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Melius Club

Ristorante Roma presso stazione Termini.


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claudiofera
Inviato

@damianoCiao Damiano,che porti soldi lavoro e -un pò meno - tasse non si discute.Il passo successivo sarebbe vedere a chi li porta,e a chi li leva*.Pochi mesi fà ho avuto una conversazione non proprio banale ,con un importante  avvocato impegnato nelle cause vs.le mafie e raccontava come l'elettrodomestico più di moda sia -guarda caso- la lavatrice :classic_biggrin: * nel mio micro-piccolo mi ha tolto la frequentazione di tutto il centro storico...Esempio,una volta avevo Campo de Fiori con 1) negozio di dischi 2) negozio di abbigliamento anni 50-60  3) una sola enoteca in piazza,seria e non da ubriaconi in tour 4) il forno  per comprare una ottima pizza bianca no topping...   5) la latteria dove sedersi ai tavolini di marmo e ammazzarsi con i dolci ecc ecc..Ora,tolto il cinema Farnese ,la dò per persa,essendosi trasformata in un ammasso informe acchiappa-turisti.

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
36 minuti fa, damiano ha scritto:

A mio parere ora siamo nella fase "sbornia"

 

 

Mi auguro, Damiano, che non sia una di quelle sbornie capitoline troppo lunghe che portano alla cirrosi epatica la quale non da' più la possibilità di rimediare ai danni fatti nel frattempo incancreniti.

Comunque non si discute la crescita economica, il commercio, il turismo a druttamento "controllato"... che sono nella logica dei cambiamenti naturali di ogni cosa attreverso il tempo, bensì  l'eccesso oramai fuori misura e controllo che, creando forti sperecuazioni tra zone e zone della città,  non sta portando benessere a Roma se non per gli ambiti quarteriali più privilegiati abitati dai ceti sociali più abbienti che usufruiscono dei privilegi rispetto agli abitanti più "popolari". Ciò che vale per l'economia della città, del paese, questi scarti di condizioni socio-econimiche, valgono anche per la qualità della vita di strada.., per il ludico, per il decoro cittadino e la possibilità di tornare a socializzare n anche nella strade e nelle piazze non più titalmente incase del bottegume.

Mi offro da cicerone per fare un giretto più "malizioso" nelle zone più periferiche ma non troppo distanti dal centro e poi ne riparliamo di quanto sia attiva e sensibile l'amminiostrazione cittadina anche nei luoghi che non fanno gola al turismo di massa... 

analogico_09
Inviato
2 minuti fa, claudiofera ha scritto:

il forno  per comprare una ottima pizza bianca no topping...   5) la latteria dove sedersi ai tavolini di marmo e ammazzarsi con i dolci ecc ecc..Ora,tolto il cinema Farnese ,è un ammasso informe di acchiappa-turisti.

 

 

Il forno è rimasto, ci vado ancora, al posto della latteria con i tavoli di marmo, i dolci rifatti e la gestora bisbetica ora c'è il kebabaro, buono... ci ho mamgiato qualche giorno fa, il cinema Farsese per fortuna è rimasto; Il mercato.., sono rimaste solo le bancarelle degli extracomunitari, prezzi assurdi e merci per turisi... Giordano Bruno che spunta da quella accozzaglia banchi teloni e ombrelloni lo vedo ancora più ingrugnato e nero che pria... Ah.., è rimasto pure "nasone" all'izio della piazza tra il monumento e la carbonara... Però la latteria di Borgo Pio è rimasta sommersa da quelle ammucchiate di tavolini da ristorante che soffocano la strada. 

analogico_09
Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:

Non abito al centro, e non sono sicuro mi piacerebbe, ad una distanza di circa 7 km dalle mura ed il mio quartiere non ha le pezze nel posto che non si dice


E' già una zona borgherse e alto borghese, dicimo "interclassista" e storicamente "privilegiata". Sei mai stato al Quadraro, per esempio. Storico quartiere romano medaglia d'oro per la restistenza al nazismo che addusse numerosi rastrellamenti e lutti agli abitanti. Mai stato a torpignattara, maranella, alla certosa, per esempio. Altri quartieri storici, vicini alla porte di Roma, quasi due passi da San GIovanni. 

Quando vuoi ti porto a fare un giro... con la macchina con le ruote rinforzate più resistenti alla buche dell'asfalto maciullato. 

 

 

claudiofera
Inviato
48 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Il forno è rimasto, ci vado ancora, al posto della latteria con i tavoli di marmo, i dolci rifatti e la gestora bisbetica ora c'è il kebabaro, buono..

Ovvove ! Vero che la signora non aveva la silhouette da ballerina, e che era scorbutica per quanto pesava,però...lei non si meritava (e noi non ci meritavamo) di scambiarla con un kebabaro..Ormai sarò vecchio e passatista, ma provo nausa per  l'odore dolciastro del kebab.Al contrario, provo attrazione-immagino sia proprio genetica-per le crostate, i "napoletani" e i "tartufi".Anche il celebre "forno del ghetto"- netagnau a parte-  era diventato impraticabile ,sia per la stanziale, perenne fila turistica,sia per i prezzi  belli "turistici" pure loro.  Dov'è il tasto rewind ?

Inviato

comunque spezzando pure un lancia sulla testa dei nuovi negozianti, mica tutti sono uguali;

il kebab fa venire il ribrezzo pure a me, ma ci sarà in giro un qualche altro tipo di paninaro decente.

l' avevo scritto mi pare ieri in altro tread, in un supermercato di quartiere caro come un usuraio ho

preso una piada farcita incartata fresca più costosa che servita al bar seduto al tavolo, però era ottima.

claudiofera
Inviato

Il concetto di panino qui è poco praticato ,da quando sono finiti i tempi della rosetta e della ciriola.Si trattava del classico cibo "dei muratori,stagnini ecc.." che però ora vengono arruolati da altre etnie,per cui...In compenso,al supermarket vedi spesso i "nuovi muratori" mentre gli danno dentro con la birra già a mezzogiono...ps : i supermarket non potrebbero-e se lo fanno è di straforo- tagliare i panini per imbottirli.Vietato dalle regole.Comunque conta poco.Qui ci sono grandi,grandi  movimenti economici basati sul concetto di pizza uber alles .

Inviato
46 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

mai stato al Quadraro, per esempio. Storico quartiere romano medaglia d'oro per la

Ci sono andato a lavorare per 5 anni e quindi lo conosco benissimo. Ho ancora nostalgia del mercato comunale dove  trovavo datteri di almeno 5 specie diverse e dei casermoni in stile DDR di viale Spartaco. Il quadraro mi piace molto e credo sia il prossimo della lista a passare dallo stato di zona da evitare a zona pregiata, tipo Pigneto o san Lorenzo per intenderci.

Ciao

D.

Inviato

E comunque una cosa è sicura e trasparente agli occhi di tutti, anche a quelli un po' socchiusi di chi si astiene e professa indifferenza. Stiamo descrivendo tutti il globalismo, che a Roma è molto più evidente che altrove. L'economia basata sul ministero ed il ministeriale si sta trasformando, anzi sta integrando un altro capitolo: il turismo. Affinché la sbornia non diventi cirrosi, grazie bella battuta, ci vuole mano ferma e polso deciso (tipo Federer). Quindi non ci possiamo permettere avventure politiche, tipo alcune che ho citato prima, e noi cittadini dobbiamo saper eleggere amministratori dal CV impeccabile e non generici uno-vale-uno perché non è vero e perché i danni sarebbero gravi, nonostante la resilienza di Roma ai sacchi ed alle sciagure più gravi. Ed ognuno ci può mettere del suo evitando comportamenti lesivi nei confronti della cosa pubblica. A Roma a breve (4 anni massimo) ci saranno 40 isole per la raccolta rifiuti, adesso sono 16 (mi pare) e quindi non sarà più necessario mollare il materasso vecchio davanti al cassonetto

Ciao

D.

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