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Biamplificazione attiva, passiva, orizzontale... teoria, pratica e soprattutto chiarimenti


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Inviato
2 ore fa, Mario De Santis ha scritto:

Si ,ma come si fa a farlo solo per le basse lasciando le alte dirette al loro finale senza passare per il DSP?

Spero di essermi spiegato.

Come giustamente ha spiegato @Dubleu, io vedo un'unica soluzione, cioè quella di cercare un DAC che abbia un controllo di volume, con la canonica uscita analogica (per pilotare direttamente il finale dei medio alti) ed una più rara uscita digitale (con cui  piloterai il DSP che a sua volta piloterà il finale dei bassi). Però non mi pare che i vari RME ADI2 dispongano di uscita digitale, un convertitore così sarebbe da cercare.

.

Diversa è la soluzione se ti fidi dell'ingresso digitale del DCX, (personalmente mi fido) e sarebbe quella di prendere uno streamer con volume digitale, ricampionare ed entrare sempre a 24bit e 96Khz nel DCX, assegnandogli sia la funzione di DSP per i bassi, che la funzione di conversione, utilizzando quattro (due per canale) dei sei convertitori a bordo.

A questo punto non ti rimane che collegare il finale dei bassi alle uscite analogiche dei bassi e il finale dei medio-alti alle uscite analogiche dei medioalti e sei a posto.

 

Inviato

@feli volendo usare una scheda audio pc con uscita digitale coassiale tipo realteck, tramite sdpif 75ohm e connettore neutrick che muta in aes 110ohm si potrebbe fare tutto da PC. 

Potrebbe essere una soluzione valida per molti, come la vedi?

 

Inviato
31 minuti fa, Dubleu ha scritto:

volendo usare una scheda audio pc con uscita digitale coassiale tipo realteck, tramite sdpif 75ohm e connettore neutrick che muta in aes 110ohm si potrebbe fare tutto da PC.

Si ma occhio alla risoluzione a 24 bit.

Mario De Santis
Inviato

@Dubleu pEr rimanere nel dominio analogico per tagliare le frequenze 30/150hz usassi sul solo finale basse frequenze un equalizzatore Art HQ 231?

Inviato

Leggendo tra le varie esperienze dei no-dsp si capisce come mai i loro giudizi siano ineluttabili nel dire che rovina tutto. 

La configurazione migliore per godere dei benefici di una multiamplificazione è questa:

Sorgente->uscita digitale

->dsp/crossover->

->dac multicanale->

->finali.

Nessuna doppia conversione, manipolazione del segnale eseguita alla stessa risoluzione del segnale originale (o con sovracampionamento se il risultato piace), filtri digitali e allineamento temporale (anche con filtri senza rotazioni di fase), unica conversione e pilotaggio diretto del finale (che si può trovare anche a ridosso dell'altoparlante e quindi si riduce anche il cavo di potenza a pochi centimetri). 

Provate una configurazione che vi permetta questo e poi ne riparliamo. 

  • Melius 2
Mario De Santis
Inviato

@AlfonsoD Il problema è quali crossover hanno anche l uscita digitale?

Volendo poi pilotare le medio/ alte col filtro passivo bypassando il DSP la vedo impossibile, sempre di non sbagliarmi.

Inviato
Il 22/1/2022 at 13:30, Mario De Santis ha scritto:

equalizzatore Art HQ 231?

se ce l'hai in casa puoi cominciare a giocare, poco ci fai.

21 ore fa, AlfonsoD ha scritto:

Sorgente->uscita digitale

->dsp/crossover->

->dac multicanale->

->finali.

ottima soluzione ma non per tutti i gusti e livello di risultato.

Personalmente sempre trovata la cosa deludente a risoluzione e raffinatezza rispetto alta gamma diversamente implementata. L'unica soluzione così implementata che suonava a dovere aveva un dsp-crossover e dac multicanale nella stessa macchina da oltre 48 mila euro. (non ricordo il modello, ma era un professionale)

Sono gusti e mille vie di mezzo, non sono strade uniche.

Il vangelo citato da AlfonsoD consiglio di provarlo, ma non è per tutti di certo; indifferentemente il costo delle implementazioni.

Consigli così possono essere ottimi, vorrei vedere l'accoppiata Rockna wavelight a pilotare sopra i 150hz con filtri passivi e xilica 2040 a pilotare le due vie 150-50 e 20-50 battuta da ciò.

Se con 7 mila euro di dsp-crossover più dac multicanale c'è la soluzione, per me è fattibilissima.

Perchè se alziamo il budget, alzo il tiro rispetto il rockna.

I DSP Labgruppen LM26, lake Lm26, XTA, dsp poversoft con dante e mille altre soluzioni in qualche caso han dato la possibilitò di applicare ciò. Powersoft con dante, labgruppen LM26, XTA sono nati per ciò come diverse altre prove fatte in 5 anni. Discreti risultati.

Si dovrebbe comunque disintegrare molto segnale auto ad altissima risoluzione; registrazioni a 32 bit o a 24bit ben più alti di 192hz non avrebbe più senso possederle.

Certo che se ascoltiamo 16-44 o 24-96/192 al massimo potremmo godere di certe applicazioni. 

Peccato che ora si può accedere facilmente a registrazioni ottime. 

Se devo avere un impianto full dsp-dac multicanale e non usufruire delle registrazioni che stanno prendendo piede da qualche anno (già Eros Ramazzotti esce a 32/384) a favore di un ascolto CD mi vien male. 

I risultati del 32-384 portano avanti l'ascolto in modo importante. 

I benefici di un impianto così composto come consiglio di Alfonso sono altissimi, ma si perde risoluzione. Un DSD a molti non importa riprodurlo anche se in collezione privata ricercata suona 10 volte meglio.

Del resto il mondo professionale spesso si differenzia dall'hi-end casalingo.

Dobbiamo decidere come orientarci. Un sistema nato oggi (diverso se lo possediamo da anni) che suonerà per 10 anni deve considerare ciò. 

Personalmente trovassi le qualità del rockna in dsp/dac lo farei subito. Ma non ci sono. 

.

Ho confrontato Xilica e DCX2496sotto i 120hz ed il primo vince su raffinatezza in modo importante.

Collegato poi RME adi 2 pro dando gli XLR alla parte alta ed uscendo da AES/EBU and SPDIF coaxial con connettore 75-110ohm rca-XLR nutrick per entrare in DCX2496 digitale il risultato migliora e nelle basse frequenze quasi non si ha la necessità di preferire Xilica.

Peccato che però per aver il miglior risultato nella parte bassa dovrei usare 24-96 convertito da hqplayer in ingresso RME in modo che DCX24-96 lavori nel suo miglior range di conversione; vanificando il resto.

 

Inviato
55 minuti fa, Dubleu ha scritto:

Si dovrebbe comunque disintegrare molto segnale auto ad altissima risoluzione; registrazioni a 32 bit o a 24bit ben più alti di 192hz non avrebbe più senso possederle.

Certo che se ascoltiamo 16-44 o 24-96/192 al massimo potremmo godere di certe applicazioni. 

Peccato che ora si può accedere facilmente a registrazioni ottime. 

Se devo avere un impianto full dsp-dac multicanale e non usufruire delle registrazioni che stanno prendendo piede da qualche anno (già Eros Ramazzotti esce a 32/384) a favore di un ascolto CD mi vien male. 

I risultati del 32-384 portano avanti l'ascolto in modo importante. 

Premesso che Ramazzotti lo ascolterei al massimo a 3 bit/ 11 (ma qui si va sui gusti personali e...io ho buon gusto 🤣).

Curioso come tu senta differenze tra spine rodiate e dorate e ammennicoli vari (ci sta eh, non vuole essere assolutamente una critica) e ovviamente tra 192 e 384. Solitamente "odio" chi invoca i test in cieco ma in questo caso uno strappo alla regola lo farei anche 😁

P.S. Tieni duro che i dac arrivano già a 768. Non vedo l' ora che pubblichino Eros così si farà onore al suo meraviglioso timbro nasale.

Si scherza eh...

  • Melius 1
Inviato
48 minuti fa, roop ha scritto:

Tieni duro che i dac arrivano già a 768

Il mio Denafrips dice che lavora a 1536.

Inviato
13 minuti fa, pro61 ha scritto:

Il mio Denafrips dice che lavora a 1536.

Mi spiace ma sotto i 3072 la Pausini non rende

Inviato

Il mio non scrive la risoluzione,una fissa in meno..😁

Inviato
12 ore fa, roop ha scritto:

Ramazzotti

Non lo ascolto neppure io, ma se già autori così minori producono file in master di registrazione in alta qualità, mai vorrei pedermi ciò che di meglio ha il mercato.

Ramazzotti era un esempio banale, se produce Lui figuratevi cosa c'è nel mercato.

I dac che leggono di tutto ci sono, infatti tendo ad usare DAC che arrivano ben in alto come risoluzione.

La biamplificazione passiva orrizontale è l'oggetto del topic, dove stiamo deviando sull'attiva.

Scegliendo macchine DAC molto costosi per poter godere del miglior suono e delle migliori registrazioni per pilotare i nostri diffusori difficilmente riusciremo ad eguagliarle con dsp che fanno mille cose e che a volte costano una frazione del dac.

Da lì l'idea della biamplificazione passiva orrizontale che non è proprio semplice avere, usare ed essere proficua.

Nell'idea di regolare volume e gain dei due finali la correzione dsp può venire in aiuto perchè farà ben di più.

Ci sono utenti che propongono altri metodi in dsp attivo ad intera banda, la mia risposta all'alternativa pur valida tiene in considerazione altri parametri. Tutto lì.

Nei miei esempi propongo RME adi, rockna wavelight per pilotare i nostri diffusori. Nulla toglie di usare dac o sorgenti ben più raffinati.

In questa soluzione dove un DAC importante pilota la parte alta passiva(

ma pilotava ad intera banda fino al giorno prima che abbiamo deciso di pilotare in biampificazione) presumere di far passare un segnale modulato in qualsiasi modo da un dsp che costa anche uguale o il doppio ma deve fare la stessa conversione e modulazioni dsp non per 2 canali ma per 4-6-8 è utopia. Lo stesso è avere un dac raffinato che fa solo quello per un due canali e dichiarare che un dac-dsp-dirac etc riesca a a uscire con mille regolazioni sempre con un due canali.

Le tecnologie costano e si può fare, ma a parità di qualità generale di sicuro non le regalano e per una questione di mercato saranno dolori per il nostro portafoglio. 

@roop devo dire che hai capito ben poco, spero che altri si spingano più in la.

 

 

 

Inviato
23 minuti fa, Dubleu ha scritto:

devo dire che hai capito ben poco, spero che altri si spingano più in la.

Già, hai sicuramente ragione. Una cosa, però, l' ho capita. Sei irrimediabilmente affascinato dai grandi numeri: siano essi watt, ampere, volt, db, bit, Mhz... come se la qualità finale di un impianto fosse appannaggio esclusiva del bigger is better (certo, contano ma non bastano!).

Ho anche capito che il sistema proposto da @AlfonsoD è complesso e non alla portata di tutti. Ma da qui a dire che siccome non va oltre i 192 è limitatoo è spararla grossa (come i numeri).

28 minuti fa, Dubleu ha scritto:

La biamplificazione passiva orrizontale è l'oggetto del topic, dove stiamo deviando sull'attiva.

rileggiti il titolo del topic, va...

  • Melius 1
Inviato

@Alessandro Cioni concordo in tutto e per tutto, infatti non è per tutti. 

Conosco diversi utenti che dopo che un tecnico ha settato il tutto in poco han lasciato ferme le regolazioni, questo è un limite importante.

E' vero che il fine tuning potrebbe essere meno invadente, ma per il mio piccolo il cambio conduttori di potenza sui woofer ha portato una risposta migliore dei bassi tanto da preferire un altro intervento di correzione dsp sia nel woofer in oggetto che la gamma leggermente sotto. Se non si è pronti a sfruttare la matematica al massimo delle sue possibilità è un ottimo modo ma non ottimale.

Inviato
11 minuti fa, roop ha scritto:

rileggiti il titolo del topic, va...

mi scuso, ma mentre scrivevo non ho riletto.

I numeri, se usiamo l'attiva e dobbiamo correggere con DSP non servono a nulla. Auguri!

Prova a regolare un XIlica o un dsp e vedrai che un solo passa alto ti farà impazzire se veramente vuoi fare un ottimo lavoro. Gli stessi tecnici ci sbattono la testa per molto tempo.

Chi regola DSP di norma lo fa a numeri e formule, lo stesso impianto lo impostano così; poi possiamo fare a modo nostro.

Se studi utenze che han sposato dsp-Dante-protocolli, mediamente in un mese di regolazioni non sono arrivati a risultati definitivi ed han corretto con passione ancora nel tempo.

Se biamplifichi passivamente, dovresti a questo punto pensare almeno a dei potenziometri per regolare i finali, (se diversi)

Se biamplifichi attivamente, o anche se solo lasci una sola parte attiva ( i bassi a 4 vie nel mio caso sotto i 120hz) i numeri ti dovranno piacere. 

Presumere di odiarli e non studiarli ti porteranno a risultati mediocri; perchè biamplifichi allora? 

Cercare un ulteriore miglioramento a tentativi nelle biamplificazioni attiva è molto difficile; sicuramente può arrivare a risultati buoni da subito anche sfruttanto la matematica dsp e dei dati del finale in modo superficiale; ma auguro o consiglio un minimo d'impegno in più se prendiamo questa strada.

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