Variable Inviato 28 Marzo 2021 Inviato 28 Marzo 2021 @meridian hai analizzato la tia sala con un software e un microfono? Magari il tuo ambiente combina qualcosa. Io mi godo i bassi belli profondi e pieni, tanto che non attacco il sub.....
motorpsycho Inviato 28 Marzo 2021 Inviato 28 Marzo 2021 @meridian condivido che il suono più completo si possa avere solo da driver diciamo generosi... ma senza limiti ambientali probabilmente la stragrande maggioranza di noi propenderebbe per una soluzione del genere. il compromesso con il proprio ambiente è la scelta più difficile in questo hobby. . personalmente penso che una harbeth 40.1 o una graham 5/8 o 5/5 abbia bisogno di almeno 40 mq e di un ascolto non proprio near field... Io stesso ho dovuto rinunciare a un woofer da 32 nei miei 25 mq e ho dovuto "ripiegare" su un più consono 20 cm. come pensi di conciliare questa esigenza del suono completo con i limiti dell'ambiente? non pensi ci sia un rischio che i 30 hz sporchino il resto in un ambiente costretto? il mio punto di vista è che con una ferrari in città ci fai poco...
antoarma Inviato 28 Marzo 2021 Inviato 28 Marzo 2021 Scusate la domanda, magari sciocca, ma contano solo i metri quadri di una stanza o anche - e in che percentuale- i metri cubi?
iBan69 Inviato 28 Marzo 2021 Inviato 28 Marzo 2021 @antoarma in teoria, contano i metri cubi, per una valutazione corretta dell’acustica di una stanza, ma se l’altezza del soffitto è più o meno standard, allora si possono prendono come riferimenti i mq. Ovviamente, altezza e tipologia del soffitto (piatto, a volta, ribassato), influiscono anch'essa sul suono.
meridian Inviato 28 Marzo 2021 Inviato 28 Marzo 2021 33 minuti fa, antoarma ha scritto: Scusate la domanda, magari sciocca, ma contano solo i metri quadri di una stanza o anche - e in che percentuale- i metri cubi? Ciao, a mio avviso i metri quadri danno un' idea degli spazi e del posizionamento , mentre i metri cubi dell' aria disponibile, poi ogni ambiente fa a sè e i paletti possono essere molti, anche tra due differenti locali a parità di mq . . . saluti , Dario
spocry Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 Personalmente penso che nella maggior parte dei casi ci ritroviamo degli ambienti di ascolto che non sono consoni per la riproduzione delle basse frequenze , per questo motivo si è alla continua ricerca di quel diffusore che abbia il basso frenato e articolato ma profondo senza pensare che il vero problema è sempre e solo l'ambiente in cui suona. Quante volte leggo:; basso lungo poco controllato , poi vai a vedere non c'è nessun trattamento acustico sulle basse frequenze. Basta effettuare una misurazione con un microfono professionale per rendersi conto che la risposta in ambiente delle basse frequenze è sempre falsata e quindi ci si accontenta sempre di un compromesso che aggradi le nostre orecchie. Io sono dell'idea che se prendi un diffusore importante che riproduca i 30 hz in flat devi spendere tanti soldi anche per trattare adeguatamente quello spettro di frequenze , ma questo significa mettersi in casa materiale acustico ingombrante e brutto da vedere e nella maggior parte dei casi questo non viene fatto in quanto si deve conciliare la musica con il quieto vivere. L'alternativa (che è quella che adotto io) è l'uso del DRC , ed è stato il miglior investimento degli ultimi 10 anni. A mio avviso se non si possono adottare questi accorgimenti molto meglio un minidiffusore che sicuramente non riproduce i 30 hz , ma ti garantisce una migliore compatibilità con l'ambiente. 2
il Marietto Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 45 minuti fa, spocry ha scritto: L'alternativa (che è quella che adotto io) è l'uso del DRC , ed è stato il miglior investimento degli ultimi 10 anni. Eresia !!! vuoi mettere il trastullarsi con cavetti ed ambaradan vari? la correzione attiva non è nelle corde delľ audiofilo.
pietralata Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 Buon pomeriggio, attualmente sto confrontando nella mia stanza con pianta irregolare (5 pareti, 3 finestre, 2 porte 😅) di 20mq per 84 cubi le Harbeth M30.1 + sub Rel S2 e le Atc scm40 attive. Le Harbeth sono pilotate egregiamente dall’ Asr Emitter I versione recente e le Atc dal pre Pass Labs Xp10, le sorgenti si alternano. Nella mia esperienza, con le Harbeth in alcuni posizionamenti ho dei rigonfiamenti principalmente intorno agli 80 Hz ed in altri punti della stanza delle cancellazioni; tutto sperimentato ad orecchio e senza misurazioni. Sul forum Harbeth si riportano esperienze in questo senso (M30+subwoofer), anche se spesso con correzioni attive tipo antimode 8033. Vorrei spendere una parola in favore della configurazione che prevede uno o più subwoofer, in ambienti problematici quantomeno. Le M30.1 ed il Rel tengono botta con le Atc anche con generi più rockettari, anche se il basso e le chitarre di queste ultime sembrerebbero preferibili, ma per quanto concerne il timbro delle voci e degli strumenti a fiato la mia preferenza, e non solo mia , va alle Harbeth. Al momento non saprei quale sistema tenere..
beatleman Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 Dirò una cosa ovvia ma per esperienza mia personale l'ambiente conta molto di piu che tutto il resto del tweaking (cavi,stands,blue tack,punte e sottopunte). Prima le C7ES2 le avevo in un ambiente di circa 18 mtq (4,60x3,80). Con il tempo ed a forza di prove avevo otttimizzato l'impianto e l'ambiente, ero soddisfatto. Poi ho avuto la possibilità di spostare tutto in un ambiente molto piu grande (30mtq). Al primo ascolto fatto nel nuovo ambiente l'impianto suonava meglio. Dettagli piu chiari,suono globalmente piu libero e naturale, respiro prospettico e scansione dei piani sonori migliorata parecchio rispetto a prima. Si,ho rifatto qualche prova cambiando cavi e spostando alcune cose ma adesso ho già raggiunto livelli che la precedente sistemazione non aveva,e solo e semplicemente cambiando stanza....
meridian Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 3 ore fa, spocry ha scritto: penso che nella maggior parte dei casi ci ritroviamo degli ambienti di ascolto che non sono consoni per la riproduzione delle basse frequenze , per questo motivo si è alla continua ricerca di quel diffusore che abbia il basso frenato e articolato ma profondo senza pensare che il vero problema è sempre e solo l'ambiente in cui suona. Quante volte leggo:; basso lungo poco controllato , poi vai a vedere non c'è nessun trattamento acustico sulle basse frequenze. Ciao, per eseprienze dirette e anche in altri ambienti di amici, ogni sistema ambiente fa a modo suo, ovvero è unico, fermo restando che ci sono connubi più equilibrati e fortunati, altri con difetti più evidenti . . . Detto ciò ho rilevato spesso problematiche di difficile gestione anche in ambienti grandi, dove le riflessioni e i tempi di riverbero aumentano, rispetto ad ambienti più raccolti, magari con muri spessi, dedicati e con ascolto near field, che è in parte la mia configurazione . . . Mai avuti bassi fuori controllo o lunghi, certo, se alzo parecchio il volume sollecito prima alcuni punti della stanza, ma con buone incisioni la qualità del sistema audio viene fuori, e con diffusori che riproducono dai 50 in su, problemi non ce ne sono . . . Certo, con diffusori di maggior impatto bisogna avere maggiori attenzioni, curare di più tutto, ma credo che poter far esprimere un basso attorno ai 35 Hertz, sia tutto un altro modo di ascoltare, pur con qualche limite . . . Alla fine è sempre un compromesso, per anni ho esercitato un controllo ferreo dei bassi, perdendo parte del piacere di ascolto, ora sto mediando e a breve arriveranno diffusori con maggior estensione, poi si tratterà di lavorarci molto intorno, e farò anche un set di misure per capire come e dove intervenire . . . !!! saluti , Dario
iBan69 Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 Sopra o sotto una certa dimensione, ogni ambiente può essere problematico dal punto di vista acustico. Per esperienza personale, posso dire che è forse più facile trattare e gestire un ambiente di dimensioni ridotte che uno di grandi dimensioni (sempre considerando la forma regolare e gli arredi). Le stanze meglio suonanti sono quasi sempre rettangoli regolari che stanno tra i 20 e 30/35 mq. Poi, va da sé che possiamo avere eccezioni più piccole o più grandi, ma spesso queste stanze necessitano di trattamenti per suonare al meglio. Le variabili sono tante, e tutte da verificare sul campo.
albicocco.curaro Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 @Pietralata sempre più tentato di prendere un REL T5i per le mie P3ESR.
pietralata Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 @albicocco.curaro per me il subwoofer è imprescindibile ormai, almeno con le M30.1., per ambienza e quant’altro, una prova la farei. Il t5i non costa uno sproposito ...usato, ancora meno. Alternativi potrebbero essere i Bk ma non li ho mai provati. Personalmente se avessi avuto la doppia uscita pre con l’ASR, avrei preso il Jl audio e110 o, in alternativa, un modello con dsp; devo dire però che il collegamento high level, per i miei gusti funziona..
albicocco.curaro Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 @Pietralata io ho il Sugden A21SE che ha l'uscita ore out
rictrip Inviato 30 Marzo 2021 Autore Inviato 30 Marzo 2021 Appena arrivati gli Isopucks per le SHL5+.. vediamo che succede.. 2
iBan69 Inviato 30 Marzo 2021 Inviato 30 Marzo 2021 @rictrip tienici aggiornati sul risultato ottenuto. 😉
rictrip Inviato 31 Marzo 2021 Autore Inviato 31 Marzo 2021 Allora.. come "prima" impressione, posso dirvi intanto che la differenza la sentirebbe chiunque, ciò ad indicare che comunque questi accrocchi nel bene o nel male hanno un sensibile effetto sul suono.. chi afferma il contrario o è sordo o è in malafede o non li ha mai ascoltati. Premetto che Non sono un recensore per cui cerco di spiegare le mie sensazioni. - Basso assolutamente più asciutto e (so che in fisica non è così) sembra sia quasi direzionale rispetto a prima, nel senso che prima riempiva la stanza, adesso si percepisce più che esce dai diffusori e quasi punti l'ascoltatore. - volume generale percepito sicuramente più basso, se prima ascoltavo bene a 35/40 adesso il display segna 40/45. Credo sia l'effetto della pulizia di tutti le spurie che evidentemente le vibrazioni degli stand/diffusori generano. - soundstage più a fuoco ma né più profondo ne più largo. In generale sembra ci sia più apertura. - gli alti, probabilmente a causa di ciò che succede in basso, risultano più estesi e dettagliati, un pelo analitici rispetto a prima! Meglio prima o dopo!? Non lo so ancora.. per alcuni versi mi manca il basso un po' più coccolone e forse con i supertweeter delle Shl5 non ci sarebbe bisogno di ulteriore apertura in alto. Di sicuro questi Isopucks saranno una manna dal cielo per chi non può distanziare tra loro i diffusori a più di 2mt come dovrebbero stare, poco ma sicuro, lo stesso per chi ha un ambiente piccolo.. ed altrettanto per chi lamenta troppa dolcezza o scarso dettaglio in alto! Per adesso farò qualche giorno di ascolti con questa configurazione, dopodiché torno alla configurazione di sempre e deciderò se tenerli o provarli sotto qualche elettronica o venderli. Spero di essere stato comprensibile 😅
spocry Inviato 31 Marzo 2021 Inviato 31 Marzo 2021 @rictrip le harbeth vanno accoppiate allo stand e fatte risuonare insieme ad esso anche io provai ad interporre delle punte e sono tornato quasi subito indietro. basso sicuramente piu direzionale e asciutto , ma la musicalità se ne va a benedire
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