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Melius Club

Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


Messaggi raccomandati

Inviato
35 minuti fa, Titian ha scritto:

Siamo stati fin troppo pazienti con ste robe dell'ascolto in cieco.

un amico mi chiede; e quando e' finita la pazienza cosa succede??

parli come giorgina nei suoi comizi 🙂 🙂 🙂 🙂

Inviato
2 minuti fa, Titian ha scritto:

io ho fatto molte prove in cieco, più o meno seri e devo dire che erano esperienze molto molto valide che danno da pensare come funzionano i propri sensi.

ottimo punto forse mai troppo sottolineato: l'ascolto cieco serve a testare pure gli ascoltatori (il loro sistema orecchio-cervello per la precisione. Lo vedo come una opportunita' di mettermi alla prova

Inviato
5 minuti fa, Titian ha scritto:

io ho fatto molte prove in cieco

Quando decidi di acquistare un componente, decidi in cieco?

Inviato

@Paperinik2021 no ma conosco come reagisce il mio corpo e percezione audiotive in condizioni come test ciechi.

Inviato

@Paperinik2021   Interessante .......Mi inserisco con il mio pensiero:certamente no ...ma spesso l'estetica e il nome condiziona.

Inviato
1 minuto fa, Titian ha scritto:

no ma conosco come reagisce il mio corpo e percezione audiotive in condizioni come test ciechi.

I test in cieco per giocare forse li abbiamo fatto un po' tutti, e magari un po' di anni fa.

Ma qui si parla di scelta degli apparecchi da mettersi in casa, che è un po' diverso.

Inviato
Adesso, bear_1 ha scritto:

spesso l'estetica e il nome condiziona.

Questo dipende da noi. Se sappiamo che ci lasciamo condizionare, prenderemo le opportune contromisure.

Altrimenti, non sarà necessario.

Inviato

@bear_1  forse spesso, forse meno, forse da queste persone di più e da quelle di meno.

Da me assolutamente no. Non è mai stato un criterio. I miei componenti non li curo (spolverarli, trattarli bene, evitare graffi, ecc). Sono lì per fare musica non per soddisfare i miei occhi o per quelli degli altri!

Inviato

Anni fa feci con un costruttore "rinomato" alcuni esperimenti di ascolto per valutare gli effetti della distorsione di un amplificatore sul suono.

Predispose un prototipo con alcune regolazioni volanti (in primis feedback e polarizzazione) con le quali si ottenevano tassi di armonica dallo 0,2 al 30%.

Il primo elemento che peggiora al crescere della distorsione è proprio la grana sonora, che da fine e quasi impalpabile diventava sabbiosa e sgranata.

Poi peggiorano altri parametri, in maniera anche sorprendente mentre altri restano praticamente indistinguibili fino a tassi anche decisamente elevati.

Fu una esperienza decisamente produttiva che mi fece capire molte cose.

Inviato

Boh. Il

muletto che ho a studio uno yahama ottimo alle

misure grana piu’ del padano

Inviato
2 ore fa, Titian ha scritto:

Dal vivo non noto in nessun modo una lucentezza del suono.

Intendevo quella sensazione di suono senza neanche una velatura minima.

Comunque uno squillo di tromba o un colpo di piatti hai voglia a lucentezza

 

Inviato
1 ora fa, bear_1 ha scritto:

spesso l'estetica e il nome condiziona.

 

Un po' condiziona, forse, talvolta...

Ma non crea una suggestione totalizzante, tale da annebbiare i sensi del tutto. La differenza è importante.

Inviato

Se avessi guardato all’estetica mai mi sarei messo in casa le “suorine”

acusticamente
Inviato

@mozarteum  Potrebbe essere a causa della linea di corrente ?

A casa mi ero reso conto che la linea sulla quale avevo collegato l’impianto era problematica.

Ho tirato un cavo direttamente dal contatore e il risultato è decisamente migliore, compreso per un certo effetto grana che percepivo prima

Inviato

Io credo che persone come @Titiano @mozarteum non si possano classificare come audiofili tipici. Mi par di capire che vadano alla ricerca della verosimiglianza del suono riprotto con quello che ascoltano dal vivo. I componenti dell'impianto diventano semplicemente il mezzo con cui raggiungere il fine: probabilmente poco importa del costo, del blasone o , in una certa misura , dell'estetica. Poco importa della filosofia del progettista: ciò che conta è il risultato. Non credo che avrebbero alcun problema a sostituire questo o quel componente anche con uno meno costoso se più adatto allo scopo che vogliono raggiungere.

Non credo che abbiano alcun interesse a provare cavi, ammennicoli o componenti solo per il gusto di provare , per cercare non si sa bene cosa.

Cosa cercano lo sanno perfettamente e si muovono in tal senso.

Tra l'altro ascoltano in modo preponderante un certo genere di musica.

Molto diverso credo sia invece l'approccio che mi pare di vedere nella maggioranza degli appassionati dove il vero godimento sta nell'assemblare l'impianto, nel provare questo o quel componente, passare da trombe a elettrostatico e così via, dove conta pure l'eventuale facile rivendibilità dell'oggetto visto che, quasi certamente, non rimarrà per lunghissimo tempo al suo posto.

A parte che ogni posizione è rispettabile, io vedo molto di più impegnatii questi ultimi nella ricerca della sfumatura, di quel piccolo cambiamento, di tutta una serie di scalini che trovano divertente e appagante salire.

 

  • Melius 1
Inviato

Si Senek e’ cosi’. Mo che mi e’ ripresa l’affezione al vinile sono arrivato a quota 19.000 fra cd e dischi neri piu’ 45 anni di concerti assidui.

L’impianto e ‘ un mezzo e un disco di Toscanini non vale uno audiofilo artisticamente anonimo.

Pero’ il buon suono riprodotto mi piace senza spaccare il capello in 4 che il tempo e’ un bene prezioso anche negli hobbies

1 minuto fa, bear_1 ha scritto:

aiutami cosa sono le "suorine" ?

Mbl 111 e😃 orende

  • Melius 1

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