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Melius Club

Si può misurare la qualità sonora? Non credo


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Mighty Quinn
45 minuti fa, grisulea ha scritto:

elevare un segnale elettrico è una faccenda risolta da un secolo. Oggi si fa con qualche decina di euro.

Lo sanno, lo sanno....non vogliono ammetterlo a se stessi

Col tempo, intanto si va in semifinale, poi ne riparliamo

1 ora fa, grisulea ha scritto:

elevare un segnale elettrico è una faccenda risolta da un secolo. Oggi si fa con qualche decina di euro.

Ah sicuramente 

Poi possiamo valutare cosa ci sia saltato fuori 

Ma hai mai scambiato due chiacchiere con un progettista di elettroniche?

3 ore fa, grisulea ha scritto:

ma credo basti.

Si e avanza, l’ascolto non è un simposio tra microchirurghi tutti bravi in teoria e poi capaci soli di creare mostri tutti uguali, l’ascolto è emozione. Prova a misurare...😉

  • Melius 1
Mighty Quinn
3 minuti fa, flamenko ha scritto:

l’ascolto è emozione

Non ci piove

Il resto è accademia 

A me basta e avanza un mp3 per emozionarmi 

Tipo questa meravigliosa anteprima del concerto a cui assistero' tra qualche giorno 

(credo i biglietti siano ancora in vendita)

 

Mighty Quinn
5 ore fa, Grancolauro ha scritto:

quanto più l'ascotatore-tipo che usi per testare il modello è un ascoltatore generico (ad esempio: chi possiede un impianto hifi), tanto più grande sarà il margine di errore statistico, e dunque minore la capacità predittiva del modello

Yep

5 ore fa, Grancolauro ha scritto:

la qualità del suono è una variabile soggettiva. A me sembra che questo sia impreciso, e ho cercato di spiegare perché. Soggettivo non equivale ad arbitrario, e la statistica applicata ai modelli, se usata bene, consente di fare previsioni abbastanza accurate con riguardo ad ascoltatori-tipo specifici. Da qui a dire che le misure determinano la qualità del suono, o che la qualità del suono è un dato oggettivo, ce ne passa tuttavia.

Interpretando alla lettera ok

Ma non intendevo scrivere un testo scientifico,  ci mancherebbe.....ne scrivo tutti i giorni e si fa sempre fatica ad azzeccare i termini giusti

Penso di averlo di fatto già chiarito 

Non va bene il termine qualità?

Si potrebbe sostituire qualità con correttezza 

Il discorso rimane

Parlo di dati quantitativi oggettivi dimostrabili ripetibili

poi, come scritto più volte a ciascuno può piacere un suo suono...e questa è la parte soggettiva 

Ma quella oggettiva rimane

La correttezza di riproduzione come dato oggettivo esiste 

E si misura facilmente 

E in questo contesto di fatto e' una cosa molto simile alla qualità,  e oggettiva per giunta 

E aggiungo che siccome in audiofilia qualità vuol dire in genere "costa un botto", io sostengo che è una cosa non vera

Dimostrabilmente 

E chi sostiene che solo se costa un botto è di qualità (per conferma basta guardare la maggior parte dei thread di cavi, dac, finali...), secondo me sbaglia 

Scambia la suggestione e i centinaia di bias,  tutta roba soggettiva per eccellenza,  per dato oggettivo 

E in più fanno tanta fatica ad ammetterlo 

 

41 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Perché tanto oscurantismo? 

 

Lo diceva il mio professore di storia quando parlava dei regimi  dittatoriali - perdona dove è che trovi vi sia oscurantismo?

 

Io non lo percepisco: tu hai a casa macchine che costano relativamente poco e performanti come altre invece che sono molto molto esclusive: lì sicuramente in queste macchine top che hai,  un progettista o un pool hanno perseguito una loro idea di musica , un loro approccio per il design del lay-out elettrico - un progetto di circuito elettrico - un progetto anche del case - anche tu hai oggetti scavati dal pieno.

 

Questi progettisti di macchine che hai hanno sicuramente misurato ma anche ascoltato e interpretato - hai in casa anche tu un approccio interpretativo del suono e della musica -

 

Dove vedi l'oscurantismo ? - perdona Fabio ma non ho capito.

Mighty Quinn
6 minuti fa, Cano ha scritto:

Quali sarebbero questi parametri?

Secondo maggior parte di audiofili:

Prezzo, peso, blasone, vox guru (o guri.... sarà genitivo? Seconda? Quarta? Chiediamo al buon Leonida)

Secondo chi non ha fede nel totem hiend: già detto tante volte

Voi continuate a tremare ad ogni giro di femtosecondo che i bravi santoni vi dicono che vi serve il femtococco sennò il nero intravisto non va buono

 

Mighty Quinn
14 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

hai in casa anche tu un approccio interpretativo del suono e della musica -

Dove vedi l'oscurantismo ? - perdona Fabio ma non ho capito.

Grazie per la domanda

Provo a spiegare

Per la centesima volta 

Ricordami di fare un copy e poi lo incollo a piacere per le prossime volte 

Io: 100% umano (mi risulta, almeno), 100% suggestionabile, opinabile, fallibile ma soprattutto passionale. Per me la vera hiend è passione 

(bella frase, sarebbe un bel titolo di thread) 

E proprio per questo compro ciò che mi piace e ispira nei limiti ovvi di ciò che posso 

Ma da qui a dire che non si possano ottenere prestazioni dello stesso livello spendendo molto ma molto ma molto meno c'è ne passa

Si può

Bisogna saperlo fare 

Sapere quali sono le cose che contano tanto e quali quelle che contano poco 

E sono cose note 

Ma ahimè vengono costantemente disconosciute dai signori della fuffa 

Perché gli conviene

Come convenne a suo tempo a chi la inventò: HP, peraltro un genio a mio avviso . Affabulatore straordinario.

e poi tutti i figlioletti.....tra cui quelli che ancora oggi credono, ahimè in buona fede, alle favole.

Io lo chiamo oscurantismo, questo ostinato attaccamento ai luoghi comuni dei santoni dell'hiend (seguirebbe solita lista della spesa dei luoghi comuni dei santoni, ma soprassediamo per ora. Se vuoi facci un bel thread)  ma magari esistono termini migliori. 

 

 

 

 

  • Melius 2

Ammesso che i progettisti usino l'orecchio per affinare i loro prodotti, stabilito che ognuno di noi ha un orecchio e un cervello diverso, che abbiamo un ambiente diverso e quindi una risposta in frequenza molto diversa, che vantaggi porterebbe progettare o meglio come dite voi affinare con le sue orecchie?

Quindi da qui l'insoddisfazione perenne?

Mighty Quinn

@jakob1965

 

Solo una precisazione, caro ingegnere...per evitare equivoci

Quando scrivo:

 

"

Ma da qui a dire che non si possano ottenere prestazioni dello stesso livello spendendo molto ma molto ma molto meno c'è ne passa

Si può

Bisogna saperlo fare 

Sapere quali sono le cose che contano tanto e quali quelle che contano poco " 

Non voglio affatto implicare che queste competenze non servono se spendi un botto

Cioè: non è che siccome uno spende un botto ottiene automaticamente buone prestazioni

Anche spendendo un botto devi sapere cosa conta di più e cosa di meno e come fare per migliorare le cose che contano

 

 

35 minuti fa, Cano ha scritto:

Quali sarebbero questi parametri?

Mi pare ovvio, la precisione e l'intensità con cui viene riprodotta in ambiente la frequenza del respiro della terra e la viscosità delle cremine cavoapplicate. Poi la forma e dimensione delle pecette. A seguire i femtococchi al pistacchio

🙂

 

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