Popular Post SimoTocca Posted October 16, 2021 Popular Post Share Posted October 16, 2021 Ne abbiamo parlato già “millanta volte”, del fatto che l’ascolto in cuffia parte “svantaggiato” in maniera enorme rispetto all’ascolto con i diffusori per il solo, semplice, ineludibile motivo che gli album da ascoltare sono stati pensati e realizzati per essere ascoltati in Stereofonia con due case acustiche. Troppo spesso noi, appassionati di ascolto in cuffia, “passiamo sopra” a questo fatto come se fosse un “Peccato Originale” che non può essere mai “lavato via” e lo accettiamo senza fiatare. Ma negli ultimi due decenni sono successe un paio di cosucce che potrebbero “sparigliare” il tavolo e “spazzare via” questa limitazione fastidiosa. Sì, lo so che molti di noi appassionati di ascolto in cuffia non vivono l’ascolto in Stereo come una limitazione ma semmai come un ascolto “da una prospettiva diversa” che rende la cuffia assolutamente unica e speciale (e io sono tra quelli che la pensano così..). Epperò... Epperò ascoltare un audio realizzato appositamente per essere ascoltato in cuffia può essere un’esperienza “illuminante” e magari molto appagante. La prima delle due “cosucce” accadute negli ultimi anni è l’enorme diffusione della cuffia come strumento di ascolto (ricordo che agli anni ‘90 chi ascoltava in cuffia, ascolto di qualità dico, era una mosca bianca rispetto a chi ascoltava con i diffusori), tanto che fra le persone giovani ormai è diventato quasi l’unico modo di ascoltare musica. E questo ha un significato economico considerevole, che funge da “motore” per incentivare la ricerca nel settore “cuffie”, inteso sia come hardware che come software. La seconda “cosuccia” è la digitalizzazione “estrema” della sorgente di ascolto, con la creazione ormai di file musicali che sempre più spesso sono “virtuali” cioè ascoltati in streaming (o acquistati come download, ma il significato di quello che dico non cambia). Mentre “prima” fabbricare un album fisico, come CD o come Vinile, implicava costi non da poco, legati anche alla distribuzione nei negozi e del calcolo dei “pezzi” invenduti, adesso la digitalizzazione ha praticamente azzerato quei costi, questo vuol dire che si possono creare album digitali rielaborati o addirittura registrati (magari in simultanea con la versione Stereo) come binaurali, senza alcun costo aggiuntivo e senza preoccuparsi di quante persone lo acquisteranno per non lasciare troppi pezzi invenduti (vi immaginate la difficoltà di calcolare in anticipo quanti CD acquisteranno quelli che ascoltano con i diffusori e quanti CD solo per cuffia acquisteranno i cuffiofili?!?). Questa seconda cosuccia sta portando i servizi di streaming ad offrire con sempre maggior frequenza album pensati solo per l’ascolto in cuffia. Mi pareva utile, invece di fare segnalazioni “sparse”, di raccogliere in un unico Thread gli album che via via trovate e che magari vi hanno colpito per un ascolto notevole. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
SimoTocca Posted October 16, 2021 Author Share Posted October 16, 2021 E dal momento che “l’apertore“ del Thread sono io me medesimo (😂) a me spetta l’onore e l’onere del primo suggerimento. È un album di classica, appena uscito ieri, che la Warner presenta come da ascoltare “solo in cuffia”. È classica, sì, ma di quella “facile”, cioè con brani famosi, orecchiabili e spettacolari ... brani spesso usati alle Mostre di HiFi per “dimostrare” i grandi impianti, e quindi brani ascoltati un po’ da tutti gli appassionati ... I “classicisti” veri probabilmente snobberanno questo album... ma farebbero male, perché la qualità artistica è eccellente al pari di quella audio... Un ascolto virtuale in HiRes 24/96.... A me è piaciuto molto... 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dima83 Posted October 16, 2021 Share Posted October 16, 2021 @SimoTocca valgono anche singoli brani? Chiedo perché spesso mi imbatto in esperimenti all’interno di album “tradizionali” che convergono in pochi minuti di ascolto. mi vengono in mente alcune soluzioni in Binaurale per esempio. so che essendo tu super appassionato di musica classica magari esistono e coesistono più approcci differenti di registrazione e li suppongo che coinvolgano interi dischi Link to comment Share on other sites More sharing options...
SimoTocca Posted October 16, 2021 Author Share Posted October 16, 2021 @Dima83 Ma certo che sì, che si possono suggerire anche singoli brani! Tutto quello che è stato pensato per un ascolto in cuffia, che sia realizzato con un apposita registrazione binaurale in partenza, o che sia “semplicemente” (si fa per dire) una elaborazione digitale successiva di una registrazione nata Stereo. È ovvio che ci saranno “esperimenti” riusciti accanto a “bufale”, presentate come cose rivoluzionarie ma che invece sono “ciofeche”.... A noi, cuffiofili, poi la parola finale sul fatto che l’ascolto sia davvero meritevole oppure sia una “c...ta pazzesca” di fantozziana memoria... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bramante Posted October 16, 2021 Share Posted October 16, 2021 Ottimo da ascoltare con una cuffia con un buon soundstage! 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Necro Posted October 16, 2021 Share Posted October 16, 2021 Link to comment Share on other sites More sharing options...
giuca70 Posted October 17, 2021 Share Posted October 17, 2021 Anni fa, quando ero piccolo, mio padre aveva un test in vinile inciso benissimo, con i più famosi pezzi strumentali e sinfonici classici, con tanto di piatto, testina, e impianto quadrifonico, per inciso il disco era inciso su 4 canali, penso fosse uno dei primi e forse pochi impianti quadrifonici dell'epoca, con 4 casse disposte agli angoli della sala. Ricordo mi disse era un prototipo pre produzione, offertogli da una delle aziende con cui lavorava, ai tempi era unico pezzo in tutta la citta'. La scena che ricreava era stupefacente, altro che surround (appunto surrogato del suono) DTS di oggi. Si era veramente in mezzo agli artisti, una cosa che ricordo con grande tenerezza, per la passione che il mio boss dimostrava, anche con un pizzico di orgoglio, nel far sentire quello che era un pezzo unico, fra l'altro abbastanza costoso per i tempi. Detto cio', la quadrifonia fu abbandonata, per gli elevati costi, ed anche forse per la poca adesione della domanda dell'epoca, anche se qualche impianto fu venduto negli anni a seguire. Venendo ai pezzi incisi per ascolto in cuffia, sto ascoltando il pezzo da te segnalato Aleniola, e mi sta piacendo molto. La profondita' scenica, le grancasse che fanno capolino da quasi lontano... Ho voluto ascoltarle con la mia DT990 modificata, i fiati, prendono respiro da sopra la scena, Op.14 H. 48 Marche au supplice. Impatto scenico d'effetto. Trombe, violini, oboe, si avverte una distanza diversa per ogni strumento, direi un modo diverso di ascoltare dal semplice pezzo inciso solo in stereo. La caratterizzazione della Beyer 990 modificata, quindi non più a U, bensi' molto più lineare di prima, credo vada a braccetto con l'effetto scenico di questa incisione. The drammation of Faust, Op.24, III Hungarian march che splendore. Grazie, per aver fatto da apripista, su questo nuovo modo di ascoltare, che apporta uno step migliorativo notevole all'ascolto in cuffia. Link to comment Share on other sites More sharing options...
giuca70 Posted October 17, 2021 Share Posted October 17, 2021 Qualcosa si stava muovendo, anni fa, in tal senso, ed il ricreare un'ambienza tale in cuffia, cari amici, è pressochè molto simile a quegli ascolti in quadrifonia, simile certo, e comunque cosa degna di essere riprodotta col proprio impianto, senza artefici esterni. Cosa buona. Si apre la ricerca dei brani che si spera siano incisi in questa modalità. Qui, entrano in gioco altre misure, quelle della bonta' di incisione con testa binaurale, e diversi microfoni a diverse distanze. Direi, che il proprio impianto se la giocherebbe a lanciare il sassolino più in la'... nel proprio sereno ascolto finalmente dedicato solo all'essenza, la musica! La cosa che colpisce di questa tecnica, che a me piace tanto, è basata su ritardi temporali ben studiati, per dare la sensazione di un headstage ampio, ben oltre i padiglioni. Se questo è lo spatial audio, è cosa ben più rifinita di altre similitudini già ascoltate in passato. Certamente è incisa. Verrebbe da chiedersi se tali effetti sarebbero destinati a processori del suono, anche digitali... ormai, il dado è tratto 😉 Link to comment Share on other sites More sharing options...
n.enrico Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 Il 16/10/2021 at 15:20, Bramante ha scritto: Ottimo da ascoltare con una cuffia con un buon soundstage! Grazie a questa incisione ho sentito per la prima volta gli strumenti non suonarmi nella testa ma tutto intorno. Bellissimo. Non avevo idea di cosa mi stessi perdendo. Grazie. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bramante Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 Solo per avere un assaggio delle potenzialita dell’ascolto binaurale in cuffia! Link to comment Share on other sites More sharing options...
piergiorgio Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 Al di là di 'volevamo stupirvi con effetti speciali' fini a se stessi, segnalo Stratosfear dei Tangerine Dream che contiene un paio di brani da ascoltare assolutamente in cuffia. Per me il miglior album del gruppo ed uno dei migliori in assoluto di musica elettronica, ascoltabilissimo anche da chi non ama particolarmente il genere. Link to comment Share on other sites More sharing options...
nando73 Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 A&K 240 - Shuoer Tape Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bobobox Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Marino Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 Di questo c'è la versione binaurale fatta appositamente per le cuffie, grande esperienza. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Andrea Marino Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 Grandissima esperienza cuffiofila con Yosi Horikawa e questi suoi due album, con musica fatta usando i rumori della strada. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Piero51 Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 @Bramante Grazie per la segnalazione, bellissima esperienza e musica godibilissima… Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bramante Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 👍 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bramante Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 @n.enrico 👍👍 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bramante Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 Difficile da trovare, brani classici del repertorio barocco, ma che acquistano nuova linfa con questo tipo di registrazione. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bramante Posted October 18, 2021 Share Posted October 18, 2021 Uno dei primi (o forse unico per il genere rock/grunge), con questo metodo di registrazione, anche se meno “ binaurale “ rispetto gli altri! Link to comment Share on other sites More sharing options...
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