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Melius Club

Che (compratori di vinili) siamo?


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Inviato

@Morenik chiedi di aprire un blog "a tema" alla moderazione, sarà un vero piacere leggerti ... qui con le tutte le tue storie, superi ogni più roseo racconto  di vita vissuta narrato da no altri, piccoli consumatori, che del vinile facciamo, solo, consumo personale !

  • Haha 1
Inviato

Il periodo della 3M&P fu speciale, andando ben oltre la "routine lavorativa" cercare band-produrre disco-vendita.

Nonostante le nostre forti individualità e piuttosto egocentriche, la cosa che più contribuì a tenerci insieme fu la vera passione per la Musica, e questa attitudine al bello prima del buono veniva prima di ogni altro aspetto della gestione, la trave portante sulla quale poggiava tutta la baracca. Nell'underground dell'epoca ci si poteva permettere ancora una visione romantica degli affari, cioè i soldi erano il mezzo per realizzare i nostri ideali e questo fine alleggeriva l'aspetto psicologico del "rivedremo mai i ns soldi?".

Lo spirito del gruppo era molto sano e l'aria che si respirava era sempre da bicchiere mezzo pieno; infatti al tempo  si brindava molto, anche con le bands🍾 🥂🍾🥂😉

Quando producemmo il 45 degli Slow Slushy Boys,  sconosciuti rockers dalla Savoia francese tuttavia fantastici ragazzi sempre sul pezzo del party h.24, andammo a consegnare personalmente a casa loro il frutto di tanta fatica.

Era quella la seconda release della ns etichetta, dopo un 45 dei belgi Vice Barons, quartetto di garage-surf strumentale,

Non sapevamo cosa aspettarci dalla Savoia, a parte i reali,  e infatti tutto andò ben oltre ogni aspettativa, diciamo pure che capitò tutto tranne quello che ci si sarebbe aspettato.

L'arrivo in quel villaggio sperduto, varcato il ponte levatoio, entrati a corte Larsen (la label degli SSB),scesi dalla ns carrozza sw, di lì in poi ogni aspetto affaristico della visita oltralpe venne dimenticato perché si era già nel bel mezzo di un party iniziato chissà quando e che finì (forse) quando noi eravamo già sulla via del ritorno 😄

Ad aspettarci c'erano anche i Vice Barons, venuti dal Belgio, un botto di km, il tutto per partecipare a quella festa dedicata alla 3M&P, cioè a noi!!! 😍, durante la quale suonarono le "nostre" due bands più quella del figlio del padrone di casa (Denis, mentre la band non ricordo il nome) e pure le Godzillas ovvero la band delle mogli/fidanzate di vari musicisti lì presenti e sonanti.

Fummo accolti con un magnum di Armagnac ed è difficile capire come riuscimmo a consegnare le copie alla band, un'operazione difficile anche solo a ricordarlo.

C'era mezzo villaggio invitato al party "Les Italiens Véronais" e probabilmente fiutarono la festa anche i cani della gendarmeria di Chambèry a circa 20 km...

Tutti potevano fare tutto, cioè entrare e uscire dalla casa e aprire ogni frigo con nonchalance; io ricordo "abbastanza" quello con solo bottiglie di pastis, ma mi dissero che c'era anche quello dedicato alle birre e quello dei vini rossi.

 Un paio di anni dopo ricambiammo l'invito approfittando di un tour che gli SSB fecero nel nord Italia, capitarono a suonare a pochi km dal ns villaggio, e la sera prima del concerto organizzammo noi una cena in giardino.

Bella serata ma certo non R'N'R come su da loro: c'erano le mamme di alcuni di noi ai fornelli, ben più pericolose della gendarmeria di Chambery, ehm...

  • Melius 2
Inviato

 

Credete, non si tratta di un amarcord fine a sé stesso da rockettaro sul viale del tramonto.

Quello che questa discussione vuole in realtà sottintendere è il fatto che grazie al collezionismo di vinile ho vissute vite che altrimenti non avrei potuto, conosciute persone e personaggi indimenticabili, provato emozioni talmente esplosive che ogni tanto riaffiorano e mi fanno venire i brividi come se fosse ieri.

Il vinile non è stato solo un oggetto da accumulare come lo sono stati le bottiglie di birre, gli ampli o i fumetti.

Il vinile è stato il mezzo che mi ha regalato un'avventura nel mondo del R'n'R, un viaggio su di una meteora in un luogo davvero molto lontano rispetto al mio, un'altra vita dove ho visto e sentito cose nuove.

O in un modo nuovo.

 

Inviato

Gli anni zero furono quelli dell'astinenza da vinile.

Incredibile ma vero.

Ma voglio tranquillizzarvi: non fu certo la scorpacciata incontrollata a base di vinili del decennio appena trascorso che mi face andar tutto di traverso, macchè! Direi piuttosto che trovai qualcosa di meglio da fare 🤩

OT:

alla fine dell'ultima fetta della torta del vinile degli anni '90, un incontro inaspettato: la musica dal vivo! 

Dopo centinaia di concerti visti in ogni dove e di ogni genere, quella volta mi capitò di entrare dalla porta dello staff e non del pubblico.

Ma non fu quella la prima.

Qua e là, tra gli anni '80 e '90, incapace di stare fermo e schizzato come un 33 messo a 45 col pitch a 9.9, avevo già messo in piedi diversi concertini in oscuri locali della downtown, band italiane che contattavo tramite i potenti mezzi di una tenera  emittente radiofonica, che venivano pure intervistati e pompati sfacciatamente sulla mia fanza, delle anime romantiche che inseguivano il sogno dell'Arte  e che partecipavano giusto per le spese, per vendere i loro dischi (sempre e solo di vinile, ma questo è ormai assodato e sottinteso, non lo specificherò più), fare baldoria lontani da casa e rispettare tutto il rituale del (Sex&Drugs&)R'n'R.

Noi si aggiungeva un paio di bancarelle di dischi e un dj-set in tema dopo lo show e che lo spettacolo inizi!

Ma quella volta alla fine degli anni '90, la cosa si fece più seria: due gironi di concerti dal vivo e all'aperto, bands straniere, logistica e accomodation mica da poco, noleggio palco et orpelli vari, mangiare e bere, parcheggiatori, standisti di dischi, abbigliamento, DJ, burocrazia, politica, leccaculi, amici ararara e mille altre cose che messe insieme formano il mondo variegato e variopinto di un Festival!

Ne organizzammo diversi, spesso con richiami invernali, più vari concerti di "richiamo" durante l'annata.

Fu un'esperienza esaltante durata tutti gli anni zero, che mi ha permesso di conoscere moltissimi musicisti e persone, con molti alti e qualche basso al crepuscolo.

FINE OT.

Ecco il perché della mia astinenza dall'acquisto di vinili (vabbè, qualcuno qua e là, soprattutto 45 giri): la mia fetta della torta anni zero l'ho mangiata dal vivo e non sul "piatto". Va anche ammesso che lo stesso continuò il via-vai di vinili (e cd e cassette e vhs) ma erano quelli promo delle moltissime band contattate in giro per il mondo.

Il collezionismo di vinile venne sostituito da "quello" di band, davvero altro tipo di soddisfazione, soprattutto condivisa con migliaia di altre persone e con feedback in tempo reale.

 

 

  • Thanks 1
Inviato

Io ho provato ad acquistare una qualche ristampa 180gr. di musica rock anni 60/70’....ma tranne alcune eccezioni dove utilizzano master analogici il resto sono delle vere immonde porcate....

Inviato
4 ore fa, andrea.n ha scritto:

Io ho provato ad acquistare una qualche ristampa 180gr. di musica rock anni 60/70’....ma tranne alcune eccezioni dove utilizzano master analogici il resto sono delle vere immonde porcate....

diciamo che in generale può essere vero , ma se andiamo in fondo ad ascoltare un Lp di musica rock anni 60/70  il più delle volte è meglio "sorvolare" e prendere quello che viene , sarà perchè quello era il mio periodo (+o-) ma ricordo il mio hifi e quello dei miei amici ....il più delle volte era il "compattone" tutto in uno , o chi era fortunato aveva i tre pezzi base che più base non c'era ....quindi gli LP suonavano "tutti bene"  , adesso quegli stessi Lp non li metto neanche più su nel piatto ( e non ho niente di esoterico )...va  beh discorso lungo....

.

che compratore di vinili sono ? 

ormai , anche in riferimento a quanto ho scritto sopra , ho per i miei gusti una discreta collezione di vinili ( circa 1100 ) e quasi tutti originali , a parte le due/tre raccolte DeAgostini jazz/blues/progr fatte negli ultimi anni,  le cose nuove , poche , che mi piacciono le compro in CD ( ne ho circa 450/500  ) ...quindi per il vinile compro solamente quello che "non ho comprato allora" ( inteso come anni 60/70) con un pò di attenzione a preferire l'originale ..ma senza diventar matto ( anche perchè , se guardo la mia ipotetica lista dei desideri degli Lp che mi mancano, con altri 50 titoli o esagerando 100 titoli ...mi ritengo apposto...il resto non è indispensabile ed eventualmente sarà un Cd) , quindi se trovo l'originale : ok , ma se c'è su Amazon nuovo con zero spese di spedizione  e ti arriva a casa= prendo quello .....alla fine è un disco , guardo di più che sia rispettata la copertina se si apre o no , interni vari , foto ecc ecc .

Inviato

Prima dell'incontro con questo Forum, tuttavia non mi ero mai interessato alla qualità del vinile: dalla (tripla)A alla Z.

I vinili acquistati erano sempre  stati solo una questione terra-terra: mi mancano ergo li prendo. Le elucubrazioni audiofile erano concetti astrusi.

Del resto, coi generi musicali che all'epoca giravano sui miei piatti, pretendere che quei vinili suonassero anche puliti oltre che intonati era come cavar sangue dalle rape 😂...(Di pari pari andava la faccenda HiFi: essenzialità, non mi serviva un impianto eso...per ascoltare ancora peggio!).

Poi, l'incontro con questo Forum, circa all'inizio degli anni '10.

Era da mò che avevo mollato con il collezionismo serio e seriale di vinili, una droga non letale ma  dispendiosa soppiantata 

dall'insuperabile esperienza con la musica dal vivo in carne ed ossa.

Poi, una notte di settembre mi resi conto di essere diventato vecchio: il mattino seguente comprai TDSOTM!

Ma no uno qualunque, certo che no!, bensì una edizione audiofila alta due dita, due copertine, ma non certo da due lire,  divincolandomi tra due centinaia di consigli su VHF e impazzendo due settimane su Discogs : ma che due palle per un disco che avevo sempre snobbato!

Ebbene sì, visto che siamo in pochi ma buoni posso confessarvelo: io sottoscritto ho comprato IL DISCO ROCKOFILO per la prima volta a 50 e passa anni 🤫

Adesso quando viene mio nipote gli faccio ascoltare l'elicottero e i cani e gli orologi a cucù...

Anch'io alla sua età andavo da uno zio che mi faceva ascoltare Santana e Malo, e pensavo: si sente davvero bene...ma che musica da vecchi! 😉

 

Inviato

Non capisco perché in un forum di audiofili, ci si debba quasi vergognare di acquistare dischi di superiore qualità sonora. Chiunque può verificare, indipendentemente dall’impianto che ha, quale piacere, un disco registrato e stampato come si deve, apporti all’ascolto della musica. 

Il problema, non sono i dischi audiofili, ma, il loro costo, che purtroppo, come ben sappiamo, difficilmente è basso. 😏

  • Thanks 1
Inviato

@iBan69 Ciao! Se ti riferisci a me, magari mi sono spiegato male ma di certo non ho detto di essermi vergognato. Semplicemente ho confessato d'aver comprato uno dei totem audiofilo in tarda età, il disco-simbolo di una band che ho snobbato tutta la vita: i PF post-Barrett.

Ho voluto dire che questo Forum mi ha imparato e qualche volta mi ha fatto cambiare idea su molte cose.

Tipo il piacere di ascoltare "un disco registrato e stampato come si deve".

Tipo comprare TDSOTM 😉

Inviato

@Morenik no, no ... non era riferito a te, ma ad un certo modo di pensare che aleggia tra alcuni forumer critici nei confronti dei dischi audiofili, come se questo non fosse un forum di appassionati che cercano anche la qualità sonora nell'ascolto. 😏

Inviato

@iBan69 alla fine ognuno spende i propri soldi come vuole... c'è chi si accontenta di una stampa usata, c'è chi invece preferisce elevata qualità e si orienta su altro...

ad esempio io tendo a preferire le stampe tedesche/olandesi e jap (quando ne ho la possibilità e se non costano l'ira di dio) a tutte le altre stampe... il mondo è bello perchè vario 🤣

Inviato

@azn131 certamente, ma, come hai ammesso anche tu, si ricerca ciò che suona anche meglio, in funzione delle proprie disponibilità, ovviamente. 🙂

Inviato

@iBan69 si ovvio, io cerco di comprare solo stampe NM o la massimo VG+/EX.. altrimenti che senso avrebbe acquistare copie VG o inferiori?

Inviato

@azn131 io sono più esigente, dopo qualche esperienza negativa con stampe VG, ora acquisto solo M o al massimo NM. Concordo con te, che a parte le stampe audiophile americane, quelle giapponesi e tedesche, siano da preferire.

Inviato

@azn131 Comunque, qualche disco di etichette di scarso valore, li ho anch’io ... in attesa di sostituirli con stampe di migliore qualità, la musica ha la priorità. 😉

Inviato

@iBan69

anche uk, ma sono più care, poi, ultimamente li legnamo sempre quindi ce le faranno pagare più care 😂

  • Haha 1

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