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Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


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26 minuti fa, acusticamente ha scritto:

A mia sensazione è, anche per similitudine, come la grana eccessiva nelle pellicole fotografiche, che si sovrappone rendendo il tutto meno definito.

Nel suono come se fosse un rumore di motorino, ovviamente molto più debole e non percepibile ma che comunque rende il tutto meno nitido (non nel senso dello sfocato generale ma più nel dettaglio)

Oppure come se si passasse il dito su una superficie di legno non ancora rifinita con la carta vetrata fine

siamo nel soggettivo ma comunque mi paiono cose che dovrebebro risaltare bene dalla misure, specialmente quelle temporali (ETC, Waterfall) ma anche quella innovativa di Montanucci, la TND, Inoltre S/N e dinamica. Sarebbe interessante identificare un sistema a 'grana fine' (per sistema comprendo pure l'ambiente d'ascolto) e misurarlo. Personalmente ritengo le misure temporali molto significative.

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1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Boh. Il

muletto che ho a studio uno yahama ottimo alle

misure grana piu’ del padano

Attenzione noi partivamo da una macchina in classe A dalle ottime prestazioni e modificavamo la sola distorsione armonica misurata su carico reale non su 8 ohm resistivi come fanno le riviste.

Il tuo Yamaha avrà una distorsione REALE di molte unità.

 

P.S. ci sono diversi tipi di distorsione in un ampli che poi alla fine si sommano.

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4 minuti fa, bombolink ha scritto:

Se non l'hai capito fino ad ora è inutile spiegartelo.

E qui torniamo un po sui nostri passi, vedo l'asino che cade dalle nubi...

Ci vuole una certa sensibilità, capacità, per apprezzare certe cose. Chi non ne è dotato il più delle volte si nasconde dietro una brochure fatta di numeri e conti della serva, che dimostrano la superiorità (cartacea) su questo e quel parametro. Solitamente tutto ciò è scollegato dal reale suono della musica e dal risultato finale dell'impianto, che si dimostra, ad andar bene, privo d'anima e di capacità espressiva. Incapace di discernere le trame sonore più complesse e intime che farebbero appunto fare quel salto di qualità a tutto l'insieme, da fedele a una misura a "magico".

 

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extermination

Nonostante tutto.. il bello è che ogni CD ha il " proprio" bilanciamento tonale- la propria trasparenza- la propria dinamica- il proprio sound stage - la propria estensione dei bassi....etc etc che " rimescola" le carte da gioco ad ogni mandata. Ecco la ragione per cui un set-up degno di nota deve poggiare per quanto possibile su  "procedimenti oggettivi" e ripetibili nei risultati.

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2 minuti fa, Titian ha scritto:

sensibilità nel sentire il suono è sensibilità nel capire il prossimo e il suo modo di ascoltare.

Forse si.

Sarà che ho conosciuto diverse persone, che inspiegabilmente negano qualsiasi evidente qualità del suono. Proprio come se non le sentissero...

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20 minuti fa, Turandot ha scritto:

E qui torniamo un po sui nostri passi, vedo l'asino che cade dalle nubi...

Ci vuole una certa sensibilità, capacità, per apprezzare certe cose. Chi non ne è dotato il più delle volte si nasconde dietro una brochure fatta di numeri e conti della serva, che dimostrano la superiorità (cartacea) su questo e quel parametro. Solitamente tutto ciò è scollegato dal reale suono della musica e dal risultato finale dell'impianto, che si dimostra, ad andar bene, privo d'anima e di capacità espressiva. Incapace di discernere le trame sonore più complesse e intime che farebbero appunto fare quel salto di qualità a tutto l'insieme, da fedele a una misura a "magico".

e magari chi parla a sproposito di grana (concetto omeopatico) non frequenta sale da concerto se non molto sporadicamente

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La grana è una questione serissima, trovo che il 90% degli apparecchi, anche di classe elevata ne sia afflitta.

Personalmente mi da fastidio fino a oltre il tollerabile... specie negli apparecchi a stato solido.. aaagh  🙂

(forse il vero motivo per cui trovo soddisfazione celeste solo con trombe & triodi)

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