fabbe Inviato 22 ore fa Inviato 22 ore fa @ildoria76 hai trovato il tuo nirvana! Con il passare del tempo mi sto convincendo sempre di più che conta il progetto. Qui nel forum ci sono testimonianze di persone che hanno ceduto le loro elettroniche super blasonate per oggetti in classe D. Chi lo avrebbe creduto possibile qualche anno fa? 1
walge Inviato 22 ore fa Inviato 22 ore fa @domenico80 rimetto ancora una volta il link di Audioreview https://www.audioreview.it/tecnica/la-classe-e-la-classe-ab.html Alcune info ovviamente tecniche ma credo possano aiutare molto Aumentare la corrente di riposo ovviamente sposta il punto di lavoro in classe A ma il problema poi risiede nelle temperature che porterebbero alla distruzione dei dispositivi di potenza se poi la dissipazione non è adeguata. Personalmente sono convinto che un ottimo ampli dove per i primi 5-10 watt siano in classe A sia il giusto equilbrio sia in termini di efficenza che di qualità Se si dovesse pensare un classe A che rispetti le specifiche si dovrebbe, al limite, fissare una massima potenza ad 1 ohm e dichiararlo così che si abbia la certezza si rimanga in in quella funzionalità per una ampio margine di diffusori collegati dato che la variabilità delle impedenze, specialmente a bassa frequenza, è molto elevata. DI fatto se un ampli non è propriamente progettato per la classe A non dovrebbe mai commutare in AB al diminuire del valore di impedeza dei diffusori ed è questo è forse il lato più delicato. Walter
Blec Inviato 21 ore fa Inviato 21 ore fa Conclusioni Speriamo di essere stati esaurienti rispetto ai seguenti punti: 1. La “vera” classe “A” è quella per cui la corrente di riposo nei finali è pari a poco più della metà della corrente di picco che può scorrere sul carico. Impedire l’interdizione dei finali con altri metodi può essere vantaggioso, ma in generale non garantisce le stesse prestazioni. 2.La classe “A” pura ed assoluta non esiste. Solo alcuni altoparlanti (resistivi o poco meno), ed amplificatori polarizzati per non interdirsi finché il carico non scenda al di sotto del valore minimo d’impedenza di tali altoparlanti, possono garantire l’effettiva piena operatività in classe “A”. In generale, tanto minore sarà la minima impedenza degli altoparlanti, tanto più frequente sarà il passaggio da “A” ad “AB”. Dato che i finali dichiarati in classe “A” lo sono pressoché esclusivamente per carichi resistivi da 8 ohm, la minima impedenza degli altoparlanti non potrà essere minore di 7-8 ohm. 3.La linearità ottenibile con la classe “A” è nettamente superiore a quella della classe “AB”, almeno nelle configurazioni convenzionali a cui abbiamo voluto riferirci (dato che includono la grande maggioranza dei casi reali). La maggiore fonte di distorsione per i finali non in classe “A” non è – come molti credono – la cosiddetta distorsione d’incrocio, che anche polarizzazioni molto modeste possono praticamente eliminare, quanto il complesso andamento della transcaratteristica di transistor e mosfet nel tratto vicino allo spegnimento. 4.In generale, ogni aumento della polarizzazione comporta un miglioramento della linearità. 5.La distorsione di un amplificatore a stato solido in classe “A” ben progettato è strutturalmente semplice, soprattutto per i motivi di cui al punto (3), ma a differenza di quel che molti audiofili credono non è di seconda armonica, bensì di terza, almeno se (come in quasi tutti i casi) il circuito d’uscita è di tipo push-pull. Per far prevalere la seconda occorre un’asimmetria, ad esempio introducibile a livello di componenti con le valvole (non esistono valvole “P”…) oppure a livello circuitale (ad esempio con l’uso del “single ended”). Fabrizio Montanucci da AudioReview n. 327 novembre 2011 Concordo su tutti i punti. Sarà un caso , ma le amplificazioni a transistor "tradizionali" che a "orecchio" mi piacciono di più sono quelle che "scaldano" esse siano AB che naturalmente A Un classe A da una cinquantina di W su 8ohm , non ha problemi a pilotare neppure diffusori di medio bassa efficienza. 1
ildoria76 Inviato 19 ore fa Inviato 19 ore fa 2 ore fa, Blec ha scritto: Un classe A da una cinquantina di W su 8ohm , non ha problemi a pilotare neppure diffusori di medio bassa efficienza. allora sono un vero buongustaio mi pare... 1
ildoria76 Inviato 19 ore fa Inviato 19 ore fa 2 ore fa, fabbe ha scritto: Qui nel forum ci sono testimonianze di persone che hanno ceduto le loro elettroniche super blasonate per oggetti in classe D. Chi lo avrebbe creduto possibile qualche anno fa? Ti assicuro che non lo escludo neppure io, finchè naturalmente sentirò qualcosa che sarà migliore di ciò che considero migliore, scusate il gioco di parole.
alexis Inviato 12 ore fa Inviato 12 ore fa Nessuno esclude nulla, ma finora non ho trovato nulla che suoni con la freschezza e la risoluzione di un ottimo SET con i diffusori giusti. E forse il problema sta proprio lì, nei diffusori, non tanto negli ampli.. che per pilotarli adeguatamente devono uscire dalla comfort zone.. sacrificando infine parecchio sul piano della qualità. Perché in estrema sintesi..sono dure sono le casse, più sangue deve sputare l’ampli, e peggio suona. 2
Antonino Inviato 11 ore fa Inviato 11 ore fa @alexis però mi sembra che il problema si sposti poi sugli amplificatori che essendo a bassa potenza soffrono,distorcono subito…. Scherzi a parte sempre affascinante l’alta efficienza quando non si hanno limiti di spazio in casa e di portafogli
Gustavino Inviato 10 ore fa Inviato 10 ore fa 1 hour ago, Antonino said: @alexis però mi sembra che il problema si sposti poi sugli amplificatori che essendo a bassa potenza soffrono,distorcono subito…. Scherzi a parte sempre affascinante l’alta efficienza quando non si hanno limiti di spazio in casa e di portafogli Già con 93db si vive bene ovviamente basta non usare il salone.....
Gustavino Inviato 10 ore fa Inviato 10 ore fa 11 hours ago, Blec said: 3.La linearità ottenibile con la classe “A” è nettamente superiore a quella della classe “AB”, [omisis] , quanto il complesso andamento della transcaratteristica di transistor e mosfet nel tratto vicino allo spegnimento.). Fabrizio Montanucci Già le pensanti polarizzazioni smussano la transizione, il difetto lo si vede nell'ampli del @ilmisuratore..... Mentre 1 Ohm detto da W e' ridicolo per qualsiasi ampli visto che non dobbiamo saldarci nulla ....
domenico80 Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa 12 ore fa, walge ha scritto: Aumentare la corrente di riposo ovviamente sposta il punto di lavoro in classe A ma il problema poi risiede nelle temperature che porterebbero alla distruzione dei dispositivi di potenza se poi la dissipazione non è adeguata. Personalmente sono convinto che un ottimo ampli dove per i primi 5-10 watt siano in classe A sia il giusto equilbrio sia in termini di efficenza che di qualità Se si dovesse pensare un classe A che rispetti le specifiche si dovrebbe, al limite, fissare una massima potenza ad 1 ohm e dichiararlo così che si abbia la certezza si rimanga in in quella funzionalità per una ampio margine di diffusori collegati dato che la variabilità delle impedenze, specialmente a bassa frequenza, è molto elevata. DI fatto se un ampli non è propriamente progettato per la classe A non dovrebbe mai commutare in AB al diminuire del valore di impedeza dei diffusori ed è questo è forse il lato più delicato. Una mia aggiunta non certo tecnica , ci amncherebbe , ma di piccola esperienza Un amplificatore finale di potenza in Classe A , e non in classe A solo per i primi watt , potrebbe , se correttamente dimensionato , sempre rapportato la potenza , raggiungere dimensioni da frigobar Americano . Il ML ML 2 , per un 25 watt , aveva dimensioni importanti ed era monofonico Idem i ML 20.5 che ho avuto , purtroppo , proprio non stavano assieme ed avevano dimensioni assai simili i ML 20.5 i 20.5 erano dichiarati 100 watt , il ML ml 2 , 25 watt la Classe A per lo SS , mi preme , non a te , sottolineare Classe A a SS e non valvole , comporta una serie di problemi importanti che si potrebebro anche sopportare , ma a fronte di un risultato finale assai importante che , direi , non sembra offrire sempre dalla mia irrilevante esperienza , parlo di un pre a SS , giochicchiando con le polarizzazioni , variandole da 20 a 30 e 50ma di corrente il suono finale cambia e non di poco , cioè , pur essendo il mio un solo esempio , non un assioma , a 20ma il sound appare assai aggressivo , non fastidioso , cesellato , con qualche spigolo o ruvidezza , a 50ma il sound appare attufato o vellutato o tranquillo , a 30ma appare assai equilibrato queste mie chiacchiere per dire che la tanta polarizzazione , come letto scritto in questo 3ad , offre esiti che possono confluire in un denominatore comune relativo le amplificazioni , pre e finali che siano quindi , sempre dalla mia scarsa conoscenza tecnica , potrei pensare o , meglio , penso , che la Classe A per lo SS sia una nota tecnica , sì importante , ma che in hifi / hiend , oggi , proprio non serve
Gustavino Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa altro vantaggio della classeA e' che smussa anche il clipping cosa non da poco con lo stato solido ....e sono preferibili mosfet (e tubi) non concordo con la distorsione d'incrocio visto che la vediamo nei Naim e perfino nel D'Agostino.....
domenico80 Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa 18 ore fa, OLIMPIA2 ha scritto: Il rumore è quasi sempre legato all'alimentazione... senz'altro o , meglio , credo anch'io Montanucci quando testò i Norma mono rilevè un rapporto s / r di 123 db , i mono erano stabilizzati anche nella sezione finale di potenza , mentre i modelli stereo , vado a memoria , credo si fermassero a 116 db le differenze all'ascolto erano evidenti , positive a favore dei mono
domenico80 Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa 4 minuti fa, Gustavino ha scritto: altro vantaggio della classeA e' che smussa anche il clipping cosa non da poco con lo stato solido ....e sono preferibili mosfet (e tubi) beh , se uno opta per un finale e poi lo fa clippare , credo abbia operata una scelta avventata poi è diffcile capire se il finale clippa , se il diffusore comprime o se entrambi vanno in difficoltà perchè l'accoppiata è errata
Gustavino Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa 8 minutes ago, domenico80 said: Una mia aggiunta non certo tecnica , ci amncherebbe , ma di piccola esperienza Un amplificatore finale di potenza in Classe A , e non in classe A solo per i primi watt , potrebbe , se correttamente dimensionato , sempre rapportato la potenza , raggiungere dimensioni da frigobar Americano . Il ML ML 2 , per un 25 watt , aveva dimensioni importanti ed era monofonico Idem il ML 20.5 che ho avuto , purtroppo , proprio non stava assieme ed aveva dimensioni assai simili i ML 20.5 i 20.5 erano dichiarati 100 watt , il ML ml 2 , 25 watt la Classe A per lo SS , mi preme , non a te , sottolineare Classe A a SS e non valvole , comporta una serie di problemi importanti che si potrebebro anche sopportare , ma a fronte di un risultato finale assai importante che , direi , non sembra offrire sempre dalla mia irrilevante esperienza , parlo di un pre a SS , giochicchiando con le polarizzazioni , variandole da 20 a 30 e 50ma di corrente il suono finale cambia e non di poco , cioè , pur essendo il mio un solo esempio , non un assioma , a 20ma il sound appare assai aggressivo , non fastidioso , cesellato , con qualche spigolo o ruvidezza , a 50ma il sound appare attufato o vellutato o tranquillo , a 30ma appare assai equilibrato queste mie chiacchiere per dire che la tanta polarizzazione , come letto scritto in questo 3ad , offre esiti che possono confluire in un denominatore comune relativo le amplificazioni , pre e finali che siano quindi , sempre dalla mia scarsa conoscenza tecnica , potrei pensare o , meglio , penso , che la Classe A per lo SS sia una nota tecnica , sì importante , ma che in hifi / hiend , oggi , proprio non serve 25 non sono certo un problema , si smaltiscono 180w circa di dissipazione con dimensioni normali , diverso se ne vuoi 300w ,transistor e mosfet si comportano diversamente con la polarizzazione ,meglio i mosfet in classeA
Gustavino Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa 2 minutes ago, domenico80 said: beh , se uno opta per un finale e poi lo fa clippare , credo abbia operata una scelta avventata poi è diffcile capire se il finale clippa , se il diffusore comprime o se entrambi vanno in difficoltà perchè l'accoppiata è errata e' il vantaggio dei tubi avendo il softclipping nei violenti picchi dinamici neanche te ne accorgi per questo qualsiasi ampli a tubi suona piu forte a parita' di watt rispetto al solido
domenico80 Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa 8 minuti fa, Gustavino ha scritto: 25 non sono certo un problema , si smaltiscono 180w circa di dissipazione con dimensioni normali , diverso se ne vuoi 300w ,transistor e mosfet si comportano diversamente con la polarizzazione ,meglio i mosfet in classeA 25 Watt obbligano ad una scelta di diffusore abbastanza ristretta o limitata sui mosfet di potenza migliori se in Classe A ho qualche MIO dubbio , mio dubbio perchè sono convinto che le generalizzazioni siano spesso o sempre malamente applicabili i mosfet , vedendo i grafici , hanno un loro range , non uguale per tutti , di funzionamento ottimale , quindi , perchè spingersi oltre 1
domenico80 Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa 3 minuti fa, Gustavino ha scritto: e' il vantaggio dei tubi avendo il softclipping nei violenti picchi dinamici neanche te ne accorgi per questo qualsiasi ampli a tubi suona piu forte a parita' di watt rispetto al solido beh , neanche te ne accorgi , lo dici tu sul suonare più forte non saprei , mi sa tanto di autosuggestione 1
domenico80 Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa @Gustavino ok le smorfie , ma sono pareri i tuoi come i miei
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