Cybe Inviato 6 Ottobre 2021 Autore Inviato 6 Ottobre 2021 @78 giri è corretto parlare di verità e non di esattezza. quello che dobbiamo riuscire a capire è che l'alta fedeltà non dice cose esatte, dice cose vere. infatti nella scienza la parola esatto viene dal latino ex-actu che significa ottenuto da le premesse da cui si parte. ecco perchè la scienza non dice cose vere ma solo cose esatte. essere “esatti” è un obiettivo che si raggiunge secondo una logica processuale, sperimentale. se cosi fosse per riprodurre tutte le armoniche di una stratocaster amplificata con un fender 5E3 deluxe (mono e valvolare), già riproducendola con un impianto stereo, sto errando. ma poi, sopratutto, dove stanno uscendo quelle le armoniche con la stratocaster? in una sala prove (ambiente non spurio) o in una situazione live (ambiente spurio)? quindi la neutralità di cui tanto parliamo non esiste. anche il miglior impianto (a transistor) non riprodurrà con esattezza quello che esce da quel ampli fender (valvolare)... considerato poi che viene pure registrato con un microfono. e che qualità ha quel microfono? in questo senso chi si avvicina molto nella ricerca della riproduzione esatta (forse inarrivabile) è marco lincetto registrando performance live in determinati luoghi. poi se vogliamo parlare di bellezza del suono, piacevolezza, gusto che esce da svariati impianti e che più si avvicina a quella situazione sopra indicata è tutto, ma non è naturalezza. quel tutto è la nostra passione di vita: l'alta fedeltà.
ClasseA Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 @78 giri Sono cose abbastanza elementari. Il pop - rock utilizza impianti public address più o meno di qualità. Es. Il chitarrista usa una Les Paul con un Mesa Boogie e crea un suo suono, ma poi viene microfonato e dipende dalla qualità del microfono, poi va nel mixer e dipende dal mixer poi agli amplificatori e dipende dagli ampli e infine alle casse, che influiranno pesantemente sul risultato finale. Nella classica e nel jazz acustico è tutto più semplice le variazioni timbriche dipendano da esecutore e strumento
51111 Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 Si può dire quello che si vuole sulle incisioni e quello che ci propinano gli ingegneri del suono, alla fine ci tocca ascoltare il disco. Partiamo dal presupposto che è impossibile fruire della musica originale captata dai microfoni, rimane il fatto che il sistema di riproduzione, deve cercare si assecondare il più possibile l'immagine del supporto, evitando di inquinare ancor più quello che è stato manipolato. Utilizzare le conoscenze della fisica e matematica per ottenere qualcosa che si avvicina alla fedeltà dell'incisione e non della musica quando usciva dagli strumenti, qui la neutralità di riproduzione aiuta molto, si può dimostrare con i grafici, anche se non assoluta. Parlare di cose reali che si possono dimostrare, i concetti astratti rimangono tali e senza spiegazioni. Capisco che questo è un periodo creativo con la propensione a sognare e pensare in grande, abbiamo ancora i piedi per terra e non bisogna esagerare con concetti volatili.😃
78 giri Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 @Cybe @51111 sono assolutamente d'accordo : è da tempo che vado scrivendo che non possiamo replicare l'evento reale, ma solo, giustamente, riprodurre al meglio ciò che ci viene proposto sul disco, cd, sacd, liquida che dir si voglia. 1 ora fa, ClasseA ha scritto: Nella classica e nel jazz acustico è tutto più semplice Certamente, qui entra in gioco semmai l'acustica ambientale. Buoni ascolti a tutti
meridian Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 10 ore fa, Cybe ha scritto: continuo ad avere ancora dubbi, dopo tutte le considerazioni sopra, sul concetto di "neutralità". lo ritengo ancora di qualcosa di spurio e che appartiene ancora alla soggettività. non all'oggettività. Non avrai mai una risposta scientifica, perchè la musica, il suo ascolto, la fruizione di un programma sonoro attraverso un sistema audio, attiene, molto, anche alla cultura umanistica, alla fisicità, alla cultura, alla percezione sonora, e non solo alla fisica e all' elettronica . . . 10 ore fa, Cybe ha scritto: continuo a portare avanti questa battaglia sulla terminologia perché, quella che utilizziamo, non la ritengo appropriata al nostro interesse ovvero l'alta fedeltà. La terminologia è per forza di cose, e conseguenza di quanto scritto sopra, imprecisa, diciamo che come la critica letteraria o le scienze umane, risente di diversi elementi soggettivi, culturali, formativi, e nell' ascolto della musica, formazione, cultura, percorso ed esperienze sono molto spesso primarie e fondanti nella formulazione di un giudizio . . . 10 ore fa, Cybe ha scritto: se un diffusore lo battezzo neutrale, quindi coerentemente corretto, significa che quello di un mio amico, a mio giudizio, non essendolo, risulta non neutrale quindi non "standard", "normale", non socialmente accettato. ma qui casca l'asino. perché allora un aggettivo cosi è prettamente soggettivo. E' il sistema che va valutato nel suo insieme, posso avere un diffusore assolutamente neutro, ma se lo carico a monte con sorgente, ampli e cavi ridondanti, hai voglia a sentirlo suonare neutro . . . E spesso si sottostimano e sottovalutano elementi che portano a colorare e caricare i suoni, portando un insieme di componenti, magari tendenzialmente equilibrati, a proporre un risultato molle, gonfio, sbilanciato, equalizzato pesantemente . . . 11 ore fa, Cybe ha scritto: provando a trarre delle conclusioni dico semplicemente che il senso della mia domanda del topic era solo quello di provare ad "educarci" all'uso della parsimonia quando descriviamo qualcosa. utilizzando il più possibile aggettivi o parole che abbiano significati ben precisi e circoscritti e che tutti possano comprendere. Mi trovo d' accordo, tieni anche presente che spesso il nuovo suono che si propone all' ascolto, entusiasma e coinvolge, poi , passati i primi ascolti, ci si abitua al nuovo corso e si esegue un reset , perdendo un pò della memoria della precedente proposizione sonora . 11 ore fa, Cybe ha scritto: non più abuso di termini proprio come "neutralità" che ha un accezione molto ampia, soggettiva e poco definita da dei canoni di riferimento Neutralità sembra vago, ma può rendere in parte l' idea di cosa si cerca o si vuole, in unione ad altri parametri ed elementi, permette di creare un perimetro entro il quale poter valutare una pasta sonora e una proposizione musicale, rimane che è molto complesso, e difficile, rendere sensazioni musicali e impressioni di ascolto , con delle parole . . . saluti , Dario 1
meridian Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 7 ore fa, ClasseA ha scritto: In effetti la musica " vera" o dal vivo eseguita su strumenti acustici ha fatica d'ascolto nulla. È una fondamentale pietra di paragone. Prova ad ascoltare una batteria a 4 metri e senti come picchia, diciamo che la fatica di ascolto può palesarsi anche dal vivo . . . Paradossalmente la registrazione che ne deriva può essere più addomesticata, e sono abbastanza convinto che la riproduzione domestica sia solo una parvenza del suono diretto degli strumenti, una pallida rappresentazione del suono dal vivo . . . saluti , Dario
meridian Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 4 ore fa, Cybe ha scritto: se cosi fosse per riprodurre tutte le armoniche di una stratocaster amplificata con un fender 5E3 deluxe (mono e valvolare), già riproducendola con un impianto stereo, sto errando. ma poi, sopratutto, dove stanno uscendo quelle le armoniche con la stratocaster? in una sala prove (ambiente non spurio) o in una situazione live (ambiente spurio)? quindi la neutralità di cui tanto parliamo non esiste. anche il miglior impianto (a transistor) non riprodurrà con esattezza quello che esce da quel ampli fender (valvolare)... considerato poi che viene pure registrato con un microfono. e che qualità ha quel microfono? L' ascolto della musica riprodotta in casa è un grande compromesso, se lo si accetta, si gode comunque, se no diventa una rincorsa e un continuo riallineamento, che non porterà comunque ad un risultato definitivo. Rimane, per mia esperienza, che ci sono sistemi più equilibrati, completi e naturali, e altri molto equalizzati e colorati, come sempre, ad ognuno il suo suono . . . saluti , Dario 1
Titian Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 7 ore fa, ClasseA ha scritto: In effetti la musica " vera" o dal vivo eseguita su strumenti acustici ha fatica d'ascolto nulla. È una fondamentale pietra di paragone. Quando sento una sinfonia del Bruckner o Mahler (solo per fare degli esempi estremi) e seguo con emozione le diverse parti (strumenti) alla fine sono stanco. Ho bisogno di minuti per riprendermi e questo i concerti dal vivo. A casa mi aspetto che la qualità sonora mi involva emozionalmente nello stesso modo, che mi incentiva di seguire queste e quelle parti con l'energia conb cui lo suonono. Comunque se sono stanco il suono deve essere anche capace di farmi addormentare
Titian Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 1 ora fa, 51111 ha scritto: rimane il fatto che il sistema di riproduzione, deve cercare si assecondare il più possibile l'immagine del supporto, evitando di inquinare ancor più quello che è stato manipolato. Hai mai pensato che il suono dei microfoni posto a una così vicina distanza, rispetto a quello che siamo di solito nell'ascoltare dal vivo, sia molto (troppo) pulito e senza distorsione? Bisognerebbe poi definire quale distorsione. Dal vivo quel che sentiamo è un suono riflesso da tutto l'ambiente, pieno di "distorsioni" (rispetto al suono ddiretto dello strumento a pochi metri).
ClasseA Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 @Titian Magari una stanchezza mentale dovuta ad una fruizione colta dell'opera... ( seguire lo spartito stanca un po', concordo). Però si parlava di assenza di fatica di ascolto derivante dalla mancanza di amplificazione e relativa distorsione.
Titian Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 @ClasseA lo so. 😉 Ma bisognerebbe magari anche menzionarlo non che altre persone pensino che ogni volta il suono deve essere come un sonnifero. 😛
jakob1965 Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 @Aletto be misure molto raffinate le hanno anche gli accu , spectral e pure i Mc non credo sia una peculiarità degli Hegel - Macchine per me (per me) molto ma molto nordiche
jakob1965 Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 @Aletto dimenticavo scusa .. ricambio i saluti ovviamente - poi a stemperare - de gustibus - ma trovo abbastanza forzata l'argomentazione che gli Hegel sono " neutri " - io piuttosto ho avuto l'impressione che siamo macchine perentorie -per gusti forti Credo abbiano pure loro i tripli darlington
Titian Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 2 ore fa, 51111 ha scritto: Utilizzare le conoscenze della fisica e matematica per ottenere qualcosa che si avvicina alla fedeltà dell'incisione e non della musica quando usciva dagli strumenti, Allora non ti interessa la musica e tutti coloro che dicono che hanno come hobby l'hifi non devono interessarsi della musica ma solo pensare ad arrivare il più possibile alla fedeltà dell'incisione Tu parli di fisica e matematica ma che numeri e formule mi porti: forse un paio ma chi dice che sono tutti i parametri bastanti per ottenere questa fedeltà? Ritornando sulla musica, diciamo la seconda del Beethoven: se non si vuole ottenere qualcosa che avvicini quello che gli strumenti suonano durante l'esecuzione della seconda perché ti comperi una registrazione della seconda del Beethoven? lo possono benissimo chiamare qualcosa d'altro tanto agli audiofili non interessano il suono che esce dagli strumenti. 1
zigirmato Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 Sto ascoltando Ligabue " campovolo 2005" Neutrale o no, Marlon Brandon è sempre lui 😎 e spinge sul gas Scusate volevo dire che mi pare di ascoltarlo dal vivo, in questo momento.
Ggr Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 E tecpareva che non tornassero i soliti stereotipi da cultori, amatori, ascoltatori, o freddi misuratori, che non amano la musica, con la solita pretesa di superiorità, defli uni, verso gli altri. Erano già passate troppe pagine..
Cybe Inviato 6 Ottobre 2021 Autore Inviato 6 Ottobre 2021 @Ggr e te pareva che non tornassero i soliti stereotipi da non cultori, non amatori, non ascoltatori o caldi misuratori, che amano la musica, con la solita pretesa di inferiorità, degli altri, verso gli uni. non mi pare sia ancora vietato disquisire sulle percezioni umane visto e considerato che le capacità di tutti noi non ci consentono di udire oltre i 20 Khz. oppure dobbiamo, mentre ci genuflettiamo a te, limitare nel numero di pagine? chiedo per un amico. con simpatia, neutralità ed ilarità ovviamente. 😉 1
51111 Inviato 6 Ottobre 2021 Inviato 6 Ottobre 2021 1 ora fa, Titian ha scritto: Allora non ti interessa la musica Il contrario, una volta sistemato per bene l'impianto, si pensa solo alla musica.
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