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Melius Club

Il disco in vinile che state ascoltando ora!


Messaggi raccomandati

Gian Balance
Inviato

TARWATER - Spider Smile 

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  • Melius 1
analogico_09
Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

Su Wynton Kelly, un pianista fondamentale nella storia del jazz moderno

 

Mi sono proprio "ricreato", come diciamo al paesello mio di montagna dove il gusto coi guadagna, con questo bellissimo album del grande pianista in gruppo con altri geni mica di poco conto.

 

KELLY GREAT (mi scuso se  posto un disco non audiofil(go)o, ma potrei testimoniare che la musica non ne risente di queste "vanità", al contrario non distratto dal "feticcio" è su di essa che concentra tutta l'attenzione, il suo deisderio di appagamento musicale.
 

 

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  • Melius 1
analogico_09
Inviato

Un disco magnifico, un raro capolavoro della Fontana giapponese intitolato a Ted Curson (tb) coadiuvato tuttavia da un comprimario di grande caratura il quale caratterizza il progetto discografico agli stessi potenti livelli dl trombettista: Booker Ervin (tenor sax), mingusiano di ferro insieme a Curson, tra le più personali e intense voci in sax del jazz più avanzato.

Tra i dischi - sono molti a dire il vero - che ascolto più spesso. Se ne parlò nel topic "Jazz"  https://melius.club/topic/1001-jazz/?do=findComment&comment=339473

 

URGE - 1966



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Edit: ho recentemente parlato di un altro gran disco intitolato a Booker Ervin qui, in questo topic

 


 

Gaetanoalberto
Inviato

Buon pomeriggio.

Proseguo con Sonny Rollins, stavolta nel suo Volume 2, del 1957/1970 BN JPN

In quintetto con Jay Jay Johnson al trombone, Horace Silver e Thelonious Monk al piano, un giovane  Paul Chambers al contrabbasso e Art Blakey alla batteria.

La caratura dei musicisti e della musica impone l’ascolto senza troppo dispendio di parole.

👍(!) 🔈🔈🔈 - Penguin ***(*)

 

 

 

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  • Melius 2
analogico_09
Inviato

Due parole per introdurre un disco o due di Sonny Rollins non sono mai inpopportune, purche siano centrate e veritiere rispetto alla realtà musicale del sassofonista colosso, altrimenti meglio limitarsi a postare il mammoccetto della cover,  titoli più attrattivi e blasonati ( si togliessero magari quelle triste buste da negozio che ricordano quando le nostre mamme non toglievano le plastiche che proteggevano divani e sedie e altri oggetti di casa fino a quando non si consumavani e a volte passano i decenni  mostrando a volte delle muffette sui prodotti... :classic_biggrin:) limitandosi al l'è bel l'è brut, mi piace non ma piace, ottima cosa pure questa e vai col mambo. Anzi,  Rollins amava il calypso, musica afroamericana popolare "caraibica che conteneva elementi di protesta e si "selvaggia" tanto da essere invisa dagli establishment del potere che cercarono di commercializzarla per svilirne le forme più "antagoniste" alla cultura dominante, la quale, in quanto "nera", come dichiarato dallo stesso saxo_fonista si prestava alla grande per le sue torrenziali imporovvisazioni.

Due parole sui due dischi Blue Note voll 1 e 2 le spesi qui, avrebbero meritato qualche frase in più ma la giornata era un mozzico, la paga un pizzico per cui sono andato al risparmio. Mentre ora vorrei condividere il doppio album nel quale si ascolta il nostro alle prese anche con il  Calypso, con un suo cavallo di Battaglia - ebbi la foruna di ascoltarlo dal vivo al Morlacchi di Perugia, in una travolgente, instancabile, pazzecca improvvisazione del bran  intitolato  Don't Stop The Carnival un lungo brano che da' il titolo all'album non "rivoluzionario" ma con altri titoli molto interessanti, grande musicalità e con la collaborazione di Tony Williams, eDonald Byrd, tromba e flicorno, e altri  musicisti meno noti ma capaci di portare buona acqua, di querlla in grado di far ben girare  le pale del sempre "macinoso" mulino musicale del grande Sonny Rollins!

 

 

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analogico_09
Inviato

OM - John Coltrane

 

Nell'ottobre 1965, Coltrane registrò il brano Om riferendosi alla sillaba sacra nella religione Indù, che simbolizza l'infinito e l'intero universo, e che corrisponde al nome mistico di Dio, oltre che indicare l'essenza della spiritualità stessa. Coltrane descrisse Om come "la prima sillaba, la parola essenziale, il verbo della forza". I 29 minuti della registrazione contengono canti del Bhagavad-Gita, un poema epico indù. Sebbene svariate fonti indichino erroneamente la data di incisione in studio (1º ottobre 1965) come data di pubblicazione dell'album, il disco venne pubblicato postumo a fine 1967 dopo la morte di Coltrane. Coltrane e Pharoah Sanders presero spunto da un testo buddista, il Libro tibetano dei morti, prendendo in esame un brano che descrive la verbalizzazione primordiale "om" come un comune denominatore cosmico e spirituale di tutte le cose. - (Wikipedia)

 

Lato A

Om (part one) – 15:02

Lato B

Om (part two) – 13:58

 

John Coltrane - sassofono tenore e soprano

Pharoah Sanders - sassofono tenore

Donald Rafael Garrett - clarinetto basso

Joe Brazil - flauto

McCoy Tyner - pianoforte

Jimmy Garrison - contrabbasso

Elvin Jones - batteria

 

IMPULSE!

 

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  • Melius 1
Inviato

E bravo @nickfats che ha tirato fuori un Living Stereo da quarta dimensione.

Non te lo invidio perché ce l'ho anche io.

La Classic Records è benemerita anche per cose come quella.

Chissà per quale motivo nessuno ha ancora pensato di ristampare di nuovo i Living Stereo. Si venderebbero alla grande. 

Alberto.

  • Thanks 1
Inviato

Causa pioggia non prevista ho dovuto rinunciare al giro gravel. Come ripiego ho scelto di ascoltare questa bella esecuzione live dell’Olandese Volante di Wagner diretta da Karl Böhm al Bayreuther Festspiele del 1971. Esecuzione decisamente piacevole (la alterno a quella di Karajan/EMI) e registrazione molto buona. Qualche rumore di sottofondo (cantanti che camminano sul palco, seggiolini degli orchestrali che scricchiolano e pagine degli spartiti che vengono girate) come tipico nelle registrazioni live. 

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  • Melius 2
analogico_09
Inviato

Finalmente.., un disco postumo di MIle Davis ritrovato che siamo in pochi fino ad ora a conoscere.., io l'ho preso aum aum allo spaccio di una base Nato  ma che non lo si sappia in giro...  Non ne parlerò prima di averlo approfondito un po', nel fattempo potrei dire che trattasi di un vinile di soli 130 gr scarsi e che si sente da paura.., sarà che per i "militari" avranno un occhio di riguardo in stamperia... :classic_tongue: Così di primo acchitto mi è piaciuto davvero 'na freca!
Il titolo è Kind of Blues, da primi ascolti penso sia destinato a diventare molto popolare forse un dei dischi jazz più venduti. Con Davis ci sono dei giovani musicisti ancora in erba che danno tuttavia prova di saperci fare. Specialmente il pianista che convince Davis ad abbracciare ancora una volta il mondo del "modale" che  trova estimatori e detrattori e pure qualche trombone che spernacchia a vuoto il suo disprezzo senza accompaganarlo nemmeno da uno straccetto di argomento. Forse perchè quando legge "modo frigio" gli  piglias un lapsus che gli fa leggere  "modo frigido"... :classic_rolleyes:
Ma pare che le indiosincrasie private con le quali si spara a zero siano diventate un metodo critico "protetto" in certi casi, come i parchi naturali nazionali o provinciali, gli orsi, i fringuelletti e le marmotte... A noi che siamo di bocca buona il modale però ci piace, idem questo "manifesto" venuto da lontano che si fregia (non ho detto sfregia) di dette scale musicali le quali si è scoperto siano le più antiche del mondo e ancora oggi le più praticate a livello planetari, anzi cosmico.., sembra che i suoni provenienti dal profondo spazio infinito, di recente acquisizione anche ciò, siano basati sul "modale" in forma più ridotta e facilitata... insomma è la natura che si poreoccupa del fatto che anche i "marziani" possano capirci qualcosa...

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Inviato

Questo disco me lo consigliò Bigi ( quello che stava su corso Magenta,  dopo Buscemi salendo verso piazza Duomo). Ero un pochino impallinato con Pat Metheny in quell'anno(
🙂) , lo sapeva e mi disse : prova a sentire questo.

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Mi mancano quei negozi di dischi e lo scambio interpersonale , vis a vis, che c'era lì dentro.

Inviato

@andpi65 Cos'è, vi siete messi d'accordo per tirare fuori tutti i Wynton Kelly che non ho, per farmi rosicare?

Maledettiiiiiiiiii

  • Haha 1
Inviato

Povere creature!

Musica evocativa delle trasognanti immagini del film, il vinile è bure bello, col suo splatter viola e blu.

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  • Melius 2
Inviato

Piccoli pezzi lirici di grande intimismo, molto amati e proposti con passione, dal grande Gilels sia nella fluida e naturale esecuzione tecnica (questo é virtuosismo) che nella cura maniacale della registrazione, proprio come fossero pezzi del grande repertorio.
Mi é capitato di leggere che, per ognuno, il maestro curó personalmente una differente posizione dei microfoni, in modo da farne e emergere a pieno l’anima, cogliendo impreparati gli stessi uomini della DG che, visto il programma, pensavano ad una veloce sessione di registrazione.

L’esito é un capolavoro, anche qui, un disco a mio giudizio imperdibile. 

 

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Inviato
32 minuti fa, OTREBLA ha scritto:

Cos'è, vi siete messi d'accordo per tirare fuori tutti i Wynton Kelly che non ho, per farmi rosicare?

Maledettiiiiiiiiii

Questo però ce l'hai ; giusto?

😋

 

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P.S. : mi sa tanto che tu a"robina buona" ci dai il giro...solo che fai il timido.

Buttati,  che è morbido 😉
😂

  • Haha 1

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