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Arrivate Acoustat X


Membro_0008

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Meglio spegnerle. A differenza di un impianto normale, andrebbero accese prima del pre e lasciate in tensione per almeno 10 minuti. Il segnale le attiva , ma nella prima mezz ora meglio non ascoltarle. Dai 45 min in poi sono quasi al 100 per cento. Corretta l indicazione della parete posteriore riflettente. Il set up è complicato perché bisogna indovinare la distanza dalla parete posteriore il toe in è l inclinazione. 

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In realtà vanno in stand by, ma in questo caso, se non si "stacca" il finale dalla rete elettrica, rimane sempre sotto tensione il filamento delle valvole a 3V invece che a 5V (se ricordo bene quanto mi aveva spiegato Ceretti). Perciò è buona cosa accenderle per circa 30" con il preamplificatore spento e quindi accendere il pre in modo che passino gradualmete da 0°C alla temperatura di esercizio per prolungare la vita delle valvole finali, che stanno diventando rare!

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@alexis ho avuto le A1 per 5 anni con i sub B1 pilotate da 4 coppie di N20 quindi le conosco bene

quelle che hai sentito da Audiograffiti è un modello successivo alle mie ma anche li non mi hanno entusiasmato 

puo darsi che le attuali siano molto meglio

Riguardo alle Stax sono d accordo con te

ero molto interessato a prendere le 83 che però avevano un piccolo problemino su un pannello,piu paura di guasti per la parte eletteonica più l acquisto di in finale per farle andare a dovere e ho desistito 

ma diffusore stupendo

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@gigi60  Le Stax in generale sono i diffusori con la gamma media più realistica mai ascoltata. Ho avuto la fortuna di provarle tutte e, In ordine qualitativo crescente dei vari modelli, metterei: ELS F81,e 83 molto simili, la 83 sono praticamente due 81 sovrapposte ed entrambe sono monovia, ELS 6 e ELS 8, entrambe a tre vie, i tagli sono eseguiti con un geniale sistema di celle RC (sfruttando la capacità delle celle) in seguito adottato anche da Audiostatic e AHL Tolteque

Ma in cima alla vetta metterei le ESS6A addirittura risalente al 1964. Montano un totale di 10 celle cadauna e rispondono in basso come nessuno dei modelli successivi. Le ho avute e vendute e, grazie alla segnalazione di un forumer, le ho ritrovate, ora sono in restauro. Tra tutti i diffusori elettrostatici che ho incontrato queste si elevano di una spanna. Non hanno la dinamica di una Soundlab o una Acoustat, non hanno il fronte sonoro di una Beveridge o la completezza di una Tolteque, non hanno neppure l'elegante estetica di una Martin Logan ma per quanto riguarda il suono se amplificate a dovere suscitano pelle d'oca

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@alexis Quelle di Viva e quelle di Sergio Pozzi sono le Ultimate 1 il modello top sino a qualche anno fa. Le ho anch'io in sede e il problema maggiore è l'amplificazione. Hanno un modulo di impedenza media oltre i 20 ohm per questo il costruttore stesso consiglia OTL di grande potenza, e questo limita fortemente la scelta.

Il secondo problema è la tensione di polarizzazione davvero elevata che distribuita sui 4 metri quadrati di pannelli in ambienti non enormi può creare qualche problema a soggetti sensibili.

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