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Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


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1 ora fa, extermination ha scritto:

Nonostante tutto.. il bello è che ogni CD ha il " proprio" bilanciamento tonale- la propria trasparenza- la propria dinamica- il proprio sound stage - la propria estensione dei bassi....etc etc che " rimescola" le carte da gioco ad ogni mandata. Ecco la ragione per cui un set-up degno di nota deve poggiare per quanto possibile su  "procedimenti oggettivi" e ripetibili nei risultati.

Certo. Ma le stesse cose possono “suonare” in modo diverso.  Non molto diverso ma diverso. E nella diversita’ marginale stanno le preferenze.

 

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@Turandot semplice. Tutto deve essere sinergico. I cavi non lo erano, erano troppo lunghi e troppo piccoli. Resistenza alta, fattore di smorzamento sotto i tacchi. Non avevano nessuna colpa ne l'ampli ne i diffusori, perché li avevo sentiti prima, in negozio,  e andavano benissimo. 

  • Thanks 1
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acusticamente
2 ore fa, stanzani ha scritto:

siamo nel soggettivo ma comunque mi paiono cose che dovrebebro risaltare bene dalla misure, specialmente quelle temporali (ETC, Waterfall) ma anche quella innovativa di Montanucci, la TND, Inoltre S/N e dinamica.

Stanzani scusa, ma chi viene a farmele questa misure in casa mia ?

Vieni tu, viene qualcun’altro ?

Mi sembra che il tuo discorso possa avere una sua validità ma molto in teoria, più per difendere un credo.  Poi nella pratica, e nelle nostre case, le questioni ce le dobbiamo risolvere con le nostre (fallaci per te) orecchie.

Non voglio negare in toto le misure ma non bastano quelle e soprattutto non in tutte le situazioni

  • Melius 1
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4 minuti fa, acusticamente ha scritto:

Stanzani scusa, ma chi viene a farmele questa misure in casa mia ?

Vieni tu, viene qualcun’altro ?

Mi sembra che il tuo discorso possa avere una sua validità ma molto in teoria, più per difendere un credo.  Poi nella pratica, e nelle nostre case, le questioni ce le dobbiamo risolvere con le nostre (fallaci per te) orecchie.

Non voglio negare in toto le misure ma non bastano quelle e soprattutto non in tutte le situazioni

Non è difficile fare queste misurette. Il difficile è che abbiano un senso. Il più delle volte puoi risolverci problemi base, andando oltre sono praticamente inutili 

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6 ore fa, ClasseA ha scritto:

Siamo stati fin troppo pazienti con ste robe dell'ascolto in cieco.

Centinaia di anni di esperienze, cultura dell'ascolto in confronto ad un metodo che può andar bene per la pastiglia o la supposta. Fa bene fa male.  Ma la musica non è suona bene suona male, uguale o diverso. È una cosa ben più complessa che richiede ben altri saperi, esperienze ed argomentazioni.

@ClasseA Assolutamente in disaccordo...D'altronde mi hai dato del criticone🤣

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acusticamente

@Turandot Ti ringrazio per l’informazione.  In realtà era solo per dire che questa, o comunque altre misure meno alla portata, non ci mettiamo a farle in casa ma cerchiamo di sentire le differenze con le nostre orecchie.  Che poi mi sembra la pratica più comune e oggetto della discussione

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Perdonate ma il discorso è allo stesso tempo interessante e semplice.

 

Ci sono delle differenze tra un impianto e un altro: queste differenze sono oggettivabili con una prova in cieco.

 

Se le differenze tra un impianto e un altro non sono oggettivabili con una prova in cieco o in qualunque modo non misurabili non possiamo dire che CI SONO delle differenze, uno però può dire IO SENTO delle differenze e nessuno può controbattere, perché siamo nel campo della sensazione soggettiva e non della oggettività. 

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8 ore fa, ClasseA ha scritto:

Siamo stati fin troppo pazienti con ste robe dell'ascolto in cieco.

Centinaia di anni di esperienze, cultura dell'ascolto in confronto ad un metodo che può andar bene per la pastiglia o la supposta. Fa bene fa male.  Ma la musica non è suona bene suona male, uguale o diverso. È una cosa ben più complessa che richiede ben altri saperi, esperienze ed argomentazioni.

Hai colto un aspetto molto interessante. La pastiglia e la supposta sono medicinali e dobbiamo sapere, PRIMA DI PRENDERLI, se funzionano o meno per sapere se sono giustificati gli effetti collaterali a fronte di una dimostrata efficacia. L'impianto stereo al contrario prima lo sentiamo, poi decidiamo di comprarlo e lo paghiamo. Nessun effetto collaterale, nessuna necessità di saperne prima l'efficacia. Per cui non c'è bisogno di alcuna prova in cieco, basta che a uno gli piaccia ed è finita lì. Però questo non basta per dire che le differenze ci sono. Basta per dire che quell'impianto (o quel componente) ti piace e che ti andava di spenderci i soldi (pochi o molti) che ci hai speso. 

 

PS: la musica è una cosa molto complessa, la sua riproduzione molto molto 

meno. 

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20 ore fa, mozarteum ha scritto:

Non capiro’ mai perche’ c’e’ questa sfiducia nella capacita’ di discernimento dei propri sensi soprattutto se supportata da esperienza musicale.

perché la scienza ha dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che la capacità di discernimento dei sensi umani (in qualunque cosa, dal vino a Wagner) è alterata in maniera notevolissima dalla suggestione e dalle aspettative. 

 

L'esperienza musicale ti può fornire la sensibilità per cogliere una differenza, ma devi "depurarla" dalle alterazioni che immancabilmente introdurrebbero i pregiudizi e le aspettative. Cosa facile da fare semplicemente non dicendoti l'impianto che stai ascoltando. Guarda che la commutazione A/B non viene fatta istantanea: in alcuni casi viene fatta da un giorno all'altro. 

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6 minuti fa, Melandri ha scritto:

Se le differenze tra un impianto e un altro non sono oggettivabili con una prova in cieco o in qualunque modo non misurabili non possiamo dire che CI SONO delle differenze, uno però può dire IO SENTO delle differenze e nessuno può controbattere, perché siamo nel campo della sensazione soggettiva e non della oggettività. 

Interessante ma non del tutto applicabile. Se la casalinga di Voghera, con rispetto parlando, non rileva differenze e Tiziano o Moz le sentono mi dispiace ma l’attendibilità dell’affermazione viene anche dalla fonte. Non ne convieni?

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10 minuti fa, Melandri ha scritto:

Ci sono delle differenze tra un impianto e un altro: queste differenze sono oggettivabili con una prova in cieco.

Se le differenze tra un impianto e un altro non sono oggettivabili con una prova in cieco o in qualunque modo non misurabili non possiamo dire che CI SONO delle differenze, uno però può dire IO SENTO delle differenze e nessuno può controbattere, perché siamo nel campo della sensazione soggettiva e non della oggettività

Questo discorso è improponibile 

Essendo corretto al 200% 

Improponibile in un contesto fatto di sapienza e cultura, ove si privilegia il noumeno 

Facts are stupid things, nel nostro amato hobby....per citare il famoso disco del Maestro, do per scontato che sappiamo chi

 

  • Melius 1
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1 minuto fa, Melandri ha scritto:

Guarda che la commutazione A/B non viene fatta istantanea: in alcuni casi viene fatta da un giorno all'altro. 

Ci vuole più tempo e consapevolezza di cosa è come si ascolta. L’argomento non regge

  • Melius 1
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1 minuto fa, Melandri ha scritto:

perché la scienza ha dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che la capacità di discernimento dei sensi umani (in qualunque cosa, dal vino a Wagner) è alterata in maniera notevolissima dalla suggestione e dalle aspettative

Ti allontani sempre più dal noumeno...ritorna in te....torna a spalmare cremine vivificatrici sui cavi direzionali, che poi migliora il verdino infrastrutturale

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