19mo Concorso Chopin, Varsavia

[Lolparpit]

Anche a Roma, in Sapienza:https://www.concertiiuc.it/eventi/premiochopin25/

Io andrò con la domina. 

[garmax1]

9 ore fa, Lolparpit ha scritto:

Io andrò con la domina

Che sarebbe...? 

[Lolparpit]

@garmax1 domina (lat.) > domna (lat. volgare) > donna (italiano). Domina=signora, padrona…in effetti per il 90% delle cose comanda lei.

[adolfo1947]

Il 21/10/2025 at 19:56, mozarteum ha scritto:

4. Emi, Dg, il live dei primi anni duemila alla staatsoper di berlino (qualche sera c’ero anche io) e l’ultima sempre per la Dg.

un pianista grandissimo in LvB e non solo.

dirige, poco, ma ancora dirige, giusto un paio di settimane fa coi Berliner

ieri ho sentito solo Chen, mi ha incantato.

 

Barenboim il 17 novembre inaugurerà la Stagione Sinfonica dell' Orchestra della Scala. Tutto LVB: Violin Concerto con Lisa Batiashvili e la Quinta Sinfonia.

[mozarteum]

Eccola Lisa ieri sera formidabile

[garmax1]

Il 02/11/2025 at 01:05, adolfo1947 ha scritto:

Barenboim il 17 novembre inaugurerà la Stagione Sinfonica dell' Orchestra della Scala. Tutto LVB: Violin Concerto con Lisa Batiashvili e la Quinta Sinfonia.

Ma i milanesi non si sono ancora stufati di dover ascoltare qualsiasi tipo di concerto in quella sala non idonea?

Non sarebbe ora che la città di Milano si dotasse di un auditorium vero?

Basta con quel teatro scomodo  dove si vede e si sente male

[adolfo1947]

13 ore fa, garmax1 ha scritto:

Ma i milanesi non si sono ancora stufati di dover ascoltare qualsiasi tipo di concerto in quella sala non idonea?

Non sarebbe ora che la città di Milano si dotasse di un auditorium vero?

Basta con quel teatro scomodo  dove si vede e si sente male

Purtroppo semo de' poracci con le pezze al cxxlo. Torno ora dal concerto conclusivo della Stagione della Filarmonica con Manfred Honeck e Benjamin Grosvenor. Decima di Shosta e Concerto in Sol di Ravel. Se sapevo dei tuoi suggerimenti, minavo la slala per porre fine all'insopportabile suono cacofonico. Stando sullo scherzo, chiaramente.

[garmax1]

5 ore fa, adolfo1947 ha scritto:

Stando sullo scherzo, chiaramente.

Perché sullo scherzo? 

Non le ritieni delle cose giuste quello che ho scritto? 

[manta]

@adolfo1947Anche io c'ero ieri sera, ma l'esecuzione come ti è sembrata?

[adolfo1947]

16 ore fa, garmax1 ha scritto:

Perché sullo scherzo? 

Non le ritieni delle cose giuste quello che ho scritto? 

Più che non giuste, non condivisibili e non del tutto rispondenti al vero. Arcimboldi, Auditorium di Largo Mahler, Sala Verdi del Conservatorio, Dal Verme, Teatro Lirico (ripristinato di recente) e magari altri che al momento non mi vengono in mente...Bastano? E poi: fossero tutti pieni come la Scala, si esibissero artisti come quelli che fanno la fila per esibirsi alla Scala. Per concludere (perchè siamo largamente OT): e basta con 'sta Scala che si sente male, si vede male, puzza di naftalina, con i caffè del foyer che non sono buoni come quelli di Napoli...Ma si va alla Scala, come in altri teatri di tutto il mondo, per  ascoltare musica o per fare gli audiofili abbacinati dalle curve di risposta? 

[garmax1]

7 minuti fa, adolfo1947 ha scritto:

si va alla Scala, come in altri teatri di tutto il mondo, per  ascoltare musica o per fare gli audiofili abbacinati dalle curve di risposta? 

Va bene, ho compreso molto bene il tuo punto di vista. 

Peccato 

Grazie comunque 

Poi che c'entra Napoli e gli audiofili non si capisce... 

[maverick]

tornando al concorso Chopin, stasera a Padova ha suonato Eric Lu.

Per quel che ne capisco io, da semplice appassionato non professionista, mi ha fatto una buona impressione, e un po' sorpreso.

Nulla di "macchinetta infallibile da concorso "; virtuosismo ovviamente presente (non si vince il Leeds e lo Chopin se le mani non sono super-efficienti e quasi infallibili) ma soprattutto ho trovato una notevole varietà dinamica e ricerca coloristica nelle sue esecuzioni.

Eccellente nella sonata op.35 (soprattutto nella marcia funebre, condotta con straordinario pathos e cura del dettaglio), un po' meno convincenti alcune mazurke...

un bis ancora chopiniano, e per concludere l'Aria delle Goldberg, interpretata in modo molto romantico e antigouldiano.

Sinceramente mi è parso un finale un po' fuori tema.

Insomma, che suoni bene è fuori discussione, e non servo certo io per dirlo, ..se poi col passare degli anni diventerà un riferimento.. non lo so.

Qualcuno di più esperto di me l'ha sentito in questa tournée post Varsavia ?

[G.Carlo]

@maverick Io c'ero... Purtroppo la prima parte del recital è stata rovinata dal pianoforte gran coda Steinway che suonava decisamente male, tant'è che nell'intervallo il tecnico ha estratto la meccanica e ha fatto degli interventi sotto gli occhi di numerosi "umarell", mai vista una roba del genere in una sala da concerto: gli interventi comunque sono perfettamente riusciti, se ci fosse stato un sipario avrei pensato che nell'intervallo fosse stato sostituito lo strumento!

[G.Carlo]

10 ore fa, maverick ha scritto:

per concludere l'Aria delle Goldberg, interpretata in modo molto romantico e antigouldiano.

Sono d'accordo se ti riferisci al Gould del 1955, molto meno rispetto a quello del 1981: comunque secondo me ha suonato l'Aria da capo, nel senso che ho percepito le nuance più melanconiche presenti nel brano conclusivo delle Goldberg.

[Lolparpit]

@maverick lo sentirò sabato. Vedremo se le sensazioni combaceranno

[Lolparpit]

In attesa di Lu, la mente è andata a Lulù:

Scusate l'off topic stupido, ma a me Fabrizi che fa il cantante fa troppo ridere. E' stato un mito, e comunque cantava meglio di un buon numero di cantantucoli di oggi...

[Lolparpit]

Ho sentito Lu ieri pomeriggio esibirsi nell'Aula Magna della Sapienza, sala con un certo fascino, ma con acustica non certo ideale. Il programma monografico, un tutto Chopin quasi fisiologico dopo i fasti di Varsavia.

L'inizio con il Notturno op. 27 n. 1 mostra le virtù del pianista: ottimo controllo delle sonorità, ottima gestione di quell'inizio così misterioso...tuttavia, dopo l'attenzione catturata all'inizio e l'entusiasmo iniziale, tutto torna nell'alveo del già sentito, tutto scorre liscio, senza particolari sussulti. La Barcarola op. 60 ha tutto al posto giusto, ma è mancato il momento capace di catturarmi, di toccarmi l'emotività o l'intelligenza. E così tutta la prima parte del recital: Lu è pianista elegante, ha un fraseggio e un eloquio garbato, una buona tavolozza di sonorità, buoni colori, buona tavolozza dinamica, ma non mi è parso davvero interessante. Anzi, mi ha un po' deluso in un pezzo che adoro come la Polacca Fantasia op. 61, dove non ho trovato nulla del mistero, della visionarietà, dello slancio fantastico sentita sotto le mani di altri interpreti. Mi è sembrata una lettura educata, ma un po' subita, non veramente interiorizzata.

Parziale delusione alla fine del primo tempo. Voto personale: 6-.

Seconda parte: una Polacca giovanile, l'op. 72 n. 1, dove è emersa una vena brillante e un po' salottiera, che ho trovato adatta al testo. 

Infine la Sonata op. 35. Fin dagli accordi iniziali del grave, vigorosi e perentori (sarebbero in piano), quasi urtanti, che si ha sentore di un Lu diverso, meno soldatino e più guerriero senza macchia e senza paura...e il resto della Sonata conferma. L'Agitato diventa febbrile, lo Scherzo è vibrante nella concitazione, con bella cantabilità nel Trio. Poi la Marcia Funebre, con un'ottima gestione delle climax. Infine il Presto, enigmaticissimo, la cosa che più mi ha impressionato del concerto: non velocissimo, ma con una progressiva intensificazione, accumulo di sonorità, e con qualche scampolo di voce interna isolata dal brusio di note. Davvero bello e interessante.

Voto alla fine del secondo tempo: voto 8, anche 8,5.

Tre bis: i Valzer op. 64 n. 2, poi 1 (molto brillante e estroso), infine l'Aria delle Goldberg (eseguita con fraseggio e sonorità da Gould 1981, con un poco di Chopin). 

Insomma: un bel concerto, non tra quelli indimenticabili o che rimangono impressi in modo indelebile nella memoria. Lu mi sembra che sia partito un po' contratto, un po' 'col braccino', per poi prendere coraggio e grinta nella seconda parte. Nella Sonata ho trovato un pezzo interiorizzato e rivissuto. 

Questa sonata dal vivo l'ho sentita da tre grandi, Pogorelich, Zimerman, Sokolov. Tranne il primo, sentito negli anni '90 e di cui ho un ricordo vago (nell'op. 35 non dava il massimo), gli altri due hanno dato interpretazioni indimenticabili: la coda del I movimento di Zimerman era fuoco puro. Sokolov, da par suo, l'ha riplasmata, con un fraseggio tesissimo, una Marcia Funebre lugubre e monumentale, e il Preso finale surreale, praticamente senza pedale e iperarticolato. Era normale che Lu non mostrasse la personalità di questi giganti, ma qui sono ottimista per un grande futuro.

Nella prima parte ho visto un bravo pianista tra i tanti (e sono davvero tanti i bravi pianisti).

[Lolparpit]

Dopo tanti ascolti chopiniani del dopo Varsavia, mi è piaciuto uno che me la cucina diversa:

 

Molto personale, considerato anche che la registrazione qualche annetto ce l’ha.

Segnalo una novità: nel programma 2026 Volodos ha messo la Sonata op. 35.