Velvet Inviato 15 Ottobre Inviato 15 Ottobre Paul Desmond e Joe Morello due musicisti coi controfiocchi, altro che rivalutare...
PL-L1000 Inviato 15 Ottobre Inviato 15 Ottobre 24 minuti fa, analogico_09 ha scritto: basta creare un po' di suspense e succede questo... ...è' vero, ero tentato anch'io! Ho però preferito farmi un giro complice la bella luce pomeridiana, e guarda caso son stato premiato: in un negozio c' era una copia Craft R. di Thelonious Himself, che scontata pesava 38 euro, solo 21 centesimi al grammo. Per ora l' ho lasciato lì, ho preso invece un disco di registrazioni Blues anni '20 e '30 per un deca. Domani resisterò alla tentazione di tornare? E' vero! II: ho qualche disco che pare pane carasau; sono sottili e flessibili come acetati, ma suonano benissimo.
ar3461 Inviato 15 Ottobre Inviato 15 Ottobre @OTREBLA siamo in parecchi a quanto pare... Io lascio scritto il nome e nr di telefono del mio pusher di fiducia, quantomeno onesto, se vogliono vendere tutto non sarà al solito mercataro.... P.s.🤟🤟🤟
analogico_09 Inviato 15 Ottobre Inviato 15 Ottobre 9 minuti fa, PL-L1000 ha scritto: Domani resisterò alla tentazione di tornare? Non vorrei influenzarti ma quando io entro in questo tipo di tentazioni cedo.., per forza perchè se non fossi interessato all'oggetto in vetrina non entrerei proprio in tentazione e il migliore di risolvere la tentazione è cedervi, parola di Oscar Wild. ... 11 minuti fa, PL-L1000 ha scritto: E' vero! II: ho qualche disco che pare pane carasau; sono sottili e flessibili come acetati, ma suonano benissimo. Ho diversi LP di jazz Columbia di Coltrane, Davis, e altri grandi con il timbro a secco e dorato: For Military Sale Only, destinati probabilmente alle basi militari Nato, peso max 120 grammi che suonano splendidamente. La copia di KOB suona meglio della ristampa del cofanetto 50TH Anniversary.
analogico_09 Inviato 15 Ottobre Inviato 15 Ottobre 5 minuti fa, ar3461 ha scritto: Io lascio scritto il nome e nr di telefono del mio pusher di fiducia Fallo dal notaio.., è meglio...
analogico_09 Inviato 15 Ottobre Inviato 15 Ottobre 38 minuti fa, Velvet ha scritto: Paul Desmond e Joe Morello due musicisti coi controfiocchi, altro che rivalutare... Ho scritto che rivaluto solo Desmond, per Morello non c'è bisogno, non ne sono mai rimasto colpito con quelle quattro rullate ad effetto imitando le grazie di scarto afro di Art Blakey influenzando Bribeck in tale direzione.., surrogati piaciosi del jazz autentico, inoltre a parte 'sto disco che lo rese celebre il suo curriculum nel jazz assomiglia a quello di una certa direttrice...
OTREBLA Inviato 15 Ottobre Inviato 15 Ottobre 1 ora fa, ar3461 ha scritto: Io lascio scritto il nome e nr di telefono del mio pusher di fiducia, quantomeno onesto, se vogliono vendere tutto non sarà al solito mercataro.... I miei vendono tutto al robivecchi apposta...per sfregio... E con i 45 giri ci fanno gli orologi da vendere al mercatino della parrocchia (2 Euro), assieme alle crostate casalinghe (20 Euro).
Velvet Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 9 ore fa, analogico_09 ha scritto: , inoltre a parte 'sto disco che lo rese celebre il suo curriculum nel jazz assomiglia a quello di una certa direttrice... Prima precoce violinista, poi batterista considerato fra i più dotati dai suoi stessi colleghi di strumento, in grado di gestire con unica naturalezza e disinvoltura poliritmie e tempi insoliti. Il fatto che sia rimasto per lunghissimi anni fedele a Dave Brubeck è un minus solo per chi ignora le sue altre collaborazioni (Stan Kenton, Johnny Smith fra gli altri) e soprattutto la sua ipovisione grave che fin dalla metà degli anni '60 lo portò a scegliere definitivamente il porto sicuro del DBQ. Completamente cieco dalla metà degli anni '70 smise di esibirsi -a parte qualche concerto celebrativo- per dedicarsi all'insegnamento. Ma capisco, probabilmente è il classico tic nervoso di chi è stato formato ai tempi in cui l'accetta divideva il "jazz dei ganzi" da quello edulcorato "per bianchi della middle class americana" secondo una dicotomia tanto in voga qualche decennio fa, non priva di fondamento ma neanche così netta (Perchè spesso anche i ganzi, e volentieri, si calavano le mutande per il pubblico Wasp) Fortunatamente per quanto riguarda l'oggetto del thread e gli autori dell'LP è una visione vecchia e superata dai tempi perchè oggi Take Five è a tutti gli effetti universalmente considerato un gran bel lavoro. Che oltretutto ha avuto il merito, ai suoi tempi ma credo anche molto oltre, di avvicinare al Jazz milioni di persone in tutto il mondo. Persone che poi sarebbero passate ad ascoltare "i ganzi" in un naturale percorso di crescita. Altri dischi di Brubeck decisamente no eh (per lo più di una noia mortale, specie quelli di cover) ma Take Fave senza dubbio.
Velvet Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre PS per tornare in Topic, la migliore versione che ho è questa (la dinamica, pur essendo un semplice 4tk/19cms rispetto alle versioni su LP è incredibile)...ma purtroppo non è in vinile:
OTREBLA Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 19 ore fa, supermike ha scritto: L'ho preso stamattina su Discogs sempre dalla Germania a 54€ spedito Dovresti prendere in considerazione anche Time Further Out - Miro Reflections, che non è meno capolavoro di Time Out. Trovarlo AAA a buon prezzo è impresa persino più difficile di Time Out. Io ho la fortuna di possedere la ristampa AAA Impex 33 giri di una quindicina di anni fa. Altro disco che tengo come l'oracolo. @Velvet Mooolti complimenti...e mooolta invidia... Alberto. 1
giorgiovinyl Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 18 ore fa, analogico_09 ha scritto: sempre nel 1959, anno fatidico per la discografia in jazz, sfornava gli autentici capolavori della musica afroamericana quali Mingus Ah Um, The Shape of Jazz to Come di Ornette Coleman, Kind of Blue del divino Miles, quest'ultimo disco l'unico a tenere testa, se non anche superandole, alle vendite del jazz sbiancato che fece diventare milionario il suo autore mentre Mingus viveva di stenti, Coleman se la cavava.., Davis divineggiava, uno dei rari casi in cui il jazz abbia fatto ricco il suo autore. Aggiungiamo pure Giant Steps di John Coltrane uscito anch'esso nel fatidico 59. Curioso invece come Kind of Blue, che credo sia il disco jazz più venduto (nel tempo) di sempre ha dato il via al jazz modale che continua a non essere capito da qualche audiofilo
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 2 ore fa, Velvet ha scritto: Ma capisco, probabilmente è il classico tic nervoso di chi è stato formato ai tempi in cui l'accetta divideva il "jazz dei ganzi" da quello edulcorato "per bianchi della middle class americana" secondo una dicotomia tanto in voga qualche decennio fa, non priva di fondamento ma neanche così netta (Perchè spesso anche i ganzi, e volentieri, si calavano le mutande per il pubblico Wasp) Mi scuserai ma con chi definisce sommariamente "ganzi" (linguaggio bimbesco) i grandi musicisti della musica afroamericana in tono sarcastico e risentito non di meno prevenuto e sprezzante con chi userebbe un atteggiamento snob verso il jazz "edulcorato", faticherei a confrontarmi seriamente sul piano strettamente musicale al netto del gossip e delle aneddotiche bio-anagrafiche e salutistiche da te addotte per difendere un buon batterista che ha una precisa e limitata collocazione STORICA nella grande storia del jazz. Non già perchè lo sostenga l'anonimo passeggero che sarebbe il sottoscritto. Per quanto riguarda Morello, nessuno mette in dubbio che abbia un curriculum da musicista (ne è sempre stato strapieno il modo della musica, ma ci sono curricula e curricula) e che partecipando alle sedute del disco di Brubeck stravenduto nel corso dei decenni, fino ad oggi, abbia raggiunto spettatori a milioni di milioni come la stella di Negroni... ma bisognerebbe anche indagare su quanti di loro abbiano su tale stimolo realmente abbracciato il mondo del jazz globale che viene prima e dopo il meteroritico passaggio del Time Out sul quale mi sono già soffermato sopra su quelli che sarebbero i reali motivi stereofonici che ne hanno decretato l'enorme successo, e che Dio glie lo accresca, finendo per rappresentare il più grande miracalo della "cassetta" della storia del jazz. Ricordo che ai tempi quando si iniziò a produrre dischi di jazz-rock, o di fusion, si diceve che queste musiche di più facile ed immediato ascolto avrebbero portato i giovani al jazz: niente di più falso, e dove vi fosse stato l'avvicinamento fu molto modesto e scarso; fu cone con certi rifacimenti in chiave di musica leggera popolarissimi dei grandi temi della classica che non portarono affatto le folle a a Tchaikowsky od a Faurè... per esempio. Non ho certamente negato che Morello sapesse suonare molto bene e professionalmente la batteria, ma in definitiva i suoi giocosi e piacevoli giochi ritmici e poliritmici - presenti anche nel pianismo di Brubeck, ovvio - ispirati ai grandi innovatori "neri" del "battito" jazzistico di discendenza "afrotribale" ed agli stilemi della musica classica, come da moda all'epoca del "cool" di matrice bianca, venivano detti "contrapuntal jazz" e "jazz fugue"... rappresentarono un ibrido passeggero e superficiale e insignificanti ai fini dell'evoluziuone dei linguaggi, dell'estetica e degli stili del jazz "ganzo" che procedeva verson ben altre direzioni della "ganza" negritudine mentre i "rondò alla turka" sarebbero finiti nei nostri salotti a testare lo stereo... dove l'indubbiamente sfizioso Take Five (fino a quando nel finale non ci si ritrovi a dover alzare il braccio del gira...) finì per fare da inflazionata colonna sonora o sigla di apertura dei vari programmi, documentari, spettacoli televisivi, ultrasfruttata per gli spot pubblicitari.
giorgiovinyl Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 3 ore fa, Velvet ha scritto: Fortunatamente per quanto riguarda l'oggetto del thread e gli autori dell'LP è una visione vecchia e superata dai tempi perchè oggi Take Five è a tutti gli effetti universalmente considerato un gran bel lavoro. Che oltretutto ha avuto il merito, ai suoi tempi ma credo anche molto oltre, di avvicinare al Jazz milioni di persone in tutto il mondo. Persone che poi sarebbero passate ad ascoltare "i ganzi" in un naturale percorso di crescita. Altri dischi di Brubeck decisamente no eh (per lo più di una noia mortale, specie quelli di cover) ma Take Fave senza dubbio. Uno dei miei primi punti di contatto fu con il jazz fu Take Five, faceva parte della colonna sonora del film American Pop di Ralph Bakshi. Dopo avere visto il film mi feci prestare da un compagno di liceo Time Out. Un seme venne piantato, fiorì anni dopo. 3 ore fa, Velvet ha scritto: perchè oggi Take Five è a tutti gli effetti universalmente considerato un gran bel lavoro Sono d'accordo con te, ormai Time Out fa parte della storia del jazz 1
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 54 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto: Aggiungiamo pure Giant Steps di John Coltrane uscito anch'esso nel fatidico 59. Curioso invece come Kind of Blue, che credo sia il disco jazz più venduto (nel tempo) di sempre ha dato il via al jazz modale che continua a non essere capito da qualche audiofilo Nel '59 uscirono molti altri dischi capitali, mi limitavo a citare i Columbia/CBS. Giant Steps di Coltrane uscì nel 1969 ma fu registrato nel '59. Ci sono altri dischi importanti nati nel '59 e pubblicati l'anno dopo, quindi appartengono di fatto alla produzione del 1959 quando uscirono anche i mingusiani "Portraits", Blue Note, "Mingus in Wonderland", Columbia... altri dischi di Mingus registrati nel '59 uscirono nel 1960, tra cui il massimo capolavoro "Blues & Roots"..., insomma la nella fucina del 1959 il fuoco del jazz era sempre acceso e il martello batteva ininterrottamente sul ferro rovente che spizzava scintille di jazz a non finire Penso che chi non capisce ed ama il "modale", linguaggio "genetico" della musica afroamenricana, riscoperto anche prima di Davis, forse è perchè non conosce né ama il jazz. Sarebbe un po' disfunzionale,m come amare Bach ma non il contrappunto.
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 1 ora fa, giorgiovinyl ha scritto: Uno dei miei primi punti di contatto fu con il jazz fu Take Five, faceva parte della colonna sonora del film American Pop di Ralph Bakshi. Dopo avere visto il film mi feci prestare da un compagno di liceo Time Out. Un seme venne piantato, fiorì anni dopo. E' la tua testimonianza (forse potrebbero essere intervenuti altri fattori a far germogliare il seme del jazz "anni dopo" l'ascolto di Brubeck.., fosse stato solo per quello suppongo che la scintilla incendiaria sarebbe scoccata subito) non ho escluso che anche il take five possa aver portato al jazz un certo numero di ascoltatori in tanti anni, cosa ovvia. Ma c'è l'enorme sproporzione tra il numero di dischi venduti del Time Out e il numero delle vendite dei dischi di jazz ben più importanti storicamente, esteticamente, antropologicamente, culturalmente sull'orizzonte delle realtà afroamericane, e nelle stesse realtà dell'America bianca e del resto del mondo non razziste, più aperte e più colte, che potrebbe indurre ad osservare come in numero degli ascoltatori illuminati sulla via del Time Out e confluiti nell'"altro" jazz, potrebbero essere in misura proporzionale ai bassimi acquisti discografici del suddetto "altro" jazz. Parlo anche per esperienza personale da osservatore in diretta dei fenomeni che caratterizzavano quegli anni oramai lontani: non vedevo frotte di ascoltaori che dopo aver ascoltato il Time Out si accalcavano davanti ai negozi di dischi per acquistare Ornette Coleman o Mingus, o Cannonball Addery.., miles Davis e KOB fanno storia a se... Morale della favola, una rondine non fa primavera ; una supposizione vale l'altra. 1 ora fa, giorgiovinyl ha scritto: 5 ore fa, Velvet ha scritto: perchè oggi Take Five è a tutti gli effetti universalmente considerato un gran bel lavoro Sono d'accordo con te, ormai Time Out fa parte della storia del jazz Che faccia parte della storia del jazz è un'evidenza scontata che nessuno nega. Sarebbe invece interessate capire su quali altezze della storia del jazz si potrebbero collocare il Time Out e il Gian Steps da te sopra citato, oppure, sempre per esempio, il Blues & Root, l'Everbody Digs Bill Evans ... ad libitum.
Velvet Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 2 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: Uno dei miei primi punti di contatto fu con il jazz fu Take Five, faceva parte della colonna sonora del film American Pop di Ralph Bakshi. Dopo avere visto il film mi feci prestare da un compagno di liceo Time Out. Un seme venne piantato, fiorì anni dopo. Esattamente ciò che intendevo, e credo lo stesso sia accaduto a milioni di altre persone dall'uscita del disco ad oggi. Magari anche solo per aver ascoltato un brano in uno spot pubblicitario, in un film ecc. Nessuno nega la distanza che c'è fra un Coltrane e Brubeck, ma eviterei atteggiamenti snobistici che non hanno mai fatto bene né alla musica né all'arte tutta. Così come i sofismi.
one4seven Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre Se posso, vorrei ricordare che Time Out è soprattutto un disco in cui si mostra in tutta la sua efficacia, una nuova tecnica di estetica del suono, da parte della Columbia. E' l'apice dello Stereo 360 Sound, uno dei primi tentativi, con riprese microfoniche in prossimità degli strumenti da una parte, e riprese microfoniche ambientali e dei riverberi dall'altra, al fine di creare una esperienza immersiva. E vi riescono perfettamente, tanto che il disco offre ancora oggi, in maniera credibile, l'effetto che si erano proposti. Il disco cmq esce anche in mono, siamo pur sempre nel 1959. E' oltretutto un disco sperimentale anche per quanto riguarda la tecnica musicale, una sorta di fusion ante litteram, diciamo, perchè Dave Brubeck fonde jazz con tempi e forme musicali non appartenenti allora al jazz. Il fatto è che, Brubeck (e compagni) lo fa in maniera magistrale. Il risultato è che il 45 giri di Blue rondò à la Turk / Take Five, (https://www.discogs.com/master/110102-Dave-Brubeck-Quartet-Take-Five-Blue-Rondo-A-La-Turk) sfondò il mercato con oltre un milione di copie, fissando il record in area jazz. 1
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 5 ore fa, Velvet ha scritto: Nessuno nega la distanza che c'è fra un Coltrane e Brubeck, ma eviterei atteggiamenti snobistici che non hanno mai fatto bene né alla musica né all'arte tutta. Così come i sofismi. Dovresti evitare tu questi approcci aggressivi coi quali ultimamente ti lanci in ogni discussione, accusare l'interlocutore che cerca di motivare le sue legittime ide di cose insensate fraintendendo quello che esattamente scrive. Meno male che ci sei tu a moralizzare su cosa faccia bene o male alla musica e l'arte. A proposito di snobismo e sofismi e di presunzione che appartengono invece a chi si sente la vestale della musica e dell'arte. 5 ore fa, Velvet ha scritto: Esattamente ciò che intendevo, e credo lo stesso sia accaduto a milioni di altre persone dall'uscita del disco ad oggi. Magari anche solo per aver ascoltato un brano in uno spot pubblicitario, in un film ecc. E come no, uno capisce subito l'intero disco di jazz o di flamenco più o meno complesso con qualche secondo di musica della pubblicità vista distrattamente o perchè ascoltata in sottofondo al suprmercato... ora si fa anche l'esegesi promozionale della "pubblicità progresso"... po' esse pure che qualcuno mentre sentre reclamizzare le sottilete kraffete resti folgorato dalla "colonna sonora" di tre secondi e corre subito a scoprire cosa mai sia stato a asconvolgerci... ma mi sembra un argomento appiccicaticco. Secondo me invece, per tornare al concreto, le cose stanno nello specifico caso del celeberrimo brano del disco di Brubeck che avendo stravenduto e strasentito nel mondo intero, quale altra musica si potrebbe mettere nella pubblicità, invece del take five stranoto e strusato, così familiare da garantire molta più empatia nei telespettatori e con questo le maggiori vendite. Ci vuole ben altro, ben altra passione, ben altro impegno, assidua ultradecennali frequentazioni per farsi una idea, per raggiungere un certo grado di conoscenza del meraviglioso, interminabile mondo del jazz. 1
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora