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Melius Club

Nuovo integrato E5000 in classe AB nei negozi in Giappone.


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Inviato

@antonio 64

Come ho già detto in precedenza, gli altri listini europei sono più bassi di quello italiano.
Parlare di listini è comunque piuttosto fuorviante, dal momento che tutti sappiamo che alla fine lo street price, anche del nuovo, è decisamente inferiore.
Ad ogni modo, pur con le accortezze del caso, la differenza c'è ed è palese.

Tra l'altro, ricordo sempre a me stesso che l'intera produzione di Accuphase si limita a circa 5000 pezzi l'anno, almeno per ciò che riguarda le elettroniche, e solo il 30% viene esportato all'estero.

Alla fine si sceglie, ma se si comincia a trovare un E-800 sotto gli 11 k mi sembra naturale concludere che chi lo ha comprato nuovo non lo ha pagato molto di più.

Poi, come sempre, è questione di gusti: chi compra Luxman o Yamaha molto probabilmente li preferisce non per il prezzo, ma per il suono, e viceversa.

Inviato

@codex cioè in tutto il mondo, al di fuori del Giappone, arrivano 1500 Accuphase all’anno? Possibile? 😦

Inviato

@Lumina

Se hai la pazienza di visitare il sito giapponese della casa (...co.jp), dovrebbe esserci un link ad una vera e propria dichiarazione di intenti della Casa, nella quale si specifica la volontà di NON crescere ulteriormente per preservare la qualità, nonché la suddivisione dell'intera produzione con destinazione della massima parte della stessa al mercato interno (70%).

Va anche precisato che la forza lavoro ammonta ad una ottantina di persone, delle quali meno della metà destinate alla produzione vera e propria, gli altri sono ingegneri...

Di recente i vertici della società hanno chiarito, in una intervista ad un giornalista indonesiano, che è ferma intenzione dell'azienda proseguire nella produzione delle elettroniche che vanno via via affinando, senza sconfinare in ambiti che non considerano nemmeno hi-fi, come ad esempio nel settore degli streamer, non a torto considerati computer e non macchine da musica, peraltro soggetti ad obsolescenza quasi immediata.

Tradizionalisti, certo, ma è proprio difficile che un loro prodotto ti tradisca.

Inviato

@codex sposo in toto la folosofia.

Aumentare la produzione, significa ingrandirsi a tutti i livelli. Quando diventi tropo grande, prima o poi finisci per aver bisogno di un finanziatore, e finisci nelle mani del solito mega gruppo, che poi vorrà dettarti la linea. Speriamo solo che resistano. 

Inviato

@Ggr

Finora i dati di vendita confermano la loro filosofia.
Secondo me hanno già margine con le loro vendite interne, quello che arriva dall'export è tutto guadagno.

Attenzione, però: i dirigenti giapponesi credono molto nei rapporti interpersonali, come nel caso dell'importatore tedesco PIA, quindi credo che la fiducia reciproca con i singoli importatori abbia un peso determinante.

Ciò non toglie che le eventuali figuracce nelle fiere, mostre etc. vengano adeguatamente sanzionate...

Inviato

Certo che se Accuphase, che pare quasi un colosso, produce 1500 pezzi per il mondo intero, che numeri hanno Unison, Lector, Norma, Symphonic Line etc etc…?

poche centinaia se va bene 🤔

Inviato

@antonio 64 ciao

 

si avevo capito il senso del tuo post. Ti ho citato solo per il fatto che il Luxman fa te segnalato era un modello diverso da quello indicato in un post successivo.

Scusami, avrei dovuto esprimermi meglio. 

Anche a me piace e ho accuphase e li vedo i prezzi la…. :-)

 

saluti

Andrea. 

Inviato

@Sonicrage ciao Pietro. 
 

Non ci sono dubbi. I listini qua sono più alti. Ed è anche vero che ogni tanto anche io compro in Giappone, soprattutto cose usate e difficili da trovare dove sono. 
Sul nuovo però mi sono affidato al negozio locale, per vari motivi tra cui il fatto che mi ha fatto un bello sconto, mi ha fatto provare l’ apparecchio a casa, mi fa consigli, siamo diventati amici, è un posto dove vado quando voglio sentire qualcosa di nuovo etc. a tutto ciò io do un prezzo. Alla fine la differenza di prezzo si sente meno considerando tutte queste cose. almeno per me. 
 

E dato che si stava parlando del E-5000 (gran bel ampli) è proprio quel negozio che mi ha dato la possibilità di provarlo a casa , cosa non da poco. 
 

un caro saluto

Andrea

  • Melius 1
Renato Bovello
Inviato

Il "problema " non e' il prezzo. Ovvio che se posso permettermi un determinato oggetto che mi piace lo compro altrimenti passo oltre. Il vero nocciolo della questione, almeno per me, e' un altro. Provo un integrato  Accuphase che costa ,di listino,€ 20.000,00 ,lo confronto con la mia amplificazione che ne costa circa € 10.000,00 e sono portato a pensare che non ci possa essere nemmeno confronto. Salvo poi,alla luce di prove fatte in casa verificare che la relata' e' ben diversa. Io contesto il prezzo solo per l'inevitabile condizionamento che esercita su ognuno di noi. Poi,ovvio,nessuno ci obbliga a comprare nulla .Altrettanto ovvio che la considerazione di cui sopra vale non solo per Accuphase. Il mio e' un discorso di approccio piu' generale

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Lumina molte delle ditte che citivendono più all'estero che in italia. unison vende molto in germania ed esporta in oriente (giappone sudcorea indonesia ecc). tien conti che sepre unison del suo piccolo valvolare simply nelle varie versioni ne ha venduto circa 1 miline di esemplari nel tempo. ma un simply costa 1000 euro (più volte tolto di produzione e poi riproposto a furor di popolo)

 

Inviato

Se in hi fi, mi aspetto che a un raddoppio del prezzo, ci sia un raddoppio della qualità,  restiamo delusi, specie poi a quei livelli di prezzo/ qualità,  dove i miglioramenti iniziano ad essere davvero sfumati.

Renato Bovello
Inviato
16 minuti fa, Ggr ha scritto:

mi aspetto che a un raddoppio del prezzo, ci sia un raddoppio della qualità,  restiamo delusi,

Ne sono perfettamente consapevole e ,certamente, non lo pretendo . Nel contempo pensare che un oggetto che costi il doppio possa suonare meglio ,almeno su alcuni parametri, sarebbe il minimo .Quando anche questa seconda ipotesi non si verifica vien da pensare e non poco...

Inviato

Il prezzo è una illusione ottica.

Diversi anni fa, per motivi professionali ho approfondito le conoscenze nel mondo del tessile-abbigliamento, ed ho imparato che, ad esempio, le camicie da uomo venivano tutte dall'India (che oggi, non a caso, "sta avanti"...) e che le differenze di prezzo sugli scaffali dei negozi derivavano esclusivamente dal c.d. abbigliaggio, ovvero dalla cura della confezione, poi dalla rifinitura dei particolari, infine dall'apposizione della cosiddetta "pecetta", ovvero il marchio, più o meno famoso, più o meno esclusivo.

Ebbene, la differenza di prezzo era anche di 100 (cento!) volte a parità di contenuto qualitativo.

Nel nostro hobby, per fortuna, esistono le prove di ascolto che dovrebbero porre al riparo da acquisti sbagliati e che potrebbero consentire di indirizzarsi su ciò che piace, anche prescindendo dal marchio.
Quando poi il gusto personale ed il brand dovessero coincidere, il prezzo ha una importanza relativa.


N.B. Escludo volutamente tutti quei costruttori che hanno intrapreso la strada del prezzo a richiesta che, non vendendo immobili di pregio o gioielleria, dimenticano di essere semplici assemblatori di parti provenienti per lo più dall'oriente.

Inviato
1 ora fa, Renato Bovello ha scritto:

Quando anche questa seconda ipotesi non si verifica vien da pensare e non poco...

Converrai che stai parlando della tua esperienza, che come tutte è unica ed irripetibile, che non può fare testo. 

Renato Bovello
Inviato
8 minuti fa, Ggr ha scritto:

che non può fare testo. 

Ovviamente anche se eravamo in due ed entrambi abbiamo riportato le medesime impressioni ma il tuo rilievo e’ ( necessariamente ) esatto . Come il mio , del resto . Non si tratta di avere sensazioni . I “ difetti “ e le lacune riscontrati erano evidenti a chiunque ma , come ripeto , il mio discorso esula dal marchio e forse sono fuori tema 

Inviato

@Renato Bovello sarebbe curioso vedere i listini dei negozi di Hong Kong, per confrontare i prezzi Accuphase e quelli dei”modesti” Lector.

Un conoscente mi ha detto di aver visto lAccuphase 280 a poco più del Marantz 40n, che in Italia viene 2500 euro, voleva portarselo via ma poi ha pensato a dogana e voltaggio…

  • Melius 1

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