Dufay Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre Ma quanto scrivete?!? Basta prendere un metro e misurare la scena che ci vuole. 1
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre Autore Inviato 21 Ottobre 3 ore fa, Titian ha scritto: E qui voglio fare una netta distinzione tra musica e un semplice insieme di suoni. ...sono complementari e sinergici, la musica è di fatto un insieme di suoni (frequenze distribuite nel tempo/ampiezza) Poi sta al soggetto trarne piacere ed emozione, infatti la musica si forma nel cervello (come la scena sonora, la spazialità ect..) Affinchè il cervello possa costruire un bel suono qualche buon ingrediente fisico deve anche pervenire...
Titian Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 8 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Affinchè il cervello possa costruire un bel suono qualche buon ingrediente fisico deve anche pervenire... il punto è che il cervello in base alla propria educazione musicale seleziona solo una parte (minima) di informazione sonora e questa non deve neanche essere buoni suoni. C'è una grandissima differenza voler sentire il suono di uno strumento e quello di voler sentire quello di un musicista. Una nettissima differenza proprio nella selezione cosciente della quantità sonora e la relazione fra tutte le note suonate quindi anche fra la prima nota con l'ultima.
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre Autore Inviato 21 Ottobre 11 minuti fa, Titian ha scritto: il punto è che il cervello in base alla propria educazione musicale seleziona solo una parte (minima) di informazione sonora e questa non deve neanche essere buoni suoni. C'è una grandissima differenza voler sentire il suono di uno strumento e quello di voler sentire quello di un musicista. Una nettissima differenza proprio nella selezione cosciente della quantità sonora e la relazione fra tutte le note suonate quindi anche fra la prima nota con l'ultima. ...d'accordo ma considero "bel buono" una cosa composta da elementi piuttosto qualitativi Diversamente mi fermerei a "suono" e basta, qualcosa di ordinario Le forti emozioni vengono spinte anche da prestazioni di elevata fattura Se poi questo appartenga anche al fattore soggettivo...beh...con le grandi performances tendo ad emozionarmi di piu rispetto un ascolto ordinario, se usata la medesima musica
Titian Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 2 ore fa, ilmisuratore ha scritto: ma considero "bel buono" una cosa composta da elementi piuttosto qualitativi e qui differiamo un poco: per me non esiste un suono "normale", "brutto", "bello", ecc., ecc... Per me il suono non dovrebbe neanche esistere perché a me interessa la musica. Al momento che incomincio a pensare al suono è perché mi distoglie dal concentrarmi sulla musica, ha delle caratteristiche che mi attirano l'attenzione. Quando sento la musica dal vivo il suono non mi distrae e l'unico motivo che mi fa pensare a quello è quando voglio analizzarlo e allora non ascolto la musica. Anche durante la riproduzione voglio essere col focus sulla musica e lo posso fare solo se il suono riprodotto "non esiste" nella mia mente. PS: questo vale anche per la scena sonora. Non deve disturbarmi, attrarre la mia attenzione come aver la sensazione di essere nella mia sanza, di essere aggredito dagli strumenti, grandezza degli strumenti, posizione.
Dufay Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 25 minuti fa, Titian ha scritto: e qui differiamo un poco: per me non esiste un suono "normale", "brutto", "bello", ecc., ecc... Per me il suono non dovrebbe neanche esistere perché a me interessa la musica. Al momento che incomincio a pensare al suono è perché mi distoglie dal concentrarmi sulla musica, ha delle caratteristiche che mi attirano l'attenzione. Quando sento la musica dal vivo il suono non mi distrae e l'unico motivo che mi fa pensare a quello è quando voglio analizzarlo e allora non ascolto la musica. Anche durante la riproduzione voglio essere col focus sulla musica e lo posso fare solo se il suono riprodotto "non esiste" nella mia mente. Ragionamento un filo contorto...
feli Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 11 minuti fa, Dufay ha scritto: Ragionamento un filo contorto... Per capire cosa è e come viene percepita la scena sonora, è sufficiente che ognuno indichi un titolo per lui eccellente da questo punto di vista, farebbe anche un gran bel servizio al forum
Dufay Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 7 minuti fa, feli ha scritto: Per capire cosa è e come viene percepita la scena sonora, è sufficiente che ognuno indichi un titolo per lui eccellente da questo punto di vista, farebbe anche un gran bel servizio al forum Eccone uno. Immagine profonda eppure realistica . Come ascoltare un trio a qualche metro . È anche bellissimo come musica e interpretazione. Se però non avesse questo suono compresa l'immagine lo si godrebbe molto meno. L'ho usato come disco prova alle fiere con risultati quasi sempre molto discutibili.
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre Autore Inviato 21 Ottobre 1 ora fa, Titian ha scritto: e qui differiamo un poco: per me non esiste un suono "normale", "brutto", "bello", ecc., ecc... Per me il suono non dovrebbe neanche esistere perché a me interessa la musica. Al momento che incomincio a pensare al suono è perché mi distoglie dal concentrarmi sulla musica, ha delle caratteristiche che mi attirano l'attenzione. Quando sento la musica dal vivo il suono non mi distrae e l'unico motivo che mi fa pensare a quello è quando voglio analizzarlo e allora non ascolto la musica. Anche durante la riproduzione voglio essere col focus sulla musica e lo posso fare solo se il suono riprodotto "non esiste" nella mia mente. PS: questo vale anche per la scena sonora. Non deve disturbarmi, attrarre la mia attenzione come aver la sensazione di essere nella mia sanza, di essere aggredito dagli strumenti, grandezza degli strumenti, posizione. ...però cosi fai intendere che riprodurre "il suono" con un compattone equivale a riprodurlo con un impianto "ben messo" Se ho capito male ritiro l'esempio
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre Autore Inviato 21 Ottobre 46 minuti fa, feli ha scritto: Per capire cosa è e come viene percepita la scena sonora, è sufficiente che ognuno indichi un titolo per lui eccellente da questo punto di vista, farebbe anche un gran bel servizio al forum ...lo avevo postato...e lo riposto (spazialità e tridimensionalità eccellenti)
Dufay Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre In rete si trova questo che è un Bis quindi sicuramente registrato bene.. Diciamo che rendere spaziale una cosa così non è difficilissimo. C'è il problema delle dimensioni . C'è chi si accontenta di scene piccole ma proporzionate come dicono ma si perde molto
Maurjmusic Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 1 ora fa, feli ha scritto: Per capire cosa è e come viene percepita la scena sonora, è sufficiente che ognuno indichi un titolo per lui eccellente da questo punto di vista, farebbe anche un gran bel servizio al forum Un brano dei Wilco (Kingpin) con ottima profondità.
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre Autore Inviato 21 Ottobre 13 minuti fa, Dufay ha scritto: In rete si trova questo che è un Bis quindi sicuramente registrato bene.. Diciamo che rendere spaziale una cosa così non è difficilissimo. C'è il problema delle dimensioni . C'è chi si accontenta di scene piccole ma proporzionate come dicono ma si perde molto E' lo stesso album Lo "spazio" lo determina il contesto, che non dev'essere né costipato e nemmeno poco profondo
Erik il Rosso Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre @ilmisuratore grazie per l’argomento molto interessante e direi fondamentale nella percezione del nostro impianto. Concordo che il termine è aspetto più indicato e interessante da valutare sia la “spazialità” come da te precisato in uno dei primi post. Meglio, Intendo la cd. Aria o vibrazione, ambienza …percepibile come contorno della riproduzione, spesso non identificabile se non quando manca. Per curiosità, un esempio lampante è quello del pezzo che cito di seguito (peraltro gran bel disco). A circa 38/40 secondi dall’inizio dopo le parole “buenos aires” si dovrebbe sentire un “buco nero” probabilmente dovuto ad una interruzione di registrazione mal gestita. Mi ha colpito quando lo ho percepito. 1
Titian Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 40 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: ...però cosi fai intendere che riprodurre "il suono" con un compattone equivale a riprodurlo con un impianto "ben messo" Con un compattone non ho mai avuto la possibilità di concentrarmi sulla musica questo per molte ragioni che posso poi elencare. Questo può anche capitare con un impianto ben messo, ma la lista delle ragioni possono essere nettamente più corta. In teoria il risultato è sì uguale (non riesco a concentrarmi) ma il numero delle caratteristiche sonore è minore. Se vuoi puoi fare una classifica di "qualità" in base al numero delle ragioni, ma si potrebbe anche prendere altri metri di valutazione come "l'intensità di disturbo". Ogni evento musicale ha le proprie caratteristiche sonore che dipendono da molti fattori ad incominciare dal luogo, gruppo musicale, musicisti, posizione dei musicisti, distanza d'ascolto e anche il palcoscenico sarà diverso. La percezione di esso è puramente una questione psicoacustica. Interessante poi conoscere la posizione degli studi psicoacustici riguardante la percezione della profondità e poi paragonarla a quello che gli audiofili sostengono che sia molto importante nella riproduzione della musica. Discorso fatto e rifatto centinaia di volte.
Dufay Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 12 minuti fa, Erik il Rosso ha scritto: @ilmisuratore grazie per l’argomento molto interessante e direi fondamentale nella percezione del nostro impianto. Concordo che il termine è aspetto più indicato e interessante da valutare sia la “spazialità” come da te precisato in uno dei primi post. Meglio, Intendo la cd. Aria o vibrazione, ambienza …percepibile come contorno della riproduzione, spesso non identificabile se non quando manca. Per curiosità, un esempio lampante è quello del pezzo che cito di seguito (peraltro gran bel disco). A circa 38/40 secondi dall’inizio dopo le parole “buenos aires” si dovrebbe sentire un “buco nero” probabilmente dovuto ad una interruzione di registrazione mal gestita. Mi ha colpito quando lo ho percepito. Disco bellissimo anche come registrazione. Molto adatto a definire la scena sonora. Una delle registrazioni più "live" che conosca. Mi sono addirittura commosso durante una prova di casse.
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre Autore Inviato 21 Ottobre 10 minuti fa, Titian ha scritto: Con un compattone non ho mai avuto la possibilità di concentrarmi sulla musica ...ecco, a te il "compattone" non ti fa concentrare, segno che la qualità modesta della riproduzione alla fine un certo effetto lo provoca 1
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre Autore Inviato 21 Ottobre 18 minuti fa, Erik il Rosso ha scritto: @ilmisuratore grazie per l’argomento molto interessante e direi fondamentale nella percezione del nostro impianto. Concordo che il termine è aspetto più indicato e interessante da valutare sia la “spazialità” come da te precisato in uno dei primi post. Meglio, Intendo la cd. Aria o vibrazione, ambienza …percepibile come contorno della riproduzione, spesso non identificabile se non quando manca. Per curiosità, un esempio lampante è quello del pezzo che cito di seguito (peraltro gran bel disco). A circa 38/40 secondi dall’inizio dopo le parole “buenos aires” si dovrebbe sentire un “buco nero” probabilmente dovuto ad una interruzione di registrazione mal gestita. Mi ha colpito quando lo ho percepito. ...eh...devo procurarmelo, questo bel disco ancora non è nel mio archivio
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