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Guccini ha ragione


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Inviato

Aggiungo che ad oggi non c'è solo trap e roba simile. C'è anche una schiera artisti, giovani, abbastanza giovani  e mediamente attempati ( under 60) che non è che facciano solo "musica leggerissima".

Sicuramente non usano però un linguaggio in stile anni '70: ma non significa che parlino solo di "sole, cuore e amore"

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, one4seven ha scritto:

Può anche darsi che, roba che hai ascoltato per molto tempo, ad un certo punto non te ne va più e preferisci altro. Senza che Ciò tolga o aggiunga nulla al valore di quei pezzi...

Certo, ci mancherebbe! Io mi riferivo in particolare al discorso "uno che al giorno d'oggi..." che fatico a comprendere.

 

34 minuti fa, senek65 ha scritto:

Aggiungo che ad oggi non c'è solo trap e roba simile. C'è anche una schiera artisti, giovani, abbastanza giovani  e mediamente attempati ( under 60) che non è che facciano solo "musica leggerissima".

Per fortuna! Altrimenti sì che servirebbero gli antidepressivi :classic_laugh:

Inviato
59 minuti fa, UpTo11 ha scritto:

"uno che al giorno d'oggi..."

Ma magari è solo un modo di dire... Senza particolari significati. I gusti e le preferenze semplicemente evolvono (termine senza accezione positiva o negativa) col tempo.

Inviato

@Forespro

”Che non esiste più un mercato discografico se non di livello basso, pilotato ormai dai talent show. Vediamo ‘emergere’ questi ragazzi tutti compresi nella parte del cantante, che ‘ipergorgheggiano’… In realtà, a ben vedere, vengono selezionati e costruiti proprio su quella base. E a pensarci non fanno altro che eseguire pezzi di altri che altri hanno scelto per loro. Insomma, c’è una grande crisi di identità nella musica leggera, lo specchio della crisi di identità del mondo occidentale, e i giovani subiscono condizionamenti di massa senza reagire, anzi cercando di integrarsi il più possibile. Ecco, oggi la musica leggera è prigioniera del giovanilismo”

saluti! 

 

Esatto . Questo dice tutto.👍

Inviato

Tra l'altro, l'andare avanti tornando indietro, scatena inevitabilmente una reazione inversa per cui  il passato più consolidato sul piano artistico stenta a morire. Sopravvive cocciutamente, magari rivisitato.

Ci hanno dato il digitale, non costituiva un netto passo in avanti, se non per gli aspetti che conosciamo di praticità e comodità, di conseguenza il vinile è tornato in auge.

Picasso e Mondrian partendo da Cézanne mostrano l'essenziale della figura, la sua geometria, con un'operazione di sintetizzazione estrema, che via via opera per sottrazione, e sottrai e sottrai la figura sparisce del tutto, sparisce anche il disegno, si arriva alla figura geometrica primaria, il quadrato, il triangolo, di qui alla macchia non casuale, cui segue la macchia casuale, poi la tela bianca e da quella il vuoto di Lucio Fontana.

Ne consegue che la figurazione, per reazione a tutto ciò, prosegue il suo percorso di ricerca su altre basi, infischiandosene bellamente di ciò va in quel momento e senza mai scomparire del tutto.

Allo stesso modo, in ambito musicale, c'è sempre un nuovo e giovanissimo artista che in realtà è già decrepito, poiché altro non fa che riproporre la vecchia musica reinterpretandola, ma nemmeno troppo, e magari sfonda pure. L'ultimo caso quello dei Greta Van Fleet.

Ma non è il solo.

.

 

 

.

Alberto.

  • Melius 1
Inviato

oggi a Genova c'era un mercatino di vinili e cd. prezzi secondo me esagerati, ma nel mucchio ho trovato delle copie nuove "ex edicola" cosi  ho preso "Quasi come Dumas"  di Francesco. 5 euro perfetto, bel disco fior di musicisti.

(ps. non mi frega nulla del collezionismo, io li faccio girare).

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
Il 25/6/2021 at 10:11, Jackhomo ha scritto:

..pensa che mi è bastato scrivere 2 righe per spostare la discussione da Guccini a me...🤣

Dando luce all' obiettivo di Guccini, non che serva chissà quale intelligenza per capirlo...😇

Ma visto che sostanzialmente stai dicendo che sei un esperto di musica, mi spieghi tecnicamente perchè un brano dei maneskin è inferiore ad uno di Guccini? @OLIVER10  😇 Ovviamente se altri vorranno rispondere al quesito sono curioso di leggere le vostre risposte 😇

Ps: chissà perchè sono certo che nessuno risponderà...😁

..a distanza di quasi 48 ore nessuna risposta...che strano 🤣

Inviato

@Morenik No, non mi riferisco alla musica elettronica tedesca; questa in ogni caso, piacesse o no, era l'avanguardia, l'esempio di un certo tipo di sperimentazione molto in voga negli anni '70 che aveva solidi radici nei musicisti classici contemporanei (uno su tutti, Stockhausen); in realtà i Kraftwerk, così come i Tangerine Dream, i Can, Popol Vuh, suonavano degli strumenti elettronici che solo molti anni dopo, per i Kraftwerk, si sono "evoluti" in computer. Io mi riferivo alla musica di oggi, dove un qualunque ragazzo (mio figlio, ad esempio) pur a digiuno di tecnica musicale - strimpella la chitarra, in verità, ma strimpella proprio - può, sapendo usando computer, software e campionamenti, creare delle basi - anche gradevoli, per carità - ma da qui a dire che "suona" qualcosa o compone musica ce ne corre... anche se sono d'accordo con @PaoloR. che alcuni artisti, pur utilizzando campionamenti e computer - in cui, ripeto, non ci vedo niente di demoniaco - possano tirar fuori qualcosa di bello, compiuto e significativo. Il problema vero è coniugare la musica con i testi; se prima ci si dedicava ai testi tralasciando la musica (Guccini, De André, per limitarci ai nostri, ma anche Cohen, Dylan, ad esempio) oggi si fa al contrario, e su melodie anche piacevoli spesso si innestano testi (in modalità rap o trap, spessissimo) che pretenderebbero di raccontare le angoscie odierne, ma sembrano più simili a litanie arabeggianti che a canzoni di senso compiuto - in questo paghiamo "l'importazione" del rap/trap da territori, tradizioni, socialità e culture che non hanno praticamente niente in comune con la nostra - che le rendono, francamente, un po' ridicole. L'unico artista che apprezzo in questo campo, sia per la sua grande cultura personale che per l'uso di strumenti veri (ho assistito, trascinato da mio figlio, ad un suo concerto) è Caparezza, che unisce testi intelligenti a musiche molto piacevoli. Comunque la cosa che mi fa più ridere (o piangere, a seconda dei punti di vista) è lodare oggi - a partire da me stesso - artisti più o meno validi solo perchè suonano strumenti veri... così come nei '70 guardavamo come extraterrestri Tangerine Dream e Kraftwerk con i loro buffi strumenti e le loro musiche "cosmiche" oggi guardiamo come extraterrestri coloro che sanno suonare una chitarra o una batteria vera, non elettronica. Come cambiano i tempi... 🤗

  • Melius 1

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