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Melius Club

Che (compratori di vinili) siamo?


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Inviato

Sui primi certamente sì, ma poi si finisce per comprare e non ascoltare.

Ad occhio credo di avere oltre mille vinili ancora incelofanati, ed altri aperti e lavati ma non ancora ascoltati.

 

Inviato

L'acquisto diventa un gesto meccanico, per avere qlcosa da fare, per non rinunciare ad una "tradizione", per non chiudere col passato, ed il vinile resta sempre un desiderio anche se non si ascolta più...come prima 

Inviato

Nel bel mezzo degli anni '90, buttando giù vinile senza neanche più masticarlo, all'apice della dipendenza del celo & manca, altro sketch da drammaturgia collezionistica sul quale ci piansi, anche se oggi mi scappa da ridere. 

Io feci le ferie in Olanda (in quel periodo frequentavo una ragazza che voleva andarci a tutti i costi) rinunciando al classico tour eno-vinilistico coi soliti compagni di ceralacche che quella volta dirottarono per la Francia.

Erano in 5 dei quali uno dei dischi non gliene fregava proprio nulla, zero vinilismo, presente solo per la parte eno.

A Parigi, in zona Louvre, trovarono un bel negozietto rifornito di materiale sixties e giù di lì, soprattutto un rarissimo 45 giri che mancava a noi tutti, nientepopodimeno il primo della band preferita sempre a noi tutti, un pezzo da 100 di mille lire (in Italia) ma che in quel negozietto portavi via per 40mila lire, un vero affaròn vinilòn @OTREBLA, e ce n'erano diverse copie disponibili al pubblico in quanto il gestore mi raccontarono essere legato in qualche modo alla label che lo stampò, e comunque sia tutti ne comprarono uno, perfino quello che dei dischi non gliene calava nulla ma istess lo comprò, giusto per la compagnia.

Ma non bastò. 

L'amico che qualche anno prima mi raggiunse a NY (si, sempre lui!), intuendo l'affarone, ne comprò due copie, poi chiese se ne ve ne fossero ancora ma il negoziante rispose picche, forse capendo che a 40mila lire era un affare sì...ma per gli altri!

Al ritorno a casa, il fattaccio.

Dopo avermi raccontato la cosa, mi aspettavo che la seconda copia fosse per me ma...E invece no! Tiè!

Io ci sbavavo sul quel 45 ma lui mi disse che la terza copia voleva prenderla proprio per me solo che il venditore abbassò la saracinesca, e l'altra copia non poteva vendermela perchè l'aveva presa per fare uno scambio per arrivare ad un 45 che gli mancava.

C'est la vie...

Ci rimasi di cioccolata, ma il collezionismo va così.

Dopo qualche giorno, mi chiama quello che del 45 non gli importava e mi disse che per due stecche di marlbo oro mi avrebbe dato il disco...😍

Andai in Olanda e di ritorno presi le due stecche (e aggiunsi un Jack) al duty free.

Bacco, tabacco e ceralacca...

Inviato

Non è un vinile ma si tratta di cd, era l'epoca in cui non avevo una lira per fare due perciò non potevo permettermi più che altro un impianto. 
Proprio giorni fa stavo dando una spolverata e mi sbuca fuori un cd dei Ramones, "It's Alive", mi guardo questo cd con aria confusionaria e inizio a pensare dove l'ho comprato e perché. Non ricordavo proprio di averlo.
Ho passato tutta la giornata a pensare da dove sbucasse fuori questo cd, qualche regalo di qualche mia ex (probabilmente per quello che ho dimenticato la provenienza del cd😅) quando mi si accende la lampadina.
Quando partii per la leva militare andai a Milano e nei primi giorni la depressione era abbastanza alta, non conoscevo nessuno, in una città che non conoscevo, ci ero stato ma più che altro di passaggio, e passavo le mie giornate da Messaggerie Musicali ad ascoltare qualche cd dalle colonnine (mettevano in ascolto i cd in uscita) e girovagando per il negozio trovai una cesta con i cd in offerta, spulciando mi uscì fuori questo che pagai una cavolata (anche perché non potevo permettermi tanto). Evidentemente lo portai a casa dopo la prima licenza e li è rimasto sparendo anche dalla mia mente. Ritrovarlo mi ha fatto ritornare a quei tempi dove le prime 2-3 settimane di militare l'unica compagnia fu la musica, per altro ascoltata dalle colonnine di Messaggerie Musicali (mi ero portato dietro un walkman e qualche compilation in musicassetta). Poi dicono che la musica non ti svolta le giornate.

Inviato
6 minuti fa, Angelo83 ha scritto:

l'unica compagnia fu la musica,

Bella storia, davvero.

Inviato
Il 12/7/2021 at 19:48, Morenik ha scritto:

Io, in Italia, ricordo Sweet Music di Salsomaggiore. un catalogo davvero imperdibile, quantità e qualità dei titoli, tutti i generi trattati, prezzi nell'ordinario.

Attaccato c'era Top Ten, ho preso un sacco di cose da entrambi,  spesso anche a prezzi al di sotto dell'ordinario spulciando tra le offerte. In qualche occasione anche fisicamente presso le loro sedi, quando capitavo da quelle parti.  Poi anche da Carù,ma  lì i prezzi erano mediamente più alti, anche se aveva un gran bella selezione.

Inviato
Il 17/7/2021 at 15:30, Morenik ha scritto:

il primo 45 della band preferita sempre a noi tutti...

 

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  • Melius 2
Inviato

@andpi65 e non vogliamo menzionare la Dimar di Rimini .... a memoria ricordo le sedi di Pesaro, Riccione, Rimini 1 e Rimini 2 ... più l'infinito catalogo acquistabile in contrassegno, per non parlare della "schietta" personalità del proprietario, il sig Focchi, poi la malattia, la morte dello stesso e la fine, pochissimo tempo dopo, di una attività nata nel lontano 1953, adducendo questo al fatto che il nascente e florido mercato dello scarimento illegale di file avesse causato una crisi nel settore di vendita dei supporti fisici, tale da non giustificare e sostenere i costi di gestione.

Se penso a quanti pomeriggi spesi nelle sedi riminesi e allo sconforto provato nel momento in cui appresi la decisione del figlio di liquidare tutto il magazzino e chiudere definitivamente il negozio ( la sede principale, l'unica rimasta, dopo la lenta agonia e chiusura delle altre ... ) ancora mi domando come si possa aver avuto una visione così poco lungimirante a riguardo ( e questo, pur conoscendone le vere motivazione, mai ammesse pubblicamente, delle cause ).😢

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  • Melius 1
Inviato
7 minuti fa, tapesrc ha scritto:

penso a quanti pomeriggi spesi nelle sedi riminesi

+1! Noi andavamo a Riccione tutti gli anni e mi prendevo un pomeriggio per andare a Rimini a cercare in quei meravigliosi scaffali. Oltre ad acquistare nel negozio di Riccione: quando tornavo a casa avevo una sporta di dischi da ascoltare😊

  • Thanks 1
Inviato

@Morenik ciao, io sono quello dei, pochi ma buoni, così mi dico ... ma, dalla mia parte, ho il vantaggio/svantaggio di aver ricominciato solo da qualche anno a comprarli, prima solo CD e liquida, poi, grazie a amici vinilisti, mi sono convinto a provare, e da allora, è stato amore!

Discografia selezionata e scelta, prevalentemente in base ai miei gusti, ma già conosciuta in CD. Purtroppo, il mio risveglio analogico, è avvenuto proprio nel momento in cui i prezzi dei vinili erano già in ascesa ... e ciò, mi crea dei problemi d’incomprensione con la mia carta di credito. Qualche affare, l’ho fatto anch’io ... ma, ricercando anche la qualità sonora nella stampa ... quella artistica la do già per scontata ... è facile farsi del male. Comunque, tutto sommato, riesco a controllarmi.

Dimenticavo ... acquisto prevalentemente online, anche se mi piace spulciare tra i vinili, soprattutto nelle collezioni, altrui.  😄

Inviato
2 ore fa, tapesrc ha scritto:

e non vogliamo menzionare la Dimar di Rimini .

Come no  🙂  ci ho passato dei pomeriggi interi su e giù per i piani ( il piano dell'entrata era per le offerte , ma il "bello" stava nei piani sopra) a spulciare tra gli scafali, il problema è che se trovavi un disco che ti piaceva e cercavi  ed aveva quella banda bianca messa di traverso su uno spigolo  eran dolori per il portafogli  😄 . Avevano quello strano sistema di prezzatura fatto di  vocali e consonati   e non erano proprio a buon mercato come prezzi, ma ci trovavi praticamente di tutto.  Di negozi che ho frequento ricordo con piacere anche Buscemi e Bigi in corso Magenta a Milano e Nannucci ed il Disco d'oro  a Bologna

Inviato

@rock56@andpi65 , chissà, magari, nella notte tempi ci siamo pure incrociati mentre, chini sulle ceste, cercavamo il "gioiello" mancante nella ns raccolta. A riguardo di Dimar, tra le tante, rimasi letteralmente basito, nel trovare un intero locale, al primo piano, stracolmo di vinili di effetti sonori  cinematografici a uso e consumo della cosiddetta categoria dei "rumoristi" ( in un tempo in cui non esistevano ancora i campionamenti digitali, qualcuno si era preso la briga di fissare su disco, l'intero scibile sonoro, dal volo di una mosca, al suono delle cascate del niagara, al fischio della locomotiva suddiviso per anno, modello, ecc. 😲 pazzescooo !!! ).

Inviato
1 ora fa, andpi65 ha scritto:

Avevano quello strano sistema di prezzatura fatto di  vocali e consonati

Vero, non lo ricordavo più: mi sembra ci fossero gli adesivi con le lettere (verdi?)

 

Inviato

@tapesrc potrebbe essere  🙂

@rock56 Esatto Maurizio, erano proprio verdi  gli adesivi e  se lettere e vocali eran doppie e  più vicine nell'alfabeto alla Z già a naso capivi che non era un disco dei più economici , la striscia  obliqua bianca che mettetevano  su un'angolo della copertina invece indicava  i dischi fuori catalogo e lì avevi la certezza quasi matematica che sarebbe  stata una  "botta "  per il portafogli  😄 

Inviato

Disco D'oro a Bologna e La Vendetta Del Disco Nero a Reggio sono i negozi "fisici"  che ho bazzicato in Emilia Romagna. Ricordo che la prima volta che andammo a quello di Bologna ci chiesero se eravamo il gruppo Francois e le Coccinelle 🤩 ma poi l'accento veneto ci smascherò😏

Inviato

io ho iniziato da poco, compro sempre su discogs perchè al mercatino che fanno vicino al mio paese i prezzi sono un po' imprevedibili (= altini)..

generalmente compro stampe vintage e non ristampe odierne né dell'epoca, per esempio se voglio l'LP di Peter Gabriel - So e lo trovo a 15 euro totali ed è del 1986, compro quella copia anziché una copia del 1987/88, purché sia in buone condizioni perché se devo spendere soldi per prendere una cosa inascoltabile... beh... preferisco tenermeli 🤣.

Le uniche ristampe che comprerei sono quelle Jazz ed eventualmente per qualche album anni 50/60 introvabile o costoso ma credo che le comprerei sempre vintage.

in generale compro stampe tedesche/olandesi perché mi sono sempre trovato bene con i corrispettivi venditori, molto professionali.

poi se voglio togliermi uno sfizio allora mi compro una stampa giapponese che non costi uno sproposito (max. 30 euro) 😃

 

in ogni caso, quello che compro lo ascolto, cerco solo di averne più cura possibile ed evitare danni che possano rovinare il disco o la puntina..

tuttavia avendo iniziato da poco, ho pochissimi vinili (16) e quindi non faccio ascolti frequenti proprio perché sono album che comunque conosco e quindi devo ampliare la collezione variando generi e artisti 

Inviato

Ascoltatore.

Il primo lp l’ho comprato nel 1971 ed era Led Zeppelin 4.

A quei tempi trovavo le prime stampe inglesi a 2700 lire, alcune me le hanno fregate purtroppo.

Già da anni compravo 45 giri.

Ho sempre privilegiato l’acquisto di vinile, ma non ne ho tanti …circa 1200.

Con la nuova moda ed il conseguente aumento smisurato dei prezzi del vinile ….. valuto … nel senso che se il cd costa 14 ed il vinile 32 … prendo il Cd e meno che sia disco indimenticabile, ma ultimamente succede raramente. 
ah, la prima volta che ho comprato su discogs ….. 130 euro, 32 vinili, alcuni doppi di cui 27 erano di spedizione, altri tempi …. tutti near mint!

Ho preso molte cose usate tra negozi e mercatini, ovviamente prima della nuova moda.

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