mariovalvola Inviato 22 Agosto 2021 Inviato 22 Agosto 2021 @Boris Lametta I progressi ci sono stati. Lasciando perdere le ricerche volte a spremere più potenza dai dispositivi attivi ( andando spesso in classe AB1 molto profonda ), pensa ai materiali ferromagnetici, alle tecniche di accensione dei DHT, alle alimentazioni più performanti (utili in classe AB1), agli elettrolitici piccoli, longevi, con correnti di perdita ridicole, a eventuali automatismi per la regolazione della polarizzazione, ecc. Oggi, con tubi antichi e componenti moderni, puoi ottenere ottimi risultati. Esistono anche bellissime configurazioni ibride che evitano il feedback pur raggiungendo ottimi fattori di smorzamento. Però la modernità va valutata con consapevolezza. Obbligare uno stadio finale a funzionare solo in classe A, non è detto che per questo motivo funzioni bene sempre. I CCS vanno ponderati. Non sono come il prezzemolo. Selezionare i semiconduttori per avere impedenze dinamiche realmente alte, non è una passeggiata. Per iniziare, io suggerirei strutture classiche e collaudate per poi intraprendere un lungo cammino di continue modifiche per arrivare a ciò che ci aggrada. Circuiti classici, non significa ottenere un suono vintage. Usare trasformatori di uscita moderni, componentistica passiva diversa, permette di rivedere il solito luogo comune del "suono delle valvole". Purtroppo, con i progressi, c'è stata anche una discreta involuzione dei tubi ora meno performanti di quelli di una volta. 1
Antonino Inviato 22 Agosto 2021 Inviato 22 Agosto 2021 C'è il solito problema dei trasformatori d'uscita che per andare sul sicuro sono sempre costosi Quasi quasi conviene comprarsi un push pull commerciale usato e divertirsi a modificarlo Ora non sono più tanto di moda e si trovano a prezzi convenienti
audio2 Inviato 22 Agosto 2021 Inviato 22 Agosto 2021 20 minuti fa, Antonino ha scritto: Quasi quasi conviene comprarsi un push pull commerciale usato e divertirsi a modificarlo quello che ho pensato anche io quando ho visto i costi dei materiali.
Questo è un messaggio popolare. mariovalvola Inviato 22 Agosto 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Agosto 2021 59 minuti fa, Antonino ha scritto: C'è il solito problema dei trasformatori d'uscita che per andare sul sicuro sono sempre costosi Quasi quasi conviene comprarsi un push pull commerciale usato e divertirsi a modificarlo Ora non sono più tanto di moda e si trovano a prezzi convenienti A mio parere è un agire da onanisti. Un amplificatore commerciale, è per definizione, un oggetto chiuso. I colli di bottiglia, sono inaggirabili soprattutto quando la preparazione e il corredo strumentale sono marginali. Vogliamo ascoltare bene la musica oppure vogliamo perdere tempo girando a vuoto? Vogliamo un approccio razionale? Iniziamo ad analizzare gli schemi classici e ragioniamo su pregi e difetti. Cerchiamo di scorgere la maestria dei vecchi progettisti. investiamo in letture serie e meno in promozioni di prodotti commerciali. Spendiamo qualche euro in strumenti. Mai come oggi costano relativamente poco. Compriamo qualche trasformatore di uscita di riferimento. Gran parte del lavoro, è fatta. Il resto, con un minimo di costanza e di consapevolezza, diviene raggiungibile. 3
mariovalvola Inviato 23 Agosto 2021 Inviato 23 Agosto 2021 Vedo che quando si fa cenno ad aspetti "concreti", volgarmente monetari, l'interesse scema mostruosamente. Un trasformatore serio, oltretutto in grado di "gestire" potenze importanti, non è un giocattolino. Costa. Se si vuole sperimentare seriamente e toccare con mano tutte le problematiche la strada è quella che ho illustrato. Se comperi trasformatori seri, se ti stufi, li rivendi bene. Se compri un fermaporta con tanto filo avvolto avrai speso meno ma non recuperi nulla.
paolo75 Inviato 23 Agosto 2021 Inviato 23 Agosto 2021 Secondo me,il problema delle valvole è che si ascoltano troppo spesso con gli occhi, purtroppo bisogna capire che per farle suonare bisogna spendere soldi, e talune produzioni orientali non hanno aiutato , proponendo prodotti a prezzi bassissimi rispetto al costo minimo sindacale, che per apprezzare questi oggetti bisognerebbe spendere. 2
Boris Lametta Inviato 24 Agosto 2021 Autore Inviato 24 Agosto 2021 17 ore fa, mariovalvola ha scritto: Un trasformatore serio, oltretutto in grado di "gestire" potenze importanti, non è un giocattolino. Costa. Se si vuole sperimentare seriamente e toccare con mano tutte le problematiche la strada è quella che ho illustrato. Se comperi trasformatori seri, se ti stufi, li rivendi bene. Se compri un fermaporta con tanto filo avvolto avrai speso meno ma non recuperi nulla. @mariovalvola fermo restando che condivido in toto, per poter di parlare di "vil denaro", credo sia indispensabile prima individuare il progetto idoneo e definitivo da realizzare praticamente, ma mi pare che siamo (sono) ancora in alto mare. Solo successivamente si potranno fare i conti della serva che giustamente possono variare e anche di molto. A tal proposito avrei intecettato questo progetto molto ben descritto e finalmente completo che mi pare, dal basso delle mie competenze termoioniche, abbastanza ben fatto: https://www.lundahltransformers.com/wp-content/uploads/datasheets/amplifier_30wpp.pdf Sempre con la cortesia e garbatezza che ti contraddistingue, mi piacerebbe avere il tuo (e non solo) illuminante parere in merito e se quindi siamo al cospetto del giusto progetto. Naturalmente Lundahl compresi che non mi pare proprio siano dei fermaporta😀.
mariovalvola Inviato 24 Agosto 2021 Inviato 24 Agosto 2021 Lo schema, è classico ma non è banale e non cade nei soliti errori dei sedicenti progettisti moderni. Trovo il suo approccio sano ed equilibrato. I trasformatori Lundahl, sono validi (li uso spesso anch'io). Questo, per me, è un ottimo inizio ma anche un buon arrivo. Chiariamoci subito: NON è un classe A
SHAR_BO Inviato 25 Agosto 2021 Inviato 25 Agosto 2021 Partendo da un oggetto artigianale con schema molto simile ho realizzato un oggettino che dava abbastanza soddisfazione, ma ho dovuto modificarlo parecchio, anche con l'aiuto di Walge . Fortunatamente la sezione di alimentazione era dimensionata bene, senza risparmio. Principali modifiche: EF86 connessa a triodo, ECC83 sostituita con una ECC82 con CCG fatto in casa sui catodi, trafi di uscita Hammond. Punti di lavoro dei 3 triodi rivisti in funzione di una minore distorsione. . Va poi considerato che le configurazioni di quel tipo hanno un guadagno esorbitante, probabilmente idoneo per i livelli tape degli anni '40 e '50, ma sicuramente eccessivi per le sorgenti odierne, specie se è previsto un pre.
Antonino Inviato 25 Agosto 2021 Inviato 25 Agosto 2021 Che vantaggi ci sono ad usare la ef86? Mi pare usata nei vecchi progetti a pentodo per l'alto guadagno?
Boris Lametta Inviato 25 Agosto 2021 Autore Inviato 25 Agosto 2021 6 minuti fa, SHAR_BO ha scritto: Va poi considerato che le configurazioni di quel tipo hanno un guadagno esorbitante, probabilmente idoneo per i livelli tape degli anni '40 e '50, ma sicuramente eccessivi per le sorgenti odierne, specie se è previsto un pre. E' quello che sto dicendo ripetutamente dall'inizio del thread, infatti il "moderno" era riferito proprio, anche se non solo, all'interfacciamento con le sorgenti/Pre attuali con uscita mooolto più alta di quelle di allora. Se c'e una cosa che odio particolarmente è l'avere un'escusione del volume ingestibile.
mariovalvola Inviato 25 Agosto 2021 Inviato 25 Agosto 2021 guardate che nelle note c'è scritto tutto. Servono 525mV per arrivare a 30W. Non mi sembra esagerato. È un guadagno giusto per ascoltare dischi incisi a livelli bassi ( sono pochi quelli che arrivano , mediamente, a 0 dB) per sfruttare al meglio la dinamica presente nel brano. Certo se uno ci ascolta musica priva di dinamica e registrata a un livello alto ( vedi musica moderna), potrebbe essere lievemente alto ma, se proprio, soprattutto per iniziare, basta metterci un potenziometro e/o costruirlo come un integrato ( magari un telaio separato per la doppia alimentazione ). Rivedere il guadagno significa cambiare la rete di feedback e rivedere tutto il circuito. I ferri Hammond sono spesso inferiori ai Lundahl ( che hanno un solo difetto .... vediamo chi lo coglie ). ridurre lievemente il guadagno di uno stadio, a parità di componenti della rete di feedback, non cambia il guadagno complessivo. Riduce solo la quantità di feedback applicata.
mariovalvola Inviato 25 Agosto 2021 Inviato 25 Agosto 2021 aggiungo, a titolo di esempio che un finale Jadis JA30, ha, grossomodo, la medesima sensibilità. Il VTL MB125 700mV. Non sono ampli datati.
walge Inviato 25 Agosto 2021 Inviato 25 Agosto 2021 Concordo con Mariovalvola quando accenna alla questione economica relativa ai trafo di uscita. Accade spesso anche a me di vedere dei dietrofront improvvisi quando ci si avvicina ad oggetti di qualità. Se da una parte è molto semplice trovare un circuito giusto, per il trafo la faccenda si complica. Ora gli Hammond non sono certo il top però hanno una qualità sufficente e si ottengono risultati di buon livello. Questo http://www.hammondmfg.com/pdf/EDB1650FA.pdf potrebbe essere una buona soluzione anche perchè ha la presa UL , quindi le scelte circuitali dello stadio di uscita potrebbero essere due. Però se non si ha un minimo di test set non si riesce a capire che strada si percorre. Una ottima scheda audio ed ARTA come sw ( ma anche REW), un attenutare di ingresso possono essere un buon inizio. Per gli schemi personalmente ormai adotto standard una ECC88 in Srpp come primo stadio , una 6N6 o 6H30 ( in alternativa una ECC99) come phase splitter. L'ho presentato su Audioreview in abbinamento con un paio di differenti stadi di uscita. L'uso della 88 e 6N6/6H30 è dovuto al fatto che sono molti lineari e il tutto riesce a fornire uno swing elevato con basse distorsioni ed una risposta molto ampia Walter 1
Boris Lametta Inviato 25 Agosto 2021 Autore Inviato 25 Agosto 2021 Ottimo @walge e grazie anche a te. Sei daccordo anche tu che lo schema è valido e foriero di buoni risultati? Il trafo da te suggerito ha un'induttanza primaria di 7.6K e un potenza di 25W contro rispettivamente i 5K del TU del progetto e la potenza di uscita dell'amplificatore di 30W. Pensi quindi che andrebbe bene comunque?
mariovalvola Inviato 25 Agosto 2021 Inviato 25 Agosto 2021 2 ore fa, walge ha scritto: Però se non si ha un minimo di test set non si riesce a capire che strada si percorre. 👍👍 👍👍 👍👍 👍👍
mariovalvola Inviato 25 Agosto 2021 Inviato 25 Agosto 2021 59 minuti fa, Boris Lametta ha scritto: Il trafo da te suggerito ha un'induttanza primaria di 7.6K L'impedenza primaria è di 7,6KOhm Se non hai strumenti, devi stare al progetto originario. L'unico aspetto in cui sono inferiori i Lundahl è la comodità di impiego. I terminali sono molto delicati in fase di saldatura e sono orribili da vedere. Devi pensare a un case congruo per i due TU perché se li tieni a vista, non si possono proprio guardare.
Boris Lametta Inviato 25 Agosto 2021 Autore Inviato 25 Agosto 2021 14 minuti fa, mariovalvola ha scritto: 1 ora fa, Boris Lametta ha scritto: Il trafo da te suggerito ha un'induttanza primaria di 7.6K L'impedenza primaria è di 7,6KOhm Naturalmente😀. DMM vari ed un oscilloscopio usb sarebbero sufficienti?
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