OLIMPIA2 Inviato Mercoledì alle 11:49 Inviato Mercoledì alle 11:49 @Erik il Rosso la variazione della distanza è cosa ben diversa dalla scena audiofila.
OLIMPIA2 Inviato Mercoledì alle 11:51 Inviato Mercoledì alle 11:51 @bluenote dal vivo, se chiudi gli occhi, tutta questa scena non c'è.
Titian Inviato Mercoledì alle 12:13 Inviato Mercoledì alle 12:13 22 minuti fa, one4seven ha scritto: Vedi in caso delle processioni Pasquali con i "fermi" sulle varie stazioni (chi è cattolico capirà, io non lo sono 😂). se non mi sbaglio queste processioni sono di fuori dove il rapporto suono diretto / suono riflesso nettamente diverso da quello in chiesa. La psicoacustica, dopo diversi studi, ha la propria posizione sul come l'uomo è capace di percepire la profondità di una fonte sonora. Sottolineo sto parlando solo di profondità. Ma lo sappiamo che gli audiofili sono essere con poteri uditivi sovrannaturali.
bluenote Inviato Mercoledì alle 12:29 Inviato Mercoledì alle 12:29 32 minuti fa, OLIMPIA2 ha scritto: @bluenote dal vivo, se chiudi gli occhi, tutta questa scena non c'è. Boh, forse avro' le visioni solo io allora, sia a occhi chiusi che aperti. Ripeto, l'altra sera, Messiah di Haendel. Voci soliste a 4 metri da me, orchestra tra i 6 e gli 8 metri, coro su 2 file a circa 10/12. Io le distanze le "vedevo" tutte tranquillamente. Forse dipende dal punto di ascolto. Piu' stai avanti, piu' e' facile individuare i piani sonori, piu' indietro, il tutto tende ad amalgamarsi.
Titian Inviato Mercoledì alle 12:51 Inviato Mercoledì alle 12:51 7 minuti fa, bluenote ha scritto: Piu' stai avanti, piu' e' facile individuare i piani sonori, piu' indietro, il tutto tende ad amalgamarsi. esatto, una parte dipende dal rapporto suono diretto e riflesso, tutto è una questione di esperienza nella vita e molto influsso hanno gli occhi come pure l'intensità sonora. In generale il nostro sistema uditivo stima che il musicista con l'intensità sonora più elevata al punto d'ascolto come quello più vicino. Se un musicista che suona sempre alla stessa intensità si muove sempre più in avanti, allora sì che l'udito umano si rende conto dell'avvicinamento. Ma già con fonti sonore che si muovono in direzioni (profondità) diversi l'udito avrà i suoi problemi.
one4seven Inviato Mercoledì alle 12:56 Inviato Mercoledì alle 12:56 44 minuti fa, Titian ha scritto: queste processioni sono di fuori No, parlo sempre di "eventi" interni alle chiese. 6 minuti fa, Titian ha scritto: Se un musicista che suona sempre alla stessa intensità si muove sempre più in avanti, allora sì che l'udito umano si rende conto dell'avvicinamento. Esatto. È proprio di questo che stiamo parlando. È chiaro che il passaggio da "in fondo alla chiesa" a "vicino a te" nella parte opposta, sostanzialmente è un crescendo.
Vmorrison Inviato Mercoledì alle 13:06 Inviato Mercoledì alle 13:06 40 minuti fa, bluenote ha scritto: Boh, forse avro' le visioni solo io allora, sia a occhi chiusi che aperti. Ripeto, l'altra sera, Messiah di Haendel. Voci soliste a 4 metri da me, orchestra tra i 6 e gli 8 metri, coro su 2 file a circa 10/12. Io le distanze le "vedevo" tutte tranquillamente. Forse dipende dal punto di ascolto. Piu' stai avanti, piu' e' facile individuare i piani sonori, piu' indietro, il tutto tende ad amalgamarsi. Ma che sei Audiofilo? Hai anche sentito il neroinfrastrumentale?
Dufay Inviato Mercoledì alle 13:20 Inviato Mercoledì alle 13:20 49 minuti fa, bluenote ha scritto: Boh, forse avro' le visioni solo io allora, sia a occhi chiusi che aperti. Ripeto, l'altra sera, Messiah di Haendel. Voci soliste a 4 metri da me, orchestra tra i 6 e gli 8 metri, coro su 2 file a circa 10/12. Io le distanze le "vedevo" tutte tranquillamente. Forse dipende dal punto di ascolto. Piu' stai avanti, piu' e' facile individuare i piani sonori, piu' indietro, il tutto tende ad amalgamarsi. E ci mancherebbe altro... C'è però chi ascolta dal bar quindi sente tutto mescolato come il Martini di James Bond 1
Vmorrison Inviato Mercoledì alle 13:52 Inviato Mercoledì alle 13:52 @davenrk questa registrazione è del 1965….andiamo ot.
Erik il Rosso Inviato Mercoledì alle 14:16 Inviato Mercoledì alle 14:16 Le mie orecchie ed il mio cervello mi rappresentano profondità e larghezza ovviamente con registrazioni che la contengono. Spesso, purtroppo invece di una scena sascoltiamo un gran guazzabuglio di strumenti confusi o registrati in parte a dx e altra parte a sx,spesso pianoforte o batteria. Se non si percepisce, per me colpa della registrazione, dell’impianto mal settato…. O delle orecchie..
Erik il Rosso Inviato Mercoledì alle 18:28 Inviato Mercoledì alle 18:28 6 ore fa, OLIMPIA2 ha scritto: @Erik il Rosso la variazione della distanza è cosa ben diversa dalla scena audiofila. Non fa parte della scena? Definizione di scena esclusa la distanza? Quale è ?
feli Inviato Giovedì alle 09:02 Inviato Giovedì alle 09:02 E io distinguerei anche tra ambienza e localizzazione dell'immagine sonora . Alcuni dichi anche tra quelli indicati sopra, hanno più ambienza che precisione della localizzazione dei singoli strumenti . Viceversa altri e cito solo a titolo di esempio gli Egea dei bei tempi, con il tecnico Francesco Cianfruglia alla console, ancora oggi suonano con una localizzazione dei (generalmente pochi) singoli strumenti a volte stupefacente e punto o pochissima ambienza, probabilmente il Teatro Morlacchi di Perugia è piuttosto assorbente (francamente non ricordo bene, pur avendo assistito ormai troppi anni orsono, ad un concerto del quintetto di Enrico Pieranunzi).
Dufay Inviato Giovedì alle 09:28 Inviato Giovedì alle 09:28 25 minuti fa, feli ha scritto: E io distinguerei anche tra ambienza e localizzazione dell'immagine sonora . Alcuni dichi anche tra quelli indicati sopra, hanno più ambienza che precisione della localizzazione dei singoli strumenti . Viceversa altri e cito solo a titolo di esempio gli Egea dei bei tempi, con il tecnico Francesco Cianfruglia alla console, ancora oggi suonano con una localizzazione dei (generalmente pochi) singoli strumenti a volte stupefacente e punto o pochissima ambienza, probabilmente il Teatro Morlacchi di Perugia è piuttosto assorbente (francamente non ricordo bene, pur avendo assistito ormai troppi anni orsono, ad un concerto del quintetto di Enrico Pieranunzi). O forse mettono i microfoni vicini.
OLIMPIA2 Inviato Giovedì alle 11:11 Inviato Giovedì alle 11:11 16 ore fa, Erik il Rosso ha scritto: Non fa parte della scena? Definizione di scena esclusa la distanza? Quale è ? Per me la "scena" non esiste. È un concetto puramente audiofilo. 1
Mamo Inviato Giovedì alle 11:31 Inviato Giovedì alle 11:31 Io ho sempre considerato la "scena" come un bassorilievo.
Titian Inviato Giovedì alle 11:38 Inviato Giovedì alle 11:38 22 minuti fa, OLIMPIA2 ha scritto: Per me la "scena" non esiste. È un concetto puramente audiofilo. E come lo chiami quel percepire in una sala da concerto timbri, colorazioni e intensità sonore diverse davanti a te a dipendenza dalla direzione o posizione nello spazio davanti a te?
Erik il Rosso Inviato Giovedì alle 11:39 Inviato Giovedì alle 11:39 @OLIMPIA2 bene, ne prendo atto, per curiosità e mia ignoranza, leggo «Industry » sul profilo, a cosa si riferisce?
Dufay Inviato Giovedì alle 11:43 Inviato Giovedì alle 11:43 10 minuti fa, Mamo ha scritto: Io ho sempre considerato la "scena" come un bassorilievo. Dovrebbe essere un tutto tondo
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