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Melius Club

L’economia del baratto e dello scambio sociale, qui sui colli Euganei.


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16 ore fa, vaurien2005 ha scritto:

so che Guru non sara’ in accordo

Come forse ho già detto, ho un rapporto molto stretto con la tua regione, essendo nato a Vicenza (da genitori emiliani), avendo lavorato a Verona, ed avendo avuto diverse frequentazioni femminili in Veneto, tra cui una a Carpanedo di Albignasego... 😉 Nulla contro i dialetti o lingue locali, l'unica cosa è che in Veneto sotto c'è troppa gente, che per scelta o per incapacità, pur sentendo che sei "foresto", continua a rivolgertisi in dialetto stretto... Per me questa è una forma di maleducazione. 

insomma ti hanno fatto diventare il veterinario/infermiere/guardia medica/punto di pronto soccorso del paese.

peccato che da quello che ho capito sei psichiatra/psicologo altrimenti avrei avuto bisogno di un consulto pure io.

Al paese d'origine di mio padre le iniezioni erano prerogativa di Cenzo a guardia (Vincenzo il vigile) che molto gentilmente si prestava per l'incombenza.

Ovviamente non chiedendo alcun compenso, di solito a fine ciclo ci si "disobbligava" con qualche "pensiero".

Quando ho imparato a fare di necessità virtù , verso i miei 17 anni, venni promosso sul campo ad infermiere di famiglia per intramuscolo e sottocutanee.

 

@Guru devo approfondire, perche’ sostiene che i saladi li infumega lui da lui istesso, in una keba co un camin picolo che no fa sfantare l’infumega. Comunque da indagini eseguite nel pomeriggio, ho scoperto che il Primo dei cagnetti e’ il primogenito, mentre la comare Otavia la ottava figlia. Vedi che fantasia per i nomi, no Gaia-Oceano-devis.............😂

Comunque chi possiede l'arte della puntura è conosciuto e rispettato. Mia madre è sempre stata la punturatrice degli umani di parentado e vicinato, e mio padre per gli animali. Dove abbiano imparato non si sa. Mia madre sgrida quelli che hanno fifa, invece gli animali con mio padre si sentono tranquilli 😆

Esatto, il clinto e il bacò sono ibridi creati per avere minime esigenze di trattamento, rusticità di piede e di foglia, largo intervallo climatico.  Quando l'annata butta bene la produzione è incredibile per quantità, come pure il vigore della vite. Si possono lasciare due foglie-due sui ceppi e riavere la pergola chiusa in due o tre anni.  

Ecco una vigna di quasi 100 anni ante potatura. Copre tutto il giardinetto con due ceppi. Cure colturali prosime allo zero. Quota di impianto 700 metri, esposizione sud-ovest. 

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Ed ecco un anno di vegetazione post potatura severa.

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Curiosità sul Clinto:  L'eccezionale robustezza della vite, la scarsa conservabilità del vino e il fatto che non sia mai stato prodotto a scopo commerciale, quindi con tecniche di cantina evolute, gli danno  una caratteristica unica: E' probabilmente il vino* più antico che possiate trovare in Italia, nel senso che quello di oggi verosimilmente assomiglia a quello di fine '800 come nessun altro. 

*uso la parola vino per comodità di scrittura, per la Legge non lo è. 

io penso che prima o poi volenti o nolenti ( ci sarebbe da scriverci un libro ) quelle varietà torneranno per produrre uva da taglio proprio per diminuire la quantità di prodotti fitosanitari. adesso stanno provando con le ogm ma finora con scarsi risultati. ho provato anche io con un paio di piante di uva da tavola con due geni modificati ( contro peronospora e oidio ) ma sono molto più delicate delle altre cosiddette normali.

40 minuti fa, Panurge ha scritto:

Sarebbe quella che qui chiamiamo uva fragola? Praticamente scomparsa. 

E della stessa famiglia, l'ibrido diretto dell'uva fragola generalmente era quello chiamato "isabella" che dà un uva dolce ottima per la preparazione dei sùgoi, le bucce ricchissime di pectina lo fanno gelatinizzare con pochissima aggiunta di farina, tipo un cucchiaio per kg d'uva, ancora meno usando l'amido. 

Nota: Pur dando vinelli poco conservabili, le uve da ibridi diretti americani sono interessantissime e poco esplorate per la distillazione: Mi hanno fatto assaggiare una grappa familiare di clinto e stentavo a credere che non vi era infusione di aromi successiva. 

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