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Cassette deck: quale?


dipparpol

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_Vintage_Passion_
Inviato

Ragazzi una curiosità, ma su una piastra cassette (Technics 671) ho visto per la prima volta la massa a terra come il giradischi.

Se viene collegata all'ampli via RCA anziché il cavo din 5 poli , la massa devo quindi collegarla all'ampli nello stesso punto in cui c'è quella del giradischi già collegato?

Inviato

@_Vintage_Passion_ buongiorno, il terminale di terra posto sul retro del tape deck Tecnics RS 671 deve essere collegato al terminale di terra dell'amplificatore nel caso in cui si presentino ronzii dovuti a possibili disturbi per interferenze con le altre apparecchiature, vedi punto 3 delle Connection Notes del manual services che allego, ciao

 

Connection Notes:

 

3) Il terminale di terra da utilizzare per effettuare un collegamento di terra se si sente un ronzio quando si effettuano i collegamenti con altre apparecchiature stereo.

 

immagine.thumb.png.6f399527573e47d0d594932a964166a1.png

 

_Vintage_Passion_
Inviato
5 ore fa, Alessandro ha scritto:

@_Vintage_Passion_ buongiorno, il terminale di terra posto sul retro del tape deck Tecnics RS 671 deve essere collegato al terminale di terra dell'amplificatore nel caso in cui si presentino ronzii dovuti a possibili disturbi per interferenze con le altre apparecchiature, vedi punto 3 delle Connection Notes del manual services che allego, ciao

Connection Notes:

3) Il terminale di terra da utilizzare per effettuare un collegamento di terra se si sente un ronzio quando si effettuano i collegamenti con altre apparecchiature stereo.

immagine.thumb.png.6f399527573e47d0d594932a964166a1.png

Grazie :)

 

Quindi in caso del Technics devo procurarmi 1 cavo un più che vada dall'ampli alla piastra solo per la massa, ed il cavo massa su ampli dalla piastra va sempre nello stesso del giradischi, né?

Inviato

@_Vintage_Passion_ Il filo della massa del giradischi deve essere collegato alla vite di massa dell'amplificatore. Idem per il tape, basta un semplice filo elettrico spellato che dalla vite dietro il deck arriva alla stessa vite dell'amplificatore dove hai collegato il filo di massa del giradischi.

Inviato

@_Vintage_Passion_ ho avuto Technics di quell’epoca, con il contatto di massa… mai utilizzato, non ho mai avuto problemi. Nel caso lo volessi collegare, basta un banale pezzo di filo da elettricista, ma vedrai che non servirà. 

_Vintage_Passion_
Inviato

@ediate @Alessandro grazie!

 

Per il prezzo che ha e posso toccare il prodotto con mano sono tentatissino nel comprare quel technics. Anche se però lo Yamaha che propone @ediate è interessante dato che dici sia più performante. L'ho trovato all'estero online per una 70ina di € .

 

Ditemi voi cosa fare, sono un attimo in dubbio :classic_blush:

Inviato

@_Vintage_Passion_ buongiorno, personalmente continuo a consigliarti di non avere la pretesa e la fretta spasmodica di voler realizzare l'acquisto del deck con effetto immediato e ottimale, fortunatamente non stiamo parlando di un farmaco salvavita quindi puoi prenderti del tempo che sicuramente ti aiuterà a prevenire errori evitabili.

Un errore che secondo me stai facendo è quello di concentrarti sul prezzo basso, un prezzo troppo basso non è quasi mai sinonimo di un grande affare se cerchi un componente in buone condizioni di efficienza e che al massimo sia da rivedere per la sola manutenzione.

Ti copio e incollo il link di un sito in Germania dove potrai trovare l'hifi vintage usato, sicuramente i prezzi sono più alti di ebay o dei vari mercatini  ma tutti i componenti vengono venduti testati e in garanzia: https://www.springair.de/

Segui tranquillamente i consigli che l'amico @ediate ti ha o ti potrà ancora fornire sui modelli come ad esempio ha già fatto consigliandoti la Yamaha, le sue indicazioni hanno come fondamento l'esperienza, e credimi l'esperienza vale più di cinque master universitari, ciao

  • Thanks 1
_Vintage_Passion_
Inviato
15 ore fa, Alessandro ha scritto:

@_Vintage_Passion_ buongiorno, personalmente continuo a consigliarti di non avere la pretesa e la fretta spasmodica di voler realizzare l'acquisto del deck con effetto immediato e ottimale, fortunatamente non stiamo parlando di un farmaco salvavita quindi puoi prenderti del tempo che sicuramente ti aiuterà a prevenire errori evitabili.

Un errore che secondo me stai facendo è quello di concentrarti sul prezzo basso, un prezzo troppo basso non è quasi mai sinonimo di un grande affare se cerchi un componente in buone condizioni di efficienza e che al massimo sia da rivedere per la sola manutenzione.

Ti copio e incollo il link di un sito in Germania dove potrai trovare l'hifi vintage usato, sicuramente i prezzi sono più alti di ebay o dei vari mercatini  ma tutti i componenti vengono venduti testati e in garanzia: https://www.springair.de/

Segui tranquillamente i consigli che l'amico @ediate ti ha o ti potrà ancora fornire sui modelli come ad esempio ha già fatto consigliandoti la Yamaha, le sue indicazioni hanno come fondamento l'esperienza, e credimi l'esperienza vale più di cinque master universitari, ciao

Grazie :)

Inviato

@_Vintage_Passion_ concordo, ovviamente, con chi ti dice di avere un po’ di pazienza nella ricerca di un registratore a cassette… gli oggetti meccanici “puri” (e i registratori lo sono) mostrano le loro qualità quando la somma delle due componenti (meccanica ed elettronica) funziona in sinergia sufficiente (oggi) per trascinare il nastro correttamente davanti alle testine, da cui discende, poi in realtà, tutta la qualità del registratore stesso. Considerando che poi, in genere, i registratori più “antichi” spesso finivano in mano ai giovani dell’epoca che, come il sottoscritto, li utilizzavano come unica sorgente e per una decina di ore al giorno… è facile che, più si va indietro “nel tempo”, più si possa incappare in oggetti parecchio sfruttati. Negli anni ‘90-00, con la diminuzione dell’interesse (ingiustificato e pilotato dal marketing) verso la registrazione domestica in generale, si possono paradossalmente trovare anche eccellenti registratori (non meccanicamente, in questi anni nessuno progettava e costruiva più una serie “C”, ad esempio) praticamente nuovi che hanno prestazioni pazzesche ad un costo paragonabile a quello dei registratori “eroici” e bellissimi degli anni ‘70 e ‘80. Pertanto.. occhio e pazienza, e chiedi pure qui se hai bisogno “di una mano”.

  • Melius 1
Inviato

 

Un’altra considerazione da fare circa le eventuali difficoltà nelle riparazioni dei tape deck, maggiori rispetto ad altri componenti quali gli amplificatori/pre/finali/lettori cd/etc, è che i ricambi riguardanti le parti meccaniche non sono ormai più reperibili.

Mentre per i guasti elettronici è più facile poter sostituire un componente come i condensatori, transistors, resistenze, diodi, etc, con dei compatibili di pari valori e di produzione attuale, per le i componenti meccanici come ingranaggi, perni, parti di volano, leveraggi, etc, le alternative sono o l’utilizzo di “organi di donazione”  tolti da altri apparecchi, o la ricostruzione tramite le stampanti digitali 3D, e sempre che ciò sia fattibile.

Queste considerazioni sono poi alla base dei motivi per cui occorre prestare molta attenzione soprattutto ai deck più vintage, tutti quasi sempre sono venduti come revisionati e funzionanti, ed anche se così è in realtà, all’interno si può celare una riparazione per restauro, che è cosa ben differente da una riparazione per sostituzione del pezzo difettoso con un ricambio.

A fronte di quanto detto sarebbe razionalmente preferibile rivolgere l’attenzione verso l’acquisto di un tape di fine anni 80 e di inizio decennio 90 dove l’affidabilità si alza senza dubbio di parecchio oltre al riscontro di maggiori e indiscusse prestazioni.

Il rischio e i gusti personali possono consapevolmente indirizzarci poi verso scelte differenti, ma questo è un altro discorso (imho).

 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, Alessandro ha scritto:

A fronte di quanto detto sarebbe razionalmente preferibile rivolgere l’attenzione verso l’acquisto di un tape di fine anni 80 e di inizio decennio 90 dove l’affidabilità si alza senza dubbio di parecchio oltre al riscontro di maggiori e indiscusse prestazioni.

Alessandro, su questo non sono d'accordo. Negli ultimi anni si sono alzate le prestazioni dei registratori, non la loro affidabilità meccanica. Le parti in plastica nei registratori anni '80 non esistevano - torno a parlare della serie "C" TEAC  ma non solo, in quegli anni non c'è l'ombra della plastica se non nei tasti - mentre negli anni '90-'00 sono la regola... ti faccio un esempio lampante. Ho una Technics RS-AZ7 che registra(va) e riproduce(va) non una, ma due meraviglie... peccato che una maledetta rotella di plastica che sovrintende al movimento di TUTTA la meccanica con il tempo si sbriciola... e ovviamente il ricambio originale non esiste più, esistono solo delle repliche in 3D, fatte spesso con plastica morbida (per rendere il pezzo silenzioso) ma anche "troppo" morbida (e con ripetuti, quanto inevitabili, azionamenti della meccanica si sbriciola senza pietà dopo un tempo molto limitato). Ho questo registratore, che comprai nuovo, praticamente inutilizzabile... finchè non riuscirò a trovare un pezzetto di plastica che regga lo sforzo. Quando ho indicato a @vintagelover lo Yamaha, è proprio perchè non ha queste famigerate rotelline nella meccanica (magari ne avrà altre, ma se non è stato troppo sollecitato durerà ancora moltissimo) e va molto bene. Il Technics è un capolavoro (ha la testina di riproduzione a film sottile come quella della DCC che garantisce risposte pazzesche alle altissime perchè legge solo una parte centrale piccolissima della traccia, non ha mai problemi di azimuth) se solo funzionasse ancora nella meccanica... :classic_happy:

Inviato
1 ora fa, ediate ha scritto:

Le parti in plastica nei registratori anni '80 non esistevano

@ediate su questo perdonami ma anch'io devo dissentire.

Parlo per testimonianze raccolte direttamente e mi riferisco proprio ai deck Top Loading quindi siano addirittura nel decennio precedente negli anni 70, mi è stato raccontato di reiterati tentativi di restuaro avvenuti su Sony, Akay, etc dove gli ingranaggi interni alla meccanica di nylon erano proprio il loro tendine di Achille, è da sottolineare che gli ingranaggi (discorso a parte per i volani) non sono mai stati prodotti in metallo, in qualunque  periodo storico "70/80/90".

 

Sono invece d'accordo con te su due punti:

 

1) che da un certo momento in poi la plastica a preso il soppravvento nelle produzioni rispetto alle costruzioni più robuste e pesanti degli anni precedenti.

(Tuttavia ritengo che per fare un ragionamento fondato sull'affidabilità tutto deve essere contestualizzato alla storia intriseca di ogni singolo oggetto, da come è stato usato e "trattato", senza dimenticare poi che "c'è deck e deck" più o meno ben riusciti anche tra quelli più recenti)

 

2)

11 ore fa, ediate ha scritto:

è facile che, più si va indietro “nel tempo”, più si possa incappare in oggetti parecchio sfruttati

 

Ciao

 

 

Inviato

@Alessandro Sugli ingranaggi ok, ma sui meccanismi attuativi nei deck anni '70-'80 non si è mai vista la plastica, piuttosto robusti solenoidi che muovevano altrettanto robuste leve in metallo che tiravano su tutto il gruppo testine, ad esempio. Un esempio di tale realizzazione lo trovi nel Technics RS-M45 (1980) e modelli "slim" seguenti (M65, M75, M85, M88). Nel Pioneer CT-900S (1991), che ho avuto, tutto il sincronismo apertura/chiusura cassetto e collegato saliscendi del gruppo testine, è attuato con dei ruotismi sincronizzati tra loro tutti in plastica autolubrificante. Basta che uno di questi dentini si spezzi per rendere inutilizzabile l'apparecchio fino a procurarsi il ricambio (questo Pioneer è peraltro notevole, come suono). In realtà, in Pioneer l'uso della plastica era ben diffuso anche nei top dell'epoca CT-F1000 (con vu-meter ad ago, del 1979) e CT-F1250 (serie blu del 1981).

Inviato

 

Buongiorno @ediate , io sono tra gli appassionati amanti dei deck, in particolar modo quelli del periodo 75/82, quindi con me si sfonda una porta aperta in fatto di preferenze e giudizi.

Ciononostante non per sentimento o gusto, ma per raziocinio, sceglierei e consiglierei un deck di fine anni 80 e inizi 90 non tanto più affidabili perché costruiti con materiali migliori, tu l'hai spiegato bene per tua esperienza diretta, quanto piuttosto per avere (se stato usato bene) meno anni di usura sui meccanismi e sul logorio in generale, poi l’oculatezza e l’attenzione nella scelta completerebbero il quadro per un acquisto di successo secondo me, ciao

 

 

  • Melius 1
_Vintage_Passion_
Inviato
Il 27/08/2024 at 08:48, ediate ha scritto:

@_Vintage_Passion_ concordo, ovviamente, con chi ti dice di avere un po’ di pazienza nella ricerca di un registratore a cassette… gli oggetti meccanici “puri” (e i registratori lo sono) mostrano le loro qualità quando la somma delle due componenti (meccanica ed elettronica) funziona in sinergia sufficiente (oggi) per trascinare il nastro correttamente davanti alle testine, da cui discende, poi in realtà, tutta la qualità del registratore stesso. Considerando che poi, in genere, i registratori più “antichi” spesso finivano in mano ai giovani dell’epoca che, come il sottoscritto, li utilizzavano come unica sorgente e per una decina di ore al giorno… è facile che, più si va indietro “nel tempo”, più si possa incappare in oggetti parecchio sfruttati. Negli anni ‘90-00, con la diminuzione dell’interesse (ingiustificato e pilotato dal marketing) verso la registrazione domestica in generale, si possono paradossalmente trovare anche eccellenti registratori (non meccanicamente, in questi anni nessuno progettava e costruiva più una serie “C”, ad esempio) praticamente nuovi che hanno prestazioni pazzesche ad un costo paragonabile a quello dei registratori “eroici” e bellissimi degli anni ‘70 e ‘80. Pertanto.. occhio e pazienza, e chiedi pure qui se hai bisogno “di una mano”.

ora si spiega il perchè consigli di più una piastra di fine anni '80 o anni '90, in effetti hai ragione :)

 

..però il fascino delle pistre anni '70-'80, mamma mia :D

 

16 ore fa, Alessandro ha scritto:

Un’altra considerazione da fare circa le eventuali difficoltà nelle riparazioni dei tape deck, maggiori rispetto ad altri componenti quali gli amplificatori/pre/finali/lettori cd/etc, è che i ricambi riguardanti le parti meccaniche non sono ormai più reperibili.

Mentre per i guasti elettronici è più facile poter sostituire un componente come i condensatori, transistors, resistenze, diodi, etc, con dei compatibili di pari valori e di produzione attuale, per le i componenti meccanici come ingranaggi, perni, parti di volano, leveraggi, etc, le alternative sono o l’utilizzo di “organi di donazione”  tolti da altri apparecchi, o la ricostruzione tramite le stampanti digitali 3D, e sempre che ciò sia fattibile.

Queste considerazioni sono poi alla base dei motivi per cui occorre prestare molta attenzione soprattutto ai deck più vintage, tutti quasi sempre sono venduti come revisionati e funzionanti, ed anche se così è in realtà, all’interno si può celare una riparazione per restauro, che è cosa ben differente da una riparazione per sostituzione del pezzo difettoso con un ricambio.

A fronte di quanto detto sarebbe razionalmente preferibile rivolgere l’attenzione verso l’acquisto di un tape di fine anni 80 e di inizio decennio 90 dove l’affidabilità si alza senza dubbio di parecchio oltre al riscontro di maggiori e indiscusse prestazioni.

Il rischio e i gusti personali possono consapevolmente indirizzarci poi verso scelte differenti, ma questo è un altro discorso (imho).

in effetti mi ritrovo daccordo anche con il tuo pensiero

 

15 ore fa, ediate ha scritto:

Alessandro, su questo non sono d'accordo. Negli ultimi anni si sono alzate le prestazioni dei registratori, non la loro affidabilità meccanica. Le parti in plastica nei registratori anni '80 non esistevano - torno a parlare della serie "C" TEAC  ma non solo, in quegli anni non c'è l'ombra della plastica se non nei tasti - mentre negli anni '90-'00 sono la regola... ti faccio un esempio lampante. Ho una Technics RS-AZ7 che registra(va) e riproduce(va) non una, ma due meraviglie... peccato che una maledetta rotella di plastica che sovrintende al movimento di TUTTA la meccanica con il tempo si sbriciola... e ovviamente il ricambio originale non esiste più, esistono solo delle repliche in 3D, fatte spesso con plastica morbida (per rendere il pezzo silenzioso) ma anche "troppo" morbida (e con ripetuti, quanto inevitabili, azionamenti della meccanica si sbriciola senza pietà dopo un tempo molto limitato). Ho questo registratore, che comprai nuovo, praticamente inutilizzabile... finchè non riuscirò a trovare un pezzetto di plastica che regga lo sforzo. Quando ho indicato a @vintagelover lo Yamaha, è proprio perchè non ha queste famigerate rotelline nella meccanica (magari ne avrà altre, ma se non è stato troppo sollecitato durerà ancora moltissimo) e va molto bene. Il Technics è un capolavoro (ha la testina di riproduzione a film sottile come quella della DCC che garantisce risposte pazzesche alle altissime perchè legge solo una parte centrale piccolissima della traccia, non ha mai problemi di azimuth) se solo funzionasse ancora nella meccanica... :classic_happy:

grazie :)
per i complimenti che fai al Technics ti riferisci alla tua RS-AZ7 o a quella che ho trovato io?

 

 

Inviato

@_Vintage_Passion_ Alla AZ7; peccato che abbia quel maledetto ingranaggio di marzapane... però devo anche dire che io ho avuto (e ho) molti registratori Technics, oddio fossi mai stato deluso da uno di loro... hanno delle cinghie eccezionali, mai cambiato una cinghia in un Technics! L'unico dubbio che ho sulla 671 che hai trovato tu è il prezzo basso che non vorrei nascondesse qualche magagna: in un registratore di 50 anni fa ci starebbe pure!... :classic_wink:

_Vintage_Passion_
Inviato

@ediate aah ok ok :)

 

Ma di quella Technics che ho trovato, ok il prezzo vantaggioso ma ha la garanzia di 6 mesi e starei tranquillo, se andasse bene resta valida e un ottimo acquisto o la Yamaha di cui parlavi tu resta comunque superiore? (E guardando un po' online si trova in ottime condizioni sui 70-80€. Quindi spesa poco più alta della Technics ma no problem, se mi dici che quella Yamaha che dici tu come rapporto qualità prezzo è la migliore idem per la resa audio, direi di non avere dubbi e a questo punto andare sulla Yamaha. Metterò da parte un po' la parte estetica, ci mancherebbe :) )

Inviato

@_Vintage_Passion_ Se trovi la KX-493 a quel prezzo, prendila senza pensarci mezza volta. Ti riassumo qualche caratteristica che ha:

- Dolby B e C (la Technics solo B)

- Autotaratura dei nastri: è un due testine, come caspita fa non lo so, mi ricordo solo che tarava i nastri e registrava benissimo (la Technics gestisce solo nastri Fe,Cr,FeCr con bias fisso)

- Play-Trim (è quell'utilissima invenzione di Yamaha che ti permette di modificare, con una manopolina, l'equalizzazione di riproduzione permettendo di "schiarire" nastri incisi da registratori con azimuth sbagliato o troppo cupi e di "scurire" nastri incisi con bias sballato in difetto);

- presa cuffia con comando del volume (la Technics ce l'ha, ma non so se la manopola "output level" comanda anche la cuffia).

Una bella macchinetta, priva di fronzoli, la Yamaha; certo, la Technics è molto più bella (secondo me) ma ballano anche 25 anni tra le due a favore della Yamaha...

Ah, se trovi una KX-393 è un pelo inferiore alla 493 (non ha lo sportellino copri comandi secondari e ha un solo motore di trascinamento; per il resto è identica alla 493): tra le due, ti consiglio la 493.

Un'altra osservazione, senza polemica: mi chiedo come si faccia a garantire una macchina di 40 anni fa, con ricambi ormai introvabili... (vale anche per la Yamaha).

  • Melius 1

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