Vai al contenuto
Melius Club

Klipsch e prezzi, che sta succedendo?


Messaggi raccomandati

Inviato
7 ore fa, audio2 ha scritto:

altrimenti scarso per scarso mi compero due transpuls e quello che mi resta cioè quasi tutto lo dilapido in viagra e mignottone spaziali.

Ma secondo te, quando si arriva a dire che il prezzo di una cassa che fino a pochi anni fa si comprava a 2800€ contro i 7800/8000€ di adesso è ancora vantaggioso, si può ancora star qui a discutere?

 

P.S.

Non vengano a smenarla con gli aggiornamenti e le migliorie, le ho smontate e forse forse ci sono 50€ di plastiche in più  che POTREBBERO "ballare" come aumento.

 

Inviato

@audio2

 

Le Chario sono pur sempre 13mila di listino. A quel prezzo ci sono alternative in Klipsch. 

Efficienza, dimensioni sonore e dinamica non sono certo le stesse di una Cornwall, che a me pare anche più bella esteticamente.

Se per te equivale a una Magnat fai bene a comprare una Magnat.

In un salone del genere le Chario sopra illustrate sarebbero ben più povere ( suono a parte)

 

 

Klipsch-Cornwall-IV-opinioni.jpg

  • Melius 1
Inviato

Guardiamoli da vicino questi 13000€ di listino...(ho fatto anche la rima 😄 )

 

Inviato

Si vabbè, ultimamente i prezzi sono aumentati, però chiediamoci il perché Klipsch ha modelli in produzione da 60 anni e gente di tutto il mondo continua ad apprezzarli e a comprarli.

Certo le Chario sono più rifinite, ci mancherebbe altro, ma suonano allo stesso modo? Se si, quante ne vendono rispetto alle Cornwall?

Poi le Transpuls, che peraltro incuriosivano anche me, siamo sicuri che come suono siano comparabili alle Cornwall?

Infine, se i progetti Klipsch sono semplici, sostanzialmente sempre uguali a se stessi ed impieganti materiali non pregiati (dice qualcuno) perché semplicemente qualche azienza non li ha copiati proponendoli ad un prezzo più basso?

Non é che semplicemente piace il suono Klipsch, che altri diffusori non producono, e chi lo apprezza prima o poi, prezzi permettendo, se le compra?

Chiedo eh!

Non ho la verità in tasca.

  • Melius 1
Inviato
23 minuti fa, Oste onesto ha scritto:

Poi le Transpuls, che peraltro incuriosivano anche me, siamo sicuri che come suono siano comparabili alle Cornwall?

No per niente! Ma almeno non devi vendere un rene per sentire musica con un 38 cm

Inviato

Anche le La Scala, ultima versione, prezzo "street"  11000 come sopra indicato da @carlottina Non saranno perfette ( cosa lo è?) ma offrono un suonone che il 99 per cento della concorrenza se lo sogna. Con l'aggiunta di un sub, nel giusto salone, un sistema pazzesco. Un sacco di roba " tecnologica" con cabinet in alluminio, altoparlanti ceramici o in carbonio non si avvicina proprio, per limiti della fisica. E parliamo di roba da 60mila euro...

Inviato
Adesso, ClasseA ha scritto:

ma offrono un suonone che il 99 per cento della concorrenza se lo sogna.

sentite a Vicenza pre covid,mi hanno impressionato ma negativamente,bassi assenti e niente di che,chiedevano 8.000€ ex demo..    ..dopo 2 gg ho sentito le Dutch & Dutch 8c,tutta unaltra tipologia,li sì che mi è caduta la mascella,10.000€ ma considerando che non hanno bisogno di amplificazione...

Inviato

@Gici HV

 

Può essere, non ho motivo di mettere in discussione la Tua esperienza. Dipende comunque molto dal posizionamento, amplificazione. Non sono universali e " facili". 

Tra l'altro sopra consigliavo l'utilizzo di un subwoofer e sono da posizionare a ridosso del muro di fondo e meglio ancora vicine agli angoli. 

  • Melius 1
Inviato

@ClasseA probabilmente,anzi sicuramente,il posizionamento delle La scala non era corretto ma da un bestione simile mi aspetto un suono molto più corposo,se hanno bisogno di un sub ( che io uso),secondo me c'è qualcosa che non va.

Inviato
49 minuti fa, Gici HV ha scritto:

hanno bisogno di un sub ( che io uso),secondo me c'è qualcosa che non va.

 

In realtà non esiste diffusore al mondo capace di garantire quell'efficienza da 20 hz a 20000hz.

Per avere i bassi profondi bisogna mettere un subwoofer, e' normale.

Anche in ambito pro il subwoofer si usa per certe frequenze anche con efficienze molto inferiori.

Ricordiamoci che il progetto delle La Scala è degli anni 60 ma comunque a tutt'oggi non ci sono alternative di diffusori a tromba quasi full range di dimensioni così compatte ( per essere a tromba, si intende).

È un diffusore eccezionale, per intenditori, ma è chiaro che non entra in tutte le case, non è per tutti.

Con vinile, valvole, posizionate a parete più subwoofer si possono ottenere risultati eccezionali difficilmente eguagliabili.

 

Inviato
Il 29/9/2021 at 16:28, iBan69 ha scritto:

Da commerciale, io apprezzo una politica di sconti, perché strumento di riconoscimento e fidelizzazione del cliente.

non bisogna dimenticare che la possibilità di praticare uno sconto, più o meno corposo, permette al negoziante di essere elastico riguardo al prezzo richiesto... ad es. se un cliente da dentro un suo apparecchio mi sembra quasi ovvio che probabilmente non gli verrà concesso alcuno sconto o al limite molto poco corposo, diversamente nel caso di un acquisto senza ritiro. Negli States so per certo che alcuni marchi top non permettono ai loro negozianti, spesso esclusivi, ma anche ai loro importatori/distributori stranieri di praticare nessun tipo di scontistica. Tempo fa discutendo con Gary Koh di Genesis Adv. Technologies a proposito della ricerca di un importatore/distributore in Italia sono venuto a sapere che molti di quelli da lui contattati gli hanno chiesto più o meno insistentemente qualcosa sulla politica dello sconto e ciò glieli ha fatti escludere categoricamente... si è espresso con un 'A Big Red Flag' ! Sicuramente visto il target di clientela dei suoi prodotti se lo può permettere, almeno in America e in altre realtà (ad es. Singapore... Nizza/Montecarlo... ) non so però in Italia. 

Inviato
1 ora fa, ontherun ha scritto:

non bisogna dimenticare che la possibilità di praticare uno sconto, più o meno corposo, permette al negoziante di essere elastico riguardo al prezzo richiesto... ad es. se un cliente da dentro un suo apparecchio mi sembra quasi ovvio che probabilmente non gli verrà concesso alcuno sconto o al limite molto poco corposo, diversamente nel caso di un acquisto senza ritiro. Negli States so per certo che alcuni marchi top non permettono ai loro negozianti, spesso esclusivi, ma anche ai loro importatori/distributori stranieri di praticare nessun tipo di scontistica

Giusta osservazione.

Lo sconto è uno strumento commerciale della vendita è ed particolarmente sentito nei paesi latini, Italia in primis. Questo deriva da un modo di contrattare che fa dello sconto, un riconoscimento da parte del venditore nei confronti dell’acquirente e che a Lui, sembra, aggrada molto. Portato agli estremi, si configura come una palese manipolazione delle regole etiche di mercato, ovvero il sistema di alzare i prezzi e poi scontarli, che a molti qui non piace, ma che in realtà è quello che fa ancora vendere meglio alle aziende, su un ampio target di potenziali clienti. Quindi, si parte da un listino più alto, e poi si sconta. Alcuni addetti ai lavori, distributori e rivenditori, affermano, pur lamentandosene, che l’unico modo in Italia per avere un elevato numero di vendite è quello dello sconto.

In altri paesi, non è così, ma i motivi vanno ricercati nella diversa cultura e storia di quei paesi, probabilmente più ligi alle regole di mercato. Ma, che se ne dica, all’italiano piace ottenere lo sconto, e di conseguenza, chi vende in questo mercato, sa come usarlo.

Ancor oggi, se non ci si adegua a questo approccio di vendita, si limitano le potenzialità e il numero delle stesse.

Non voglio commentare se questo sia eticamente giusto o corretto, ma è così. Ovviamente, se vogliamo che il nostro paese si uniformi alle altre realtà europee o mondiali, serve una graduale riduzione degli stessi sconti, ma non possono sussistere nello stesso mercato metodologie di vendita opposte, perché fonte di distorsione e incomprensione dello stesso, mal recepite dai consumatori.

Comunque, probabilmente, quello che ci troviamo ad commentare oggi, sarà gestito in questo modo, compensando, i forti aumenti, con in parte, grossi sconti, se le vendite dovessero crollare.

Se fossi un potenziale cliente Klipsh, oggi mi rivolgerei al mercato dell’usato/vecchi modelli o starei ad attendere alla finestra guardando cosa succederà fra un po’ allo street price. 

 

Inviato

@iBan69 in realtà questo sistema sta' già in crisi di credibilità.

Basta pensare alle vendite online dove il prezzo è quello e basta, ed è  per tutti uguale.

Anche senza scomodare Amazon, la maggior parte dei siti online dei rivenditori propongono direttamente il prezzo scontato, che dovrebbe valere per tutti.

Poi se uno va in negozio ed ottiene uno sconto maggiore la riterrei una grande scorrettezza.

Prima finisce la presa in giro dello sconto da listino meglio è, ovviamente secondo me.

  • Melius 1
Inviato
14 minuti fa, Oste onesto ha scritto:

la maggior parte dei siti online dei rivenditori propongono direttamente il prezzo

io trovo spesso la dicitura "per il prezzo telefonare"🤔

Ospite
Questa discussione è chiusa.
×
×
  • Crea Nuovo...