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versione Rudy Van Gelder Remaster si o no?


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Inviato

Aggiungo il vero DSD, ossia il remaster 2004 (mono) su SACD di Joe Tarantino

 

Cita

 

foobar2000 1.1.11 / Dynamic Range Meter 1.1.1
log date: 2012-06-16 02:53:32

--------------------------------------------------------------------------------
Analyzed: ? / ?
--------------------------------------------------------------------------------

DR         Peak         RMS     Duration Track
--------------------------------------------------------------------------------
DR13      -4.43 dB   -21.35 dB      8:17 ?-01 - Miles Davis Quintet - If I Were A Bell
DR14      -5.82 dB   -24.37 dB      5:19 ?-02 - Miles Davis Quintet - You're My Everything
DR13      -3.56 dB   -19.30 dB      5:11 ?-03 - Miles Davis Quintet - I Could Write A Book
DR12      -5.02 dB   -20.63 dB      6:24 ?-04 - Miles Davis Quintet - Oleo
DR13      -4.84 dB   -22.43 dB      6:38 ?-05 - Miles Davis Quintet - It Could Happen To You
DR12      -5.43 dB   -20.40 dB      5:02 ?-06 - Miles Davis Quintet - Woody'n You
--------------------------------------------------------------------------------

Number of tracks:  6
Official DR value: DR13

Samplerate:        2822400 Hz / PCM Samplerate: 176400 Hz
Channels:          2
Bits per sample:   24
Bitrate:           5645 kbps
Codec:             DSD64
================================================================================

 

 

Inviato

 

1 ora fa, spersanti276 ha scritto:

Non sono d'accordo sul quartetto jazz che avrebbe dinamica ridotta; la 

dinamica di un 'rimshot' di batteria ben catturata dal fonico ha dinamica devastante

Ma guarda, siamo d’accordo, perché non ho mica detto che il quartetto jazz ha una dinamica ridotta! E di certo anche una batteria può “fare un bel casino” ascoltata da vicino!

Io ho detto un’altra cosa: che una grande orchestra, con 120 musicisti, spesso con almeno 3 trombe, 3 tromboni, 4 se non addirittura 6 corni, un paio di Bass Tuba, due o tre clarinetti, due Oboi, due flauti, una ottantina di archi, e tutto il parco percussioni (Timpani, Grancassa, Piatti, Triangolo, Gong, Marimbas, ecc), ha una escursione dinamica ovviamente superiore, ed esattamente superiore di almeno un ordine di grandezza.

Come se invece di quatto voci soliste ci fosse un coro di 120 voci: forse così ho reso l’idea?

E quindi anche se le 120 voci avessero un DR di 12, rispetto alle 4 che ne hanno uno di 7, ecco nel rapporto ci si dovrebbe lamentare del DR 12 delle 120 voci, non del DR 7 delle 4 voci! Perché in rapporto all’originale, al suono dal vivo, è il 12 ad essere meno adeguato, non il DR 7.
Poi, in realtà, nel salotto di casa succede tutta una serie di eventi, che è lungo e fuori luogo analizzare qui, per cui può andare benissimo il DR 12 così come il DR 7.

L’insieme di eventi che accadono è comunque studiato dalla psicoacustica, una scienza che è diventata fondamentale negli ultimi anni… 

Fine dell’OT, si può tornare a RVG e le altre versioni degli album di Miles Davis…

 

Inviato

@one4seven Scusa, non ti ho chiesto se avevi sotto mano i “numeretti del DR”, che pure in versione DSD anche quelli di RVG sono assolutamente buoni, ma una cosa assai diversa: Hai ascoltato il DSD del Remaster di RVG?

Se sì, la tua opinione ha un valore, se no, è ovvio che non puoi esprimere un giudizio fondato.

I numeretti in questo caso dicono qualcosa, ma è poca cosa… 

Se ti riesce, prova ad ascoltare un remaster RVG in DSD e poi mi capirai, me e quello che dico io… 

 

Inviato

@one4seven Esiste, esiste… ma se invece si ascolta RVG in risoluzione 24/44.. cambia parecchio! E si può avere una opinione non corretta, comparandoli con la versione ufficiale Universal 24/192 di cui sopra..

Ma siamo andati già parecchio OT, quindi chiudo, ma mi premeva far passare il concetto essenziale…

Inviato
4 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Esiste, esiste…


E ndo sta? Sarà mica un segreto... 
 

Inviato

@one4seven "Relaxin' with the Miles Davis Quintet" was one of four Prestige LPs compiled from marathon recording sessions at Rudy Van Gelder's Hackensack studio on May 11 and October 26, 1956. Relaxin' was previously issued on a 2004 Fantasy SACD and a Universal Japan single-layer SACD.“

Non è un segreto, è solo che quei SACD furono commercializzati, per breve periodo esclusivamente per il Giappone…

Notizie anche sul sito HR. net

 

Inviato
35 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Non è un segreto, è solo che quei SACD furono commercializzati, per breve periodo esclusivamente per il Giappone…


Stai facendo molta confusione, e su questa confusione ti sei costruito confronti che non esistono.
 

 

Punto 1: Gli RVG Remaster sono usciti in CD nel 2006/2007 e contestualmente in 24/44 sulle piattaforme. Punto. Non esiste altro sotto il nome RVG Remaster. 
 

 

Punto 2: il primo DSD è il SACD del 2004, a firma Joe Tartantino, per la Fantasy. Nulla a che vedere con gli RVG Remaster, e nulla a che vedere con il Giappone. (ho postato sopra il DR Log di questo SACD)


Punto 3: i successivi DSD vengono dai SACD-SHM Giapponesi. E sono Remaster 2010. Anche qui: Nulla a che vedere con gli RVG Remaster.

Punto 3bis. esiste un altro DSD, ossia il SACD a firma Kevin Gray, per Analogue Producions, serie "Prestige mono" del 2014. Nulla a che vedere con gli RVG Remaster.

Punto 4: la Universal nel 2016 esce con un 24-192 on line, che non ha nulla a che vedere con gli RVG Remaster, ne con il SACD fantasy del 2004, ne con i SHM-SACD giapponesi del 2010 e ristampa 2014, ne con il SACD AP.





Conclusione: 1, 2, 3, 3bis e 4 sono master completamente diversi. I formati e le risoluzioni usate in ogni caso centrano nulla.

Opinione: Punto 1, RVG Remaster, quello che suona peggio di tutti. Semplicemente per una questione di mastering.
Tra tutti, è l'unico che mostra evidente compressione, seppur non esagerata.

Inviato
Il 23/11/2024 at 07:38, campaz ha scritto:

RVG era un artista della registrazione e, come tutti gli artisti, viene spesso criticato. Date un’occhiata alla pagina che Wikipedia gli dedica in inglese…

Ma RVG è anche la storia del jazz, e qui diventa meno attaccabile. Allora le polemiche dell’epoca perdono valore e la nostra percezione viene comunque falsata dall’aura della leggenda (guardando un Michelangelo sarò più ben disposto nel mio giudizio critico, avrò un pregiudizio positivo). Una prova musicale di uno sconosciuto ci può fare semplicemente schifo, l’ottava di Mahler no: al limite, se di cognome non facciamo Sgarbi, ammettiamo di non esserne all’altezza (come può farci schifo un capolavoro universalmente riconosciuto?). È lo stesso motivo per cui un amplificatore con quattro dita di spessore del frontale e prezzo esagerato tenderà a piacerci. A nostra moglie piacerebbe così tanto quella borsetta di Gucci se non fosse di Gucci e non costasse migliaia di euro? Questo per dire che dobbiamo fare sempre conto con i nostri pregiudizi, positivi o negativi che siano. E che a me infatti RVG piace tantissimo non solo per quello che ha fatto, per come lo ha fatto ma soprattutto per quello che per me rappresenta (ovverosia la miglior stagione del jazz). Perché anche i pregiudizi concorrono alla formazione del giudizio e questo, più delle equazioni sensuali alle quali tendiamo a ridurre la nostra passione, è bellissimo (i pregiudizi ci definiscono).

Nel thread si parlava dei remaster per i cd anni 2000 realizzati da RVG , che in effetti generalmente non sono un granché i remaster precedenti realizzati da Ron McMaster suonano meglio. 

Concordo con te RVG sia storia del jazz e dobbiamo ringraziarlo per permetterci di ascoltare capolavori del jazz con suono stupendo già negli anni 50 in mono. Poi certo c'era chi registrava ancora meglio, per esempio Roy Du Nann per la Contemporary.

Inviato

@giorgiovinyl in realtà la mia era una risposta (che in qualche modo si era perduta nei meandri del forum) ad un altro thread che poi è comparso qui (grazie all'intervento, sempre benedetto, della moderazione) e quindi la mia risposta appare fuori contesto.

Inviato
8 minuti fa, campaz ha scritto:

in realtà la mia era una risposta (che in qualche modo si era perduta nei meandri del forum) ad un altro thread che poi è comparso qui (grazie all'intervento, sempre benedetto, della moderazione) e quindi la mia risposta appare fuori contesto.

Ah ok... infatti non capivo...

Comunque ci sono audiofili che criticano RVG, per esempio "il piano inscatolato". Io lo ringrazio per permetterci di ascoltare Miles, Monk e Trane nelle nostre stanze come se non fossero passati anche 70 anni...

Inviato
4 ore fa, one4seven ha scritto:

Questo non vuol dire che le registrazioni di RVG fossero criticabili. L'esatto opposto casomai.
Sono stati i Remasters così fatti, a renderle criticabili.

 

 

Infatti. Senza entrare nel merito dei dettagli e varie paricolarità audio trattabili altrove e a cui non sono minimamente interessato, io miro direttamente alla musica. A meno di registrazioni sconce fortunatamente rare, gli LP dei gloriosi anni analogici registrati da RVG (lasciamo per ora fuori le edizioni successive realizzate da master originali in era digitale, quelle "blasonate", costosissime, discorso a parte) suonano divinamente bene! Qualunque Blue Note o Prestige, etc, etc, etc... prendi, non devi fare altro che ascoltare la musica e godere. Il digitale invece è molto fin troppo trattabile in vari modo e la cosa non è buona, crea insoddisfazioni, l'ansia di ricerca del meglio del meglio che non esiste. Si perde di vista la musica.

  • Melius 2
Inviato

@analogico_09 verissimo. Sul digitale ci giocano molto, forse troppo. Ma è business.. con titoli così... così va.

 

  • Melius 1
antonio_caponetto
Inviato

Thread interessante, e complimenti per le disamine tecniche, ma non mi è chiaro se si parla della serie RVG Edition, o di un box che si chiama RVG Remasters, o se sono la stessa cosa, o di altro ancora. Potreste chiarire a noi non esperti?

Io posseggo diversi cd marchiati in copertina "RVG Edition". Sono di anni diversi. Non mi lamento affatto del loro suono, anche a confronto con altri cd, e con qualche vinile d'epoca. 

Inviato

@antonio_caponetto RVG (Edition e/o Remasters) fu una larghissima serie introdotta nel 1999, e terminata nel 2008 mi pare, che proprose la rimasterizzazione di praticamente tutto il catalogo di Rudi Van Gelder, sia sotto Blue Note che sotto Prestige/Concord. Saranno 400/500 titoli circa o forse più. Da non confondere con l'altra serie coeva, 24 bit by RVG, che riguardava solo il catalogo Blue Note (circa 300 titoli e rotti) e pubblicata solo in Giappone, con master diversi rispetto al nostro mercato.

Sul suono non dico nulla, sono talmente tanti i titoli che è difficile fare una generalizzazione che abbia un qualche valore.
Seguirono un pò l'andazzo del tempo, cercando di accodarsi a quella che era la tendenza in campo mainstream, e cioè la corsa alla loudness war. Però lo fecero senza forzare troppo la mano, e scelsero anche politiche diverse rispetto ai diversi titoli.
Ecco... possiamo dire che non usarono di certo un approccio "audiophile". L'obiettivo (di vendita) era tutt'altro.

 

 

Inviato
Il 09/08/2021 at 14:49, alberto75 ha scritto:

Di solito quelle di RVG sono spettacolari, ma qui l'unica differenza che posso sentire ad un ascolto in cuffia è che quest'ultima presenta un volume più accentuato.

Ciao, oltre al cd di Miles Davis (che ho in diverse edizioni), posseggo centinaia di blue note versione McMaster e remaster Van Gelder, e ti confermo che questi ultimi si sentono "più forte", ma la vera differenza sta nelle equalizzazioni, dove Van Gelder ha spinto qualche db di più dai 3000/4000Hz in sù per dare più vivacità e rendere più un effetto "live".

A me piacciono entrambe le edizioni.

  • Melius 1
Inviato
26 minuti fa, jackreacher ha scritto:

Van Gelder, e ti confermo che questi ultimi si sentono "più forte", ma la vera differenza sta nelle equalizzazioni, dove Van Gelder ha spinto qualche db di più dai 3000/4000Hz in sù per dare più vivacità e rendere più un effetto "live".

 

 

C.V.D. :classic_smile:

Inviato
6 minuti fa, spersanti276 ha scritto:

C.V.D. :classic_smile:

Scusa la mia ignoranza, ma non ho capito 😁

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