Questo è un messaggio popolare. Lolparpit Inviato ieri alle 10:12 Questo è un messaggio popolare. Inviato ieri alle 10:12 Il 11/09/2025 at 21:03, Velvet ha scritto: Ha fatto un brano che non ho riconosciuto ma ad orecchio direi Bach. Che sia questo? La potrei ascoltare per ore. Noto l'ammirazione dei musicisti che la guardano... 1 3
Velvet Inviato ieri alle 10:53 Autore Inviato ieri alle 10:53 @Lolparpit proprio questo. Bravo. Splendido..
maverick Inviato 18 ore fa Inviato 18 ore fa È uno dei bis che sta portando in giro negli ultimi mesi, l'ha fatto anche a Ferrara. Uno dei suoi cavalli di battaglia, assieme alle kinderszenen di Schumann, la 141 di Scarlatti, la giga della 2 partita di Bach... tutte cose sentite e ammirate per anni; non ci si stanca mai, è vero.
Grancolauro Inviato 17 ore fa Inviato 17 ore fa Il 15/09/2025 at 14:03, maverick ha scritto: Ma non mi viene in mente alcun artista che a 84 anni abbia mai conservato una tecnica così brillante e intatta come in gioventù Già, mi chiedo anch’io come sia possibile. Forse dipende proprio dal suo modo di suonare. Di lei mi sorprende sempre la straordinaria leggerezza e la velocità dell’articolazione delle dita, accompagnata da movimenti del gomito e del poso che “scaricano” il peso evitando che il braccio si irrigidisca. È un modo di suonare che stressa pochissimo muscoli e articolazioni, e che quindi risente meno del deperimento naturale del corpo. Ma quel magico sistema di leve che lavorano all’unisono per mantenere la mano sospesa, senza peso, è difficilissimo da realizzare. Alla Argerich viene naturale fin da quando era bambina. Un prodigio della natura. Qui si vede abbastanza bene. 2
senek65 Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa 11 ore fa, Grancolauro ha scritto: Già, mi chiedo anch’io come sia possibile. A me capitò di sentire un Aldo Ciccolini quasi novantenne, pochi mesi prima della morte, sostituire al volo la Pires: faceva perfino fatica a camminare, ma una volta seduto al piano fu semplicemente meraviglioso. Pareva che mani e braccia fossero rimaste inattaccate dal tempo.
Lolparpit Inviato 1 ora fa Inviato 1 ora fa 15 ore fa, Grancolauro ha scritto: Di lei mi sorprende sempre la straordinaria leggerezza e la velocità dell’articolazione delle dita, Non a caso ha lasciato grandi interpretazioni di Ravel, Gaspard de la nuit (Ondine leggerissimo e velocissimo), e il concerto in sol con Abbado, che si colloca tra le interpretazioni leggendarie, validissima alternativa a quella celeberrima di ABM con Gracis. Forse è la qualità migliore e più rara della grande Martha. Poi alcuni aspetti della sua tecnica sono al limite delle possibilità umane, le note ribattute ad esempio. 15 ore fa, Grancolauro ha scritto: accompagnata da movimenti del gomito e del poso che “scaricano” il peso evitando che il braccio si irrigidisca. In effetti...mi hanno sempre affascinato certi movimenti apparentemente bruschi, un po' spicci, con la mano e le dita quasi scaraventate sui tasti. Alla Martha riesce di tirare fuori tanta energia, consumando poco e senza usurare il mezzo meccanico: da studiare per un futuro più green!
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