Questo è un messaggio popolare. iBan69 Inviato 26 Ottobre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Ottobre 2021 Noi tutti siamo diversi, lo dice il nostro DNA. Siamo diversi per aspetto, fisicità, mente e psiche. Siamo diversi anche per capacità di apprendimento, sensibilità, memoria. Anche le nostre orecchie sono diverse da quelle degli altri. 😱 Se partiamo da questo stato di fatto, dobbiamo anche accettare che queste diversità possano comportare delle capacità di percezione differenti. Quindi, senza scomodare San Tommaso o i pipistrelli, arrivo al concetto che mi interessa sviscerare con voi. Possiamo affermare con assoluta certezza che se noi non percepiamo differenze in un ascolto, queste non esistano, o peggio, non siano percepibili da qualcuno altro? Non esistere perché non le sentiamo, è come dire che gli atomi non esistono perché non li vediamo. Accettare che qualcun’altro li possa percepire, mentre noi no, è forse più una questione di onestà intellettuale, con noi stessi. Ok, l’audiofilo è di sua natura un po’ presuntuoso e non accetta così facilmente, punti di vista che siano differenti da i suoi, figuriamoci accettare che il suo udito sia limitato, e non gli consenta di percepire certe differenze. Ma va da se, che le cose possono stare anche così. Non sto dicendo, che se non sentiamo gli ultrasuoni, siamo sordi, (del resto non li sentiamo ma esistono) ma, più semplicemente, accettare che ci sia qualcuno che possa sentire meglio di noi e che per questo, ciò che per noi non è udibile, non voglia dire che non esista. Si tratta di un concetto, così difficile da accettare? Io, credo che il problema stia più nelle nostre menti che nelle nostre orecchie anche se l’età, può fare brutti scherzi sia alla prima che alle seconde. Compreso, al sottoscritto, ovviamente. 😄 6 1
piergiorgio Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 4 minuti fa, iBan69 ha scritto: Io, credo che il problema stia più nelle nostre menti giusto, ma non solo per quanto riguarda il concetto del topic ma anche il rifiuto di alcuni di accettare le misure che confermano o meno eventuali differenze.
iBan69 Inviato 26 Ottobre 2021 Autore Inviato 26 Ottobre 2021 17 minuti fa, piergiorgio ha scritto: le misure che confermano o meno eventuali differenze. Le misure posso confermare le differenze, ma non ci dicono cosa o come sentiamo noi o un’altro. Certo un test audiometrico sarebbe d’aiuto, ma il mio discorso era incentrato più sul concetto di percezione e negazione, delle differenze, e non quello meramente, tecnico e di misure.
Questo è un messaggio popolare. ilbetti Inviato 26 Ottobre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Ottobre 2021 Cultura e pratica. Tutta qui la differenza. ( e per cultura &pratica intendo musicale...vera. Ovvero di frequentazione della musica dal vivo, meglio ancora se suonata personalmente...) Come in tutte le attività c'è un grande potenziale in ciascuno di noi. Potenziale che và sviluppato "allenandolo". Peccato che molti "audiophili" (con il th...) si allenino senza avere idea di cosa siano gli strumenti VERI.... Sarò "tranchant" ma penso proprio cosi'.... ( quando qualcuno ad esempio dice che "c'è troppa dinamica.... ) Chi pratica o frequenta sale da concerto ha una sensibilità, una capaicità di giudizio. un riferimento vero, che è base per poter poi "discernere il bene dal male..." 8 1
piergiorgio Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 8 minuti fa, iBan69 ha scritto: ma non ci dicono cosa o come sentiamo noi o un’altro. come o cosa sentiamo è un dato soggettivo, le misure sono oggettive. dal primo concetto ne può uscire solo un thread di centinaia di pagine senza una conclusione, il secondo sarebbe OT visto l'argomento trattato.
leoncino Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 Il tuo discorso è totalmente fuori da ogni logica e ragione. Chi ha mai detto che coloro che sentono il verso del fusibile non sia vero? Io ed altri abbiamo detto altra cosa.
31canzoni Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 57 minuti fa, iBan69 ha scritto: Le misure posso confermare le differenze, ma non ci dicono cosa o come sentiamo noi o un’altro. Certo un test audiometrico sarebbe d’aiuto, ma il mio discorso era incentrato più sul concetto di percezione e negazione, delle differenze, e non quello meramente, tecnico e di misure. Sì però che importanza ha per me qualcosa che non sento? Nell'esperienza di ascolto, mi devo preoccupare solo di sentire al meglio con l'educazione ciò che mi è dato sentire, non sento sotto i 20 hz, e non sento nemmeno (quando si è giovani) sopra i 20khz, non nego per questo che non esistano tali frequenza al di fuori dell'udibile, ma per l'esperienza di ascolto sono del tutto inutili, esistono anche gli infrarossi, rimane il fatto che al buio non vedo nulla. Credo che il malinteso sia di tipo linguistico - "Le differenze (al di fuori dell'udibile): non le sento, ergo, non esistono" - "Le differenze (al di fuori dell'udibile): non le sento, ergo, è come non esistessero". Altra cosa è come sento ad esempio il pianoforte io o come lo senti tu: meglio come lo interpreto io e come lo interpreti tu - entrambi lo riconosciamo come pianoforte, poi come lo interpretiamo dipenderà dalle nostre diverse sensibilità.
Membro_0008 Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 Io ho 3 amici Che abitano a 5 minuti da casa mia e hanno anche loro degli impianti di altissimo livello a me e ad un altro piace un suono che vira al chiaro come sono impostati i nostri impianti,Agli altri 2 piace un suono leggermente piu scuro quando ascolto da loro sento un ottimo suono ma leggermente scuro e quando loro ascoltano da noi sentono un suono leggermente chiaro come mai non si sa
angeloklipsch Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 @iBan69 figurati sono d'accordo con te. Ad esempio sono certo che i giapponesi abbiano l'udito diverso dal nostro per il semplice fatto che ogni loro apparecchio suona "pronunciato" sulle alte frequenze, ergo loro non sentono molto le frequenze più alte, perlomeno diverse da noi caucasici. Mia ipotesi eh 😁
powerpeppe Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 senza contare l'emotività del momento in cui si ascolta musica o si fanno comparative! entrano in gioco talmente tanti fattori ...
dadox Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 @gigi60 Guarda, ho sempre asserito che a parte l’intrinseca fisica differenza fra un individuo e l’altro i fattori che possono portare alla perfezione radicalmente differente nel sentire (e quindi anche ascoltare), passa per un controllo dell’apparato uditivo, ristretto a pecche dovute all’età e/o patologie dell’orecchio, o più comunemente la produzione di cerume eccessivo. Anche il fattore abitudinario ha un suo perché. Già ai tempi del Car Stereo era spesso uso comune smanettare coi toni, ma ancora oggi ritoccando il “treble” verso l’alto, spesso in maniera eccessiva, riportando il controllo in flat si ha la sensazione di impianto malsuonante, mentre è solamente una questione di malabitudine. Io ritengo che soffra di un qualche problema chi necessita di enfatizzare le alte frequenze.
ClasseA Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 Sarebbe meglio accontentarsi di una cosa mediocre, avendo la capacità di riconoscerla come tale, invece di criticare la capacità di discernimento altrui. 2
ClasseA Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 2 ore fa, ilbetti ha scritto: Cultura e pratica. ... Come in tutte le attività c'è un grande potenziale in ciascuno di noi. Potenziale che và sviluppato "allenandolo". Senza dubbio. Eppure neppure cose così elementari appaiono accettabili per alcuni. Se ne parlava in altro thread dove evidenziavo l'assoluta irrilevanza del semplice gusto , il " mi piace" o " non mi piace", per far spazio ad un autentico giudizio estetico, fondato logicamente ed argomentato. È un percorso, non un'acquisizione istantanea.
floyder Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 @iBan69Le differenze: non le sento, ergo, non esistono. . Ma no dai, capisco la provocazione ma non la vedo così (imho) come si dice dalle mie parti qui il più pulito ha la rogna, per dire che chi più chi un po meno siamo tutti smaliziati e notiamo anche quelle piccole differenze che tu dici, però io penso che il punto non sia questo ma il valore che gli vogliamo attribuire, per qualcuno sono vitali, per altri se ne può fare a meno.
Ggr Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 Non li sento, ergo non esistono, non è il mio modo di pensare. Io non nego niente per principio, e provo qualsisi cosa, ma non li sento? È come se non esistessero, alla fine il succo è questo. Prendiamo ad esempio un parametro come la distorsione, 0.0001, 0.0002, una è il doppio dell' altra, ma c è comunque inudibile. Esiste, ma in pratica non c'è. Come i fantasmi...😀 Io trovo che spesso diamo per scontato quello che si sente, e ci concentriamo e spendiamo soldi, per sentire l'inutile, mentre avremo molto da fare ancora sull'udibile.
captainsensible Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 Il sentirle dipende anche se prima hai mangiato la carbonara o l'amatriciana.....😜 CS 1
piergiorgio Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 @leoncino Scusa ma non ho capito chi hai quotato e a cosa ti riferisci col sentire o meno il verso del fusibile. Ho scritto che sentire o non sentire è soggettivo, e tutti gli interventi sin qui mi pare lo confermino, ma se per determinarlo l'unica soluzione è una misura e in questo thread non va bene...
Gici HV Inviato 26 Ottobre 2021 Inviato 26 Ottobre 2021 25 minuti fa, ClasseA ha scritto: Sarebbe meglio accontentarsi di una cosa mediocre, avendo la capacità di riconoscerla come tale, invece di criticare la capacità di discernimento altrui. ovviamente siamo noi quelli che hanno la capacità di riconoscere ed apprezzare le differenze, gli altri non ci sentono...
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