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Guccini ha ragione


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Inviato
1 ora fa, OTREBLA ha scritto:

Io, i miei fratelli, i molti amici che con noi ascoltavano Guccini, Bertoli, Gaber,  noi tutti non ne capivano niente di questioni politiche. Ci piaceva La Locomotiva in quanto canzone, ci piaceva Canzone Di Notte n.2, Autogrill, Rosso Colore e mille altre ballate country (di Bertoli), o lo Shampoo e mille altre divertenti prese per i fondelli (di Gaber). Ci piacevano le canzoni di Chico Buarque, non capendo una parola di Portoghese e non sapendo che in quelle canzoni vie era espressa una violenta denuncia politica. Noi che cavolo ne sapevamo?

Questa che descrivi è la fascinazione della musica, e' un ascolto libero e felice e la politica se ne sta un'ottima in disparte.Ma la stessa cosa la puo' dire oggi chi ascolta altro e si scarica l'mp3 (gente a cui pare un lusso ascoltare con cuffiette da qualche decina di euro, figurati comprare un vinile in 180 gr o dei files hi-res e un dac da qualche migliaia di euro) Ma la storia scritta le e antologie spesso non e' tracciata da chi ama la musica di Guccini e gli comprava le audiocassette, come non e' scritta da chi ama il rap e si scarica l'mp3 o ascolta dal tubo. Come vedi sono i Morgan e Guggini a tracciare il solco del pensiero unico o "giusto" (cosa pensi che sia  "l'enturage" mica e' una setta di misteriosi individui) il tutto condito dal marketing che  tutto muove (oggi anche i Morgan e i Guccini anche se a loro insaputa)...a sto punto si, sono per chi si registra la musica. Il resto si vedra'

Guccini ha ragione? A mio avviso no....mi pare che abbia visto per un attimo un riflesso da cui si sente per qualche motivo immune dall'essere esso stesso 'riflesso'. Forse perché e' stato messo in qualche antologia? A sto punto se Piero Manzoni resciuscitasse penserebbe di essere un grande artista alla stregua di Michelangelo visto che appare in qualche 'antologia'

Inviato

io credo , anzi mi piace pensare che l'autore del 3d abbia preso come riferimento le parole di Guccini , ma il riferimento era tra gli anni in cui ( tra i tanti ) cantava anche Guccini e gli anni attuali .

personalmente , e l'ho già detto, amo ed ascolto al 90% solo musica di quel periodo....poi se uno vuol ascoltare la roba attuale è libero di farlo , ognuno fa quel che vuole.

un esempio che trovo abbastanza calzante è come guardare il libro "la Creazione " del fotografo Ernst Haas e pensare che "l'ha pubblicato nel 1971 " ( quindi le foto son fatte minimo minimo l'anno prima) e che nel 1970 faceva quelle foto ed aveva quella creatività ..............e guardare qualsiasi foto o libro oggi nell'era del digitale dove una cosa come quella "manco se la sognano"---------ps se a qualcuno non va bene o non trova giusto l'esempio Haaas e digitale oggi , faccio l'esempio "grandi ritratti in Polaroid" a Venezia 79 e il digitale di oggi ......dai dai dai ...c@@o

Inviato

Come scritto in modo chiaro mi piace Guccini, così come De Andrè, Bertoli, Lolli, Dalla etc., quelli moderni non li amo, non capisco i testi, spesso confusi ed infarciti in modo eccessivo e non utile al testo di parolacce e violenza verbale; nessuno mi obbliga ad ascoltarli e così non obbligo nessuno ad ascoltare i miei cantautori.

Vorrei solo ricordare a chi afferma che "Guccini (ha venduto) nemmeno nel quartiere in cui è nato", che 40 anni di carriera, 29 LP, di cui l'ultimo a 60.000 copie in poche settimane e disco di platino, è forse oltre il confine del quartiere.

Credo che i Moleskine, di cui apprezzo la spinta dilaniante anche se non amo il genere, vendono pure, oggi, in UK ma tra 40 o 30 anni chissà dove saranno.

Ma de gustibus.

Inviato

Mi pare azzardato confrontare il cantautorato Italiano dei 70 con la produzione mainstream attuale. Casomai lo paragonerei con il cantautorato attuale. Anche se stiamo parlando di due mondi talmente lontani...

Inviato
4 minuti fa, OTREBLA ha scritto:

Pop più radiofonica, quella più vacanziera e spensierata

Concordo sul tipo di confronto, ma non sul "risultato" del confronto. O meglio... il risultato lo vedremo nel tempo, se le canzoncine odierne saranno ricordate o dimenticate. La pop radiofonica degli anni '90, ad esempio, va ancora che è una meraviglia. Alcuni, come la Pausini o Ramazzotti ad esempio, sono diventati star internazionali. Cosa che nessuno dei "precedenti" (tipo quelli da te citati) è riuscito a fare. Vedremo nel tempo come sarà andata per le nuove leve.


 

Inviato

D'accordo, ma Ramazzotti è nato 1963! E' ancora della generazione che citavo io.

La Pausini è del 1974, è quasi mia coetanea.

Ci sono state molte meteore nel passato a cui mi riferivo io, è vero, però da meteore hanno lasciato almeno un segno indelebile. Ed in ogni caso a me paiono piuttosto loro  più consoni al confronto con le star italiane odierne, che non giganti come De Gregori, Dalla, Guccini, ecc., che proprio non li vedono nemmeno col cannocchiale i Gabbani ed i Fedez.

Alberto.

 

Inviato

Ah ok... io facevo riferimento al loro periodo musicale di esordio sulla scena Italiana.

Celentano è del '38, ma sulla scena è entrato nei primi '60, se dobbiamo far riferimento a quelli citati da te... non direi proprio della stessa generazione. 😁

Inviato

No certo, ma Celentano ha avuto un successo così prolungato e dilagante che è riuscito a sembrar giovane anche quando non lo era più tanto.

Alberto.

Inviato

Verissimo, un artista la cui continuità produttiva (non solo musicale, ricordiamolo), sempre ad alti livelli, è impressionante. 

Inviato
31 minuti fa, one4seven ha scritto:

Alcuni, come la Pausini o Ramazzotti ad esempio, sono diventati star internazionali.

Credo dipenda dai contenuti e dalla lingua, tradurre i testi della Pausini od anche, prima, della Carrà, non è esattamente come tradurre le canzoni-poesie di un Guccini o di De André. Come tradurre Montale od anche D'Annunzio.

Inviato
7 minuti fa, Dr.Faust ha scritto:

Credo dipenda dai contenuti e dalla lingua

Oddio non saprei. Credo che siano più che altro scelte "commerciali". C'è chi viene promosso dalla casa discografica, e chi no, c'è chi vende e chi no... Qualche esempio: un Vasco oltre confine non se lo fila nessuno, qui è una specie di "semi-dio". Zucchero va molto ma non ovunque, addirittura Grignani era un idolo in Sud America. Il mercato internazionale per i non anglofoni è spesso a macchia di leopardo, quando e se c'è. La Pausini invece è proprio star internazionale. E' su altro livello.


Il "vecchio" cantautorato Italiano è stato sempre, ovviamente, fuori da questi circuiti: il suo target è tutt'altro e tutto dentro "i confini" linguistici. Solo Battisti ha avuto (ed ha ancora) un certo successo fuori dall'Italia, in particolare qualche suo disco (vedi Anima Latina), tra gli appassionati anglofoni del Prog Rock Italiano. Ecco, il Prog Rock Italiano è l'unica vera parentesi di successo internazionale "Italiofona", guidata chiaramente dalla PFM, e tutta basata sul contenuto. Solo che confinata dentro un genere preciso, per un preciso target di ascoltatori.   

Inviato

Il fatto che io trovi che la musica pop attuale abbia mediamente una qualita' infima e' un mio cruccio da anni.

Perche' e' ovvio che la prima risposta (per quelli  che pensano di aver capito tutto) e':

"Come i nostri padri disprezzavano la nostra musica (io sono del '57), cosi' noi ora...ecc.ecc.ecc.

-

Pero' pero'....cercando disperatamente di uscire da questo loop, ci sono ragioni oggettive, molte delle quali

avete gia' esposto benissimo.

Io personalmente punterei prima di tutto sul contesto sociale completamente differente.

Poi ci sarebbero ragioni tecniche proprio : guardatevi su youtube Rick Beato-Why today's music is so boring,

spiegato da uno che ci capisce.

Poi, ultimo,e' ovvio che i gusti son gusti : ad esempio tempo fa' c'era un thread lunghissimo sulla bellezza dell'ultimo di 

Springsteen: ma che senso ha😁?

Voglio dire e' chiaro che uno come lui col "mestiere"che ha, riesce a fare 10/15 canzoni "standard" o se preferite

"accettabili" come ridere.

MA ascoltatevi born to run o darkness o ...:classic_biggrin:

 

  • Melius 2
Inviato
12 ore fa, jj@66 ha scritto:

I gusti sono gusti e come tale non si discutono, diverso è fare l’associazione più uno vende e meglio è, qui non mi trovo d’accordo perché se leggo la classifica degli album più venduti del 2020 (che posterò in calce) per me (parere ovviamente personale) il peggior album di Guccini (sia musicalmente che come testi) non solo è di gran lunga meglio ma sono convinto che fra vent’anni qualcuno ancora lo ascolterà emozionandosi, mentre tutta questa schiera di artisti saranno caduti nell’oblio...

mai fregato nulla delle classifiche, ho semplicemente detto che nella loro mediocrità (sia Guccini che i Maneskin), uno è conosciuto nel suo quartiere, gli altri vendono dischi in Inghilterrra...ma il livello è il medesimo...ne più ne meno, musicalmente banali entrambi, il primo copiava male Dylan e soci, i secondi copiano male il grunge...spero di aver chiarito il concetto.

Poi ognuno ascolta chi preferisce,  ed io vi lascio entrambi.

analogico_09
Inviato
Il 19/6/2021 at 14:28, lofuoco ha scritto:

La musica é espressione del contesto e della società cui il musicista interagisce. La società moderna ha ammazzato molte forme di espressione con il suo uso consumistico.

Mi viene un paragone calzante con il calcio. Potrebbe mai esistere un Roberto Baggio nel calcio moderno? 

Ormai internet ha portato ad un appiattimento dando fin troppo risalto a chi risalto un tempo non ne avrebbe avuto. Questo inevitabilmente ha portato ad un tragico scostamento tra creatività e speculazione. 

È vero che ogni generazione ha sempre visto le generazioni successive con occhio Severo e critico...ma qui si sta parlando di una crisi culturale drammatica.

Non intendo dire che la massa sia più ignorante, anzi penso sia vero il contrario! 

É l'elite che ha perso di spessore culturale. E purtoppo, piaccia o no, la cultura si è sempre tramandata attraverso pochi eletti baciati dalla natura... Mi vengono in mente i movimenti giovanili degli anni 60 che hanno portato ad un certo rock, lemancipazione dei neri che ha portato agli anni d'oro del jazz. 

La creatività era il fine, i soldi e lemancipazione una conseguenza. Ora i soldi sono il fine, punto.  

 

 

Nella buona sostanza, con le solite poche eccezioni del caso, restando a quello che è il quadro predominante della realtà di cui trattasi, semplicemente sottoscrivo e "quoto".

 

Solo una precisazione: creatività estetica, ludica, poetica, intellettuale ed emancipazione sociale, politica, culturale, ecc, di solito sono  cose strettamente correlate, l'una è causa ed insieme effetto dell'altra nella strada del divenire nella quale si procede a doppio senso di circolazione nella continua alternanza.

 

Il 19/6/2021 at 11:16, Don Giuseppe ha scritto:

Non si pone neppure il confronto tra ieri e oggi. Basta ascoltare (solo per fare un nome, ma ce ne sarebbero a josa) uno qualsiasi dei primi tre dischi del Banco del Mutuo Soccorso e provare a cercare qualcosa che oggi vi si avvicini qualitativamente. Maneskin? No comment.

Ma anche come pregnanza e profondità dei testi nella canzone d'autore, cosa c'è oggi che si avvicina - seppur da lontano - a Guccini e De André? 

Sono vecchio e legato ai miei anni? Certo! Ma ho sempre guardato al presente con curiosità ed interesse, e francamente non posso che dare ragionissima a Guccini e a Morgan.



Sto giro non devo faticare troppo per cercare le parole per dire quel che vorrei dire.., mi riconosco in alcuni interventi già intervenuti e li faccio miei pregando gli autori degli stessi di non querelarmi per plagio o appropriazione indebita... ☺️

 

Nondimeno mi verrebbe da chiedere a chi pone la questione - ma non lo farò, chiederò alla "piazza" - come potrebbe ragionare una persona che dopo aver vissuto una vita intellettualmente, artisticamente, poeticamente brillante e piena di avventure, ancora in buona salute fisica e mentale, nonostante i fisiologici e non invalidanti acciacchi della senilità?... Dovrebbe forse ragionare male.., incapace perfino di ascoltare in maniera appassionante e mentalmente vivace la musica.., addirittura.., solo perchè compie 81 o più anni?? Uhmmm... La storia e le cronache dell'arte, della cultura, della vita di tutti i giorni sono pieni di vecchietti che lavorano  indefessamente fino alla fine.., qualunque sia l'attività alla quale si dedicano, musica compresa...

 

W Guccini!! 😄

 

 

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
Il 19/6/2021 at 08:57, Gabrilupo ha scritto:

Sicuro che quanto abbiamo adesso (volendo prendere per buona la tesi della negatività) non sia figlio di ciò che c'è stato prima?

 

 

Certo.., ma le colpe infruttuose dei figli non possono ricadere sui virtuosi padri... 😄

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