indifd Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre Ho letto dei contributi che: a) certificano l'autore in modo perfetto manco il TUV b) meritano di essere memorizzati per il futuro (cosa che ho fatto) Non aggiungo altro dato che siamo a Natale e dobbiamo essere tutti più buoni Peace and love Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648795 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Savgal Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre @appecundria In risposta all'incipit del thread, se gli occupati aumentano in imprese a bassa produttività, penso ad esempio al settore turismo, l'incremento della ricchezza corrisponde quasi esclusivamente alla retribuzione del neoassunto. Lo stesso avviene se assumo un impiegato con bassa qualifica nel pubblico. Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648804 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
PL-L1000 Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre 26 minuti fa, Savgal ha scritto: la pratica senza la teoria è cieca, la teoria senza la pratica è vuota. La sfida del presente è riuscire a coniugare teoria e pratica, anche rivalutando la manualità. Ritengo che solo questo connubio consente di seguire i continui mutamenti cui sono soggetti mestieri e professioni Parole sagge. Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648811 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
extermination Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre La “dura” realtà è che un diplomato e/o un neo laureato per quanto bravi che siano, devono imparare a “lavorare”, quindi o li si mette nelle condizioni per farlo oppure son caxxi. Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648817 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dariob Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre 5 ore fa, mozarteum ha scritto: Direi invece che se si studia bene e si ha un pizzico di buona sorte (questa agisce in ogni sfera dell’esistenza a partire dalla salute), si campa sovranamente in dovizia di mezzi e di spirito, e hai detto niente Posso dire una banalità (ne dico tante, una + una -)? Il 'nostro' idraulico cambia ogni paio d'anni auto, alternando Porsche Panamera e Tesla nuove. Sono 3 anni che vorrei sostituire una vasca con un piano doccia. 3 anni di promesse vane. Imho lavoro troppo 'piccolo', un paio di migliaia di euro! Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648818 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. Savgal Inviato 7 Dicembre Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 7 Dicembre Oggi sul Corriere della Sera (in topic) L’Italia lavora ma non cresce di Mauro Magatti | 6 dicembre 2025 L’occupazione è ai massimi storici, però sotto questa immagine positiva emergono fragilità. La sindrome della rendita Con il tasso di occupazione ha raggiunto il massimo storico, l’Italia di oggi sembra più che mai rispettare il dettame costituzionale che parla di una Repubblica fondata sul lavoro. In effetti, il dato è incoraggiante, anche se l’immagine che fornisce è parziale. La quantità del lavoro non basta a descrivere la realtà: i salari sono tra i più bassi dell’Unione Europea, la produttività stagna, la qualità dei contratti è ridotta e la mobilità sociale bloccata. Così, sotto la superficie di un Paese che «lavora», affiora l’immagine di un Paese che non cresce più. Economicamente e demograficamente. Un paese «tentato» dalla via facile, ma pericolosa, della rendita. Sono diversi i sintomi convergenti che si allineano in una propria sindrome. Come sappiamo, il numero altissimo di giovani NEET segnala la rottura del patto generazionale. Il ritiro di tanti ragazzi dal lavoro e dallo studio non è un capriccio, ma il sintomo di un sistema percepito come bloccato: salari insufficienti, lavori discontinui, costi della vita troppo alti, scarsa fiducia nelle istituzioni. Un fenomeno che non va dissociato dall’acuirsi della crisi demografica: nel 2024 siamo arrivati a 370.000 nati, un dato impensabile fino a pochi anni fa. Mentre continua l’emorragia dei giovani più motivati che lasciano il paese dice di un paese che offre poche possibilità. Un secondo sintomo riguarda l’imprenditorialità, da sempre uno dei tratti distintivi del nostro paese. Anche qui i dati non sono positivi. Sono lontani i tempi in cui l’Italia era una fucina di nuove imprese. Ma se aprire un’attività è troppo rischioso, troppo costoso o troppo complicato, la società e l’economia diventano stagnanti: semplicemente perché il valore si sposta da chi lo genera lavorando a chi lo sfrutta possedendolo. Una tendenza rafforzata dalle tante PMI che, a fronte di un contesto burocratico e fiscale poco amichevole e alle tante sfide commerciali e tecnologiche, nel momento del ricambio generazionale preferiscono vendere a fondi o a multinazionali, assicurando una rendita cospicua per gli eredi. Un terzo sintomo ha a che fare con la crescita del risparmio e il declino degli investimenti. Sia pubblici che privati. Così l’Italia vive nel paradosso di avere ancora una consistente ricchezza privata che, invece di sostenere la crescita, alimenta la rendita finanziaria. Complice un sistema creditizio con banche sempre più speculative, orientate alla gestione finanziaria anziché al sostegno dell’economia reale. Ma senza credito produttivo, le imprese non riescono a innovare. La scarsa propensione all’investimento riguarda anche lo Stato che, nonostante la boccata di ossigeno del Pnrr, ha accumulato ritardi sempre più importanti. In un paese in cui gli interessi del debito tolgono risorse per i servizi essenziali (in primis la sanità) diventa difficile investire in infrastrutture o in ricerca (dove siamo lontanissimi dai livelli tedeschi o francesi, nettamente sotto la media dell’Ocse). Un quarto sintomo si vede nel mercato immobiliare, dove si registra l’aumento dei valori in presenza di una quota significativa di patrimonio che rimane inutilizzata. Per chi se lo può permettere, la seconda o la terza casa diventano beni speculativi, anche grazie alle nuove opportunità offerte dagli affitti brevi, che in molte città turistiche garantiscono rendimenti superiori al lavoro. La casa, invece di essere un bene d’uso, diventa un asset finanziario che avvantaggia più abbienti e rende più difficile studiare, lavorare, intraprendere. Infine, persistono gli sprechi e le distorsioni redistributive del bilancio pubblico. La moltiplicazione dei bonus non combatte l’impoverimento ma alimenta micro-rendite da soprwvvivenza. Il problema non è il welfare, ma la sua degenerazione: che si ha quando perde la funzione abilitante e diventa un sostegno passivo in un sistema che non investe sul futuro. Il problema è che un paese attirato dalle sirene della rendita si regge su diseguaglianze sempre maggiori. Come è evidente nelle distorsioni del mercato del lavoro dove in molti settori (agricoltura, logistica, cura, ristorazione) sono tollerate ampie sacche di sfruttamento, in particolare di quello immigrato. Insomma, l’Italia è a un bivio: scegliere la via facile della rendita significa andare verso una società più ingiusta, più chiusa, più fragile. Dove crescono la cultura della rassegnazione — «tanto non cambia nulla» — e della furbizia — «meglio approfittare delle pieghe del sistema». Ma se si vuole tornare a guardare avanti — economicamente e demograficamente — bisogna sapere che i sintomi della sindrome vanno combattuti con un’azione sistemica, ispirata a un disegno generale. Non tutto è perduto. L’Italia ha ancora una grande ricchezza e ha ancora un po’ di tempo. Ma non molto. Se si dovesse decidere di non agire, è bene però sapere che l’anello debole sarà la democrazia. Meglio pensarci in tempo. 2 2 Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648819 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Jack Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre 8 ore fa, damiano ha scritto: Su questo punto hai ovviamente ragione, ed ora ti spiego perché la penso, ma mica solo io, come ho scritto e sono sicuro che li sai anche tu. Dei 6000 miliardi 1500 sono investiti all'estero ed altri 1500 circa sono fermi sui conti correnti, tutto a spanne abbastanza corrette. Quindi l'azione virtuosa che tu descrivi incide sul valore del pil italiano per metà del potenziale disponibile. Ecco perché parlo di "problema"..... Ciao D. certo, ma è diverso da cosa avevi scritto prima. Purtroppo c’è molta ignoranza finanziaria e per questo così tanti soldi vengono tenuti fermo sui conti correnti. Andrebbero tassato al 5% annuo azzerando nel contempo la tassazione sulle plusvalenze di chi tiene almeno 5 anni azioni di aziende italiane (EU permettendo, oppure Eu così permette)… vedi come si mettono a correre i cc. Un sacco di gente studia 20 anni e più per guadagnare bene eppoi non sa cosa fare coi soldi che gli avanzano lasciandoli abbandonati sul conto corrente o regalando i rendimenti alle banche che ingerlano fondi comuni, ove è noto guadagnano solo loro lasciando briciole al somaro di turno, quando va bene, quando va male sonore perdite. L’arte dell’investimento andrebbe insegnato dalla prima media. Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648843 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
extermination Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre CRIF- Finanziamenti Imprese in crescita (+13%): rischio stabile, criticità per tessile e costruzioni. Il primo semestre del 2025 conferma la crescita degli importi erogati alle imprese, avviata ad inizio anno, beneficiando della riduzione dei tassi di interesse che ha reso più favorevoli le condizioni di accesso al credito. In particolare, nei primi 6 mesi gli importi erogati alle imprese sono cresciuti del 13% rispetto all’anno precedente. Stabile invece la rischiosità creditizia a giugno 2025, con un tasso di default medio al 3,0% (3,0% anche a dicembre 2024), confermando la tenuta delle imprese italiane nonostante un contesto caratterizzato dall’elevato livello di incertezza globale e dalle tensioni commerciali. Tale evidenza trova riscontro anche nei tassi di default per forma giuridica: Ditte Individuali e Società di Persone 2,9% (2,9% entrambe anche a dicembre 2024), Società di Capitali 3,1% (rispetto al 3,2% di dicembre 2024). Questa è la fotografia che emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Imprese realizzato da CRIF e presentato in occasione dell’evento annuale Tomorrow Speaks dedicato al tema della crescita sostenibile. Lo studio analizza periodicamente i principali indicatori relativi all’andamento del credito di un campione di oltre 2,5 milioni di imprese monitorate, elaborati sulla base del patrimonio informativo del Sistema di Informazioni Creditizie EURISC. Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648852 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
extermination Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre Il secondo trimestre del 2025 ha segnato un aumento dell'erogazione di fondi alle imprese, proseguendo il trend positivo di inizio anno e beneficiando di un accesso al credito più agevole rispetto all'anno precedente, nonostante la persistente incertezza globale. Proprio per far fronte a tale contesto, la BCE ha recentemente optato per la stabilizzazione dei tassi di interesse, pur in presenza di un'inflazione contenuta. Questa crescita degli importi si colloca in un quadro di rischio stabile per le imprese italiane, a conferma della loro solidità nonostante un mercato difficile, influenzato dalle politiche tariffarie dell'amministrazione Trump, dall'instabilità geopolitica e dalle problematiche nelle catene di fornitura. La situazione è complicata anche da un dollaro debole contro l'euro, che limita la competitività delle aziende europee, e di conseguenza di quelle italiane, sui mercati internazionali. Ciononostante, le prospettive per il resto del 2025 rimangono positive e in linea con i primi sei mesi, sebbene restino sensibili all'evoluzione dello scenario globale, come ha sottolineato Luca D’Amico, CEO di CRIF Ratings. Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648855 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mozarteum Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre 2 ore fa, dariob ha scritto: Il 'nostro' idraulico cambia ogni paio d'anni auto, alternando Porsche Panamera e Tesla nuove. Non mi impressiona Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648924 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
extermination Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre 16 minuti fa, mozarteum ha scritto: impressiona Impressionerebbe di più saper le spose che ha trombato. 2 Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648930 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mozarteum Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre Secondo me e’ un mito questo, anche se non posso escludere che un uomo che abbia una tuta schizzata d’acque incerte e mani con unghie non immacolate aduse a svitar sifoni per tacer d’altro, possa esercitare un fascino animalesco su donne della stessa pasta 1 Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648934 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Martin Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre 10 minuti fa, extermination ha scritto: Impressionerebbe di più, saper le spose che ha trombato. non per nulla a Milano l'idraulico è detto el trombee 1 Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1648938 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
appecundria Inviato 7 Dicembre Autore Condividi Inviato 7 Dicembre 5 ore fa, indifd ha scritto: Non aggiungo altro dato che siamo a Natale Grazie per averci informato del fatto che ti facciamo ridere. Se tu volessi anche dire la tua sul topic sarebbe interessante. Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1649070 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Jack Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre 3 ore fa, extermination ha scritto: Impressionerebbe di più saper le spose che ha trombato. Uno dei miei amici d’infanzia, onorato trumbee nella zona del monte bré, lugano, ha trombato il fior fiore delle ricche annoiate che ivi hanno villa e lussuosi appartamenti. A 5000€ al mese più laute mance che usano molto nel luogo. Ma è bello proprio. Bello ed aitante ancora adesso che si è ritirato, ha un anno più di me, sembra mio figlio quasi Non vale per tutti, i miei idraulici personali, fratelli, anch’essi amici d’infanzia ed uno compagno di classe niente, neanche uno sgarro. Lavorano sempre insieme… e quando trombi così? Non orrendi ma nemmeno belli oltretutto Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1649125 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
indifd Inviato 8 Dicembre Condividi Inviato 8 Dicembre 2 ore fa, appecundria ha scritto: Se tu volessi anche dire la tua sul topic sarebbe interessante. Ho sbagliato/ecceduto un paio di volte con i miei commenti, non mi sembra il caso di arrivare al terzo mio errore in breve tempo, devo esercitare l'autocontrollo, ma leggendo un certo intervento è stato un bel test per me controllare e passare da: a) quello che penso b) quello che è giusto pubblicare per rispettare tutto quello che si deve rispettare Altra considerazione molto interessante per me: a) se leggo delle valutazioni che sono oltre, ma veramente oltre per me, per fare un esempio è stato come leggere l'apologia della pizza con ananas per te come blasfemia e visione barbarica b) poi non leggo praticamente nessuna obiezione, solo una minima da parte di tutti quelli che hanno letto una tale perla, allora significa solo che sono io in assoluta minoranza e per la maggioranza dei lettori nulla osta o persino in parte condividono quanto scritto anche se ha una natura specialistica e non molto generalista Quindi se nulla osta per la maggioranza ne prendo atto, sono democratico di natura Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1649141 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
appecundria Inviato 8 Dicembre Autore Condividi Inviato 8 Dicembre 7 ore fa, indifd ha scritto: poi non leggo praticamente nessuna obiezione, solo una minima da parte di tutti quelli che hanno letto una tale perla, Può essere uno stile di discussione, quello di non generare intasamenti contestando ogni particolare di una opinione che non ci garba. Glissando, il dibattito diventa più scorrevole, agile, sintetico. Sono scelte personali Link al commento https://melius.club/topic/27541-lenigma-delle-nuove-occupazioni/page/6/#findComment-1649162 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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