analogico_09 Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 5 ore fa, dariob ha scritto: Datemi pure del gretto e meschino ma sono convinto che anche l'arte abbia bisogno di incentivi e che questi contino enormemente nella sua produzione. Sognare di diventare rockstar spingeva milioni di ragazzini a provarci, e alcuni riuscivano, fra cui i nostri beniamini: Beatles,Pink floyd, Springsteen o chi volete voi. Sostenuti dai discografici e dal dio denaro. D'altra parte non bisogna dimenticare l'importanza dei mecenati e dei committenti dal rinascimento fino a Mozart. Certo, l'ho scritto sopra che l'arte non vive di sola aria e che ha bisogno del "commercio", di "fondi" ed incentivi ANCHE monetari".., ma senza uscire di senno con la speranza, l'ambiziome, anzi l'illusione di poter diventare rockstar vita principesca, ragazze a frotte, jet privati ecc. Non si incentiva così il talento di chi ne sia dotato.., e noi ragazzi che ai tempi mettevamo su gruppetti musicali bit o rock lo facevamo per il piacere della musica, anche per quel poco di naturale e ingenua vanità.., per popter imitare i nostri beniamini, Beatles, R.S, Animals, ecc, ecc... senza fare sogni pindarici... E' grazie essenzialmente alla passione per la musica, unita anche alla legittima aspettativa di poter anche "lavorare" con la stessa, hai visto mai.., che vi era una fioritura di complessini musicali d'ogni tipo e qualità che spuntavano come funghi.., musica fatta più o meno bene o male.., non era importante, era importante iniziare, prendere confidenza con la musica fatta per "diletto" in proprio.., un modo per capire meglio in modo più pratico e diretto la musica stessa, anche se la si suonava male... Questo è il modo di incentivare e promuovere i talenti in fiore, in divenire... Molti gruppi in divenire andavano forte, senza raggiungere la celebrità e il "nababbato" delle grandi star del rock, lasciando tuttavia scie di ottima musica che rimane ancora viva nei ricordi di "noi" che c'eravamo ed ascoltavamo, che andava sedimentandosi nei gruppi ne raccoglievano l'eredità diretta espandendola, lanciandola verso qual futuro che, arrivati ada oggi, fanno diversi lustri.., ci appare molto più spento. Spenrasi la passione per la musica e forse anche per il denaro.., perchè la disillusione è davvero cocente.. Quella del mecenatismo nella classica è una stroria analoga ma anche molto diversa...
Questo è un messaggio popolare. max56 Inviato 21 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Giugno 2021 3 ore fa, Jackhomo ha scritto: 3 ore fa, Forespro ha scritto: posso chiederti di che leva sei? Non posso, sono una persona pubblica e riconoscibile, quindi scusami ma non posso. certo che questa è la più bella di tutto il 3d e forse di tutti i 3d da inizio anno 😂 uno ti chiede : scusa quanti anni hai ? e non si può rispondere o semplicemente dire : sulla quarantina / sulla cinquantina/ sulla sessantina ...perchè sono una persona pubblica e mi riconoscono ??????? ma per il forum gira un certo "Mandrake " ?????? o "Nostradamus" ???????? per quello l'Italia va male : se nel piccolo piccolo si parte già così e si pensa così....... robe da matti 🤣 cioè , se dico 79 non è che uno risponde : Mattarella il presidente della Repubblica. penso , credo , anzi ne son quasi certo 😀 che di persone di 79 anni in Italia ce ne sia più di una ....o no 🤔 7
marce61 Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 @max56 gli avessi chiesto il codice fiscale, o una foto tessera...
OTREBLA Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 Un iscritto al Forum mi ha chiesto in privato che numero di scarpe porto. Ragazzi, non posso, sono una persona pubblica. Davvero non posso... In particolare non posso rivelare: - quanto ce l'ho lungo (sarei riconoscibile...ragazzi...non posso...davvero). - quanti chilometri ha la mia Fiat Tipo (non posso, mi beccano subito tramite la lobby dei carrozzieri...davvero). - quante dita ho sul piede sinistro (va be', allora volete proprio farmi scoprire!). - se sono vaccinato contro la pertosse (sarebbe come fornire le mie impronte digitali, e dai, fate le persone serie!). - se preferisco i tortellini Rana o Fini (e allora pubblichiamo direttamente la carta d'identità su YouPorn, abbiate pazienza!). Alberto. 2
gian62xx Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 da capra ho un solo disco di Francesco. "tra la via emilia e il west". che poi e' un pregevole "greatest" dal vivo. indubbiamente un poeta che dipinge con le parole, mi viene subito in mente la canzone "il pensionato" che ogni volta mi fa venire i brividi. mi trovo spesso a citare le frasi della Genesi che e' puro genio. irriverente. 2
dariob Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: andavano forte, senza raggiungere la celebrità e il "nababbato" delle grandi star del rock, lasciando tuttavia scie di ottima musica che rimane ancora viva nei ricordi di "noi" che c'eravamo ed ascoltavamo Certo, anzi, quella che si ascoltava era per gran parte "di nicchia", cioe' musicisti poco noti, che tuttavia ne traevano di che vivere. Ma la musica di qualita' era molto piu' importante di adesso con riferimenti e agganci nel sociale, e con un impatto mediamente di vari ordini di grandezza superiore, sulla vita dei giovani.
analogico_09 Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 44 minuti fa, dariob ha scritto: Ma la musica di qualita' era molto piu' importante di adesso con riferimenti e agganci nel sociale, e con un impatto mediamente di vari ordini di grandezza superiore, sulla vita dei giovani. Assolutamente vero. La musica era più sociale, non per le ostentazioni propagandistiche ideologico-dogmatiche, ma per i contenuti musicali e testuali più autentici e creativi. La "Locomotiva" di Guccini, sotto la scorza anarco-politica, è una ballata profondamente "romantica", umanistica... Non c'erano riunioni tra amici di quei tempi in cui non si intonessero, insieme a quelli di Tenco, De Andrè, ecc, accompagnando con le chitarre, i versi di quella ballata epocale, una delle più memorabili della canzone italiana d'autore dei tempi quelli e oltre gli stessi ...
Aqualung Inviato 21 Giugno 2021 Autore Inviato 21 Giugno 2021 @Jackhomo ti hanno preso tutti a pallate … ma ancora parli ?
flamenko Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 Sapeste quanto ho amato guccini, si può dire che ci sono cresciuto a pane e guccini. Stanze di vita quotidiana non è un disco qualsiasi, è un’opera di filosofia, insegna la logica, l’analisi e... l’italiano! Siamo difronte a un uomo che ha scritto cose che resteranno nella mente e nel cuore di almeno un paio di generazioni. E forse questo è il limite, non aver bucato l’orizzonte, l’aver penetrato come pochi hanno saputo fare l’adesso e il prima e poco, quasi mai il dopo. Se non si invecchia bene questo rischia di pesare....🤷♂️🤷♂️
Discopersempre2 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 Il 19/6/2021 at 08:12, Aqualung ha scritto: 70’ forever . Sarei già strafelice se oggi suonassero e avessero un decimo della creatività anche degli anni ottanta 🙄.
Membro_0023 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 9 ore fa, Jackhomo ha scritto: Stanotte non riuscirò a dormine Sono passato sotto casa tua, ho visto la luce accesa. Ora so chi sei! 1
UpTo11 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 Capisco che ormai su internet con la moda dei social uno si senta in dovere di far sapere al mondo anche la consistenza della sua evacuazione mattutina, magari con tanto di selfie, emoticons e like da parte dei followers. Io resto dell'idea che uno ha tutto il diritto di esporsi su internet (o non esporsi) quanto e come vuole, qualunque sia il motivo.
Membro_0013 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 Come era lecito attendersi, il 3D ha preso una direzione dettata dal personaggio Guccini e da ciò che ognuno di noi pensa su di lui. Ma l'assunto iniziale del 3D era su una frase pronunciata da Guccini, che esula dal giudizio artistico su di lui e che sostanzialmente - dato che nessuno ha postato il relativo link - è questa: https://artslife.com/2015/08/10/guccini-sulla-musica-di-oggi-peggio-che-brutta-inutile/ Io ho vent'anni in meno di Guccini, e ne deduco che - secondo chi lo ha trattato in maniera irriguardosa - ho la certezza di essere, giusto tra vent'anni, "rimbambito" anch'io. Ma penso di esserlo già oggi a 61 anni, nel pieno della mia attività lavorativa e (gratuitamente) di divulgatore di "cose musicali", e sono ben consapevole del mio "rimbabimento" precoce perché sottoscriverei - parola per parola - tutti i giudizi espressi dal lucidissimo Maestrone di Pavana. E' interessante vedere al proposito, dato che parliamo della situazione culturale italiana (che investe, come detto da Guccini, non solo la canzone ma anche il cinema), come ci vedono gli altri. Ho ancora in mente, a tal proposito, un articolo apparso su Diapason, prestigiosa rivista di musica classica francese, che prima dei vari lockdown, quando ancora non lavoravo in smart working, prendevo ogni mese in un'edicola nei pressi del mio luogo di lavoro. Si tratta di una rivista di altissimo livello, ben al di sopra delle nostre varie "Musica", "Amadeus" etc.... lo dico per chi non la conoscesse. Un grande articolo apparso su Diapason sulla storia delle produzioni operistiche in Europa conteneva un interessantissimo paragrafo sull'Italia. I nostri amici francesi (che generalmente fanno una grande fatica a parlare bene di noi) scrivevano che dal dopoguerra a tutti gli anni '70 l'Italia è stata - testuale! - il "faro culturale dell'Europa", e che il suo degrado culturale ha avuto inizio con il proliferare delle TV commerciali ed il relativo cattivo gusto indotto da esse. Io stesso che ho una certa età mi ero reso conto di come il degrado culturale fosse iniziato proprio in coincidenza con i primi anni '80. Nella canzone d'autore la cosa è talmente palese da non aver bisogno di dimostrazioni: i veri grandi - sia dal punto di vista dei testi che della qualità musicale - nascono tutti tra gli anni '30 e gli anni '40, e vedono tra i '60 ed i '70 la loro "fioritura" artistica. Lo stesso Battiato, che divenne noto al grande pubblico agli inizi degli anni '80, aveva già alle spalle una lunga carriera tra la sperimentazione ed il prog. E va notato che alcuni di questi grandi abbassarono volutamente e scientemente il livello artistico della propria produzione per venire incontro alle "mutate esigenze", in altre parole al degrado del gusto: penso a Lucio Dalla e alla differenza che corre tra una canzoncina per bambini ritardati come "attenti al lupo" ed i tre CD capolavoro registrati negli anni '70 su testi del poeta Roberto Roversi. Sarò severissimo (e lo sono perché la vita è troppo breve per ascoltare musica "inutile", per citare Guccini), l'unica vera novità della musica pop dagli anni '80 in avanti fu da parte di un nato nel '43 - vediamo se indovinate di chi parlo -, esponente della vecchia generazione, che ebbe il coraggio di destrutturare la forma-canzone, mettendone a nudo la banalità nazional-popolare ed esponendosi al rischio dell'insuccesso dopo l'incontro con un grande "alchimista" della parola. Il futuro gli darà ragione, perché questa produzione, che risale agli anni tra il 1986 ed il 1994, svetta solitaria in un panorama piatto e desertico. E il cinema? Perché un tempo eravamo noi italiani i leader in Europa - più o meno dal Neorealismo fino a tutti gli anni '70 - e adesso siamo un paese cinematograficamente depresso? E la letteratura? Io leggo con gusto ancora Calvino, Buzzati, Consolo, Bufalino, ma pensare che oggi pubblica e vende libri un Fabio Volo (ammesso che li scriva lui) mi dà un'ulteriore conferma del degrado culturale nel quale siamo immersi fino al collo e oltre. E in questo contesto deprimente pensate che possa nascere una nuova generazione di grandi cantautori come quella fiorita tra gli anni '60 e '70? Forse può nascere un genio solitario, forse due, perché i fiori sbocciano ogni tanto anche nel deserto, ma quello che abbiamo vissuto noi "vecchi" e che ci siamo lasciati definitivamente alle spalle (per fortuna ancora vivo nelle registrazioni, per chi ha orecchie per intendere e cervello per comprendere) è purtroppo irripetibile, alla luce di quel che stiamo vivendo.
spersanti276 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 @Don Giuseppe condivido anche la punteggiatura. Bravo. 1
senek65 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 @Don Giuseppe stiamo vivendo un periodo storico. Che può piacere o meno. Ma l'oggi è l'oggi. Il resto son discorsi da nostalgia del tempo che fu. Io non ascolto molte produzioni contemporane ,alcune si,ma sicuramente non la maggior parte. Il passato è passato. A me piace e lo ascolto, ma resta il passato. Che ha sicuramente il suo valore, visto che ancora si ascolta con piacere. Ma resta passato. Ps. Non sono per nulla d'accordo sulla tua definizione di attenti al lupo
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