CDJ Inviato 15 ore fa Inviato 15 ore fa 46 minuti fa, dec ha scritto: A parte che se guardi le recensioni in rete la fama è sempre stata ottima, ma se alle 420 aggiungi un sub Neumann con DSP questi si occupa anche del DSP del satelliti (chiamiamoli satelliti...) Va bene, io naturalmente ho un parere favorevole, però non ricordo dove avevo letto delle recensioni? Non ottimale diciamo. Io le avevo ascoltate senza subwooferPer quanto mi riguarda io prevedo di acquistarle Tra qualche anno quando andrò in pensione che avrò anche la possibilita' di avere. Una stanza. Di almeno 30 m² solo per l'ascolto,anche se probabilmente conserverò le Paradigm Founder 120 H ibride con cui mi trovo benissimo .
dec Inviato 15 ore fa Inviato 15 ore fa @CDJ Tra qualche anno dovrebero uscire le eredi delle 420 col DSP incorporato, almeno a sentire i rumors che girano. Meglio ancora. 1
Questo è un messaggio popolare. widemediaphotography Inviato 15 ore fa Questo è un messaggio popolare. Inviato 15 ore fa L'architettura dei sistemi PA è piuttosto distante dai quelli Hi-Fi e i diffusori non fanno eccezione. Nei dispositivi home l'adozione di sistemi attivi, una volta superate le difficoltà iniziali nella messa a punto, i vantaggi derivanti dall'integrazione dei componenti con un crossover digitale e DSP sono infatti piuttosto decisivi. Queste tecnologie consentono una precisione impensabile nella gestione del segnale, per i sistemi Home, garantendo una maggiore coerenza di fase, l’allineamento temporale esatto tra i driver e una flessibilità di Room Correction già inclusa. A mio avviso, l'enorme possibilità di controllo e di ottimizzazione offerte dall'elettroniche attive nel dominio digitale rende di fatto obsoleta la scelta di un sistema Hi-Fi basato su architetture passive tradizionali. Quest’ultima affermazione farà storcere il naso a molti dei qui presenti… mentre la prima cosa che trapela, è che le pippe Hi-Fi rimangono veramente tante, mentre le cose che contano sono semplicemente ignorate nello stesso ambito. Ma tant’è! 3 1
Dufay Inviato 15 ore fa Inviato 15 ore fa 4 minuti fa, widemediaphotography ha scritto: L'architettura dei sistemi PA è piuttosto distante dai quelli Hi-Fi e i diffusori non fanno eccezione. Nei dispositivi home l'adozione di sistemi attivi, una volta superate le difficoltà iniziali nella messa a punto, i vantaggi derivanti dall'integrazione dei componenti con un crossover digitale e DSP sono infatti piuttosto decisivi. Queste tecnologie consentono una precisione impensabile nella gestione del segnale, per i sistemi Home, garantendo una maggiore coerenza di fase, l’allineamento temporale esatto tra i driver e una flessibilità di Room Correction già inclusa. A mio avviso, l'enorme possibilità di controllo e di ottimizzazione offerte dall'elettroniche attive nel dominio digitale rende di fatto obsoleta la scelta di un sistema Hi-Fi basato su architetture passive tradizionali. Quest’ultima affermazione farà storcere il naso a molti dei qui presenti… mentre la prima cosa che trapela, è che le pippe Hi-Fi rimangono veramente tante, mentre le cose che contano sono semplicemente ignorate nello stesso ambito. Ma tant’è! Decisivi per gli ignari di altro.
magicaroma Inviato 15 ore fa Inviato 15 ore fa 1 ora fa, Giannimorandi ha scritto: è l'impianto che usa Lincetto della velut luna A beh, una garanzia
Jarvis Inviato 14 ore fa Inviato 14 ore fa 4 ore fa, captainsensible ha scritto: plasticosi sono quelli economici, perchè quelli "in voga" sono in legno e non te li regalano. L'aspetto è sempre nero e plasticoso. Dopodiché se la struttura interna è di legno o suoi derivati e non in pura plastica mi pare il minimo.
widemediaphotography Inviato 14 ore fa Inviato 14 ore fa 30 minuti fa, Dufay ha scritto: Decisivi per gli ignari di altro. Tutto può essere, ma ai limiti oggettivi non ci sono molti rimedi...
Dufay Inviato 14 ore fa Inviato 14 ore fa 13 minuti fa, widemediaphotography ha scritto: Tutto può essere, ma ai limiti oggettivi non ci sono molti rimedi... Quali sarebbero i limiti oggettivi?
widemediaphotography Inviato 14 ore fa Inviato 14 ore fa 5 minuti fa, Dufay ha scritto: Quali sarebbero i limiti oggettivi? Riferendoci escusivamente a quelli quantificabili, costituiscono un nutrito elenco che si trova fissato in letteratura...
Dufay Inviato 14 ore fa Inviato 14 ore fa 13 minuti fa, widemediaphotography ha scritto: Riferendoci escusivamente a quelli quantificabili, costituiscono un nutrito elenco che si trova fissato in letteratura... Tipo?
widemediaphotography Inviato 11 ore fa Inviato 11 ore fa 2 ore fa, Dufay ha scritto: Tipo? Come ho già avuto modo di sottolineare in un’altra discussione, la fama e la reputazione che ti precedono, frutto della tua esperienza nella realizzazione di eccellenti diffusori DIY, unite al sincero rispetto che nutro nei tuoi confronti, mi spingono a sottrarmi a un confronto diretto, per non rischiare di scalfire l’immagine che ti sei guadagnato sul campo. Tuttavia, se mi chiedessi perché un sistema passivo non può competere con uno attivo, ti risponderei senza esitazione: "Perché un crossover passivo non può sapere cosa accade dopo di lui, mentre un crossover attivo lo sa già prima." 1
Dufay Inviato 10 ore fa Inviato 10 ore fa 44 minuti fa, widemediaphotography ha scritto: Come ho già avuto modo di sottolineare in un’altra discussione, la fama e la reputazione che ti precedono, frutto della tua esperienza nella realizzazione di eccellenti diffusori DIY, unite al sincero rispetto che nutro nei tuoi confronti, mi spingono a sottrarmi a un confronto diretto, per non rischiare di scalfire l’immagine che ti sei guadagnato sul campo. Tuttavia, se mi chiedessi perché un sistema passivo non può competere con uno attivo, ti risponderei senza esitazione: "Perché un crossover passivo non può sapere cosa accade dopo di lui, mentre un crossover attivo lo sa già prima." Certo che lo sa. Nulla di buono.. Però io sto aspettando quali possono essere i reali vantaggi sonori del crossover attivo.
dariosch Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa Beh, dipende, ci sono crossover attivi minimali e più sofisticati, non generalizzerei, con il passivo si possono fare cose che in attivo non si può fare, tipo variare il "Q" del taglio. Comunque nei tweeter, in passivo è più musicale e naturale, ai tempi del car-audio con DSP e bi-triamplificazione, si preferiva il misto, attivo mediobassa e passivo i tw.
Questo è un messaggio popolare. dec Inviato 9 ore fa Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 ore fa Faccio un copia-incolla di un intervento di @Erik il Rosso in altro argomento, visto che si sta parlando delle stesse cose, sperando che l'autore non se ne abbia a male. "Rispetto ogni opinione, ma secondo me (e secondo ATC con cinquantanni di esperienza e che fa medesimi modelli attivi e passivi e i recensori che li hanno confrontati più volte in diverse prove disponibili anche sul web con identico responso a favore degli attivi, sono oggettivamente superiori al medesimo modello passivo per i motivi ben spiegati anche nell’articolo che riporto Crossover Più Precisi: I filtri attivi (che operano a basso livello di segnale prima dell'amplificazione) consentono il controllo indipendente di livello, fase (tempo) e frequenza. Questo non è possibile con i crossover passivi (che operano ad alto livello tra amplificatore e altoparlanti), dove qualsiasi modifica influenza sia il livello che la fase. • Stabilità Termica: La performance dei crossover attivi non è alterata dalla temperatura della bobina mobile (che aumenta con l'SPL), cosa che invece accade nei crossover passivi, portando a differenze nel suono tra basso e alto volume. • Minore Distorsione di Intermodulazione (IMD): Poiché gli amplificatori separati in un sistema attivo sono posizionati dopo il crossover, ciascuno opera solo su una banda di frequenza limitata. Questo riduce la distorsione di intermodulazione fino a 20 dB in meno rispetto a un sistema passivo equivalente. • Migliore Controllo e Efficienza: Un amplificatore dedicato per ciascun altoparlante è ottimizzato per pilotare solo quel driver specifico e non deve affrontare l'inefficienza e la resistenza aggiuntive dei componenti induttivi del crossover passivo. • Integrazione Ottimizzata: Il design attivo rappresenta un accoppiamento ottimizzato tra amplificatore e altoparlante, garantendo le migliori prestazioni possibili che un sistema separato (amplificatore esterno + diffusore passivo) difficilmente può eguagliare." Le motivazioni riportate da ATC sono oggettive e tecnicamente inappuntabili, quindi le eventuali risposte dovrebbero mantenere lo stesso tenore di oggettività, senza scadere nel solito "secondo me", "a casa mia", "dalle prove che ho fatto" che lasciano il tempo che trovano. No, perchè se oggi stiamo ancora a discutere di fatti che dovrebbero essere acclarati beh, almeno un principio di approccio scientifico lo vorrei leggere... 4 1
dariosch Inviato 8 ore fa Inviato 8 ore fa Ok, ma nel post si parla di casse professionali, le db Technologies da 489€, non delle ATC da 3-7000€, imho...
Giannimorandi Inviato 8 ore fa Inviato 8 ore fa Il tread era partito con diffusori PA da palco e siamo arrivati in studio, non sono la stessa tipologia anche se messe a punto possono suonare entrambe bene
Luca44 Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa Hanno parlato benissimo di queste, costano più di quelle fa te individuate ma pare siano ottime anche utilizzate in casa però non le ho ascoltate. DZR315 / DZR315WDiffusore amplificato
Luca44 Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa Tra qualche settimana a Roma andrò ad ascoltare un diffusore storico tra quelli PA, in una demo in cui ci saranno pure Klipschorn pilotate con valvolari Dissanayake on presenza del famoso costruttore/artigiano. Tanto per ascoltare due mondi differenti a confronto.
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