patina calda, sono un valvolare che ti restituisce il realismo e la naturalezza senza falsificazioni. È questa la loro forza: l’unione di due mondi apparentemente inconciliabili. Capisco bene che tu abbia scelto gli 1.2KW, perché su alcuni diffusori e con certi generi la pura potenza e lo slam contano e fanno la differenza. Ma dire che i 2301 non abbiano nulla di valvolare significa confondere la forza bruta dei watt con la raffinatezza della riproduzione musicale. Gli 1.2KW sono granitici, hanno corrente da vendere, reggono qualsiasi carico senza muoversi di un millimetro, ma non ti danno quel respiro naturale e quell’intimità con la musica che invece i 2301, se ben inseriti in catena, sanno offrire. Non è questione di “meglio o peggio”: sono filosofie diverse. E se vogliamo parlare di cosa oggi rappresenta il vero “valvolare eufonico” in casa McIntosh, allora sì, il MC3500 MkII incarna quella scelta, con più corpo e calore esplicito. Ma i 2301 non vanno giudicati con lo stesso metro: erano nati per essere i primi valvolari davvero universali di McIntosh, capaci di pilotare carichi complessi senza rinunciare alla firma valvolare. Definirli un non-valvolare significa semplicemente non aver compreso questa filosofia. La verità è che i 2301 dimostrano come si possa fare un valvolare raffinato, silenzioso, potente, affidabile e trasparente, senza scadere in eccessi o colorazioni artificiose. Io li ho ascoltati, li ho confrontati e alla fine ho fatto la mia scelta consapevole, ma non accetto semplificazioni superficiali. Dire che non abbiano nulla di valvolare vuol dire ignorare i dati, ignorare il progetto e soprattutto non aver colto la loro vera natura.
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora