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Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


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3 ore fa, FabioSabbatini ha scritto:

Sempre utile ascoltare prima certo 

Ma per tanti motivi spesso non è possibile 

E anche quando si ascolta prima....se non è nel proprio impianto e ambiente, vale poco 

Il rischio più grande sono i diffusori 

Per gli altri componenti il rischio è da nullo a  moderato, cambia poco in genere a meno che non si voglia proprio andare in cerca di guai, tipo amplificatori troppo poco potenti, rumorosi, che vanno in crisi subito...

@FabioSabbatini D'accordissimo! Provati nel proprio impianto e quindi nello stesso ambiente, a volte anche le differenze tra diffusori "omogenei" per configurazione, ma non per costo, sono molto minori di quanto si creda.

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@Ggr e io invece ho una esperienza opposta da cavo-scettico:  sugden collegato a Canton ref7K  tramite Audioquest da 150 € presi di corsa dall'Alfredo a Merate- cavi fatti benissimo - li uso ancora- poi arriva quel diavolo di @cinghio con gli eclipse 6 wireworld (usati) e mi fa: da me sono corti - provali- se ti piacciono tienili. Mi rifila sta scatola piuttosto grossa con questi 2 kg di cavi - sai che faccio da cavo- scettico pancetto (il weekend) stra-pigro? Penso - tanto i cavi non fanno nulla e piazzo la scatola in alto sul mobile e me ne dimentico - e questo per circa 2 mesi - poi torna il proprietario all'attacco e mi chiede : allora che fai li prendi o no? E io quel pomeriggio molto ma molto mal-volentieri (li provo per obbligo visto che erano lì) li attacco pensando : sto perdendo il mio tempo - naggia a me a quando li ho presi in casa:  morale ora sono imbullonati qui da me - il Sugden lavora meglio ma molto meglio. E io volevo suonasse uguale - avevo la suggestione al contrario - e non volevo pagare cavi usati costosi ... ah la vita .. che sorprese 

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Io non sono cavoscettico. Cavo accorto. Tecnicamente è dimostrabile l'influenza di un cavo quindi, si può scegliere il cavo giusto quasi a colpo sicuro, a meno che non si pretenda che il cavo equalizzi, allora si si va di tentativi. Non è il mio campo.

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5 minuti fa, Ggr ha scritto:

Io non sono cavoscettico. Cavo accorto. Tecnicamente è dimostrabile l'influenza di un cavo quindi, si può scegliere il cavo giusto quasi a colpo sicuro, a meno che non si pretenda che il cavo equalizzi, allora si si va di tentativi. Non è il mio campo.

Si ma l’ accuphase già ce l’ ha di suo l’ equalizzatore…a te non serve equalizzare coi cavi 🤣

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3 ore fa, FabioSabbatini ha scritto:

I motivi sono i soliti, temo

Non ciò la cultura non so come suona la musica vera

Sono sordo 

Impianto scarso o comunque messo ad minchiam

Nessuno è perfetto 

.

Bravo ben detto ora completa la transizione cambia hobby, comprati un compattino e vivi sereno.

No seriamente mi fate preoccupare, adesso oltre alle differenze si nega pure l'utilità soggettiva di andare a scegliersi ciò che piace!?

.

Oggetti Hi-FI pessimi non ne esistono o quasi, ma di impianti mal suonanti se ne trovano eccome. Senza avere la benchè minima esperienza su come si interfacciano determinati elementi e la sinergia che si sviluppa tra essi NON si può davvero capire cosa prendere per noi, cosa può piacerci o meno.

.

A quel punto se si elimina anche il confronto sì che diventa suggestione, una profezia che si autoavvera, un pregiudizio che rinforza sempre stesso non avendo termini di paragone.

.

Per non rischiare di cadere vittima di suggestioni e Bias, ne abbracci uno che è grande 10 volte.

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Un po'di attenzione non guasterebbe, nel commentare....

Se uno dice "la musica dal vivo spesso fa schifo" può aver usato un termine troppo forte, può essere che "a volte" e' più appropriato di "spesso"

Ma in alcun modo si voleva dire 

"Tutta la musica dal vivo fa sempre schifo" 

Riportare questo, come significato, per ridicolizzarlo vuol dire che la lingua batte dove il dente duole 

 basterebbe un po' di correttezza nell'attribuire i significati a ciò che si è detto 

Siamo alle solite: in mancanza di argomenti validi si stravolge il senso di una affermazione per negarla con facilità 

Peccato

Come se io ridicolizzassi jakob dicendo:

per il buon jakob un cavo buono deve pesare almeno due chili e costare diecimila euro se no non suona bene! 

Ma Lui non lo ha mai detto. 

E dubito che lo pensi.

Ecco, facile facile 

Certamente sì è trattato solo di una piccola svista 

 

 

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18 ore fa, _Diablo_ ha scritto:

A livello elettrico se confronti due impianti identici come componenti non saranno mai identici E' un po' come la storia delle auto, sono tutte identiche ma piccole differenze in potenza o resa ci sono sempre, il risultato di tolleranze produttive.

Figuriamoci confrontare due impianti diversi (dove cambia un DAC, cavi, amplificatore, ambiente o altro). E più misuri di precisione e meno ci capisci.

Ho capito, stai scherzando o ti stai prendendo gioco di me o di qualcuno che la pensa in modo oggettivo

Le tolleranze, non solo sono misurabili, ma si possono stimare le grandezze anticipando anche se queste potranno ricoprire un ruolo di udibilità o meno

Ti faccio un esempio, tu cambi i cavi di segnale nel tuo impianto e pensi che non si possa anticipare con le misure un risultato oggettivo ? almeno per capire cosa sta accadendo nell'impianto ? per capire se i nuovi cavi ti stanno facendo soltanto scendere gli euri dal portafogli ?

La cosa volendo si può anche estendere a "per capire se quanto percepisco è frutto di autosuggestione e che tra un mese cercherò di cambiare nuovamente i cavi" ?

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17 ore fa, dadox ha scritto:

Cioè? Spiegami il concetto di assorbimento controllato dal tuo punto di vista.

Non è il mio punto di vista, è il punto di vista di Toole (se lo conosci)

Toole afferma anche che un diffusore, con una risposta discontinua fuori asse, può ugualmente suonare bene a patto che le pareti laterali siano sufficientemente fonoassorbenti. In sostanza i difetti presenti nella dispersione orizzontale si attenuano o scompaiono riducendo l'intensità delle riflessioni laterali in eccesso (o anche solo ruotando il diffusore verso il punto di ascolto). In conclusione, per Toole, la dispersione orizzontale è importante ma anche no. Toole ha ragione: il risultato è condizionato dal fonoassorbimento delle pareti laterali come dall'orientamento e dalla inclinazione dei diffusori. questo è ancor più vero se il punto di ascolto è “lontano” dai diffusori dove prevale il suono riflesso e la risposta diffusore+ambiente tende ad uniformarsi con la risposta in potenza del sistema di riproduzione. Dato che una dispersione regolare produrre anche una risposta in potenza regolare, teniamo per buono il criterio di regolarità della risposta fuori asse. l ruolo del suono diretto (definito dagli attributi monodimensionali) non viene messo in dubbio da nessun ricercatore

Le riflessioni in ambiente debbono essere controllate poichè possono risultare inudibili (se hanno ampiezza pari a 15dB sotto il livello del segnale diretto) oppure possono incremnetare la listener envelopment (quello che fa MBL) 

Senza alcun controllo dell'assorbimento, e se le pareti risultassero troppo riflettenti (da produrre energia perfino oltre il livello del segnale diretto) tali riflessioni si trasformerebbero in eco

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Mah.. . Sembra che mettere su un impianto sia una mera questione di culo. Non si può sapere questo, non si può sapere quello, chi ti dice che è cosi, io lo sento, io non lo sento...insomma. si va in un negozio con 100.000 euro, si scelgono un po di cose, in base a quale criterio non si sa, perché le misure non servono, si porta tutto a casa, si inizia con n mila combinazioni di cavi e componenti, e dopo un estenuante anno di lavoro,  si ha un impianto principale, uno secondario, e qualche pezzo avanzato nel mercatino..

 

  • Melius 2
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extermination
33 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Senza alcun controllo dell'assorbimento

Perdonami! detta così può essere fuorviante! Senza alcun controllo delle riflessioni (primarie - in primis) -dunque livelli - ritardi e dispersione delle riflessioni ( vedi diagramma polare)  che a parete libera sono restituite con angolo incidente Controllo che nella pratica può essere esercitato con l'utilizzzo di moduli assorbenti ( vedi a titolo esemplificativo l'utilizzo di materiali porosi ) oppure con interventi di moduli diffondenti - vedi ad  esempio qrd che a determinate condizioni consentono una maggiore ( ed omogenea) distribuzione dell'energia nello spazio e nel tempo e nel caso di riflessione laterali e omolaterali un controllo dello stage virtuale

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acusticamente

@Ggr  ma no, mi sembra un quadro un po’ troppo fosco… 😉

io penso che la maggior parte di noi abbia comunque un approccio mediato.  Molti si faranno consigliare dal negoziante, che se serio avrà anche cognizioni razionali di come possono andare gli abbinamenti.

Altri magari sentono già da amici quello che acquisteranno e alcuni si faranno un’idea leggendo su internet dove probabilmente ci sono anche annotazioni sui possibili “matrimoni”

Scelte totalmente “Ad minchiam” come diceva il professor Scoglio quante saranno ?…

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25 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Non è il mio punto di vista, è il punto di vista di Toole (se lo conosci)

Toole afferma anche che un diffusore, con una risposta discontinua fuori asse, può ugualmente suonare bene a patto che le pareti laterali siano sufficientemente fonoassorbenti. I

Eh, vedi, l’esatto concetto all’opposto di quello di Amar Bose. Che credo che stia originariamente alla base di tutto. Evidentemente in molti non hanno mostrato sdegno per il concetto da lui espresso, e nonostante i diritti di copyright a protezione del proprio operato, hanno provato strade alternative per raggiungere lo scopo. 

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