codex Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 Senza nulla togliere al legittimo parere di un appassionato, constato che la diversità di opinioni e di aspettative fa sì che vi siano persone che trovano la propria massima soddisfazione nelle amplificazioni Accuphase ed altre che, invece, prediligono altri brand che provano più confacenti ai propri gusti. Nihil sub sole novi... N.B. Intanto, nei giorni scorsi, ho avuto l'ennesima prova di quanto sia difficile, soprattutto in questo momento, reperire un usato appetibile. Semplicemente, non fanno in tempo ad arrivare nei negozi.
Ggr Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 Quando ho scelto i diffusori, il mio ampli l'ho provato con svariati modelli di diffusori, solo una coppia aveva il suono legnoso/ nasale. Tannoy. In 30 anni di accuphase in casa mia, dal 203 al 270, mai sentito meno di un suono elegante e raffinato.
Membro_0024 Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 13 ore fa, svensson ha scritto: Scusate ma solo io trovo la timbrica Accuphase un po’ “legnosa”? io no, però ho tolto il case in legno perchè il finale scaldava troppo, magari è quello 😉
Renato Bovello Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 15 ore fa, svensson ha scritto: Scusate ma solo io trovo la timbrica Accuphase un po’ “legnosa”? Non so bene come definirla, dettagliata mai affaticante ma con una certa artificialità timbrica sulle alte. Sono macchine piene di protezioni, io le trovo anche un po’ mosce...però affidabili! Se ti riferisci ai finali in AB e agli integrati in AB di una quindicina di anni fa posso darti ragione ma non certo a finali grossi e integrati in classe A e nemmeno agli integrati di recente produzione .Le cose cambiano e noi dobbiamo sempre ascoltare e non procedere per pregiudizi o vecchie convinzioni
codex Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 2 ore fa, Renato Bovello ha scritto: dobbiamo sempre ascoltare Buondì, Renato. Lasciami aggiungere una precisazione, che ritengo doverosa: molti utenti che hanno lasciato le proprie considerazioni in questo thd posseggono, direi con piacere e soddisfazione, elettroniche Accuphase che hanno svariati decenni sulle spalle. Prendo spunto, a mo' di esempio, dal recente post di Andrea (AB1058) per affermare che, se possedessi il mitico trittico T100-C200-P300 andrei volentieri a tagliare legna anch'io... Senza considerare, naturalmente, che nel frattempo anche i diffusori sono parecchio cambiati, così come la nostra percezione. 1
fmr59 Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 @svensson capisco la tua osservazione. Avevo un Luxman classe a che confrontato con accuphase in classe a suonava più “aperto” e neutro. Ma l’ho venduto perché in realtà alla lunga suonava a mio parere artificiale ed affaticante. Accuphase ad un ascolto estemporaneo da l’impressione di “legnosità” ma alla lunga ti convince sempre di più… credimi 😄🤣
Renato Bovello Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 Scusate tutti ma ritengo che si stia commettendo un errore di fondo .Ha sicuramente un senso parlare di un marchio e delle sue caratteristiche peculiari ma non si puo' certo pensare che tutti i modelli che si susseguono negli anni abbiano necessariamente e sempre la medesima impostazione. Altrimenti il catalogo sarebbe semplicemente rappresentato da differenze di potenza. Si puo,al limite,riconoscere un family sound in quei marchi dove ogni progetto fa capo ad una stessa persona .Mi vengono in mente due eccellenti marchi nostrani ( Norma e Lector ) ma ,nel caso di Accuphase come di altri marchi ,nel corso di un cinquantennio si sono sicuramente succeduti progettisti differenti e ,di conseguenza,differenti impostazioni e risultati. Quindi da un lato ha un senso chiedersi come suoni un Accuphase ma dall'altro si rivela una domanda completamente priva di significato senza le debite verifiche . Piu' che chiedersi come suoni Accuphase o ARC o McIntosh bisognerebbe chiedersi come suoni il modello X;Y,Z di un determinato marchio. Anche perche' scopriremmo ben presto che non tutte le ciambelle escono col buco. 1
codex Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 44 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: nel caso di Accuphase come di altri marchi ,nel corso di un cinquantennio si sono sicuramente succeduti progettisti differenti e ,di conseguenza,differenti impostazioni e risultati. Giusta considerazione, assolutamente condivisibile. Bisogna però riconoscere che Accuphase, più di molti altri marchi, ha puntato sul concetto di continuità, in primis estetica, ma anche come layout delle proprie elettroniche, che da oltre vent'anni rispondono a criteri riconosciuti e riconoscibili, anche come gerarchia interna delle varie linee di prodotto. Ciò non esclude, per esempio, che le amplificazioni in classe AB non abbiano avuto la stessa fortuna di quelle in classe A, ma solo perché le seconde sono particolarmente ben riuscite, non perché le prime siano scadenti. Discorso diverso nel settore dei lettori digitali, nel quale le caratteristiche sono mutate nel tempo: un DP 78, un DP 700 ed un DP 750 suonano in maniera oggettivamente diversa. Debbo però dire che la pasticceria è sempre stata ben fornita, salvo la proverbiale ciambella senza buco ricordata da Renato, che peraltro i titolari giapponesi lasciano ben poco in vetrina... 1
svensson Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 Nessuno ha la presunzione di avere in mano la verità assoluta, nè tantomeno di racchiudere con una espressione il parere su tutta la produzione mondiale di un marchio come Accuphase. Non è un errore di fondo, è una approssimazione sulla timbrica, che comunque mantiene sempre una sua coerenza di fondo. Mi sembra evidente che nessuno di noi ha ascoltato tutti i modelli, quindi che facciamo non ne possiamo parlare? Cerchiamo di relativizzare e non di cercare sempre un pretesto per innescare una polemica inutile. Allora dobbiamo parlare ogni volta anche della sinergia con i diffusori, dell’ambiente, della soggettività percettiva...?? Per me va benissimo, ma cerchiamo prima di rispondere o di rimanere sull’argomento del topic
jakob1965 Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 @svensson quando intendi " legnoso " lo ricordi essere vicino alla potenza di targa quindi quando si è nell'anticamera del clipping oppure anche nella confort zone dell'ampli? Per capire meglio
diego_g Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 2 ore fa, svensson ha scritto: Mi sembra evidente che nessuno di noi ha ascoltato tutti i modelli, quindi che facciamo non ne possiamo parlare? Anzi! Come dice @Renato Bovello si deve parlare, però contestualizzando, ossia specificando a quale modello si riferiscano le considerazioni e in quale impianto lo si è ascoltato. Altrimenti la generalizzazione è dietro l'angolo, con il che non si rende un buon servizio a chi legge Dico tutto questo perché anche secondo la mia modesta esperienza c'è stato un cambiamento nel suono Accuphase, che in effetti oggi è diverso da quello di un tempo. Purtroppo non ti so citare quali siano stati gli spartiacque, ma il family sound è cambiato, pur seguendo la falsariga di un suono di classe e neutro, oggi però più vivace e contrastato. 1
svensson Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 @diego_g Quello che posso dirti io è che lo ritrovo sugli integrati che ho ascoltato (a partire dagli entry come il 213) ma anche sulle sorgenti cd top (uno degli ultimi la serie 700) Come dicevo non è fattibile isolare Il comportamento di un singolo componente, ma si può rintracciare il family sound con prove incrociate. Ripeto, è impossibile fare prove incrociate con tutte le elettroniche di un marchio Magari i classe A si comportano diversamente, anzi lo spero Ho sentito in diverse occasioni delle catene Accuphase con i finali in classe A, ma non sono mai riuscito ad effettuare dei test controllati
codex Inviato 24 Giugno 2021 Inviato 24 Giugno 2021 @svensson Facciamo chiarezza. Gli integrati in classe AB contraddistinti dal "2" sono gli integrati entry level, potenza massima 90 w/ch, che già suonano diversamente dagli integrati anche coevi distinti dal "3" o dal "4" (rispettivamente 120 w/ch e 180 w/ch), per la semplice considerazione che la diversa potenza li rende abbinabili a diffusori differenti come costruzione ed efficienza. Ho posseduto per lungo tempo l'E 250, lo ricordo come elegante ed equilibrato, un piccolo gioiello davvero. Stesso discorso fra i lettori, dando per certo che fra DP 700 e DP 720 è già cambiato molto, in primis i chip dac, e che nel 750 è stata adottata la meccanica ammortizzata ora presente su tutta la serie; avendoli avuti tutti e tre, posso affermare che le differenze non sono poca cosa, anzi. A titolo di valutazione generale, se ne facciamo una questione di timbrica diciamo che sono silenziosissimi ed accurati nella riproduzione (nomen omen), piuttosto neutri, con le variazioni nel tempo già illustrate da @diego_g; infine debbono piacere, ma qui si entra nei gusti personali, che non sono generalizzabili, né costituire un parametro oggettivo. 2
Audiohiker Inviato 24 Giugno 2021 Inviato 24 Giugno 2021 3 ore fa, codex ha scritto: Stesso discorso fra i lettori, dando per certo che fra DP 700 e DP 720 è già cambiato molto Verissimo il DP 700 a mio avviso è il frutto maturo di vent'anni di lavoro nel digitale. È l'ultimo Samurai 😀
Audiohiker Inviato 24 Giugno 2021 Inviato 24 Giugno 2021 non penserei ad altro lettore al di fuori di Lui.😜 Non penso lontanamente di sostituirlo con una macchina più recente Accuphase. in futuro qualora volessi provare un suono diverso gli affiancherei una macchina diversa ad esempio un DCS Bartok da usare per lo streaming 2
codex Inviato 24 Giugno 2021 Inviato 24 Giugno 2021 @Audiohiker Mi dispiace, ma con queste macchine non c'è file che tenga.... Comprendo benissimo perché tu voglia tenere il 700, però va tenuto presente che nel digitale il tempo non passa invano, l'evoluzione è continua, ed anche l'ultimo Samurai ha dovuto adeguarsi.
Armando Sanna Inviato 24 Giugno 2021 Inviato 24 Giugno 2021 Quale dei due telecomandi non è quello “vero” 😁
Ggr Inviato 24 Giugno 2021 Inviato 24 Giugno 2021 Da quello che posso vedere in foto, direi il sinistro.
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