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2035. Fine dei motori endotermici?


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Inviato

se volete potete sempre chiudervi  10 minuti in garage la mattina con una bella termica Euro 0 a motore acceso e fare un bel lavaggio rigenerante ai polmoni …

Inviato

@Jack  Tutti a stracciarsi le vesti ché l'inquinamento dei mezzi di trasporto è irrilevante ma trovane uno che si sigillerebbe nel box a fare l'aerosol... (anche con euro6)

 

Alberto 

Inviato

@albrt ma neache 10 secondi al giorno altro che 10 minuti… stare in strada in città 300giorni all’anno è ben peggio che 10 sec ogni mattino… 😁

Armando Sanna
Inviato

@pino

Bravo,

è’ proprio quello che mi raccontava un comandante dei VVF durante un collaudo, le batterie di un’auto elettrica una volta che prendono fuoco non si sa come spegnerle, se non farle raffreddare in modo progressivo in attesa della fine della combustione con acqua …

Molte cose non vengono dette, poiché ci deve essere un grande giro economico che non deve essere assolutamente intralciato da leciti dubbi .

Inviato

@pino intanto le elettriche vieterei di farle parcheggiare al chiuso 

Inviato
19 ore fa, pino ha scritto:

Non dimentichiamo che molti materiali coibentanti esterni di molti edifici recenti non sono autoestinguenti,una volta innescati non vi è modo di spegnerli.

E' l'incendio green: parte dall'auto elettrica, si propaga al cappotto in polistirolo, innesca l'insufflaggio del sottotetto e finisce con l'incenerire i pannelli solari.

Tutto molto rispettosamente però.

  • Haha 1
Inviato

Altro OT Sorry

 

Ho coibentato parte dell'edificio nel 1996.

Eran disponibili.

Lana di roccia a fibre lunghe con lato in carta Craft come barriera contro l'umidità,antirumore,e autoestinguente.

Poliuretano espanso con entrambi i lati rivestiti di Carta Craft,autoestinguente.

Polistirolo,non autoestinguente.

Di recente nel 2016 erano completamente spariti presso i magazzini di materiale edile sia i pannelli di poliuretano,che i pannelli di lana di roccia.

La lana di roccia adesso si trova nei rivenditori o grossisti ( conviene ) Isover.

Il poliuretano è quasi introvabile.

Si trova il polistirolo bianco e giallo che viene distinto in polistirene,ma è lo stesso identico prodotto anche se cambia il suffisso olo  ene,come il toluolo e il toluene.

Non è autoestinguente.

Mi dicono voci maligne,che serve solo a distinguerlo in caso di smaltimento,il giallo è solo per l'edilizia.

Costa poco e va per la maggiore.

Se è interno ai muri,è impossibile che si incendi,in ogni caso una volta che ha consumato  l'ossigeno,si spegne,il problema è se è all'esterno,l'edificio può diventare una torcia.

 

Inviato
16 minuti fa, pino ha scritto:

Se è interno ai muri,è impossibile che si incendi,in ogni caso una volta che ha consumato  l'ossigeno,si spegne,il problema è se è all'esterno,l'edificio può diventare una torcia.

Il 90% dei cappotti da 110 sui palazzi qui intorno sono stati fatti in polistirolo a blocchi, intonacato.

A distanza di un anno scarso molti sono già da rifare causa forte grandinata di luglio perchè mitragliati di buchi larghi come palline da ping pong su intere facciate di 5/6 piani.

Ma così si tiene sempre in moto l'economia e attive le discariche per materiali speciali, giusto?

  • 1 mese dopo...
Inviato

Aggiorno la discussione per parlare di una notizia interessante , che secondo me e' anche un indicatore di quanto poco appeal abbiano le elettriche ancora. Tolto qualche paese del nord europa. In realta' non e' solo l'appeal che manca me viene confermata una cosa di cui noi parliamo da tempo , le Tesla hanno spesso costi di riparazione in caso di incidenti stratosferici. Tali che i premi assicurativi tendono a salire. Su questo fronte la situazione non e' omogenea ma le lamentele iniziano ad arrivare. Inghilterra e USA hanno fatto da apri pista in questo ambito e non si capisce perche' da noi in Italia dovrebbe andare diversamente. Sui gruppi FB sono convinti che i premi assicurativi rimarranno bassi , buon per loro lo spero. Le nostre compagnie assicurative come sappiamo sono buone e brave , non alzano mai i premi assicurativi se devono...

c'e' anche il discorso del calo dei listini tesla , ma alla fine ... se vuoi fare il 70% di flotta BEV e Tesla ha questo problema prendi le auto degli altri marchi.

 

 

https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2023/12/01/sixt_le_tesla_escono_dalla_flotta_le_richieste_dei_clienti_sono_troppo_basse.html

 

Le Tesla escono dalla flotta Sixt: le richieste dei clienti sono troppo basse

Sixt ha deciso di rimuovere tutti i modelli della Tesla dalla sua offerta di noleggio. La novità è stata annunciata dalla stessa società di autonoleggio in una mail inviata ai clienti e raccolta dalla testata tedesca Focus: "Vorremmo informarvi che al momento non stiamo acquistando altri veicoli Tesla. Inoltre, stiamo riducendo il numero di veicoli Tesla nella nostra flotta di auto a noleggio", si legge nel messaggio. 

I motivi. Diverse sono le ragioni alla base della decisione presa da Sixt. Innanzitutto, la domanda di auto elettriche è "ancora nettamente al di sotto di quella per le auto con motori a combustione interna". Inoltre, i veicoli a batteria hanno "prezzi di listino e costi di riparazione più elevati" e scontano lo svantaggio di "valori residui inferiori" rispetto alle endotermiche. L'azienda è rimasta anche infastidita dalle continue variazioni dei listini annunciate dalla Tesla perché hanno "messo ulteriormente sotto pressione" proprio i valori residui delle auto. Nel complesso, tutti questi fattori hanno determinato "costi di gestione e proprietà significativamente più elevati per i veicoli Tesla, di cui naturalmente dobbiamo tenere conto nelle nostre decisioni sulla flotta dal punto di vista commerciale". Attualmente, circa il 6% della flotta Sixt è composto da auto elettriche: oltre a Tesla, ne fanno parte anche vetture Mercedes-Benz, BMW, BYD, Nio, Opel, Peugeot e MG. Fino a poco tempo fa, l'azienda tedesca prevedeva di arrivare al 2030 con un parco per almeno il 70% composto da Bev.  

 

Inviato

Adesso arriverà sul mercato una valangata di tesla ex-flotte. Buono per chi la vuole pigliare a prezzo conveniente, meno buono per chi ne ha una usata da vendere perchè per naturale legge di mercato le valutazioni, già poco incoraggianti, sono destinate a scendere.

Inviato
Il 12/10/2023 at 06:52, Armando Sanna ha scritto:

le batterie di un’auto elettrica una volta che prendono fuoco non si sa come spegnerle, se non farle raffreddare in modo progressivo in attesa della fine della combustione con acqua …

Il litio con l’acqua produce idrogeno … e fa un bel botto …

Inviato
8 minuti fa, criMan ha scritto:

Le nostre compagnie assicurative come sappiamo sono buone e brave , non alzano mai i premi assicurativi se devono...

Infatti sono notoriamente delle associazioni di beneficienza.

Inviato

Per me fino a quando non si risolverà il problema delle batterie le auto elettriche sarebbero da scoraggiare, altro che imporle. Non vorrei abitare in un condominio con auto elettriche parcheggiate nel garage. Quando il problema sarà risolto le elettriche saranno utili per consumare l'elettricità prodotta di notte che va sprecata e ridurre l'inquinamento atmosferico.

Inviato

E intanto chi ha spinto per fissare il 2035 come scadenza si è dimesso,l'euro 7 è stato rimandato,il costo all'originr per produrre energia elettrica nei paesi privi di centrali nucleari è triplicato,le batterie a carica rapida prendono fuoco altrettanto rapidamente.

È di ieri la notizia che a Milano, la bicicletta elettrica di un rider ha preso fuoco incendiando l'appartamento.

Chi può stia alla finestra,a guardare,ascoltare,valutare almeno sino al 2028 / 2030.

I più coraggiosi e danarosi facciano da apripista.

 

Inviato

Io spero che non se ne faccia niente, così ognuno compra l'auto che preferisce. Se le elettriche diventeranno sicure e convenienti si venderanno da sole.

Armando Sanna
Inviato
7 ore fa, stefano_mbp ha scritto:

Il litio con l’acqua produce idrogeno … e fa un bel botto …

Se ne sei convinto tu… a me va bene , peccato che i VVF siano di diverso avviso .

Armando Sanna
Inviato

@pino

Io sono speranzoso che da qui al 2035 gli stati europei faranno 2/3 volte marcia indietro, quando vedranno che non riescono a raggiungere l’obiettivo.

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