Gici HV Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 4 minuti fa, Elements ha scritto: 2020 si è chiuso con un valore del vinile pari a 889 milioni di dollari. Bisognerebbe valutare il numero delle copie vendute,il prezzo di vendita è superiore a quello del CD,in molti casi anche di x volte. E di queste copie quante sono nuove uscite e quante sono ennesime ristampe di grandi classici? Io non compro più un vinile da quando è uscito il CD,e anche di questo non ne compro più da parecchio,troppo comodo,qualitativo,sterminato ed economico lo streaming.😉 ..ma di queste cose se ne è già parlato a lungo. 1
iBan69 Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 @Gici HV continui a ripetere sempre lo stesso concetto … per me, sbagliato, visto che l’hifi, non è un bene di prima necessità, quindi segue regole diverse! 10 minuti fa, Gici HV ha scritto: Il progresso si nota quando una cosa prima elitaria,per costo e prestazioni, è accessibile alle masse,gli esempi in molti campi sono visibili a tutti, l'unico campo dove il progresso non ha portato miglioramenti, anzi peggioramenti, è l'hifi. Questa poi, scusa, cosa c’entra con il progresso nell’hifi? Stai facendo considerazioni socioeconomiche, nel luogo sbagliato. Vediamo di non andare a polemizzare oltre, grazie.
Gici HV Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 @iBan69 nessuna polemica. Allora una risposta secca al quesito del 3d: sì.
ClasseA Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 Lo scrivevo già sui forum anni or sono: il mercato si configura liquido in gran parte, con lo streaming (arriverà al 90 per cento almeno) e per chi ha voglia di supporto fisico col vinile. Il cd può essere che muoia, come nastri, musicassette, stereo 8, laserdisk, minidisk, dat, chi più chi meno, chi prima chi dopo...
Dufay Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 Nel complesso si c'è evoluzione e miglioramento. Ovviamente però non tutto quello che è moderno è buono.... 1
one4seven Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 17 minuti fa, iBan69 ha scritto: Sono due suoni diversi, altrimenti di cosa stiamo parlando da anni? Di confronti spesso fatti alla "pene di segugio" 😉 1 1
Dufay Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 1 minuto fa, iBan69 ha scritto: ovviamente Magari fosse ovvio. Ci sono quelli che se non è del '32 non va bene ma ci sono pure quelli che incensano l'ultima cazzata 1
ClasseA Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 11 minuti fa, Gici HV ha scritto: Bisognerebbe valutare il numero delle copie vendute,il prezzo di vendita è superiore a quello del CD,in molti casi anche di x volte. E di queste copie quante sono nuove uscite e quante sono ennesime ristampe di grandi classici? Mi trovi d'accordo. È una giusta osservazione. Tuttavia sai com'è i soldi sono soldi se fai 100 euro con 3 vinili mentre negli anni 90 ne prendevi 10 con 100 mila lire... poco cambia per il mercato. Per il consumatore cambia! Io sono più di 2 anni che non compro vinili. L'altro giorno ero indeciso: avevo tra le mani un vinile di Sidney Bechet, ma poi ho rinunciato. Lo trovo su Spotify... W lo streaming ma anche w il vinile, sono tifoso di entrambi 😁
iBan69 Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 @Dufay che dire ... anche questo mondo, è bello, perché vario! 😏
Questo è un messaggio popolare. Gici HV Inviato 17 Agosto 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Agosto 2021 Adesso, Elements ha scritto: W lo streaming ma anche w il vinile, sono tifoso di entrambi Pur ascoltando praticamente solo da streaming ho lettore CD recente e giradischi di 40 anni che è diventato vintage a casa mia. Ho iniziato ad ascoltare con un mangiacassette Castelli pagato 50.000 lire,che nei primi anni 70 erano bei soldini, soprattutto per un dodicenne. Adesso con lo stesso esborso economico ascolti nmila volte meglio, questo per me è progresso,non la testina da 5000€... 5
Nacchero Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 Io gradirei tanto se il baffuto @Turandot volesse indicarci precisamente se intendeva progresso di qualità o cos'altro.......😎
talli. Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 45 minuti fa, one4seven ha scritto: 1 ora fa, iBan69 ha scritto: Sono due suoni diversi, altrimenti di cosa stiamo parlando da anni? Di confronti spesso fatti alla "pene di segugio" 😉 mi ricordo di una discussione di Steve Hoffman sul suo sito dove paragonava il suo risultato finale partendo ovviamente dal master da lui utilizzato e, salvo errori, aveva una leggera preferenza per il vinile, mentre, diceva che in altri casi aveva preferito il sacd 1
meridian Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 3 ore fa, bic196060 ha scritto: Io quando parlo di progresso nella riproduzione musicale intendo progresso di QUALITÀ SONICA. Dipende, come sempre, dai percorsi e dagli approcci, che si mettono nell' ambito della riproduzione musicale . . . Vogliamo parlare del silenzio, dell' estensione, della dinamica, della pulizia del digitale di qualità ? Vogliamo tirare in ballo ancora l' equalizzazione dell' analogico, la quantità di variabili che sottendono una puntina che traccia dei solchi, la testina che la regge, il braccio che la collega al resto, il piatto che gira, il gira che ha mille declinazioni di materiali e filosofia costruttiva, il pre phono che raccoglie il segnale, il pre che lo amplifica, tutti i collegamenti ??? Diciamo un vero ginepraio con 10.000 varianti e combinazioni nessuna definitiva, univoca e vincente ??? La qualità sonica è figlia di ciò che si ricerca nell' ascolto della musica, si può cercare la massima verosimiglianza possibile, oppure il nostro maggior godimento di ascolto, non staranno entro lo stesso sistema audio, nel 98 % dei casi . . . Se si discute di qualità sonica senza limiti di alcuna natura, spazio, impegno, forze profuse, budget infinito, manico assoluto, forse qualche, sottolineo qualche, sistema top analogico nel mondo lo si trova, se vogliamo stare in ambiti terreni, diciamo medio buoni, il digitale è inarrivabile da n mila sistemi vinilici, non si scappa . . . saluti , Dario
gorillone Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 @captainsensible Suono e lo so! Se non suoni non lo sai! Scusa,eh. Non è questione di ampli valvolari (gli ampli seri per chitarra elettrica sono tutti valvolari, ma quelli dell’epoca, 1965-1975 suonano meglio, guardati i prezzi). Esistono anche strumenti reliccati (invecchiamento artificiale, costano cari ma non vanno altrettanto bene). Chiedi a qualche chitarrista se preferisce un Fender deluxe reverb originale del 65 o una reissue, vedrai cosa ti dice. Chiedi a un chitarrista di cambiare il suo altoparlante della chitarra Celestion alnico blue o greenback dell’epoca con uno moderno … ti ride in faccia. Scusa per la franchezza, ma chi non c’è dentro alle cose dovrebbe evitare di sparare sciocchezze da bar 1
captainsensible Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 @gorillone A parte che un ampli per strumento musicale è a sua volta uno strumento musicale che nulla ha a che vedere con un apparecchio ad alta fedeltà, Visto che lo sai, chiedi ad un Jazzista se preferisce il suono del Deluxe reverb o di un polytone minibrute per fare il pulito. CS 1
one4seven Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 26 minuti fa, talli. ha scritto: mi ricordo di una discussione di Steve Hoffman sul suo sito dove paragonava il suo risultato finale partendo ovviamente dal master da lui utilizzato e, salvo errori, aveva una leggera preferenza per il vinile, mentre, diceva che in altri casi aveva preferito il sacd Si, a memoria ricordo la stessa cosa. Chiaramente si possono avere preferenze una volta per l'uno una volta per l'altro risultato. Risultati che sono di base assai simili. Inutile che stia a ripetere il perché. Diffido infatti dei pareri di chi fa cadere la preferenza, in questi casi di produzioni audiofile multiformato, sempre sullo stesso formato, perché a quel punto è ovvio che le valutazioni nascono per "partito preso".
n.enrico Inviato 17 Agosto 2021 Inviato 17 Agosto 2021 Alla fine mi sembra di vedere una certa convergenza nel riconoscere che 40/50 anni fa si era già raggiunta una qualità audio molto vicina a quella attuale se si guardano le prestazioni assolute prescindendo da costi e ingombri. La tecnologia ha reso tutto più fruibile e pratico e - in certi casi - economico. Invecchiando ho capito che devo compiere il minor numero di azioni possibile per mettermi ad ascoltare (bene) la musica. Qui il distacco col passato è sensibile.
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