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Melius Club

Milano hi-fidelity 2021 e McIntosh


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Mi è sembrato doveroso aprire qui, una discussione, in merito alla dimostrazione avvenuta in fiera, dei prodotti McIntosh. Come promesso, Marco, della Pieffe Elettronica, quest’anno ha ci ha regalato una sala più grande, rispetto alla precedente edizione, in cui esibire non solo alcuni meravigliosi prodotti McIntosh, ma anche Accuphase, Tannoy e Klipsh. 
Su tutti, dei bellissimi e imponenti diffusori McIntosh che, per quanto Mc, sia per me sinonimo di amplificazioni, non potevano lasciare certo indifferente. La domenica mattina, ho visto code, per entrare nella loro sala, sintomo del sempre vivo interesse che circonda questo storico costruttore. 
Primadonne della dimostrazione, sicuramente i diffusori McIntosh e l’integrato 1200.

Ma è sui primi, che vorrei soffermarmi. 
Il breve ascolto che ho fatto, devo dire che mi è piaciuto, pur non essendo il diffusore che sceglierei per il mio impianto ideale. Rispetto ad altri diffusori di questa casa, che avevo ascoltato in passato (più piccoli, a dir il vero), mi è sembrato che ci sia stato un passo in avanti. Certo, il prezzo (80.000€ di listino) e le dimissioni, sono proibitive per la maggior parte degli Audiofili, ma questo deve essere interpretato come un’esibizione delle possibilità di McIntosh anche nel settore dei diffusori, poco diffuso in Italia e Europa, a differenza delle loro elettroniche. 
Vorrei, per chi ha avuto modo di ascoltarli, una vostra impressione, al riguardo. 
Grazie
 

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1 ora fa, iBan69 ha scritto:

pur non essendo il diffusore che sceglierei per il mio impianto ideale

Eccomi qua, li ho sentiti insieme a te, io invece li sceglierei se potessi permettermeli, a me hanno fatto un’impressione di qualità costruttiva immensa, sulla tecnologia usata non saprei dire, non sono un tecnico, a prima vista tutti quei mid e tweeter mi hanno lasciato perplesso, ma il suono mi è piaciuto tantissimo, chapeau!!!

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@iBan69 Io le ho ascoltate domenica mattina ma solo per pochi minuti, dopo di che Marco ha commutato su Ma12000+Cornwall IV . Troppo poco per giudicare i diffusori McIntosh ma si intuiva che fosse un diffusore di gran classe. Invece il Ma12000+Cornwall mi è piaciuto tantissimo, non ho fatto in tempo ad ascoltare le Tannoy con gli Accuphase , avrei dovuto trattenermi ancora di più dei 20-30 minuti già usurfruiti ma c'rera una coda infinita fuori ed ho preferito lasciare il posto ad altri appassionati.

 

 

Nb : ero lì con la moglie quindi occupavamo 2 posti.

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Aggiungo questo , l'accoppiata McIntosh+Klipsh è universalmente considerata tra le più riuscite nel mondo Hi End . Per alcuni sarà anche un suono un pò troppo "piacione" ed un tantino colorato.....ma che bel sentire ! Penso che con questa accoppiata molti appassionati sono passati a McIntosh e credo che siano veramente pochi quelli che ci hanno "ripensato".

Pura magia !

@vignotra Paolo Tezzon di Sonus faber ?

 

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@iBan69 Ecco i miei due cents. 

Nonostante sia un estimatore e possessore del marchio l'ascolto mi ha lasciato perplesso.

Dunque, faccio una doverosa premessa: ero molto interessato al preamplificatore C70 che trovo affascinante sia come suono che come estetica, non mi piacciono i VUmeter sul pre e trovo troppo aperti e trasparenti gli ultimi pre a tubi.

Amo come estetica il 220 che da molti è snobbato, ma che se rivalvolato ad hoc potrebbe dare risultati inaspettati, avendo un certo roll-off stempera secondo me la troppa trasparenza e apertura degli ultimi finali. Non amo molto questo nuovo corso "troppo trasparente" che sta prendendo MC, per cui sono uno che preferisce i 501 ai 601 ed i 601 ai 611, forse sono vecchio come gusti...

1) Ho trovato strana la configurazione di questo impianto in quanto i due finaloni in alto erano 611 mentre i due sottostanti erano 601, mea culpa non aver chiesto se c'era un razionale per non aver tutto 611 o tutto 601.

2) Suono troppo metallico, troppo sparato e troppo trasparente...molto probabilmente ha solo "non incontrato" i miei gusti, non che suonasse male, quindi ci sta che ad altri questa impostazione sia piaciuta.

3) Per il popò di apparecchiatura messa in campo la sala era troppo piccola, ero seduto di lato ed avevo a sinistra e dietro le spalle il muro, forse non adeguata per un ascolto di tale caratura. Sicuramente in una stanza in cui l'impianto fosse stato disposto in modo più "razionale" dal punto di vista acustico e con un poco di trattamento si poteva ottenere una resa nettamente superiore.

 

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@alberto75 personalmente, non ho trovato il suono “metallico o sparato”, forse leggermente brillante, ma non certo da renderlo non di mio gradimento. Tieni presente che non amo quel tipo di suono, nemmeno io.

Sulla sala, si poteva fare meglio? Probabilmente era penalizzata dalla colonna centrale, che impediva una disposizione più aperta del sistema. 

Un trattamento della stanza, in effetti mancava, e sicuramente avrebbe migliorato la performance dell’impianto, ma non avrebbe stravolto l’ascolto.

  • Thanks 1
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  • Amministratori

Novembre 2015. Preparazione della sala MPI (un salone enorme). Fui invitato a dare una mano a Christian Zerbini per mettere a punto il sistema McIntosh (MCT450+D150+C1100+2x MC1.2+Sonus faber Lilium). 

Le provammo tutte ma arrivammo alla conclusione che in quell'ambiente, oltre un certo volume di ascolto, era impossibile far suonare al 100% il sistema. Ci accontentammo di renderlo piacevole entro certi limiti, superati i quali il suono diventava fastidioso.

Le Lilium poi me le portai a casa e suonano praticamente con lo stesso sistema ma con ben altri risultati.

Mai e ribadisco mai si potrà ottenere un suono decente in un albergo che è destinato ad altre manifestazioni e non di certo ad ascoltare musica.

Silvio Delfino nell'ultimo TAV a Milano nel 2012 mi disse che lui utilizzava per le dimostrazioni file MP3 poichè, date le condizioni, l'utilizzo di musica a definizione standard o peggio in alta risoluzione avrebbe solo potuto peggiorare il risultato.

Dal 2015 mi sono messo l'anima in pace e quando vado alle manifestazioni di settore so già che quello che sento è un di cui delle reali potenzialità di quello che sto ascoltando.

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